lunedì 2 maggio 2011

INVICTUS: quando la poesia diventa un film

Cari amici, concludiamo la riflessione sul razzismo con questo messaggio di speranza, legato alla bellissima figura di Nelson Mandela, testimone e promotore del cambiamento, basato sulla Riconciliazione ed il Perdono.


Alberto Ferrando




Invicuts è una splendida poesia scritta dal poeta inglese William Ernest Henley.


La parola INVICTUS deriva dal latino e significa “INVITTO” cioè “MAI SCONFITTO”.


Qualche breve parola sul poeta. Henley sin da bambino fu affetto da una grave malattia: una forma rara di tubercolosi ossea.


Tuttavia ciò non gli impedì di proseguire gli studi e di tentare la carriera giornalistica. A 25 anni però gli amputarono una gamba, ma Henley , da vero INVICTUS, non si diede per vinto, continuò la sua carriera e visse ancora per 30 anni con una protesi artificiale. E’proprio durante questo periodo della sua vita che scrisse questa magnifica poesia.


LA POESIA


Dal profondo della notte che mi avvolge,
buia come il pozzo più profondo che va da un polo all’altro,
ringrazio gli dei chiunque essi siano
per
l’indomabile anima mia.


Nella feroce morsa delle circostanze

non mi sono tirato indietro né ho gridato per l’angoscia.
Sotto i colpi d’ascia della sorte
il mio capo è sanguinante, ma indomito.



Oltre questo luogo di collera e lacrime
incombe solo l’Orrore delle ombre,
eppure la minaccia degli anni
mi trova, e mi troverà,
senza paura.



Non importa quanto sia stretta la porta,
quanto piena di castighi la vita.
Io sono il
padrone del mio destino:
io sono il capitano della mia anima.





IL FILM “INVICTUS”



INVICTUS non è solo una poesia, è anche il titolo di un grande film diretto da Clint Eastwood ed interpretato da Morgan Freeman, nel ruolo del Presidente Sudafricano Mandela, e da Matt Demon, nel ruolo di François Pienaar capitano della squadra di rugby Springboks.


TRAMA: Nelson Mandela è il nuovo Presidente della Repubblica Sudafricana. L’apartheid è ufficialmente abolito, ma si manifestano ancora molte forme di razzismo.


Mandela deve trovare un modo per riunire la sua popolazione ancora spaccata in due: i neri ed i bianchi ed approfitta della Coppa del Mondo di Rugby del 1995. Infatti proprio in quell’anno viene permesso agli Springboks di partecipare ad eventi internazionali prima proibiti a causa dell’apartheid.


Il Presidente vuole che la squadra vinca il mondiale. Tuttavia gli Springboks, reduci da alcune sconfitte, non hanno ancora le giuste motivazioni per arrivare alla vittoria.


Mandela non si arrende. Convoca François Pienaar, capitano della squadra, e gli chiede di guidare la squadra alla vittoria citando la poesia “Invictus” che era stata sua fonte di ispirazione durante gli anni trascorsi in prigione.


Gli Springbocks vincono e questo evento segna l’inizio di un cammino verso la pace tra bianchi e neri.



COMMENTO: Il film è ricco di riflessioni. Si parla di apartheid, di come l’odio razziale abbia disintegrato una nazione intera. Però si parla anche di sofferenza di un uomo che dopo 27 anni di prigionia trova la forza di unire un paese ormai diviso e sconfitto dall’odio. Mandela insegna al suo popolo come il perdono e la riconciliazione siano un’arma potentissima.


Il finale è poi molto commovente perché in quel momento si capisce che la gioia della vittoria diventa un inno alla vita per sperare in un futuro migliore.


Come scrive Henley e come ci insegna Mandela per quanto siano avverse le circostanze di una vita, per quanto possano determinare il destino, per quanto possano piegare una persona…non potranno mai spezzarla.


Gli eventi non possono essere di certo cambiati però il film e la poesia ci insegnano che possiamo imparare a cavalcarli con vento favorevole!


Filippo Dagnino


2 commenti:

  1. La forza della poesia e di quanto scritto dal "grande" Filippo Dagnino mi hanno commosso e mi aiutano a sperare che le cose le possiamo cambiare se ci crediamo e non cadiamo nell'ignavia e se lottiamo, speriamo e sappiamo perdonare

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  2. "Mai, mai e poi mai accadrà che questa terra debba assistere all'oppressione di un uomo su un altro" questo è il discorso di insediamento di Nelson Mandela: un bellissimo inno al perdono. Un mio consiglio guardate anche il film "In my country"...

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