martedì 6 dicembre 2011

QUINTA MALATTIA O MEGALOERITEMA EPIDEMICO

QUINTA MALATTIA O MEGALOERITEMA EPIDEMICO
In alcune zone di genova sono segnalate epidemia di quinta malattia. Cosa è??
Intanto il bambino non va messo in isolamento. leggete qui



La quinta malattia, detta anche eritema infettivo o megaloeritema epidemico è malattia esantematica (vuol dire con macchie) causato dal Parvovirus B19(PV- B19.

Colpisce per lo più i bambini tra i 4 e i 10 anni, ma può manifestarsi anche in età adulta. Il contagio avviene per via respiratoria tramite le goccioline di saliva infette. Il rischio di trasmissione è presente dalla settimana prima dell’inizio dei sintomi, fino alla comparsa delle manifestazioni cutanee.

Nei bambini sani la malattia non presenta alcun pericolo. Inoltre il fatto che il contagio è massimo quando ancora non sono comparse le macchie , non rende necessario la sospensione della frequenza scolastica.



Il periodo di incubazione oscilla tra 1 e 2 settimane , fino a un massimo di 3 settimane.

In genere non è presente febbre e solo raramente è presente febbricola, raffreddore o mal di gola.

Si distinguno tre fasi

1)comparsa sulle guance di un eritema simile all’eritema solare; bocca, mento e fronte non sono interessati per cui l’ aspetto è definito “a guance schiaffeggiate”. Scompare nel giro di 2-4 giorni. Ma può ripresentarsi se il bambino suda o è “accaldato”

2) dopo 1-4 giorni l’eruzione si estende agli arti e ai glutei, risparmiando gomiti, dorso e torace; compaiono lesioni maculo-papulose, isolate o confluenti, di colore roseo con un aspetto “a rete” o “a ghirlanda”. Nonostante il nome “malattia dalle guance schiaffeggiate” sia sinonimo della malattia, l’aspetto reticolare è ciò che distingue l’esantema della quinta malattia dagli altri.

3) fase della riacutizzazione dei sintomi. La quinta malattia ha una durata 2 a 4-5 settimane, con possibili ricomparse dell’esantema in caso di bagni caldi, particolari situazioni di stress o esposizione al sole o attività sportiva con intensa sudorazione.

La terapia è solo sintomatica (idratazione ed eventuale paracetamolo se febbre). Sono da evitare l’esposizione al sole e i bagni prolungati in acqua.



Nei bambini, di solito, questa malattia non lascia conseguenze, mentre negli adolescenti e negli adulti può raramente causare artriti o dolori articolari che si risolvono però nel giro di pochi giorni.

Non esiste un vaccino data la benignità della patologia. Inoltre per la tipica evoluzione della malattia non è possibile attuare forme di prevenzione.

lunedì 5 dicembre 2011

pappa e bambini: omogeneizzati o cibi freschi?





Cari Genitori







Vi invio questo articolo sul tema alimentazione dei bambini della Rivista UPPA (un pediatra per amico). Chi mi conosce sa che da sempre ho consigliato, soprattutto, cibi genuini e che nello svezzamento, almeno nelle fasi iniziali, i prodotti per bambini non vanno nè indicati categoricamente ma neanche demonizzati. Molto meglio un omogeneizzato o un liofilizzato as alimenti di cui non si conosce la filiera alimentare che non assicurano una freschezza o genuinità. Non sarà capitato solo a me di comprare frutta che da acerba marcisce in mezza giornata. Cercate cibi genuini e freschi ma non fate la faccia schifata di fronte a omogeneizzati.



Anni fa alcuni talebani volevano dare il latte della centrale ai lattanti. Ora NESSUNO lo consiglia più sotto a un anno di vita!!!!



Concordo con l'articolo di UPPA qui sotto. Secca molto anche a me la società "PUBBLICITOCRATICA" che viviamo ma cerchiamo di non fare troppa dietrologia. La pubblicità fa il suo mestiere: vendere ma non è detto che quello che pubblicizza sia dannoso.



UNA COSA IMPORTANTE, forse la più importante, è educare il bambino con l'esempio mangiando bene noi adulti dedicando tempo al cibo e non tenere la TV in cucina. E se arriviamo in casa tardi e non abbiamo tempo di passare un'ora in cucina? Meglio un bel biberon o una pappa pronta ad una mamma stressata o che corre come speedy Gonzales. Avere un bambino è una occasione per mangiare bene noi genitori, soprattutto noi. Guardate quanti bambini in giro che mangiano porcherie ma che nei primi mesi e anni erano tenuti nella bambagia.



Non sapete fare da mangiare?? Imparate magari con un libro tipo "W la pappa" (che è molto antiomogeneizzati) che offre tante ricette per tutta la famiglia.







Buona serata







Alberto Ferrando




Nell`arco di pochi giorni si sono verificati due eventi, che non possono non interessare le famiglie.
Plasmon, famosa ditta di prodotti per l`alimentazione dei bambini, ha lanciato una campagna di pubblicità comparativa, nella quale sostiene che la pastina e i biscotti prodotti dalla Barilla, un`altrettanto famosa ditta di prodotti alimentari, non dovrebbero essere utilizzati per i bambini fino a 3 anni: conterrebbero dosi troppo alte di pesticidi.
Il presidente di un sindacato di pediatri ha diramato un comunicato i cui contenuti sono sostanzialmente gli stessi (senza citare però nomi commerciali), ma con un`aggiunta: sono i pediatri che garantiscono sull`alimentazione dei bambini piccoli.
Si tratta di una normale guerra commerciale e di un`altrettanto normale presa di posizione "scientifica", oppure c`è in ballo qualcosa di più?
Intanto la coincidenza di questi due eventi è quantomeno curiosa: difficile sfuggire al sospetto che si tratti di un`azione coordinata. Se così fosse, sarebbe deplorevole che un`organizzazione di pediatri (anche se si tratta solo di un sindacato e non di una società scientifica) si fosse accordata con una multinazionale per influenzare gli acquisti delle famiglie italiane. Ma noi non ci occuperemo di questo aspetto, perché ci sembra, tutto sommato marginale.
Le vere questioni in ballo, a nostro parere, sono tre: è vero che gli alimenti destinati al mercato contengono sostanze potenzialmente tossiche? E` indispensabile che i bambini si alimentino esclusivamente con prodotti industriali studiati per loro, oppure possono utilizzare il cibo di tutti? Sono i pediatri che devono gestire l`alimentazione dei bambini, o sono le famiglie che devono curare un`alimentazione sana per tutti, compresi i figli piccoli?
Alla prima domanda si può rispondere così: sappiamo che la legge italiana prevede un doppio standard per quello che riguarda i prodotti alimentari (le concentrazioni di pesticidi ammesse per i prodotti destinati al bambini sono molto inferiori a quelle ammesse per i prodotti destinati agli adulti), ma se esiste il sospetto che concentrazioni ritenute sicure per gli adulti possano essere pericolose, allora si fissino concentrazioni più basse, se non vogliamo ridurci tutti ad una dieta a base di biscottini solubili e pennette. Se invece i limiti per i pesticidi ammessi nei prodotti per adulti sono sicuri, va benissimo che esistano in commercio prodotti ancora meno "inquinati", ma sarà anche bene che le famiglie si sentano libere di scegliere, senza subire campagne terroristiche.
La seconda risposta non può non tenere conto di una doppia considerazione: quello che si mangia fino a tre anni rappresenta una quota infinitesimale di quanto si mangi in tutta la vita; i bambini non mangiano solo pastina e biscottini e neppure si alimentano esclusivamente con vasetti e scatolette "prescritti" dal pediatra, ma, grazie al cielo, sgranocchiano croste di pane e pezzi di pizza, affondano i primi dentini in ciambelloni preparati dalle mani amorose delle loro mamme ecc. ecc. E allora come la mettiamo? La vita di ciascuno sarebbe composta da due fasi: la prima (breve) tutta a base di baby food (e giù botte sulle manine, se si allungano su una fetta di panettone), e la seconda (lunghissima) in cui si mangia di tutto. Ma la nostra salute sarebbe condizionata in maniera determinante da una parte di quello che si mangia nei primi tre anni, cioè da una quota sostanzialmente irrilevante degli alimenti introdotti nel corso della vita. Non ci sembra un`ipotesi verosimile.
E veniamo alla terza questione che, come pediatri, ci riguarda più da vicino. La letteratura scientifica internazionale ci offre continuamente nuove dimostrazione dei danni che la medicina ha fatto quando ha deciso di appropriarsi della gestione dell`alimentazione dei bambini, sottraendola alla responsabilità delle famiglie ed espropriando così le mamme del loro "sapere", tramandato da generazioni. Tanto per fare un esempio che tutti possono capire, la crescente diffusione delle allergie alimentari dipende in gran parte, ormai lo sappiamo per certo, dalle "regole", dalle "esclusioni" e della insensata"progressività" che proprio noi pediatri abbiamo imposto fin`ora alle famiglie. Lo stesso divieto di aggiungere sale alle pappe dei bambini (che noi pediatri abbiamo imposto per decenni) sembra essere, oltre che non giustificato da alcuna evidenza scientifica, responsabile di una parte dei disturbi della condotta alimentare dei bambini piccoli. E allora, vogliamo imparare dall`esperienza, come si addice a chi vanta un background scientifico, oppure no? Vogliamo che la pediatria progredisca e acquisisca un ruolo sempre più consapevole nella difesa dei bambini dalle malattie, oppure preferiamo fermarci alla vecchia figura del pediatra, alle prese con i "dosaggi" delle patate e delle carote nel brodo vegetale o con la "prescrizione" (sul ricettario, mi raccomando!) di questo o quell`alimento in vendita, chissà perché, in Farmacia?
Noi non possiamo che ribadire la nostra proposta: bambini allattati al seno nei primi mesi, e poi alimentazione sana ed equilibrata per tutta la famiglia, con prodotti sicuri e gustosi.
Che le ditte produttrici di alimenti per grandi e piccini si facciano pure tutte le guerre che vogliono. Noi pediatri preferiamo starne fuori.

Quale spazio per il papà nell'educazione dei figli?

Vi segnalo questo evento:




Università dei GenitoriGenitori non si nasce, ma si cresce


vi ricorda il prossimo appuntamento



Domenica 11 Dicembre 2011Sala del Munizioniere - Palazzo Ducale - Genova


ore 16.00
ʺQuando torni papà? Quale spazio per il padre nell'educazione dei figli?ʺ

Fulvio Scaparro – Psicoterapeuta, già docente dell'Università di Milano



In occasione dell'incontro per favorire la partecipazione dei genitori, è previsto in contemporanea
un laboratorio
gratuito per bambini (4-10 anni) a cura di "CoopSSE - REMIDA"
Per il laboratorio è necessaria la prenotazione dal sito
http://www.mondoinpace.it/





Il programma completo dell'intero ciclo e
le schede di presentazione dei relatori su
http://www.mondoinpace.it/



Università dei Genitori è un progetto promosso da

LaborPace
Laboratorio Permanente di Ricerca ed Educazione alla Pace - Caritas Diocesana di Genova
Direzione Scientifica
CPP - Centro Psicopedagogico per la Pace e la gestione dei conflitti Piacenza


in collaborazione con
Genova Palazzo Ducale Fondazione per la Cultura, Provincia di Genova,
AGE Ass. Genova Genitori, Ass. Batya, COOP Liguria, COOPSSE Onlus, EDUMEDIA


Con preghiera di diffusione

Per informazioni:
laborpace@caritasgenova.it
info@mondoinpace.it

tel. - fax 010.501499

domenica 4 dicembre 2011

Nuovo direttivo della Soc. Italiana di Pediatria della Liguria. Ferrando vicepresidente



Cari Genitori

Ho accettato l'incarico di vicepresidente della sez. ligure della Società Italiana di pediatria (di cui ero già stato Presidente due mandati fa) per portare avanti il ruolo di "avvocato difensore del bambino e della famiglia" (advocacy). Confido che venga nominata la figura del garante in regione Liguria in quanto avvertiamo tutti l'esigenza di un coordinamento delle iniziative per i nostri bambini e le nostre famiglie. Interventi soprattutto di tipo preventivo e non solo di tutela quando i danni (malattie, abusi, disagi) sono avvenuti.

Questo incarico, ovviamente SUPER PARTES, può agevolare le iniziative di garante così come altri incarichi che ho assunto (a titolo non oneroso: cioè a titolo gratuito quale il ruolo a livello di Ordine dei Medici).

Vi assicuro che richiede sacrificio ripagato dai ringraziamenti che ho da ragazzi e famiglie. Ringraziamenti che valgono molto di più delle palanche che sono il principale, se non l'unico obiettivo della società attuale.

Vi prego di leggere e di rileggere quanto ha scritto Schiappacasse qui:

EMERGENZA EDUCATIVA


Il Consiglio Direttivo risulta cosi’ composto:


Eugenio Bonioli, Presidente, Genova

Alberto Ferrando, Vice presidente - Genova

Stefano Parmigiani, Segretario Tesoriere – La Spezia

Riccardo Borea – Sanremo

Federico Freschi – Genova

Carla Navone – Pietra Ligure

Flaminia Torrielli – Genova



La Societa’ di Pediatria ha per obiettivo statutario il “coordinamento delle attivita’ formative e scientifiche dei soci” ed inoltre la “collaborazione con le autorita’ sanitarie regionali ai fini della programmazione sanitaria regionale in campo pediatrico e della sua attuazione per la promozione e la tutela della salute in eta’ evolutiva”.

Questi obiettivi sono declinati all’interno delle finalita’ scientifiche e assistenziali della Societa’ Italiana di Pediatria, tra le quali voglio ricordare il “garantire l’integrita’ della Pediatria come disciplina di insegnamento e dell’Area Pediatrica come metodologia assistenziale”.

sabato 3 dicembre 2011

Il Garante nazionale dovrà lavorare in sinergia con i Garanti regionali!!!!

TUTTI CONTENTI PER LA NOMINA DEL GARANTE DELL'INFANZIA A LIVELLO NAZIONALE.
SE LEGGETE QUI SOTTO: "l Garante nazionale dovrà lavorare in sinergia con i Garanti regionali per “garantire una protezione uniforme ed efficace della promozione dei diritti dell’infanzia in tutte le regioni”[1], assicurando idonee forme di collaborazione. In considerazione della mutata struttura dello Stato, diventa sempre più rilevante ed essenziale il ruolo delle Regioni nell’attuazione della Convenzione e della promozione e tutela dei diritti dei bambini, è quindi importante che il Garante nazionale collabori pienamente con i Garanti regionali. L’approvazione della Legge istitutiva e la nomina dei Garanti in tutte le Regioni diventano pertanto sempre più urgenti".


Bambini e famiglia aspettano l'attuazione della Delibera della Regione Liguria di vari anni fa: leggie storia sul sito www.ferrandoalberto.eu in "Garante dell'infanzia!


Buon week end a tutti


Alberto Ferrando







Roma, 2 dicembre 2011




Comunicato Stampa


Gruppo CRC: l’Italia ha finalmente un Garante per l’Infanzia e l’adolescenza


La rete di 89 associazioni italiane impegnate nella promozione dei diritti dell’infanzia esprime il proprio apprezzamento per la nomina di Vincenzo Spadafora, avvenuta il 30 novembre




La nomina del Garante nazionale per l’Infanzia rappresenta un passo davvero importante per la promozione e la realizzazione dei diritti di tutti i bambini e ragazzi che vivono in Italia – dichiara Arianna Saulini, coordinatrice del Gruppo CRC.

Grazie al lavoro congiunto e in rete, il Gruppo CRC ha costantemente seguito l’iter legislativo ribadendo in varie sedi, da ultimo a Ginevra presso le Nazioni Unite, l’importanza e l’urgenza dell’istituzione del Garante nazionale e la necessità, così come sottolineato dal Comitato ONU per l’infanzia e l’adolescenza, che questa figura fosse indipendente e autonoma.

Il Gruppo CRC auspica che con la nomina del Garante, i diritti e le questioni riguardanti tutti bambini e gli adolescenti che vivono nel nostro Paese senza discriminazioni ricoprano finalmente un ruolo centrale nell’agenda politica e che la loro voce venga presa in seria considerazione in tutti i contesti che li riguardano direttamente – continuaArianna Saulini.

Il Garante nazionale dovrà lavorare in sinergia con i Garanti regionali per “garantire una protezione uniforme ed efficace della promozione dei diritti dell’infanzia in tutte le regioni”[1], assicurando idonee forme di collaborazione. In considerazione della mutata struttura dello Stato, diventa sempre più rilevante ed essenziale il ruolo delle Regioni nell’attuazione della Convenzione e della promozione e tutela dei diritti dei bambini, è quindi importante che il Garante nazionale collabori pienamente con i Garanti regionali. L’approvazione della Legge istitutiva e la nomina dei Garanti in tutte le Regioni diventano pertanto sempre più urgenti.

Il Gruppo CRC esprime i migliori auguri di buon lavoro a Vincenzo Spadafora, attuale Presidente dell’Unicef. Il Garante nazionale, così come avviene ed è avvenuto con i Garanti regionali, potrà contare sul supporto del Gruppo CRC, la più grande rete associativa in Italia impegnata da anni nella promozione e tutela dei diritti dei bambini. Auspichiamo di portelo incontrare a breve e avviare una stretta collaborazione affinché si possa iniziare a lavorare concretamente con e per l’infanzia in Italia”, conclude Arianna Saulini.



Ufficio stampa Save the Children Italia



oppure il sito dedicato: http://www.gruppocrc.net/





Nota. La CRC e il Gruppo di lavoro per la Convenzione Onu sui Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza

Per verificare che i principi sanciti dall’importante documento siano effettivamente rispettati, le Nazioni Unite

chiedono a ogni Stato di redigere e presentare ogni 5 anni un rapporto. Inoltre, per dare voce anche al punto di vista della società civile, le organizzazioni non governative e del terzo settore hanno la possibilità di elaborarne uno supplementare: il Governo italiano ha presentato il suo rapporto a gennaio scorso mentre il Gruppo CRC ha il suo 2° Rapporto Supplementare a quello governativo nel novembre 2009 e ha inviato copia del rapporto al Comitato ONU per i diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza nel 2010.

Il 20 giugno 2011, una delegazione del Gruppo CRC ha partecipato alla pre-sessione del Comitato ONU in cui è stata esaminata l’Italia. Il Gruppo di Lavoro per la Convenzione sui Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza (CRC) nasce nel 2000: l’anno successivo redige un rapporto sulla condizione dell’infanzia in Italia supplementare a quello che il Governo italiano aveva precedentemente presentato alle Nazioni Unite. Il Gruppo CRC ha quindi deciso di proseguire nell’opera di monitoraggio della CRC in Italia redigendo annualmente un rapporto di aggiornamento che verifica i progressi e le criticità riscontrate in ordine all’applicazione della Convenzione Onu sui Diritti del l’infanzia e dell’adolescenza nel nostro Paese. I vari rapporti di monitoraggio realizzati in questi anni sono stati propedeutici al 2° Rapporto Supplementare, articolato in 8 capitoli, tanti quanti sono i gruppi tematici in cui il Comitato Onu ha suddiviso i diritti della CRC.



Il Gruppo CRC è andato crescendo di anno in anno. Attualmente sono 89 le associazioni che ne fanno parte:

Fondazione ABIO Italia onlus, ACP - Associazione Culturale Pediatri, ActionAid Italia,Agedo - Associazione di genitori, parenti e amici di omosessuali, AGESCI - Associazione Guide e Scout Cattolici Italiani, Ai.Bi. -

Associazione Amici dei Bambini, ALAMA - Associazione Laziale Asma e Malattie Allergiche, ALI per Giocare - Associazione Italiana dei Ludobus e delle Ludoteche, Ong Alisei, Associazione Amani, Anfaa - Associazione Nazionale Famiglie Adottive e Affidatarie, Anffas Onlus - Associazione Nazionale Famiglie di Persone con Disabilità Intellettiva e/o Relazionale, Associazione Antigone, Arché, Archivio Disarmo - Istituto di ricerche internazionali, Arciragazzi, ASGI - Associazione Studi Giuridici sull’Immigrazione, Associazione Culturale PUNTOEACAPO, Associazione Bambinisenzasbarre, Batya - Associazione per l'accoglienza, l'affidamento e l'adozione, CAM - Centro Ausiliario per i problemi Minorili, Camera Minorile di Milano, Camera per i Minori di Salerno, Associazione Camina, Caritas Italiana, CbM - Centro per il bambino maltrattato e la cura della crisi famigliare, Centro per la Salute del Bambino Onlus, Centro Studi Hansel e Gretel,Centro Studi Minori e Media, CESVI, CIAI - Centro Italiano Aiuti all'Infanzia, CIES - Centro Informazione e Educazione allo Sviluppo, CISMAI - Coordinamento Italiano dei Servizi contro il Maltrattamento e l’Abuso dell’Infanzia, Cittadinanzattiva, CNCA - Coordinamento Nazionale delle Comunità d’Accoglienza, CND - Consiglio Nazionale sulla Disabilità, Codici - Agenzia di ricerca sociale, Comitato Giù le Mani dai Bambini Onlus, Comunità Nuova Onlus, Coordinamento Genitori Democratici Onlus, Coordinamento La Gabbianella Onlus,CSEN - Centro Sportivo, Educativo Nazionale, CTM onlus Lecce, Dedalus, Cooperativa Sociale, ECPAT Italia, FEDERASMA Onlus - Federazione Italiana delle Associazioni di sostegno ai pazienti Asmatici e Allergici, FIDAPA - Federazione Italiana Donne Arti professioni Affari, Associazione Figli Sottratti, Fondazione L’Albero della Vita, Geordie Associazione Onlus, GLNBI-SIP Gruppo di Lavoro Nazionale del Bambino Immigrato della Società Italiana di Pediatria,Gruppo Abele Associazione Onlus IBFAN Italia, Il Corpo va in città, INMP - Istituto nazionale per la promozione della salute delle popolazioni migranti e il contrasto delle malattie della povertà, Intervita Onlus, IPDM - Istituto per la Prevenzione del Disagio Minorile, IRES - Istituto di Ricerche Economiche e Sociali, IRFMN - Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri, L’Abilità - Associazione Onlus, La Gabbianella ed altri animali, L’Altro Diritto, La Leche League Italia Onlus - Lega per l’Allattamento Materno, Libera. Associazioni, nomi e numeri contro le mafie, M.A. - Mandibole Allenate Gruppo di famiglie adottive del Triveneto, ONG M.A.I.S. - Movimento per l'Autosviluppo l'interscambio e la Solidarietà, MAMI - Movimento Allattamento Materno Italiano Onlus, Mani Tese, MDC Junior - Movimento Difesa del Cittadino Junior, Ora d'aria Associazione, Fondazione Federico Ozanam - Vincenzo De Paoli, Associazione On the Road Onlus, Opera Nomadi Milano Osservazione Onlus Centro di ricerca azione contro la discriminazione di rom e sinti, OVCI la Nostra Famiglia Passo dopo Passo...Insieme Onlus, Pralipé Cooperativa Sociale Onlus, Save the Children Italia Onlus, Saveria Antiochia Omicron Onlus, SIMM - Società Italiana di Medicina delle Migrazioni, SINPIA - Società Italiana di Neuropsichiatria dell'Infanzia e dell'Adolescenza, SIP - Società Italiana di Pediatria, OS Villaggi dei Bambini Onlus, Stak Associazione Andrea de Gasperi Onlus, Terre des hommes Italia, UNICEF Italia, UISP - Unione Italiana Sport per Tutti,Valeria Associazione Onlus,VIS - Volontariato Internazionale per lo Sviluppo

Pediatri e alluvione (Art. sul Corriere Mercantile di oggi)


Cari genitori

Ne abbiamo già parlato e trovate sul sito www.ferrandoalberto.it un documento sul tema per la scuola. Intanto le nostre Associazioni pediatriche APEL e FIMP , oltre a sensibilizzare tutti i Colleghi sul tema, hanno devoluto 6000 euro (dai fondi propri derivanti da quote dei pediatri di famiglia) alla Caritas per aiuti per alluvione

Buona giornata

Alberto Ferrando





venerdì 2 dicembre 2011

Cardiopatie congenite in età adulta. Continuità di cura dal pediatra al medico curante allo specialista



Domani importante Convegno all'Ordine dei Medici sulle cardiopatie congenite operate e seguite in età adulta.

Collaborazione tra pediatri, medici di medicina generale, cardiologi pediatri e dell'adulto e cardiochirurghi insieme per la salute del malato. Nasce una rete e un modello di collaborazione valido per tante malattie che passano dall'età pediatrica all'età adulta.



Il termine “GUCH”. ( Grown Up Congenital Heart (diseases)) o Cardiopatie congenite giunte in età adulta si riferisce ai pazienti affetti da cardiopatie congenite, generalmente sottoposti a correzione o palli azione chirurgica in età pediatrica, e giunti all’età adulta.

E’ necessario avere competenze tipiche della cardiologia e cardiochirurgia pediatrica, difficilmente riscontrabili nei centri cardiologici dell’adulto.

§ La dimensione del problema. Non sono disponibili dati epidemiologici attendibili ma una stima realistica suggerisce che, attualmente, vivano in Italia circa 200.000 pazienti GUCH, e che circa 4000 di questi risiedano in Liguria.



In Liguria è stata creata una “RETE”, con il contributo di un gruppo di specialisti dotati di elevate competenze nell’ambito delle cardiopatie congenite, ha permesso di creare in ambito metropolitano genovese un percorso diagnostico-terapeutico condiviso, che coinvolgendo più attori socio-sanitari, ciascuno con un ruolo peculiare ma tra loro complementari, consentirà di migliorare la prognosi e la qualità di vita dei Pazienti GUCH, fornendo una risposta tempestiva e qualificata alle complesse problematiche cliniche che caratterizzano questa popolazione.



giovedì 1 dicembre 2011

NOMINATO IL GARANTE A LIVELLO NAZIONALE. A BREVE IN LIGURIA?

Cari tutti

Ieri a una riunione sull'abuso sessuale ho avuto un rapido ma piacevole scambio di opinioni con il dott. Lalla, difensore civico e delegato a Garante dell'Infanzia per la Regione Liguria.
Il progetto a cui ho partecipato come pediatra prevede obbligatoriamente la presenza del garante. Se il garante non ci fosse non può aderire (e si resta tagliati fuori dal progetto e dai finanziamenti). Spreiamo che a breve, o anche a medio, anche da noi si nomini il Garante e non ci si nascondi dietro a psudorisparmi che costerebbero tanto in termini economici ma soprattutto umani di considerazione dell'infanzia, della adolescenza e della famiglia
Ciao
Alberto Ferrando