venerdì 7 dicembre 2012

6 CONSIGLIO SIPPS-SIP: CAMMINA E VIA PASSEGGINO A 3 ANNI


6 consiglio: MEZZI DI TRASPORTO: cammina e passeggino via a 3 anni
Cara mamma,
i mezzi di trasporto possono contribuire a limitare i naturali movimenti del tuo bambino, soprattutto se li usi tutti i giorni e per molto tempo.
Fin da quando il bambino inizia a camminare, incoraggia i suoi spostamenti attivi e ricorri all’uso di mezzi di trasporto (es. il passeggino) solo quando è stanco o è pericoloso camminare. In realtà, per la nostra comodità di adulti, spesso ci dimentichiamo di far crescere il nostro bambino in modo fisicamente attivo. È buona norma inoltre interrompere definitivamente l’uso del passeggino all’età di 3 anni, salvo circostanze particolari. Anche l’abitudine di portare il bambino nel carrello della spesa andrebbe limitata.
È importante che abitui il tuo bambino ad andare a piedi quando è possibile, soprattutto in tragitti ripetuti molte volte, per esempio quando lo accompagni all’asilo o a scuola (o, se la mattina sei di corsa, quando lo vai a prendere o quando dovete andare a fare la spesa o a giocare al parco). Muoversi attivamente anziché farsi trasportare è inoltre importante perché il piccolo impari a rendersi conto delle distanze e dei luoghi attraversati, insomma a scoprire il mondo che lo circonda. In alcune città sono in atto iniziative per raggiungere la scuola a piedi, in gruppo, accompagnati da uno o più genitori (per esempio il Piedibus:  VEDETE: http://www.pedibusliguria.net ). Informati sulle iniziative già organizzate nella tua città o fatti promotrice di nuove attività di questo tipo. Nei periodi che lo consentono e nelle condizioni che lo favoriscono, andare insieme al tuo bambino a scuola in bicicletta può essere un’esperienza divertente e salutare per entrambi.
Ricordati infine che il tuo bimbo ti guarda: il tuo esempio vale più di mille parole! Anche in un mondo di pigri e di auto-dipendenti, vedere i propri genitori che lasciano l’auto e camminano è fondamentale per convincerlo: quello che gli chiedi di fare è talmente piacevole e importante che sono i suoi stessi genitori a farlo appena è possibile! Lo stile di vita si apprende sin dai primi anni.
L’idea in più
Incentiva il tuo bimbo a camminare da solo dicendogli che può farcela, che ne è capace e, dopo alcuni metri, complimentati per la sua bravura. In questo modo aumenti la sua auto- stima e lo sproni a fare sempre meglio.
1. Tudor-Locke C, Ainsworth BE, Popkin BM. Active commuting to school: an overlooked source of children’s physical activity. Sports Med 2001; 31: 309-313.
2.      Tucker P, Inwin JD, Sangster Bouck LM, et al. Preventing pediatric obesity: recommendations from a community-based qualitative investigation. Obes Rev 2006; 7:
251-260.
3.      Wen LM, Baur LA, Rissel C et al. Early intervention of multiple home visits to prevent childhood obesity in a disadvantaged population: a home-based randomised
controlled trial (Healthy Beginnings Trial). BMC Public Health 2007 May 10; 7: 76.
4.      Larouche R, Lloyd M, Knight E, Tremblay MS. Relationship between active school transport and body mass index in grades 4-to-6 children. Pediatr Exerc Sci. 2011
Aug;23(3):322-30.
5.      Shultz SP, Browning RC, Schutz Y, Maffeis C, Hills AP. Childhood obesity and walking: guidelines and challenges. Int J Pediatr Obes. 2011 Oct;6(5-6):332-41.
A cura di: Paolo Brambilla, Giorgio Bedogni, Carmen Buongiovanni, Guido Brusoni, Giuseppe Di Mauro, Mario Di Pietro, Marco Giussani, Manuel Gnecchi, Lorenzo Iughetti, Paola Manzoni, Maura Sticco, Sergio Bernasconi., Giuliana Valerio.
Con il contributo di Laura Andreozzi e Monica Maccarone.


Segreteria studio, prefestivi e Test di Socrate

Cari Genitori
NOTA DI SERVIZIO: QUESTO POMERIGGIO, PREFESTIVO, LO STUDIO E LA SEGRETERIA SONO CHIUSI.
Non funziona la segreteria telefonica. Per le urgenze al sabato e domenica il numero di cellulare è 3200924204. Anticipo che nelle giornate del 24 e 31 dicembre la segreteria telefonica sarà attiva solo al mattino.

Cordiali Saluti. Vi invio un simpatico test


Test di Socrate
 
Nella Grecia antica Socrate era conosciuto per la sua saggezza.
 
Un conoscente viene a trovarlo e gli dice tutto eccitato:
-Socrate,  sai quello che ho saputo  sul conto di Diogene?
 
Socrate lo interrompe:
-Un attimo, prima di raccontarmelo deve passare il test dei tre filtri.
Il primo è quello della verità: sei assolutamente sicuro di dirmi la verità?
 
- Beh, no, è una voce che corre in Atene.
 
-Bene, dice Socrate, non sai dunque se è vero o falso.
Il secondo test è quello della bontà.
-Quello che mi vuoi dire su Diogene è qualcosa di buono?
 
- No, tutt'altro.
 
-Dunque mi vuoi raccontare qualcosa  di male che non sai se è vero.
C'è infine un terzo filtro, quello dell'utilità.
-Quello che mi vuoi dire su Diogene mi può essere utile?
 
-No.
 
-Bene, conclude Socrate, quindi quello che vuoi dire
non è vero, non è buono e nemmeno utile. Perchè dirmelo allora?
 
Il conoscente rimase senza parole.
 
Ecco perchè Socrate fu un grande filosofo.
Ed ecco  perchè non ha mai saputo che Diogene andava a letto con sua moglie....
 

giovedì 6 dicembre 2012

ATLANTE DELL'INFANZIA A RISCHIO -



Segnalato da Anna Redaelli molto interessante per genitori, figli, insegnati e tutti coloro che si occupano di bambini o anche solo per chi vuole vuole avere una visione attuale della "geografia" dell'infanzia in Italia. 
http://atlante.savethechildren.it/pdf/Atlante_infanzia_2012.pdf




mercoledì 5 dicembre 2012

Importanza dei vaccini e bufale vaccinali

Cari Genitori
Vi segnalo sul blog della repubblica edizione di Genova http://medico-bambini-genova.blogautore.repubblica.it  questa domanda e risposta sui presunti e NON dimostrati danni da vaccino antimorbillo.
Link qui: http://medico-bambini-genova.blogautore.repubblica.it/2012/05/04/attenti-al-morbillo/

Incollo qui il foglio generale dei consigli che consegno in occasione delle visite prima della vaccinazione:

COSA SAPERE SULLE VACCINAZIONI 
I vaccini sono una opportunità di salute per tuo figlio.  
RAPPRESENTANO UN DIRITTO E NON UN DOVERE CHE TU GENITORE PUOI DECIDERE DI DARE, O MENO, DOPO UNA INFORMAZIONE DA PARTE DEL TUO PEDIATRA FACENDO UNA SCELTA CONSAPEVOLE.
Le vaccinazioni rappresentano il modo piu` naturale, sicuro ed efficace per ottenere la protezione da molte malattie infettive. Nei nostri giorni è difficile capirlo perche´ moltissime malattie, proprio grazie alle vaccinazioni, non si vedono piu` e non fanno piu` paura,  ma queste malattie, esistono ancora e, se non si continua a vaccinare, possono ripresentarsi. 
I vaccini sono oggi molto sicuri, ma esistono ancora immotivate paure sui possibili effetti collaterali, alimentate non solo dai ricordi degli effetti delle vecchie vaccinazioni, ma anche da notizie scientificamente infondate che stranamente hanno ampia diffusione.
E'` bene ricordare che esiste l'obbligo per un medico di segnalare qualsiasi reazione sospetta ad un vaccino (anche se lieve) e che le attuali vaccinazioni non provocano mai la malattia dalla quale devono proteggere. 
IL TUO PEDIATRA TI SPIEGHERA' I VANTAGGI POSSIBILI A FRONTE DEI PERICOLI O EFFETTI COLLATERALI CHE OGNI INTERVENTO MEDICO(non solo anche alimentare: pensate alle allergie alimentari) PUO' AVERE (RAPPORTO RISCGIO/BENEFICIO).
Gli effetti collaterali gravi, che possono essere dovuti ad una vaccinazione, sono eccezionali, molto piu` rari di avere una complicazione in seguito alla malattia naturale. In altre parole, è` molto meno rischioso vaccinarsi che prendere la malattia vera.
Tra le complicazioni gravi anche se rarissime, vanno ricordate le reazioni di natura allergica (shock anafilattico), meno frequenti di una reazione allergica alla somministrazione di antibiotici e che si manifestano quasi immediatamente, dopo la somministrazione del vaccino. Per questo e` bene aspettare un certo periodo, prima di allontanarsi dallo Studio. LE VACCINAZIONI VANNO FATTE IN UNO STUDIO ATTREZZATO E NON A DOMICILIO DELLA FAMIGLIA.
Eccezionali sono oggi con i nuovi vaccini le complicazioni a carico del Sistema Nervoso, peraltro difficili da mettere in relazione diretta con la attuali vaccinazioni. 
Si possono avere, meno raramente, degli effetti collaterali lievi, legati alla vaccinazione:
• febbre, che puo` comparire entro poche ore dall'iniezione (o dopo 5-10 giorni nel caso della vaccinazione antimorbillosa);
• gonfiore e dolore nella sede di somministrazione, che puo` essere dovuta al vaccino 
(come spesso accade nei richiami dell'antitetanica e antidifterica) oppure ad una reazione agli eccipienti del vaccino (conservanti, stabilizzanti, adiuvanti); in entrambi i casi tutto scompare dopo qualche giorno, senza necessita` di alcuna terapia; 
• pianto persistente che puo` comparire a distanza varia dalla vaccinazione e avere una durata anche di 3-4 ore, con difficolta` del bambino ad alimentarsi e a dormire. 
Non c'e` da preoccuparsi se nel punto di iniezione si forma un piccolo nodulo non dolente: in genere si risolve spontaneamente entro qualche settimana. 

Dopo le punture....cosa puoi fare se il tuo bambino non sta bene 
Se la febbre supera i 38°(38,5° rettali) è` opportuno utilizzare un antifebbrile (paracetamolo: in gocce: 4 gocce/kg di peso/dose; o in sciroppo 0,5 ml/kg/dose (il peso del bambino diviso 2 = quanti ml somministrare) da ripetere, se necessario, ogni 4-6 ore) o, nel bambino dopo i 6 mesi il ibuprofene
Tali farmaci sono` indicati anche nei casi di pianto persistente dopo la vaccinazione. Infatti hanno azione antipiretica (abbassano la febbre) e antidolorifica per cui si possono usare anche se non è presente la febbre ma solamente dolore.
Consulta il pediatra se il tuo bambino ha: 
- una temperatura superiore a 39°;
- piange da oltre 3 ore e non riesci a calmarlo; ….se siete preoccupati. 
Ricorda di segnalare al tuo pediatra qualsiasi effetto che pensi possa essere legato ad una vaccinazione 

CALENDARIO DELLE VACCINAZIONI 
Quali malattie si possono prevenire con le vaccinazioni? 
1.La difterite e` una grave infezione della gola che può` interessare l'intero organismo e portare a morte. In Europa sono stati segnalati migliaia di casi
2.Il tetano è` provocato da un bacillo che entra attraverso le ferite, produce una tossina che paralizza i muscoli. 
3.La pertosse è` una malattia dei bronchi che dura molte settimane e puo` essere mortale nei bambini molto piccoli. 
4.La poliomielite e` causata da un virus che penetra dall'intestino e blocca i nervi che escono dalla spina dorsale; puo` dare una paralisi permanente. 
5.L'epatite B e` una delle malattie che colpiscono il fegato; si prende con contatti attraverso il sangue (per esempio siringhe infette). Puo` provocare la cirrosi. 
6.La meningite da emofilo ,germe che puo` causare anche una gravissima infezione della gola (epiglottite). 
(QUESTI 6 VACCINI SONO MESSI NELLA STESSA PUNTURA DETTA, APPUNTO, ESAVALENTE CHE VIENE FATTA NELLA COSCIA)
7.La meningite da pneumococco , batterio responsabile anche di gravi infezioni del sangue nei bambini piccoli, di polmoniti e di otiti. 
8.La meningite da meningococco tipo C , che colpisce in particolare i bambini piccoli e egli adolescenti e puo` essere causa di una gravissima sepsi. 
9.Il morbillo e` una malattia con febbre alta, tosse e macchioline; a volte puo` causare conseguenze gravi (per esempio encefalite) e la morte. 
10.La parotite (orecchioni) è` una malattia dovuta ad un virus che provoca gonfiore dietro alle orecchie, dolore, febbre; a volte da` complicazioni al pancreas e sordita`. 
11.La rosolia non è` una malattia pericolosa, ma se viene presa in gravidanza puo` dare gravissimi danni al bambino che deve nascere. Inoltre nell'adulto puo` essere grave. 
12.La varicella da` bollicine, prurito, febbre; è` molto contagiosa e frequente, di solito ha un decorso benigno ma fastidioso e anche se le complicazioni sono rare, data la frequenza della malattia si possono avere in un numero considerevole. 
13.L'influenza è` una malattia con febbre alta, mal di gola, tosse che dura circa una settimana e di solito guarisce spontaneamente. Puo` essere grave in situazioni particolari (malattie croniche) e nei bambini sotto i due anni, in particolare se frequentano le comunita`. 
14.L'epatite A e` una malattia che colpisce il fegato. Si prende mangiando alimenti infetti e dal contatto con i malati. Bisogna vaccinarsi quando ci sono epidemie o se si desidera fare un viaggio in zone a rischio. 
15.La gastroenterite da Rotavirus che è` la causa piu` frequente della diarrea acuta grave, spesso determina disidratazione e puo` portare alla necessita` di ricoveri, specialmente nei bambini piu` piccoli. VA FATTA NEI PRIMI MESI DI VITA E SI SOMMINISTRA PER BOCCA
16.I Papillomavirus sono la causa frequente di infezioni dell'apparato genitale, alcuni tipi (16-18) possono dar luogo al cancro della cervice uterina.
Altri tipi (6-11) possono essere responsabili di lesioni dei genitali esterni a tipo condilomi. ATTUALMENTE VIENE OFFERTA ALLE RAGAZZE DAL 11 ANNO DI VITA

martedì 4 dicembre 2012

FAVISMO (E NON PISELLISMO)

Scusate la battuta ma sul favismo, situazione frequente in alcune Regioni d'Italia, si sentono tante inesattezze tra cui dominano due:
- Non mangiare i piselli  CHE NULLA HANNO A CHE FARE CON IL FAVISMO
- Non camminare nei campi di fave. Tempo fa una famiglia a Recco aveva chiesto di togliere tutte le fave!!!!
Su questo tema è stata fatta una delibera dalla Regione che incollo qui con la spiegazione del perché.

Ricordo che il favismo è una situazione in cui a causa della carenza di un enzima (G6PD : glucosio 6 fosfato deidrogenasi) l'assunzione di fave o determinati farmaci (non utilizzati o poco utilizzati in età pediatrica) può causare una anemia da rottura (emolisi) dei globuli rossi.Ma questo NON AVVIENE per i piselli che alcuni tolgono dalla dieta nè a passare da un campo di fave.

Un Caro Saluto

Alberto Ferrando


lunedì 3 dicembre 2012

TELELIGURIA 88 DOMANI ALLE 11

Domani Martedi' 4 Dicembre alle ore 11 iSARò a Teleliguria Canale 88 ospitE di Franca Brignola.  Ripetizione, forse alle 20. Buona serata!
Temi? Domande indirette e fatti quotidiani
Alberto Ferrando

EPATITE A A GENOVA


Cari Genitori
Come avrete letto sui quotidiani ci sono stati dei casi di epatite A (epatite da alimenti) al  Deledda e è stata descritta una piccola epidemia presso un asilo di S. Siro" ove due insegnanti si sono ammalate.
"Sembra" che possibili untori siano stati bambini uno dei quali  frequenta una scuola del centro  per cui l’ASL ha preso la giusta decisione di proporre la vaccinazione antiepatite A ai bambini delle classi che usano un bagno in comune(circa 50 bambini).
Domani i medici della ASL andranno a scuola e consegneranno la lettera ai bambini ove si propone la vaccinazione. Cosa fare? Niente sapere dell’esistenza di questa cosa e se compaiono alcuni disturbi (leggete sotto ma soprattutto: urine molto cariche, ittero) fare gli esami del sangue per transaminasi, marcatori e bilirubina ed altri enzimi epatici.

L’epatite A ha un periodo medio di incubazione di 28 giorni (da 15 a 50) la malattia inizia con nausea, dolori addominali, febbre, stanchezza, urine scure: alla fine compare l'ittero, che porta al sospetto diagnostico. Sebbene la maggior parte dei pazienti guarisca completamente e senza complicazioni o esiti, esistono situazioni di una certa gravità, ben conosciute: coagulopatia, encefalopatia, insufficienza renale, durata elevata della malattia e occasionali ricadute. Il 13% dei pazienti richiede l'ospedalizzazione, in generale adulti in età superiore ai 45 anni. 
Il virus dell’epatite A si moltiplica nel fegato e viene eliminato con la bile, per cui è presente in grande quantità nelle feci da 1 a 3 settimane prima dell'inizio della malattia e continua ad essere emesso con le feci per una settimana o più dopo l'inizio dell'ittero. La malattia è trasmessa per via oro-fecale per l'ingestione di cibi o di acqua contaminati (Graig AS, Schaffner W – Prevention of Hepatitis A with the hepatitis A vaccine – N Engl J Med 2004, 350:476-81).
Più del 75% dei soggetti adulti con l'infezione presenta dei sintomi, mentre il 70% delle infezioni dei bambini in età inferiore ai 6 anni sono asintomatici. Queste constatazioni epidemiologico-cliniche sono alla base della diffusione nascosta del virus: il bambino dei primi anni può in effetti essere considerato l'”untore” dell'epatite A, perché il virus diffonde facilmente da bambini asintomatici agli altri bambini della stessa età e agli adulti. E' importante ricordare che il virus può essere trasmesso con le feci già qualche settimana prima della comparsa della malattia, cioè dell'ittero. E' per questo che in un gran numero di casi l'origine della malattia rimane sconosciuta.
COSA FARE SE EPIDEMIA?
Una strategia, seguita da molti Paesi, è quella di vaccinazione i soggetti a rischio dall'età di 6 mesi o di due anni, a seconda del vaccino usato. Questa strategia ha solo un effetto marginale, perchè la maggior parte delle persone che prendono l'epatite A non appartengono alle categorie a rischio.
Un'altra strategia è quella di vaccinare la comunità in occasione di una epidemia. Nelle aree nelle quali le fiammate epidemiche si verificano di frequente e nelle quali esiste sempre un certo grado di endemia, è giustificato il ricorso alla vaccinazione routinaria dell'infanzia, perché i bambini sono oggi considerati come i principali diffusori del virus. E' questa la situazione attualmente presente in Puglia, dove è stata inserita nel calendario delle vaccinazioni, come “vaccinazione fortemente raccomandata per tutti i nuovi nati, in età superiore ai 5 mesi.

La vaccinazione è indicata nelle epidemie in comunità chiusa e in comunità aperta.
Per le comunità chiuse (asili nido e scuole materne) il contatto è frequente e intimo per cui il rischio è elevato. Viene consigliato di vaccinare i familiari conviventi, compagni di classe, insegnanti e personale direttamente a contatto dopo segnalazione del primo caso. Per i ragazzi più grandi (> 11 anni) la vaccinazione è suggerita quando vi sia la prova di trasmissione secondaria all'interno della comunità: deve cioè verificarsi un nuovo caso secondario dopo 15 giorni dall'inizio dei sintomi nel caso indice.
Da: G. Bartolozzi. LA PREVENZIONE DELL'EPATITE A CON IL VACCINO CONTRO L'HAV. Medico e Bambino pagine elettroniche 2004; 7(2) http://www.medicoebambino.com/?id=AP0402_30.html

Alberto Ferrando

MORTE IMPROVVISA DI NEONATO a GENOVA


Apprendo ora da Telecity che mi intervisterà alle 12,30 di questa tragedia (vedi sotto). Tragedia che avviene purtroppo con una certa frequenza infatti da SUID (Morte improvvisa e inaspettata: Sudden Unexpected Infant Death) è la prima causa di mortalità nel primo anno di vita. La SIDS è la causa principale ma non è da trascurare il soffocamento (da incuneamento nel materasso, da lenzuola, da dormire insieme nel lettone o altro) che secondo alcune statistiche sarebbe aumentato negli ultimi decenni.
Per ora solo tanto dolore e vicinanza ai genitori. Trovate spiegazioni e altro sul sito www.apel-pediatri.org e qui  http://www.sidsitalia.it/ sintetizzate in: DORMIRE A PANCIA IN SU, EVITARE IL CALDO ECCESSIVO, NON FUMARE IN CAMERA DEL BAMBINO (MEGLIO IN CASA), NON FAR DORMIRE IL BAMBINO NEL LETTONE
Alberto Ferrando
Genova - Tragedia in un appartamento di via Cantore, nel quartiere genovese di Sampierdarena, dove una coppia di genitori questa mattina ha trovato morta la loro figlioletta di nemmeno un mese di vita (lo avrebbe compiuto il prossimo 5 di dicembre).
Secondo quanto ricostruito, ieri sera la piccola era stata messa regolarmente a letto, svegliandosi intorno all’1 per mangiare e venendo poi rimessa a dormire, apparentemente senza alcun problema. Questa mattina, intorno alle 8, la tragica scoperta di quel corpicino senza vita.
Appena ieri, la bambina era stata battezzata nella chiesa di Sampierdarena.

domenica 2 dicembre 2012

PREVENZIONE SOFFOCAMENTO. IMPARARE LA MANOVRA MA PREVENIRE E' DOVEROSO ANCHE SE NON SI RIESCE SEMPRE

Cari genitori
Parliamo spesso di manovra antisoffocamento (ricordo filmati sui siti www.ferrandoalberto.eu e www.apel-pediatri.org, manovredisotruzionepediatrica.com e intervista qui http://www.genovatalk.it/salute.html) che TUTTI DOBBIAMO SAPER FARE  ma non trascuriamo la prevenzione: oggetti che possono causare ostruzione non debbono essere lasciati a portata di mano (e bocca) dei bambini oggetti di diametro inferiore a 4,5 (sul sito www.manovredisostruzionepediatrica.com trovate un libretto e un kit per valutare le dimensioni degli oggetti.
Non trascurate però che anche altri oggetti (coppe, tazze ecc) possono causare soffocamento. Nella revisione della letteratura sono sati descritti vari casi determinati da oggetti come trovate nelle foto (non allarmatevi per la seconda foto è stato utilizzato un manichino).
Alberto Ferrando


sabato 1 dicembre 2012

ANIMALI E BAMBINI


Animali, amici dei bimbi?
            In tempi in cui si vedono comparire “animali da compagnia” virtuali (ricordate il tamagouchi? o più recentemente “gli esserini”, ma ora abbiamo anche iphone, ipad e smartphone in generale), oggi vi parlo di animali veri. 
I genitori conoscono bene la gioia scatenata, nei loro figli, dalla vista di un animale, soprattutto alla vista di quelli meno comuni da incontrare (anche i semplici animali da cortile, o i pesci di un acquario).  Ma tenere un animale in casa fa bene o male?  Come per tutte le cose la risposta non è semplice (fa sicuramente bene o fa sicuramente male), e ci sono pro e contro.  La presenza di un animale domestico rappresenta uno stimolo importante per la crescita affettiva e psicologica di un bambino, soprattutto se il cucciolo è un gattino oppure un cagnolino. Si viene ad instaurare un rapporto emotivo molto particolare, poiché il bimbo impara a rapportarsi con un essere vivente diverso da sé, adattandosi alle sue esigenze e riversando il proprio amore verso qualcuno diverso dai genitori, che fino allora sono stati il suo punto di riferimento affettivo privilegiato. I genitori devono insegnare al bambino che il cucciolo non è un giocattolo, spiegandogli che va sempre rispettato anche quando si gioca, stando attenti a non tirare i peli o la coda o i baffi oppure a non abbracciarlo in modo troppo intenso perché anche l'animale più mansueto può reagire in modo inaspettato. Purtroppo spesso accade che più che proteggere il bambino da un animale domestico bisogna proteggere il piccolo animale dalla invadenza e dall'aggressività del bambino soprattutto se piccolo! L’aspetto ludico del rapporto bambino-animale è importantissimo, ma bisogna tenere presente un altro vantaggio, e cioè che avere un animale in casa è anche un modo per responsabilizzare il bambino, farlo sentire utile e farlo maturare attraverso l’insegnamento del rispetto e di come va accudito un essere vivente.  In generale, si consiglia di aspettare che il bambino abbia 3-4 anni almeno, prima di prendere un animale, in modo che possa prendersene cura in prima persona, almeno per alcuni piccoli compiti quali cambiare l'acqua nella ciotola o portare il cibo.  Come dicevamo ci sono però pro e contro.  Accudire un animale in casa può avere anche aspetti negativi (oltre alle allergie e alle malattie) in quanto richiede un grosso impegno da parte di tutta la famiglia per assicurare al piccolo animale, condizioni di vita e affettive ottimali.  Questo richiede non solo particolare attenzione alla cura del piccolo amico ma anche l’imposizione di alcune regole (sopratutto igieniche). L’animale va fatto visitare periodicamente dal veterinario, rispettando scrupolosamente il calendario delle vaccinazioni, e va tenuto ovviamente molto pulito. Non bisogna mai consentire all'animale di avvicinare il muso alla tavola apparecchiata.  E' importante pulire bene l’ambiente in cui vive l’animale e scegliere materiali facilmente lavabili per la cuccia o la branda del cane o del gatto.  La presenza di un animale domestico in casa non è incompatibile con quella di un bambino piccolo a patto che l’animale non dorma nella stanza del piccolo o nel suo letto. Inoltre, va sottolineato che la presenza di un animale in casa non è indicato in caso di familiarità per allergie; infatti potrebbe facilitare l'instaurarsi di una allergia al pelo di cane/gatto o all'acaro della polvere che si nutre del pelo e della forfora degli animali.
E cosa fare se si frequentano amici che hanno animali in casa o che ve li vogliono portare in casa ocon cui siete abituati ad andare in vacanza? Qui entriamo nelle scelte particolari di ogni famiglia ma è anche una occasione di fare frequentare un animale a vostro figlio e la conoscenza reciproca può essere positiva per il bambino che non ha il “suo” animale. Ovviamente  se l’animale è ben tenuto , di indole docile e con un minimo di attenzioni igieniche (non far dormire il cane in camera da letto con il bambino, controllare che il bambino non si cibi con il mangime del cane, o del gatto). A volte bisogna stare più attenti all’irruenza del bambino che a quella dell’animale. Ovviamente si deve avere attenzione all’incontro e soprattutto al temperamento dei due “esseri”. Tra un cane e un bambino, salvo eccezioni è più delicato e attento il cane nei confronti del bambino che viceversa