domenica 7 agosto 2011

Garante: lettera ai genitori

Cari genitori e amici e tutti gli iscritti
Superato, quasi, il momento di imbarazzo (e non nego di piacere) di alcune mail volevo fare con Voi alcune considerazioni e fare un miniriassunto di quanto avvenuto. Perché la candidatura di un pediatra, chi ha candidato il pediatra?
Innanzitutto da decenni come pediatri stiamo cercando di interpretare un nuovo ruolo della pediatria superando il concetto del pediatra come solamente colui che viene chiamato se il bambino sta male. La pediatria attuale deve interpretare un nuovo ruolo che è quello della “advocacy” che possiamo tradurre in “tutela del bambino e della famiglia”.
Sappiamo che i determinanti principali della salute sono legati alla nostra società, agli stili di vita, infatti la salute dei bambini e di tutti è migliorata per il miglioramento delle condizioni delle famiglie (si mangia meglio, anche se troppo, le condizioni igieniche sono migliorate, di conseguenza le malattie si sono ridotte grazie anche alle vaccinazioni e anche agli interventi medici). In questi ultimi decenni assistiamo invece a “nuove” malattie che una volta, forse non emergevano in quanto esistevano altri problemi: disturbi psicologici, aumento di ansie e depressioni, oltre al cambiamento della società che ha determinato una famiglia diversa con pochi figli, prevalenza dei figli unici, aumento delle donne che lavorano e si trovano spesso sole ad affrontare lavoro, famiglia e problemi propri in quanto manca il vecchio supporto famigliare della famiglia allargata. Aumento dei divorzi e delle separazioni. I nonni sono spesso giovani e lavorano o anziani e hanno bisogno di supporto. Il clima di incertezza e , in alcuni casi, la crisi di identità delle famiglie fanno emergere problematiche di altro genere. A questo si aggiungono i cambiamenti legati ad Internet, a nuovi “valori” (mi secca chiamarli valori) come le necessità di mercato della Società che ci impongono, a noi e ai nostri figli, stili di vita , acquisti mode improntate al “ più importante avere o apparire che essere”, le droghe, l’alcool e dall’altra parte riduzione dei valori tradizionali: senso della famiglia, spiritualità, religione.
Se guardiamo le statistiche di morbilità e mortalità osserviamo che le malattie, in età pediatrica incidono molto meno rispetto ad altri problemi, primo fra tutti gli incidenti molti prevenibili, sapendolo e se qualcuno lo spiega. Il pediatra deve spiegare queste cose, aiutare e consigliare la famiglia, oltre a saper ascoltare i problemi dei singoli. La prevenzione non si inventa ma si spiega visita per visita con consigli adatti all’età del bambino, consegnando materiale e facendo vedere e fare (vedi manovra antisoffocamento) in quanto come dice il vecchio proverbio: “se ascolto dimentico, se vedo ricordo e se faccio capisco”.
Altre malattie stanno emergendo a partire dalla epidemia di obesità e di diabete abbiamo un aumento di disturbi del comportamento (tra cui autismo e malattie simili, deficit di attenzione con iperattività) e altri vari disturbi rilevabili in ambito scolastico, oltre ai disturbi del comportamento, i disturbi della lettura, della scrittura, del calcolo (e tra questi la situazione più nota e frequente è la dislessia).
Anche per questo la pediatria deve allearsi con le fa famiglie e cercare di integrarsi con il modo degli asili e della scuola (comunità). Molti bambini, infatti, per necessità di sopravvivenza della famiglia (genitori che debbono lavorare e non hanno alcun sostegno familiare) fin dai primi anni passano la maggior parte del tempo in comunità e un dialogo tra il mondo della scuola e la pediatria è fondamentale.
Questa è una cosa che cerchiamo di fare da tanto tempo e iniziamo a veder qualche risultato. Negli asili del Comune di Genova viene spiegata a tutti gli operatori la Manovra antisoffocamento e a breve parte una campagna per la somministrazione di farmaci “salvavita” a scuola. Ma di questo ne parleremo come di iniziative, già presentate anni fa, di educazione alla salute coordinate e non occasionali e progetti su autismo, prevenzione incidenti e abuso e maltrattamento (altra grande piaga per fasce deboli, non solo bambini ma donne e invalidi e tuttora poco o mal affrontata se non negata).
Ora capite che quando abbiamo visto la costituzione della figura del garante abbiamo gioito e cercato di proporre un pediatra. (O almeno di persona che vive a contatto con i bambini e le famiglie che operi esclusivamente a contatto con i problemi dell’infanzia e che sia nominata in base a caratteristiche professionali e non di equilibri di altro tipo). Bambini e famiglie che ricevono poca considerazione in una Regione “vecchia”. Si dice che abbiamo l’età media più alta d’Europa e forse del mondo. Più volte ho sentito la frase che “si deve investire sugli anziani” al che ho sempre ribattuto che gli anziani hanno bisogno di aiuti e di supporto e di servizi ma che gli investimenti si fanno sui giovani, sui bambini ma…. I bambini contano poco. Costano anche poco rispetto a persone con problemi ma sono il vero investimento: l’investimento sul sano per farlo crescere bene, per prevenire malattie, disabilità è il vero investimento per lo stesso individuo, la famiglia e la società. Si vedono ogni tanto azioni di facciata tanto per pulirsi la coscienza ma…non siamo una Regione per i giovani. Anche per quanto riguarda spazi verdi, spazi per il gioco libero non andiamo bene. Anche per quanto riguarda educazione, prevenzione, insegnamento ai genitori e ai bambini sui danni di “sostanze” (primo fra tutti l’alcool e poi vengono le varie droghe).
Tornando al garante TUTTA la pediatria ligure ha proposto il mio nominativo appoggiato da altre categorie professionali e da genitori. E il mio curriculum è pubblico (vedi sito www.ferrandoalberto.eu).
Aggiungo qui la mia disponibilità a farlo senza pagamento (al giorno d’oggi si dice ad isorisorse) in quanto è quello che quotidianamente, insieme ad altri Colleghi e a genitori ,faccio. Certo cHE AVERE Un ruolo ufficiale. La figura del garante, creata anche a livello nazionale, forse aiuterebbe a coordinare, aiutare, proporre, ragionare. Poi se il massimo che si può fare è stabilire la giornata dei bambini e il garante è una figura che deve andare bene alla maggioranza o a una certa corrente oppure, se non trovano accordo, dopo aver fatto una delibera, non attuata dal 2007, si stabilisce che non serve e si abolisce….anche se offerta a titolo gratuito!!!!
Concludo dicendo a tutti che la nostra attività esiste ed esisterà anche quando i nomi di chi ci governa saranno cambiati o confermati e che la politica (e non la partitica) ha tanto bisogno di affrontare i problemi delle persone con persone qualificate e non solo che vadano bene a questo o a quel tale di quella corrente o perchè vicino a…
Alberto Ferrando

sabato 6 agosto 2011

Garante per l'infanzia

Cari amici,
sul sito www.iltupediatra.eu abbiamo ripercorso le tappe della candidatura del dottor Ferrando, la pagina è ancora in costruzione, anzi invito chi avesse materiale ad inviarlo al mio indirizzo di posta elettronica che trovate nella sezione "suggerimenti". Ricordo, infine, il gruppo su facebook "Si al garante per l'infanzia si ad una scelta consapevole" che in pochi giorni ha già raccolto tante adesioni ed il sito www.ferrandoalberto.eu dove trovate curriculum e riferimenti alla vicenda
buon weekend a tutti.
Paola Santagata

venerdì 5 agosto 2011

Nel ricordo di Giulia Tavilla

Cari amici,


vi segnalo questa petizione promossa da Stefano Tavilla, papà di Giulia, morta a soli 17 anni per bulimia. Divulgate quanto più possibile..


Paola Santagata

http://www.petizionepubblica.it/?pi=DCA

giovedì 4 agosto 2011

"Prendete in mano la vostra vita e fatene un capolavoro" (K.Wojtyla)

Cari amici,
con questa frase presento la storia ed il sito di Giovanna Romanato. Giovanna a causa della poliomielite, dall'età di sei anni, soffre di una grave forma di paralisi neuromotoria ai quattro arti necessitando da allora di aiuto continuo. La poliomielite, una volta anche chiamata paralisi infantile è una malattia virale che colpisce il sistema nervoso centrale; questa patologia è stata sconfitta in alcuni paesi, tra i quali l'Italia, dal vaccino che Joseph Salk sviluppò nel 1953. La forma di tetraplegia che ha colpito Giovanna ha creato in lei gravi deficit motori ai quattro arti con importanti ripercussioni sulla partecipazione alle attività della vita quotidiana; semplici attività come l'alimentarsi, il vestirsi, il lavarsi, lo scrivere e anche il respirare sono per Giovanna da sempre estremamente difficoltose o addirittura impossibili da svolgere se non completamente assistita da una persona. Nonostante tutto Giovanna ha saputo, giorno dopo giorno, rispondere con forza e tenacia alle difficoltà che la vita le ha riservato, non è rimasta chiusa nel suo dolore ma ha saputo aprirsi agli altri. Il sito, in alcune parti in costruzione, è molto bello, colorato e lascia trasparire serenità.
Paola
Giovanna Romanato: http://www.giovannaromanato.org/

martedì 2 agosto 2011

"Le mie vacanze estive" di Filippo Dagnino

VACANZE E SPORT: COSA VOLERE DI PIU?




Salve amici del blog, è il vostro amico Filippo (“quello dell’angolo”) che vi scrive!


Ieri stavo tornando con la mente ai due camp estivi che ho fatto a luglio e così mi sono detto: “Perché non raccontare le attività di questi due bellissimi centri estivi ai miei amici del blog?”



Innanzitutto tengo a precisare che il primo di questi due camp si svolge ad Artesina, nel basso Piemonte, ed è un centro di tennis. L’altro si svolge a Marilleva, in Trentino, ed è uno stage di scherma.


Ad Artesina, oltre a praticare tennis, si fa anche molta animazione e di sera poi c’è la parte migliore: si balla!


E’ un camp dedicato a tutti: appassionati e non del tennis, principianti oppure grandi giocatori.



Il centro di Marilleva, invece, è sport allo stato puro.


Non c’è tempo per un po’ di divertimento: qui si pratica scherma quattro ore alla mattina e quattro al pomeriggio, intervallate da due ore di meritato riposo.



Ma cominciamo con Artesina. Beh devo dire che ci sono sicuramente posti di montagna migliori. In effetti il paesaggio sembra “lunare”, piuttosto che montano…. Però questo offrono e questo si prende!



Il camp è organizzato da uno staff molto in gamba (c’è Pino il capo che è una vera bomba… sveglia anche quelli in letargo perenne!!!) formato da quattro maestri di tennis ed alcune ragazze che si dedicano totalmente all’animazione.


Al mattino ci si alza molto presto e dopo una colazione da “campioni” si va subito in campo per giocare almeno due ore abbondanti.


A seguire tutti a pranzo e nel pomeriggio ancora un po’ tennis insieme ad altre attività come pallavolo, calcio, ecc (dipende dal programma).



E al calar del sole, dopo aver saziato le nostre pance, tutti a preparare con lo staff dell’animazione lo spettacolo finale. Vi assicuro una forza incredibile, degno dei migliori palcoscenici di Broadway!



Il centro di Marilleva è un po’ diverso, anche l’ubicazione è diversa…Trentino una “signora” montagna.


L’istruttore, nonché organizzatore, Agostino ha un altro obiettivo: vuole prepararci per poter affrontare le competizioni del prossimo anno. Quindi i suoi “must” principali sono: Ordine, Disciplina e Passione… ed io aggiungo anche Cuore perché così deve essere per reggere certi ritmi.



Quest’anno è stata introdotta una bella novità: una lezione di psicologia per aiutarci a vincere i momenti duri quando l’avversario ti sta facendo a pezzettini.



Alle 22.30 si spengono le luci ed il silenzio cala sulle nostre stanze… siamo così stanchi che l’unica cosa che riusciamo ancora a fare è trascinarci nel letto!



Non c’è spettacolo finale a Marilleva perché lo spettacolo lo si vedrà il prossimo anno in pedana!



In conclusione, cari amici, sono state due esperienze molto diverse, ma estremamente significative ed interessanti.


Il rapporto con gli altri, il vivere lontano da casa, il sapersi adattare alle situazioni che si presentano, imparare ad accettare tutti (simpatici ed antipatici) sono piccoli tesori che ti insegnano a maturare con saggezza.



… per non sbagliare ho già detto ai miei genitori che il prossimo anno farò due settimane di tennis e ripeterò la settimana di scherma. Così non potranno dire che non li avevo avvertiti in tempo!!!



Buone vacanze a tutti!!!!


lunedì 1 agosto 2011

"Scuola di danza. vol.5: Il ritratto misterioso" Scheda del libro a cura di Margherita Farina

Età - dai 9 anni, pag 133


Trama


I nonni di Alex hanno invitato un gruppo di suoi compagni per un fine settimana sul lago. Curiosando nel laboratorio dove il nonno di Alex ristruttura opere d'arte, i ragazzi scoprono il ritratto di una danzatrice che somiglia in modo impressionante a Viola. Chi è quella misteriosa ballerina?


Commento


Il libro mi è piaciuto, perchè è divertente in molti momenti, commovente verso la fine, e avventuroso. Rispetto agli altri libri della collana, c'è l'elemento del mistero, che ho trovato molto interessante e coinvolgente. Cosa particolare del libro, che aiuta a seguire la storia, sono le strisce a fumetti inserite in ogni capitolo, che sostuiscono alcune parti del racconto.