domenica 7 aprile 2013

Ripetere serve?

Cari Genitori a breve si terranno a GenovaCorsi in varie scuole e , se un numero di voi, fosse interessato a ripeterle potremmo organizzare incontri apertia genitori, parenti e ragazzi.
Vi invio la mail che ho inviato ai Genitori di Milano, Torino (e che invieròa quelli di Mestre e Padova ove andrò a tenere lezioni). Sotto Vi invio un articolo del 2010 sempre sul tema.

Buona Giornata
Alberto Ferrando

A seguito delle lezioni svolte dal sottoscritto a Milano e a Torino Vi invio, come promesso, dei collegamenti ove trovare materiale da vedere, da far vedere e divulgare.

Innnanzitutto trovate la relazione a questo link:

Sul mio blog www.ferrandoalberto.blogspot  trovate il tema trattato più volte. Link diretto qui: http://ferrandoalberto.blogspot.it/search?q=disostruzione (chi desidera ricevere note informative di pediatria può fare domanda scrivendo alla mia mail personale : aferrand@fastwebnet.it).

Per rivedere i filmati li trovate tutti sul sito www.apel-pediatri.org. Segnalo in particolare: Manovra disostruzione bambino:
Manovra disostruzione lattante





sabato 6 aprile 2013

Articolo su notizie già date

Autismo e vaccinazioni: articolo on line sul NON rapporto tra autismo e vaccinazioni.
http://medico-bambini-genova.blogautore.repubblica.it/2013/04/06/autismo-e-vaccini-non-e-vero-attenti-alle-bufale/
Buona giornata
Alberto Ferrando

venerdì 5 aprile 2013

NON SOLO Vaccini: risposta alla trasmissione "Le invasioni barbariche"

DI NUOVO SUIVACCINI 
MA INTANTO GUARDATE ANCHE LA TABELLA IN FONDO E PENSATE A QUANTE TRAGEDIE SI POTREBBERO EVITARE SAPENDO FARE LA MANORA DI DISOSTRUZIONE, USANDO I SEGGIOLINI E LE CINTURE IN AUTO, GUIDANDO, E ATTRAVERSANDO LA STRADA CON PRUDENZA ECC. PARLIAMO E FACCIAMO ANCHE QUESTO. Leggete direttamente l'articolo qui sotto di Paolo Bonanni
Il 28 marzo Vi ho inviato un post sulla trasmissione "Le invasioni barbariche" ove il presentatore ha fatto affermazioni sui vaccini contestate dai Genitori di bambini affetti da autismo (Angsa - 
http://www.blogger.com/blogger.g?blogID=6273250277261278273#editor/target=post;postID=4868523508811075830) oltre che dalla letteratura medico scientifica affidabile più recente: leggete qui . Su Internet girano notizie vecchie e bufale di vario tipo come  la pericolosa sostanza chimica DHMO (ossia l’acqua, H2O) contenuta nei vaccini: http://www.vaccinfo.it/dhmo.htm  :-) DHMO fa scena e sta per diidrossido di monoossigeno, ossia acqua o che i vaccini fanno diventare omosessuali (clicca qui).
Incollo qui sotto una lettera che il Prof Paolo Bonanni, Ordinario di Igiene dell'Universita' degli Studi di Firenze, Direttore Scuola di Specializzazione in Igiene e Medicina Preventiva
Dipartimento di Scienze della Salute ha inviato alla Redazione de "Le invasioni Barbariche" e che contiene spunti utili per tutti. Consiglio sintetico: evitate ideologie ed assolutismi e cercate fonti "certe" (e non è facile) e parlatene con il vostro pediatra di fiducia. 

Alberto Ferrando



Gentile Dr.ssa Bignardi e gentile Redazione,

ho seguito l'intervista a Franco Antonello nella sua trasmissione della
scorsa settimana, e fino all'ultima parte dell'intervento non potevo
provare altro che ammirazione e profonda simpatia umana per un padre che si
è dedicato in modo così totale ed appassionato alla cura del figlio.

Purtroppo l'ultima parte dell'intervento mi ha profondamente rattristato e
turbato per l'attacco alla fiducia delle famiglie nelle vaccinazioni, alla
quale il sottoscritto e moltissimi operatori nel campo della sanità
dedicano il proprio lavoro quotidiano, sia nello studio scientifico, sia
nell'applicazione e comunicazione alla popolazione, perchè crediamo
profondamente nella prevenzione come strumento eccezionale per la salute
dei nostri bambini, ma anche dei grandi...

Un intervento cone quello di Antonello rischia di minare la fiducia della
popolazione nelle vaccinazioni, fatto inaccettabile e pericoloso. Non si
possono fare affermazioni così categoriche senza un contraddittorio, e
senza sapere quale sia il rapporto tra rischi e benefici delle vaccinazioni
dimostrato da tanti anni di esperienza e tanti studi a livello mondiale.


Antonello premette di non essere esperto di problemi di salute, ma poi fa
affermazioni di enorme gravità ed impatto negativo sulla percezione delle
famiglie. Vi sono affermazioni nell'intervista di Antonello che, a una
attenta analisi, sono evidentemente spiegabili non con una responsabilità
delle vaccinazioni, ma con una pura e semplice coincidenza temporale.

Ad esempio, egli afferma che il fatto che vi siano oltre 6000 segnalazioni
di autismo dopo vaccinazione, a diversa distanza da essa, non può essere
solo un caso. Invece è proprio un puro fatto statistico di coincidenza
temporale. Visto che (per fortuna per ora) si vaccinano il 95% dei bambini,
dove è lo stupore che che vi sia un'associazione temporale con le
vaccinazioni della comparsa dell'autismo, che tipicamente si manifesta a
distanza di alcuni mesi dall'epoca in cui quasi tutti i bambini sono
vaccinati? Ripeto, dov'è lo stupore? Specialmente dopo che studi rigorosi
hanno dimostrato che tutte le atttribuzioni dell'autismo alle vaccinazioni
(specie a quella contro morbillo, parotite e rosolia tanto sbandierata da
chi si opppone alle vaccinazioni) sono assolutamente false?

E' comprensibilissimo dal punto di vista umano che un genitore di un
bambino autistico voglia trovare un senso al proprio dolore e alla propria
difficoltà quotidiana, ma non è facendo del male ad altri bambini
inutilmente (come accadrebbe se non ci si vaccinasse più) che si può
trovare soddisfazione ai propri interrogativi.

Senza contare che gli stessi interessi economici che si attribuiscono alle
aziende produttrici di vaccini  non sono certo assenti tra chi instilla
dubbi sulla sicurezza delle vaccinazioni: avvocati in cerca di clienti a
tutti i costi per cause civili, medici sostenitori delle medicine
'alternative' o 'naturali' (per inciso, estremamente costose - provate a
comprare in farmacia un farmaco omeopatico, ve ne accorgerete..), interessi
editoriali per vendite di 'best sellers' che spiegherebbero come la
'medicina ufficiale'  altro non sarebbe che una sostenitrice di interventi
dannosi come le vaccinazioni, solo per citarne alcune. Basta vedere cosa
gira intorno a questa area culturale e ai relativi siti per capire che non
ci sono i puri da una parte e i corrotti dall'altra.

Il Dr Wakefield in Inghilterra si è reso responsabile della morte di
bambini per morbillo per avere attribuito a tale vaccinazione la genesi
dell'autismo, terrorizzando le famiglie e causando il crollo delle
coperture vaccinali. Si è poi scoperto, dopo lunghe verifiche, che vaccino
del morbillo e autismo non sono assolutamente correlati, e che il Dr
Wakefield aveva dei grossi interessi economici personali nel sostenere le
sue tesi, tanto che è stato successivamemte espulso dall'Ordine dei Medici
britannico!

La prego quindi, gentile Dr.ssa Bignardi, di non rendersi correponsabile
di un danno alla salute dei nostri bambini dando voce soltanto ad una
interpretazione dei fatti. Il signor Antonello nella sua intervista invita
a rivolgersi al sito del Comilva per avere più informazioni. Peccato che il
Comilva rappresenti solo gli anti-vaccinatori più radicali, che con
argomentazioni che nulla hanno di scientifico minano la fiducia di tanti
genitori che sono oggi profondamente preoccupati e disorientati da un
assurdo attacco alle vaccinazioni.

Anche l'argomentazione sui tanti interessi economici (l'ultima risorsa che
fa molto colpo sul pubblico oggi che il solo dato politico rilevante è
distruggere comunque l'esistente, rischiando di buttare via il bambino con
l'acqua sporca..) è davvero poco fondata se si guardano i numeri.

Oggi il valore economico del mercato dei vaccini è pari a circa l'1% della
spesa farmaceutica. Tanto per intendersi, un solo farmaco contro l'ulcera
gastrica e duodenale (uno, non tutti i farmaci contro l'ulcera) fa circa
una volta e mezzo il fatturato di tutti i vaccini messi insieme. Dunque, di
cosa stiamo parlando?

L'interesse di 'big pharma' è certamente anche nei vaccini, ma essi sono
in termini di valore estremamente marginali rispetto al mercato dei farmaci
curativi. E in più per i vaccini non ci si basa sulla prescrizione del
singolo medico, ma su programmi di sanità pubblica. Per cui il guadagno
'facile' non c'è. In più, i vaccini sono molto più difficili e costosi da
sviluppare rispetto a una molecola chimica, soggetti a controlli
rigorosisssimi e sempre a rischio di essere attaccati pesantemente dai
movimenti anti-vaccinali (di cui Antonello si è fatto in qualche modo
portavoce nella sua trasmissione).


Il ragionamento che fanno gli antivaccinatori è analogo al seguente:
dobbiamo convincerci che il caldo estivo non esiste, perché in realtà sul
nostro desiderio di refrigerio speculano i venditori di condizionatori, che
si arricchiscono per rispondere a un nostro bisogno.
Si potrebbe dire: ma nell'esempio del condizionatore io vedo
immediatamente il beneficio, nelle vaccinazioni no. Perché in questo caso
il bisogno non esiste, è inventato..

Proviamo a spiegare questo concetto ai genitori dei bambini che muoiono di
meningite batterica o sepsi quotidianamente in Italia, e che oggi possono
in larga parte essere salvati dai vaccini (sempre più efficaci e sempre più
diretti contro diversi microbi responsabili della malattia).

Perchè, ad esempio, non invitare alla sua trasmissione l'Avv. Amelia
Vitiello, presidente del Comitato Nazionale contro la Meningite, che ha
perso la sua prima figlia di un anno nel 2007 per una meningite fulminante,
e che si batte da anni perchè le vaccinazioni (tutte, non solo quella
contro questa terribile malattia) siano garantite a tutti, in modo che ad
altri genitori sia risparmiato il suo dolore?

Siamo di fronte da un lato a fatti scientificamente provati (la capacità
dei vaccini di salvare delle vite), e dall'altra parte a dubbi e
affermazioni mai dimostrate (anzi smentite inequivocabilmente dai dati di
studi lunghi ed approfonditi) che terrorizzano genitori che non sanno più
se dare retta al blog 'naturalista' (anche la morte è un evento 'naturale')
o al prezioso consiglio per la vaccinazione del loro pediatra..

Il solo 'difetto' della prevenzione vaccinale è che i suoi grandissimi
successi sono poco visibili, perché l'effetto è fare letteralmente
scomparire malattie una volta temutissime (chi si ricorda più oggi cosa sia
la difterite? Per i nostri nonni era un terrore, la malattia poteva
portarsi via in Italia 5.000-8.000 bambini improvvisamente ogni anno prima
che ci fosse la vaccinazione).

Vorrei anche segnalare che miei colleghi pediatri, altrettanto turbati del
sottoscritto da quanto ascoltato dal Signor Antonello, hanno ricevuto
diverse lettere da genitori di bambini autistici che hanno apprezzato molto
la prima parte dell'intervento di Antonello, dissociandosi però totalmente
dalle sue considerazioni sulle vaccinazioni, fatto considerato da questi
genitori una dimostrazione del desiderio (comprensibile ma errato) di voler
trovare una spiegazione a tanta sofferenza in modo semplicistico.

Mi scuso per la lunghezza delle mie considerazioni, ma volevo che fossero
chiari i termini della questione, nella speranza che anche le
argomentazioni scientifiche, per il bene della popolazione, trovino prima o
poi spazio nella sua bella trasmissione.

Resto a disposizione per approfondire queste tematiche.

Cordiali saluti.
Paolo Bonanni

Prof. Paolo Bonanni
Medico Chirurgo
Ordinario di Igiene
Universita' degli Studi di Firenze
Direttore Scuola di Specializzazione
in Igiene e Medicina Preventiva
Dipartimento di Scienze della Salute
Sezione di Igiene, Medicina Preventiva e Sanità Pubblica
Viale G.B. Morgagni 48
50134 Firenze
Tel. 055-4598511/4598504/4598508
Fax 055-4598935 



giovedì 4 aprile 2013

Che tipo di mamma (o papà sei?)

Cari genitori
Non so che validità abbia ma occupa poco tempo e se ci pensiamo può aiutare a porci qualche domanda: http://www.riza.it/test/2694373/che-tipo-di-mamma-sei.html

Alberto Ferrando

PS: Sono risultato un "mammo" equilibrato (forse il test non è valido?)

EVENTI PER GENITORI: ALIMENTAZIONE E ESSERE GENITORI IL 15 E IL 22 APRILE

Cari Genitori e ragazzi
Ricordo che il 9 aprile si svolge al CBA di S. martino un evento diretto ai ragazzi delle scuole sulle dipendenze. Vedi: 9 aprile: Corso per studenti sulle Dipendenze IST-S. Martino, UNICEF, APEL, SIA Ordine dei Medici
Segnalo questi eventi  Sono liberi e  aperti a tutti
ASSOCIAZIONE CENTRO STUDI

MONTESSORI
      “ Genitori , che bella fatica !“
Il 15 aprile 2013 ore 17.00 _18.30
Istituto David Chiossone
Corso Armellini 11 Genova
“ Abitudini alimentari indicatori di una vita sana“                                   
Interviene : Alberto Ferrando
Presidente dell’Ordine dei pediatri di Genova

Il 22 aprile  2013  ore 16.30 _ 18.30
Scuola Maria Mazzini
Corso Firenze 1 Genova
 “ Figli che bella Fatica !“
Videoconferenza con Grazia Honegger Fresco
esperta montessoriana e autrice del libro :
“ Figli che bella fatica !“

Il previsto incontro con Cristina Maggia è stato rinviato a maggio .
Verrà comunicata la data in tempo utile.



mercoledì 3 aprile 2013

BUFALE SULL'AUTISMO

Cari genitori
Quanto riporto qui sotto mi giunge dalla Associazione di genitori di bambini affetti da autismo ANGSA. (chiamato DSA: Disturbi dello spettro autistico)
Cari genitori
Quanto riporto qui sotto mi giunge dalla Associazione di genitori di bambini affetti da autismo ANGSA. (chiamato DSA: Disturbo specifico dell'apprendimento")
Come leggerete qui sotto "Quella della relazioni con il vaccino trivalente morbillo-parotite-rosolia è una bufala, tornata recentemente alla ribalta, ma più volte definitivamente smentita in passato. Il sospetto, è nato in seguito a uno studio del gastroenterologo britannico , Andrew Wakefield poi rivelatosi una gigantesca truffa. A smentire questa teoria vi sono non solo molti studi - e non di case farmaceutiche, ma di enti pubblici di ricerca - ma anche l’esperienza clinica quotidiana. Si diagnosticano disturbi dello spettro autistico a bambini che non sono stati sottoposti a vaccinazioni dai genitori, che proprio per timori di questo genere non li avevano vaccinati. Per leggere qualcosa di più su come non ci siano correlazioni basta cliccare qui, qui e qui.". 
Cerchiamo e cercate tutti , oltre a rispettare le opinioni di tutti, e in particolare di chi VIVE con la malattia o inieme a chi ha la malattia, di fare le cose GIUSTE per avere una medicina SOBRIA, RISPETTOSA E GIUSTA (Come sostenuto dal movimento "slow medicine"
Alberto Ferrando

Tra le altre piantiamola di ritornare sulla bufala della associazione tra autismo e vaccino antimorbillo. Comunque leggete. E' breve e vine da chi ne sa più di noi, di me almeno che so di non sapere.
o dell'apprendimento")
Come leggerete qui sotto "Quella della relazioni con il vaccino trivalente morbillo-parotite-rosolia è una bufala, tornata recentemente alla ribalta, ma più volte definitivamente smentita in passato. Il sospetto, è nato in seguito a uno studio del gastroenterologo britannico , Andrew Wakefield poi rivelatosi una gigantesca truffa. A smentire questa teoria vi sono non solo molti studi - e non di case farmaceutiche, ma di enti pubblici di ricerca - ma anche l’esperienza clinica quotidiana. Si diagnosticano disturbi dello spettro autistico a bambini che non sono stati sottoposti a vaccinazioni dai genitori, che proprio per timori di questo genere non li avevano vaccinati. Per leggere qualcosa di più su come non ci siano correlazioni basta cliccare qui, qui e qui.". 
Cerchiamo e cercate tutti , oltre a rispettare le opinioni di tutti, e in particolare di chi VIVE con la malattia o inieme a chi ha la malattia, di fare le cose GIUSTE per avere una medicina SOBRIA, RISPETTOSA E GIUSTA (Come sostenuto dal movimento "slow medicine"
Alberto Ferrando

Tra le altre piantiamola di ritornare sulla bufala della associazione tra autismo e vaccino antimorbillo. Comunque leggete. E' breve e vine da chi ne sa più di noi, di me almeno che so di non sapere.
http://it.notizie.yahoo.com/blog/wired/giornata-mondiale-dell-autismo-sfatiamo-qualche-mito-102301892.html?page=all

Giornata mondiale dell’autismo, sfatiamo qualche mito

Scritto da Wired.it  
Infatti, anche se questi disturbi serbano ancora molti segreti per la medicina, grazie a numerosi studi e ricerche oggi se ne conosce molto, ed è stata messa a punto una serie di strumenti che permettono miglioramenti anche significativi. Tuttavia ancora permangono una serie di falsi miti, convinzioni e pregiudizi che rendono più difficile la vita di chi ha un Dsa. Cerchiamo di fare chiarezza
1) Non si conoscono le cause del disturbo autistico
Non è del tutto vero. Si conosce una parte rilevante dei fattori responsabili, forse più che in altre patologie come per esempio l’ipertensione. Si sa ormai da molti anni che è sempre presente una significativa componente genetica, variabile tra il 60 e l’80 %. Ma non esiste il gene dell’autismo, sono coinvolte decine di geni che interagiscono tra di loro, ma una vulnerabilità genetica è sempre presente. È stato poi dimostrato il peso di altri fattori che si affiancano a quelli genetici come un’avanzata età paterna al concepimento, infezioni virali durante il primo trimestre di gravidanza o l’assunzione di farmaci come la talidomide o l'acido valporico, un nascita prematura o un danno perinatale, che spiegano in parte il restante 20-40 per cento.
2) I vaccini provocano l'autismo
Quella della relazioni con il vaccino trivalente morbillo-parotite-rosolia è una bufala, tornata recentemente alla ribalta, ma più volte definitivamente smentita in passato. Il sospetto, è nato in seguito a uno studio del gastroenterologo britannico , Andrew Wakefield poi rivelatosi unagigantesca truffa. A smentire questa teoria vi sono non solo molti studi - e non di case farmaceutiche, ma di enti pubblici di ricerca - ma anche l’esperienza clinica quotidiana. Si diagnosticano disturbi dello spettro autistico a bambini che non sono stati sottoposti a vaccinazioni dai genitori, che proprio per timori di questo genere non li avevano vaccinati. Per leggere qualcosa di più su come non ci siano correlazioni basta cliccare quiqui e qui.
3) Si può diagnosticare con certezza solo dopo i due anni
Una diagnosi attendibile si può formulare intorno ai due anni, quando il quadro clinico del disturbo si è in parte stabilizzato. Attendibile, vuol dire che, formulata da un esperto di un centro, verrebbe confermata da un altro di un secondo centro, anche a uno o due anni di distanza. A questa età una diagnosi di Dsa è più sicura di molte altre che hanno come oggetto malattie più comuni ed esami tangibili come le radiografie. Tuttavia già intorno ai 18 mesi si osservano segni indicatori e oggi si cercano strumenti per individuare bambini a rischio entro il primo anno di vita: una diagnosi precoce è fondamentale. Permette di intervenire in modo mirato aumentando le probabilità di recupero di alcune competenze. Inoltre, alcuni studi sperimentali stanno dimostrando che intervenendo precocemente in maniera mirata si potrebbe modificare l’atipica organizzazione cerebrale dei pazienti.
4) Non ha sintomi biologici ma solo comportamentali 
Il Dsa non è un disturbo psicologico ma uno neurobiologico dello sviluppo delle strutture cerebrali. È stato definitivamente dimostrato grazie alle moderne tecnologie di diagnostica per immagini come la risonanza magnetica funzionale. Sono stati osservati uno sviluppo e un funzionamento atipico di alcune reti cerebrali, come quelle relative al social brain, e l'atipica organizzazione reti che sottendono le capacità emotive e sono correlate a una delle caratteristiche principali del disturbo: l’ impairment socio-comunicativo. Inoltre, il complesso quadro di sintomi di un paziente comprende spesso anche problemi medici come epilessia, problemi gastro-intestinali, intolleranze alimentariallergie.
5) Non c’è cura, non si guarisce
No, una cura non esiste. Tuttavia esistono alcuni modelli terapeutici che combinano diversi approcci di tipo cognitivo-comportamentale basandosi sui quali i medici costruiscono efficaci terapie individuali, che cambiano spesso nel corso della vita del paziente. Il risultato di questi interventi dipende anche dalla gravità del disturbo e dalla presenza o meno di un ritardo mentale associato. Se è presente (circa il 50/60% dei casi), il successo è fare in modo che da evitare il ricovero in un ospedale psichiatrico o in un istituto per disabili, come accadeva fino a poche decine di anni fa. Negli altri casi, il ventaglio di possibilità di recupero si allarga fino ad arrivare a una vita nella comunità con solo un sostegno parziale, o addirittura una vita indipendente, come raccontano le molte autobiografie di pazienti oggi pubblicate, come quella di Temple Grandin.
6) Chi ha un Dsa non capisce le emozioni altrui
In parte è vero. Le persone autistiche riescono a provare e riconoscere tutte le emozioni di base, come felicità, tristezza o rabbia. Hanno invece maggiori difficoltà con quelle più complesse come vergogna o imbarazzo. Questo anche a causa del fatto che hanno una diversa capacità di mentalizzare, ovvero di attribuire stati mentali all'altro: intuire cosa desidera, pensa o prova l’altro. Inoltre,molti hanno un’effettiva difficoltà ad esprimersi verbalmente, che in alcuni casi non viene mai recuperata, e che porta a pensare che non provino essi stessi emozioni: questo è falso e alla fine molti trovano altri modi per esprimere quello che provano.
7) Non vogliono amici/ Non sanno farsene
Le persone con un Dsa hanno un deficit nella capacità di stabilire interazioni sociali reciproche e generalmente, almeno per parte del tempo, sono poco motivati all'interazione. Tuttavia anche il desiderio d’isolamento non è uguale per tutti. Si distinguono almeno tre tipi diversi di paziente in questo senso: l’ isolato, che è disinteressato all’interazione e al contatto con gli altri; il passivo, che invece osserva gli altri, per esempio i coetanei che giocano e interagiscono, e vorrebbe partecipare ma non sa come fare - più o meno come una persona occidentale in Cina che vorrebbe partecipare a una conversazione ma non conosce la lingua; infine il bizzaro, che magari sta per conto suo, ma se vede una persona con alcune caratteristiche particolari, come gli occhiali o i capelli rossi, vuole toccarla o interagirci.
8) Sono tutti geni alla Rain-man
A smentire questa convinzione basterebbe il dato che il 50- 60% delle persone con Dsa ha anche un deficit cognitivo importante, un cosiddetto ritardo mentalea. Nel restante 50% dei casi la maggior parte ha un quoziente intellettivo medio, intorno al 100, come la maggior parte della popolazione. Vi sono poi alcuni molto intelligenti che hanno un QI anche di 140 e poi ce n’è anche una percentuale meno brillante. Esattamente come accade tra chi non ha un disturbo autistico.
9) Non sono in grado di affrontare gli imprevisti
È vero, e per questo molte delle terapie si concentrano sulla possibilità di migliorare la capacità di prevedere quello che accadrà. Per esempio se un genitore teme che il figlio abbia una crisi nell’uscire di casa e venire in ospedale per una visita, talvolta si consiglia di raccontargli attraverso pochi disegni quello che succederà: il bambino che si prepara, la macchina, la sala visite con il medico e poi il ritorno a casa. Questo può bastare a evitare una crisi. Da adulti poi bisogna trovare altre soluzioni. Ci sono persone che si sono costruite una cineteca di situazioni sociali e che si preparano ad affrontare quella che sanno si sta per presentare (una cena da amici, una riunione di lavoro, una visita medica) attraverso un video.
10) Le persone con un Dsa non sopportano il contatto fisico né quello visivo diretto
Il rifiuto totale o parziale del contatto fisico è vero solo per alcuni pazienti, altri invece amano molto farsi accarezzate, coccolare o solleticare. È una risposta individuale, come quella del contatto visivo: per alcuni può essere fonte di disagio o stress, altri invece semplicemente non sanno che attraverso gli occhi possono ottenere più informazioni, che lo sguardo è parte fondamentale della comunicazione.
11) Non sono interessati al sesso
Questo è uno dei più falsi tra i miti sul disturbo dello spettro autistico, alimentato dallo stereotipo tipo solitario, che spesso condanna il paziente a non avere relazioni sociali esterne alla famiglia. Le persone con un Dsa sono interessati al sesso esattamente come chiunque altro, ma le loro difficoltà di interpretazione delle emozioni altrui e di interazioni, frustrano spesso questo desiderio.
Oggi molti edifici del mondo s’illumineranno di blu per ricordare che ci sono persone per le quali interagire con gli altri può essere una sfida. È, infatti, la Giornata mondiale per la consapevolezza dell’autismo, un disturbo dello sviluppo dell’organizzazione cerebrale la cui incidenza è in costante aumento: colpisce circa un nuovo nato su 150, soprattutto maschi (con un rapporto di 4:1). Autismo tuttavia è un termine non corretto per descrivere l’eterogeneità di questa patologia, soprattutto secondo la nuova, quinta, edizione del Diagnostic and Statistical Manual of Mental Disorders (Dsm V), il manuale di riferimento per tutti i disturbi riguardanti la sfera della salute mentale.
“ Nella nuova edizione”, ci spiega Giovanni Valeri, neuropsichiatra infantile dell’ Ospedale pediatrico Bambino Gesù di Roma, “ sono raccolte sotto il nome di Disturbi dello spettro autistico tutta una serie di patologie che prima erano divise in cinque diverse categorie; disturbo autistico, sindrome di Asperger, Sindrome di Rett, disturbo disintegrativo della fanciullezza e al disturbo pervasivo dello sviluppo non altrimenti specificato”. A partire da questa diagnosi generale di Disturbo dello spettro autistico, il Dsm V fornisce numerosi indicatori ( gravità dei deficit socio-comunicativi, competenze linguistiche, presenza etipologia dei comportamenti ripetitivi, di ritardo mentale, di patologie correlate, ecc), per poi definire un quadro clinico molto particolareggiato. In questo modo dovrebbe essere più semplice la scelta della migliore combinazione dei 10-15 modelli d’intervento oggi disponibili, gli stessi presenti nella Linea Guida dell’Iss del 2011 . 

Didattica a scuola per bambini da 6 a 10 anni

Cari Genitori e insegnanti
Vi segnalo questo bel sito e queste belle iniziative: http://www.cuorgeneroso.it
Alberto Ferrando

Bel sito e iniziative in Lombardia:

 LA VERA PREVENZIONE 
mira a diffondere: 
CULTURA DEL RISPETTO DEL BAMBINO.
SENSO DI RESPONSABILITA' CHE OGNI ADULTO DEVE AVERE NEI CONFRONTI DI OGNI BAMBINO.
DOVE C’E’ DISAGIO E SOFFERENZA NON SI PUO’ NON AGIRE!. 

SETTE RACCOMANDAZIONE PER LA COLLETTIVITA’ 
GLI ADULTI DEVONO IMPARARE A COMUNICARE CON I BAMBINI ANCHE SU TEMI COSI’ COMPLESSI E SGRADEVOLI COME L’ABUSO SESSUALE. SOLO COSI’ SI VINCERA’ LA LOGICA DEL SEGRETO E DELL’OMERTA’ CHE E’ IL MIGLIOR ALLEATO DELL’ABUSANTE .
BISOGNA AIUTARE LA SOCIETA’ A RITENERE CHE L’ABUSO SESSUALE E’ UN PROBLEMA TRASVERSALE PRESENTE IN TUTTE LE COMUNITA’ .
BISOGNA SMETTERE DI PREVENIRE L’ABUSO SESSUALE DESCRIVENDOLO COME UN FENOMENO CHE AVVIENE ALL’ESTERNO DEL NUCLEO FAMIGLIARE O AD OPERA DI SCONOSCIUTI. LA MAGGIOR PARTE DEGLI ABUSANTI APPARTIENE ALLA FAMIGLIA NATURALE O ALLARGATA CHE SIA O, ALLA SFERA DEI CONOSCENTI DEL BAMBINO E DEI SUOI GENITORI.
LE VITTIME DI ABUSO SESSUALE DEVONO RICEVERE UN MESSAGGIO CHIARO DALLA SOCIETA’ RISPETTO ALL’IMPORTANZA DI RIVELARE LA STORIA DELLA PROPRIA VITTIMIZZAZIONE E CHIEDERE AIUTO.
IL SERVIZIO SANITARIO NAZIONALE DEVE AIUTARE LE VITTIME O CHI SI TROVA A VIVERE SITUAZIONI DI DIFFICOLTÀ CORRELATE AL FENOMENO DELL’ABUSO SESSUALE, CON OPPORTUNI INTERVENTI DI NATURA SOCIALE E PSICOLOGICA.
TUTTORA SI PENSA CHE L’ABUSO SESSUALE SIA UN PROBLEMA CHE RIGUARDA SOLO SOGGETTI DI SESSO FEMMINILE.  E’ FONDAMENTALE RICONOSCERE CHE ANCHE I MASCHI SONO FREQUENTEMENTE VITTIME DI ABUSO SESSUALE. DEVE ESSERE FACILITATA IN TUTTI I MODI LA COMUNICAZIONE “AL MASCHILE” RELATIVAMENTE A TALE PROBLEMA.
NON POTRÀ MAI ESSERCI PREVENZIONE DELL’ABUSO SESSUALE NELLA NOSTRA SOCIETÀ SENZA UN’INTENSA OPERA DI PREVENZIONE PRIMARIA CHE VEDE NELL’EDUCAZIONE ALLE EMOZIONI LA SUA DIMENSIONE PRIORITARIA.