giovedì 7 febbraio 2013

NON TOCCATE QUEL PISELLO - INFLUENZA

CARI GENITORI
Nulla di nuovo su influenza (pacchia duro, dura a lungo, ha riadute) . Tante bronchioliti nei bambini sotto ai 2 anni che si manifesta con difficoltà respiratoria (AFFANNO), frequenza respiratoria aumentata e causata da un virus detto respiratorio sinciziale e che può richiedere il ricovero e la cui UNICA prevenzione è di evitare contatti con persone per cui non state in luoghi chiusi e affollati e state tanto all'aria aperta.  quando preoccuparvi? Qunado il bambino è mogio, e respira male (frequenza aumentata e non per il naso "attappato". I dati dell'influenza ve li ho mandati e li trovate in post precedenti sul blog www.ferrandoalberto.blogspot.it. Anche oggi un articolo sulla Repubblica che trovate qui: 
Ma intanto vi lascio alla lettura di un articolo sulla "manutenzione del pisello dei bambini!. Trovate l'articolo completo sul sito www.uppa.it.
La domanda è: "Devo tirare giù la pelle per pulirlo?” il neonato ha un pisellino non solo più piccolo, ma alquanto differente da quello di un adulto. Ciò che preoccupa i genitori è che è impossibile retrarre il prepuzio e scoprire il glande del neonato. E su questo ne hanno sentite di tutti i colori: c’è sempre qualcuno (la cugina, la mamma di un altro bambino, l’educatrice del nido, la nonna) che insiste: “Devi aprire il pisellino, sennò resta chiuso e bisogna operare”. E poi i dubbi: “Ma come faccio per pulirlo?”. 

CHE FARE? niente: evitate le manovre di scollamento nei bambini piccoli che potrebbero essere dolorose e causare persino minuscole ferite che, cicatrizzandosi, chiuderebbero ancora di più il pisello. Poi il pisellino si aprirà e il bambino stesso imparerà a pulirlo; continuate su questo link: http://www.uppa.it/dett_articolo.php?ida=674&idr=13&idb=59

Un Caro Saluto
Alberto Ferrando

martedì 5 febbraio 2013

SHOCK ANAFILATTICO A SCUOLA. L'ESPERIENZA DI GENOVA

Cari GENITORI

Vi diffondo quanto fatto dalla Commissione Tecnico Scientifica della Ristorazione scolastica del Comune di Genova (e soprattutto da Paola Minale in collaborazione con pediatri e allergologia del gaslini, Tosca, e di Sampierdarena, Macciò e Caruso) sul tema della anafilassi.
I bambini che possono avere una reazione allergica secondaria ad alimenti non sono pochi e quanto fatto a Genova è il frutto di un lavoro di circa 10 anni reso possibile dalla collaborazione, dialogo tra medici, insegnanti e Istituzioni. 
Una volta ci si nascondeva dietro a certificati a ipocrisia (chiamate il 118 si diceva...e quando arriva e ormai ....???). Richiede una cosa che tutti dobbiamo fare: mettere al centro la salute del bambino e non il proprio mansionario , la paura o la delega o il trasferimento di responsabilità. Chi è interessato ai Poster in versione originale li richieda alla mia mail personale: aferrand@fastwebnet

Ciao
Alberto Ferrando

Carissime Colleghe e Colleghi,
volevo segnalarvi gli aggiornamenti del progetto anafilassi.
·         Vi allego i poster creati dal Comune di Genova,  e che, a cura sempre del Comune, sono stati posizionati  nelle scuole.
·         Il database dei bambini con adrenalina verrà aggiornato e  sarà visibile a breve a chi di voi lo desidera con accesso mediante password.
·         Per rendere più semplice la comunicazione tra gli specialisti, il 118, le scuole e la ristorazione abbiamo pensato di semplificare la codificazione, scegliendo sempre codice rosso per i bambini che hanno adrenalina e verde per quelli per cui non è indicata.
Sempre allo stesso scopo sono state eliminate le prescrizioni di terapie con antistaminici e/o cortisonici perché la  somministrazione a scuola non è prevista, e crea dubbi e incertezze.
·         La scheda sarà tra breve compilabile on line.
·         Le nuove confezioni di fast jekt contengono due siringhe, risolvendo finalmente il problema della fiala a scuola
·         Si sta approntando  del materiale informativo da inserire sui siti istituzionali : a questo proposito vi prego di inviarmi tutto quello che ritenete utile condividere (link, immagini, linee guida…).
Ringraziando tutti della collaborazione che ha reso e rende possibile il progetto, vi invio i miei più cari saluti.
A presto
Paola Minale



Andamento influenza: sempre male. Scarlattina

Cari Genitori
L'evoluzione dell'influenza prosegue inesorabile a livelli doppi dell'anno scorso. Purtroppo in aumento il Virus Respiratorio Sinciziale responsabile di bronchiti e broncopolmoniti nei bambini piccoli (USCITE TANTO ENON FREQUENTATE LUOGHI AFFOLLATO). Vedete i dat nella foto allegata.
Tantissime infezioni da streptococco: FARINGITE E TONSILLITE E SCARLATTINA (vedete il post: http://ferrandoalberto.blogspot.it/2011/12/scarlattina-e-mal-di-gola.html)
Un caro saluto
Alberto Ferrando

domenica 3 febbraio 2013

PUBBLICITA' INGANNEVOLE. FUMO DI SIGARETTA: 10 anni di vita in fumo!!!

Ne abbiamo già parlato: attenzione alla pubblicità ingannevole che spinge noi e i nostri bambini a scelte utili...per chi si pubblicizza e talora dannose per la nostra salute: pensate alla pubblicità del gioco d'azzardo, di alcolici, fino a poco tempo fa del fumo (il cui nome domina ancora in alcuni sport). QUI SOTTO UN ARTICOLO APPARSO OGGI SU UN QUOTIDIANO.
Per quanto riguarda il fumo inaumento tra i giovani e soprattutto nelle ragazze CHE BUTTANO 10 ANNI DI VITA IN FUMO dovremmo riparlarne. Uno studio recente Pubblicato su una delle Riviste mediche più autorevoli, il Lancet, e riportato la Rivista Pediatrica Italiana più diffusa "medico e Bambino"
Lancet (Pirie K, et al. 2012 Oct 26. http://dx.doi. org/10.1016/S0140-6736(12)61780- 2ha dimostrato che due terzi delle cause di morte delle donne che fumano all’età di 50, 60 e 70 anni sono attribuibili al fumo. La mortalità delle fumatrici rispetto alle non fumatrici è più che doppia a sessanta anni con una riduzione dell’attesa di vita a causa del fumo di 10 anni. Questi dati sono delle medie ma il rischio è significativamente più elevato per chi ha cominciato a fumare durante l’adolescenza. Smettere di fumare dopo i 40 anni riduce solo marginalmente l’eccesso di mortalità ma le cose possono andar meglio smettendo prima, con una riduzione del 97% se chi ha fumato da adolescente e da giovane smette prima dei trenta anni. Proviamo  a dirlo ai ragazzi e alle ragazze  fin da… dagli anni delle elementari. Quando arrivano nell’adolescenza si può fare molto poco. Anzi, a volte ti sfidano e lo fanno di più
E per chi pensa..tanto sono giovane…tanto oggi no ma domani forse ricordiamo che la vita corre veloce e quanto si fa ora non si può recuperare. I danni da fumo , soprattutto se si inizia precocemente, sono irreparabili.


TELEFONI PER EMERGENZA SANITARIA E SOCIOSANITARIO: DA RICORDARE!!!! 118, centri antiveleno, maltrattamento

Cari Genitori

In questi giorni ho ricevuto purtroppo varie telefonate per situazioni di temuta emetgenza che, per fortuna, non hanno avuto conseguenze. Soprattutto ingestioni di sostanze di vario tipo.
Approfitto per ricordare che la prima emergenza A CUI DOVETE FARE FRONTE VOI è quella della inalazione nelle vie respiratorie di corpo estraneo che può determinare soffocamento.
Trovate le manovre sul sito www.apel-pediatri.org (incollate qui sotto)
Qui sotto Vi lascio i numeri per emergenze o per utilità in altre situazioni e soprattutto in caso di sospetto avvelenamento o intossicazione. IN ATTESA CHE VENGA ISTITUITO IL NUMERO UNICO PER LE EMERGENZE, 112, CHE A TUTTOGGI CORRISPONDE AL NUMERO DELL'ARMA DEI CARABINIERI
Ricordate quando telefonate di segnalare età del bambino, cosa è avvenuto, dove siete, indirizzo e telefono (è successo di gente che ha telefonato senza dare indirizzo o il tempo all'operatore di fare domande)  e rispondete, cercando mantenere la calma, all'operatore che dovrà valutare rapidamente il tipo di intervento che deve fornire:
EMERGENZE SANITARIE: 118
CENTRO ANTIVELENI DI PAVIA: 038224444 SITO  www.cavpavia.it(Centro Antiveleni di Pavia è operativo 24 ore su 24 tutti i giorni)
CENTRO ANTIVELENI DI MILANO (OSPEDALE NIGUARDA): 0266101029 (h24)
(Se il vostro adorato pargolo ha mangiato sapone, farmaci del nonno o altre cose non commestibili per gli umani prima di agitarvi telefonate a questi numeri e vi sapranno dire se andare in un Pronto Soccorso o stare tranquilli o altro. Anche qui date il nome del farmaco, sapone, detersivo o altro che il pargolo ha introdotto. LA PRIMA PREVENZIONE E' QUELLA DI STARE ATTENTI A NON LASCIARE IN GIRO COSE DI QUESTO TIPO.
114 EMERGENZA INFANZIA è una linea telefonica di emergenza, gestita dal Telefono Azzurro , accessibile gratuitamente da telefonia fissa 24 ore su 24 da parte di chiunque intenda segnalare situazioni di emergenza in cui la salute psico-fisica di bambini o adolescenti sia in pericolo o a rischio di trauma. Attraverso il servizio è inoltre possibile segnalare situazioni di disagio derivanti da immagini, messaggi e dialoghi diffusi attraverso televisione, radio, carta stampata e internet
1522 - AntiViolenza Donna: attivo dal 2006 e gestito dal Dipartimento per le pari opportunità, si occupa di prestare aiuto e supporto alle donne vittime di violenza, eventualmente indirizzandole a centri di aiuto sanitario

sabato 2 febbraio 2013

BAMBINI CONTESI DAI GENITORI: IL "CASO" DI PADOVA

Cari genitori
Come pediatra sempre più spesso osservo situazioni di disagio del bambino creati dalle persone che più lo amano o dovrebbero amarlo: i genitori o i nonni o altri parenti!
Questo avviene in occasione di separazioni quando il bambino diventa, in alcuni, sempre più frequenti, casi, oggetto di rivalsa tra genitori. Sì "OGGETTO" e strumento per far del male al coniuge. Senza pensare che così facendo si danneggia e si fa del male soprattutto al bambino.
Ormai 2-3 volte all'anno vengo convocato dalle forze dell'Ordine per informazioni su bambini contesi (e spesso allontanati poi dai genitori). Che tristezza.
ALTRA TRISTE RIFLESSIONE E' LA MANCANZA IN LIGURIA DEL GARANTE DELL'INFANZIA E DELLA ADOLESCENZA e purtroppo come dice il Garante Nazionale dell'Infanzia e della adolescenza, Spadafora,
"I bambini non votano, non hanno sindacati, non hanno voce, e quindi vengono per ultimi". Provate a cercare la parola "bambino" in una delle tante agende di questa campagna elettorale. Non la troverete, se non per vaghi accenni alla necessità di investire sui giovani (che è un'altra cosa) o tutelare la famiglia (altra cosa ancora). ALTRA TRISTE RIFLESSIONE
Sul quotidiano "La Repubblica" di ieri segnalatomi dall'amico e Collega Michele Fiore s'è un articolo sul bambino conteso di Padova il cui filmato ha shoccato tutti (http://video.repubblica.it/cronaca/bambino-portato-via-a-forza-e-polemica-dopo-il-video-shock/107443/105823?ref=NRCT-51554054-2).
Tutti ricordano le immagini shock di un bambino portato via da scuola dalla polizia. A dieci anni aspetta di essere "resettato" in un luogo protetto a Padova. Vede la mamma un giorno su due e il papà sempre. Dicono che ora è più sereno. La sua storia è quella di una delle vittime della guerra tra genitori, la maggior parte degli oltre 29 mila minori che vivono lontani dalle famiglie. Articolo completo qui:  http://www.repubblica.it/cronaca/2013/01/30/news/bambino_conteso-51554054/
Riporto alcune frasi su cui meditare TUTTI: operatori sanitari, genitori e famiglie sia che stiano insieme che in corso di separazione, nonni ecc.


il figlio come oggetto di scambio o di scontro tra genitori divisi non solo dalla legge ma anche dal rancore. "Sta crescendo il numero di affidi giudiziari rispetto a quelli consensuali, il che significa che sempre più giudici sono costretti a fare le veci dei genitori".
…. il 95 per cento di questi "bambini altrove" è costretto a esserlo per problemi dei genitori: inadeguatezza, maltrattamenti e incuria, alcolismo o tossicodipendenza, "importanti guasti relazionali tra il padre e la madre" ). Di conseguenza, prima i genitori rinsaviscono e prima i bambini tornano. Le statistiche però dicono che, in quasi la metà dei casi, la permanenza fuori va dai 2 ai 4 anni e oltre.

...... Smettere di essere scambiato per un campo di battaglia, per esempio.

I bambini di oggi sono condannati all'invisibilità.
Il problema, quasi sempre, è che quei genitori non vedono la sofferenza del figlio.

LE DIMENSIONI DEL PROBLEMA?: 
A inizio 2011, quelli fuori dalla famiglie di origine erano 29.309: metà in famiglie con la formula dell'affido temporaneo, metà in una delle 2.766 comunità riconosciute dallo Stato e gestite da onlus, associazioni religiose, il famoso "privato sociale". Alla fine degli anni Novanta, il totale era di circa 25 mila: a far crescere la cifra sono stati soprattutto gli affidi, cresciuti del 50 per cento. Raddoppio anche per i minori stranieri: dal 10 al 22 per cento.




venerdì 1 febbraio 2013

PUBBLICITA' E MEDICINE: IL CASO TAMIFLU


RICORDATE IL BOOM DEL TAMIFLU?? Acquistato in molti ospedali e ricercato da tanti, pubblicizzato on line come farmaco per l'influenza (vedete ad esempio qui: http://www.121doc.it/tamiflu.html). Molti però (e io tra questi) avevano dubbi e perplessità. Leggete qui sotto cosa era successo. La morale? Chiedete al Vostro medico prima di acquistare, e soprattutto, assumere o far assumere, farmaci. Attenti alla pubblicità e agli articoli pseudoscientifici che diffondono farmaci o altro.
Molti farmaci sono utili, alcuni indispensabili per la salute e dobbiamo lottare per difenderli. Tanti però servono più  "al mercato" che a noi. Esiste un termine che significa guadagnare cone le malattie (e i farmaci) (disease mongering) da cui ci dobbiamo difendere per tutelare la nostra salute perchè rischia di farci vivere da malati stando bene nel timore di ammalarci. Sigh e sob!
“L’industria dei farmaci fa molte cose buone. Essa produce medicine che possono migliorare la salute e salvare vite. Creare lavoro e stimolare la crescita economica. Purtroppo essa fa anche cose cattive.  Per decenni, in modo persistente e sistematico, l’industria dei farmaci ha nascosto e manipolato i dati delle sperimentazioni cliniche. A causa di ciò, una grande massa di farmaci utilizzati in tutti i campi della medicina, presentati come più sicuri e più efficaci di ciò che in realtà erano, hanno messo in pericolo la vita delle persone e sprecato denaro pubblico.  Questa deliberata distorsione è una scorrettezza scientifica. E non è un qualcosa che possiamo perdonare in virtù delle cose buone che le compagnie farmaceutiche fanno”. 
Con queste affermazioni si apre l’editoriale di Fiona Godlee, editor del British Medical Journal (BMJ) una delle principali Riviste mediche al mondo , del 29 ottobre 2012, dedicato in larga parte al caso Tamiflu.
La gravità del caso Tamiflu non sta solo nella manipolazione dei risultati scientifici a fini commerciali, ma anche nel comportamento – elusivo, al limite della complicità – di istituzioni scientifiche e di controllo. Il BMJ gli ha dedicato una sezione del suo sito, pubblicando materiale epistolare tanto interessante quanto istruttivo. Link diretto qui: http://www.bmj.com/tamiflu
La lettura del materiale è veramente istruttiva e queste sono le conclusioni, così come elencate dalBMJ:
  1. L’OMS raccomanda il Tamiflu, ma non ha controllato a fondo i dati del Tamiflu.
  2. L’Agenzia Europea del Farmaco ha approvato il Tamiflu ma non ha esaminato l’intero dataset del Tamiflu.
  3. CDC e ECDC  hanno incoraggiato l’uso e l’accumulo di scorte di Tamiflu, ma non hanno controllato a fondo i dati del Tamiflu.
  4. La gran parte della sperimentazione di fase III del farmaco non è stata pubblicata a distanza di 10 anni dalla sua conclusione.
  5. Nel dicembre 2009 Roche promise di concedere a scienziati indipendenti l’accesso all’intera documentazione della ricerca (“full study reports”), ma la compagnia finora non ha mantenuto l’impegno.
Il sito del BMJ dedicato al Tamiflu è continuamente aggiornato: http://www.bmj.com/tamiflu












La notizia più recente riguarda l’interesse del Parlamento inglese alla vicenda e la richiesta di un’indagine non solo sugli aspetti scientifici, ma anche sui costi (inutilmente) sopportati dal NHS.