venerdì 22 aprile 2011

Cioccolata: quali precauzioni?



Il cioccolato ha un alto valore nutritivo perché contiene proteine ,lipidi, carboidrati , vitamine , sali minerali e lecitina pura ed inoltre metilxantine e sostanze che stimolano la produzione di serotonina che ne fanno un prodotto corroborante, proprietà già intuita dai buongustai del passato e attualmente dimostrabile in maniera scientifica. Ma non dimentichiamo che il cioccolato solido è un alimento assai sbilanciato perché ha soltanto il 5,8% di proteine e il 34% di grassi quindi è più grasso del mascarpone e pertanto non deve essere usato come alimento abituale per i nostri bambini ma come nei tempi trascorsi, con moderazione e magari, come premio non concedendolo con troppa facilità come attualmente.

A chi non darlo mai?: ai bambini intolleranti, qualche precauzione ai bambini che soffrono di cefalea (vedi sotto), ai bambini sotto i due-tre anni ( poiché per il suo contenuto di acido ossalico sottrae calcio all’organismo con azione quindi rachitogena) attenzione se ha il diabete (date solo le dosi consigliate dal vostro pediatra), se è celiaco, (solo se rigorosamente privo di glutine, verificate sulla confezione), particolare attenzione ai i bambini con problemi di peso perché 100 gr. di cioccolata forniscono 540 calorie.

Se proprio vogliamo gratificarlo, facciamo i conti delle calorie e seppure raramente, diamo il cioccolato in sostituzione di un secondo piatto o di una merenda e non come dessert. Se ha cefalea, tenete un diario della frequenza di questa: se la cefalea compare dopo l’assunzione di cioccolata , attenzione può essere la tiramina contenuta nel cacao, che provoca, in soggetti predisposti, questo sintomo. Attenzione anche per i bimbi sofferenti di reflusso gastroesofageo perché il cioccolato favorisce l’aumento di acidità dello stomaco!

Inoltre nei soggetti predisposti alla calcolosi favorisce la formazione di calcoli urinari.

Non è nostra intenzione demonizzare la cioccolata se data in dosi ponderate: non provoca carie anche perché il contenuto di tannini e fluoro che inibiscono lo sviluppo di batteri, a patto che ci si lavi i denti dopo averla mangiata.

Non si deve vietare l’assunzione a tutti gli adolescenti “brufolosi” perché in genere l’acne dipende dalla tempesta ormonale che si abbatte su di loro anche se in certi casi un abuso di cioccolata può peggiorarla.

Come pediatri diamo spesso consigli ai genitori, ai nonni e agli animali (sic!);diciamo che se ti è aumentato il colesterolo è perché sei aumentato di peso o per colpa dei grassi tropicali che si nascondono in certe tavolette non certo per una piccola quantità di cioccolata, poiché il cacao contiene anzi delle sostanze (flavonoidi) che dovrebbero fare diminuire il “colesterolo cattivo” ed inoltre sostanze antiossidanti simili a quelle contenute nel vino rosso.

Possiamo quindi permettere di mangiare moderate quantità di una buona cioccolata senza diventare “ ciocotossici”.

Per gli animali informiamo invece del pericolo che la cioccolata può rappresentare. La teobromina presente nel cioccolato nel cane provoca nausee, diarree e convulsioni potenzialmente letali. Duecento grammi di cioccolata fondente possono essere mortali per un cane di venticinque chili come il Labrador.



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