martedì 7 maggio 2013

Incontri con genitori e famiglie: Manovra salvavita, slow fish


Cari Genitori

- Domani pomeriggio dalle 16,30 alle 18,30 riunione alla scuola Bertani sulla manovra antisoffocamento (per informazioni tel studio 0103776394). Relazione qui: http://www.slideshare.net/aferrand/soffocamento-e-come-salvare-un-bambino

- Sabato 11 al mattino riunione su tematiche alcol correlate all'Ordine dei Medici   con Soc. Scientifiche e Arcat: http://www.omceoge.org/home3/dmdocuments/Brochure_Alcol.pdf

Sabato 11 maggio, ore 14 - Slow Fish, Sala Laboratori dell'Acqua (Stand MIPAAF-SLOW FOOD)
Il pesce a tavola. Dalla parte dei consumatori
Secondo le statistiche le famiglie italiane mangiano pesce circa una volta alla settimana. I nutrizionisti suggeriscono di consumarlo almeno due volte ma non sempre ci danno indicazioni su quali specie prediligere. Come orientarsi al momento dell’acquisto? Una scelta di qualità dipende da molti fattori: salubrità dell’ecosistema, condizioni di allevamento, rispetto dell’ambiente e alimentazione. Anche rispetto alla salute, per scegliere bene è importante tenere in considerazione le connessioni tra i valori nutrizionali e la qualità ambientale.
 Modera Andrea Pezzana, Direttore SoSD Dietetica e Nutrizione Clinica, Ospedale San Giovanni Bosco di Torino
 Intervengono:
Angelo Maria Droetto, veterinario, Genova
Alberto Ferrando, vice presidente Associazione Pediatri Liguri
Enrico Novelli, Università di Padova
Elena Pagliarino, Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR)
Domenico TangoloSlow Medicine



















lunedì 6 maggio 2013

Uno studente su 4 fuma cannabis. Ma in 30mila usano eroina e in 60mila cocaina


Droga. Cnr: "Uno studente su 4 fuma cannabis. Ma in 30mila usano eroina e in 60mila cocaina"

Non è ancora un vero e proprio allarme, ma sicuramente un dato preoccupante: secondo i dati di Espad-Italia (European school survey on alcohol and other drugs), quella del consumo di droghe – non solo leggere – negli adolescenti italiani è una pratica in aumento. Siamo al di sopra della media europea, anche se ben lontani dagli eccessi di alcuni paesi, come la Francia. I dati 2012 parlano di oltre 500mila studenti delle scuole medie superiori che hanno consumato cannabis, poco più di 60mila cocaina e 30mila oppiacei, su una popolazione scolastica pari a 2,5 milioni di ragazzi. Ci sono poi i consumatori di allucinogeni e stimolanti: circa 60mila per ciascuna categoria di sostanze. A dirlo, è la 15esima edizione dello studio sulla popolazione studentesca, realizzato per il nostro paese dal Reparto di epidemiologia e ricerca sui servizi sanitari dell'Istituto di fisiologia clinica del Consiglio nazionale delle ricerche di Pisa (Ifc-Cnr). L'indagine ha coinvolto 45.000 studenti delle scuole medie superiori e 516 istituti scolastici di tutta la penisola.

"Il nuovo studio attesta una generale tendenza alla stabilizzazione nel numero di consumatori per tutte le sostanze; tuttavia, si osservano alcuni interessanti incrementi", dichiara la responsabile dello studio,Sabrina Molinaro dell'Ifc-Cnr. "I dati parlano innanzitutto di un aumento del consumo di cannabis: nel 2012 dichiarano di averne fatto uso almeno una volta nella vita e negli ultimi dodici mesi rispettivamente il 28,1% e 22,1% del campione, contro il 27,5% e 21,5% rilevati nel 2011. Il dato nell'ultimo anno pone l'Italia cinque punti sopra il 17% di media europea, seppur lontanissima dal 42% della Repubblica Ceca e dal 39% della Francia. I ragazzi sono più coinvolti delle coetanee (27% contro 17%) e l'assunzione è avvenuta venti o più volte nell'ultimo anno per il 31% dei consumatori e il 16% delle consumatrici. L'età media del primo contatto è 15 anni".
Ma ad aumentare non è solo il consumo di droghe leggere, purtroppo. L'eroina, sostanza in flessione rispetto al decennio scorso, segnala una lieve ripresa nell'ultimo anno: dall'1,2% nel 2011 all'1,3% (2% tra i maschi, 0,6% tra le ragazze) e anche tra gli assuntori frequenti (10 o più eventi nell'ultimo mese) si passa dallo 0,5% allo 0,6%. La cocaina è stata assunta nell'ultimo anno dal 2,7% degli intervistati (dato uguale al 2011), in maggioranza ragazzi (3,8% contro 1,6%); si attesta sullo 0,7% la quota di chi la assume regolarmente. Relativamente alle sostanze allucinogene (LSD, ketamina e funghi) il 2,5% dei giovani intervistati ammette l'uso nell'ultimo anno, ma tra i diciannovenni la quota arriva al 3,8%, e l'1,5% nell'ultimo mese.
Aumenta poi anche l'assunzione di stimolanti: 3,8% nella vita e 2,6% nell'ultimo anno, contro 3,6% e 2,4% della precedente rilevazione, con un picco (consumi ultimo anno) del 4% tra i 19enni. Anche in questo caso, come avviene in genere, i maschi sono più attratti rispetto alle ragazze (3,6% contro 1,6%), in particolare da amfetamine ed ecstasy.

Altro discorso quello dell’alcool, in cui a preoccupare non è tanto il consumo quotidiano (seppure alto), ma quello della sempre maggiore tendenza degli adolescenti al binge drinking, ovvero il consumo di cinque o più bevande alcoliche nella stessa serata. "Per le sostanze alcoliche si registra un primato tutto italiano: nel 2012 il consumo nella vita interessa l'88,6% del campione, quello nell'ultimo anno l'81,1% e il 64,7% degli intervistati ha bevuto nell'ultimo mese", prosegue la ricercatrice. "Un dato che ha origini culturali e non evidenzia particolari comportamenti a rischio, ma va sommato a quello preoccupante del 'binge drinking' praticato dal 35,1% degli studenti, tra i quali il 60% dei maschi e il 68% delle femmine riferisce uno o due episodi al mese e più di un quinto da tre a cinque volte". Il dato sull'ubriacatura resta comunque inferiore a quello della media europea.
Negli ultimi anni, inoltre, dilaga il consumo delle cosiddette bevande energetiche, che si attesta al 41% del campione. "Nonostante siano analcoliche, queste bevande contengono sostanze stimolanti che spesso si abbinano all'abuso di alcol", osserva Molinaro. "Gli utilizzatori di queste bevande si ubriacano più del doppio rispetto a chi non le beve: il 40,5% almeno una volta nell'anno (contro il 19%), il 54,3% nell'ultimo mese (contro il 28%)". Il 15,4%, infine, dichiara di aver assunto psicofarmaci senza prescrizione, mentre oltre il 52% degli studenti a cui sono stati prescritti ha continuato ad assumerne senza controllo medico. I più diffusi sono i farmaci per dormire e per le diete.

"Riteniamo importante diffondere il più possibile i risultati e rendere la lettura di questi numeri chiara e facilmente interpretabile", conclude la ricercatrice Ifc-Cnr. "L'importanza dell'indagine Espad, svolta attraverso la somministrazione di un questionario in forma anonima, risiede nell'individuazione di quelle aree cui destinare interventi di prevenzione adeguati alle problematiche giovanili: proprio a tal fine lo studio si ripete a cadenza annuale ormai dal 1999".

Bambino salva bambino sa soffocamento (carote)

Dal sito:  http://www.happyfamilyonlus.it/news/item/392-si-salva-un-bambino-dopo-il-corso-di-manovre-disostruzione-pediatriche-a-roma-con-happy-family.html


Cari Amici,
La notizia ha dell'incredibile: il Dott. Marco Squicciarini - nostro vice presidente e medico volontario esperto in tecniche di rianimazione pediatriche di base - da circa 10 anni promuove la diffusione delle manovre di disostruzione pediatriche nelle scuole, melle mense, negli ospedaili ,nelle Università, ma... mai era accaduta una cosa simile.
Lo scorso mese di aprile a Roma è stato fatto il corso gratuito di manovre disostruzione pediatriche presso la scuola Higlands , a tutti i ragazzi della seconda e terza media, ed i licei.Tutti hanno effettuato la parte teorica di un ora e poi la parte pratica con gli Istruttori "amici di Happy Family Onlus" coordinati dal Dott. Marco Squicciarini.Inutile ricordarlo TUTTO VOLONTARIATO che, grazie ad Happy Family Onlus, riesce anche a fornire presidi informativi non indifferenti a tutti: poster, manualetti, dvd , supporti audio con audiolibri per fare in modo che NESSUNO, dopo il corso, possa scordare cio' che ha imparato.
Da sempre crediamo che TUTTI debbano poter ripassare e diffondere...tutti senza esclusioni.
Dopo circa una settimana , a mensa un ragazzino di nome FIlippo si ostruiva  e perdeva i sensi per ostruzione totale delle vie aeree.Prontamente Federico ( un suo coetaeo che aveva fatto il corso ) interviene in pochi secondi ed effettua le manovre insegnate, sotto lo sguardo incredulo dei compagni impauriti : manovre di Heimlich e pacche dorsali.In meno di 8 secondi " l'insieme di carote" che avevano ostruito le vie aeree escono e il giovane Filippo ricomincia a respirare.La storia ha fatto il giro della scuola, e poi del quartiere e si è diffusa anche su Facebook e Twitter. La RAI , ha deciso di dedicare una trasmissione  su " RAI RADIO1" nel programma dedicato ai ragazzi.Siamo orgogliosi - come Happy family Onlus - di essere promotori - primi in Italia dal 2006 - della la stampa e donazione di migliaia e migliaia di manualetti, poster, dvd che arrivano in ogni dove.Il messaggio di VITA , un messaggio ETICO sul valore della VITA STESSA, è in linea con i principi ispiratori della nostra Onlus che da sempre si occupa di assistere i bambini in Ospedale, di  costruire bellissime ludoteche e cucine per genitori di bambini lungodegenti nei reparti pediatrici italiani.Una vita salvata è davvero importante, e CHI SALVA UN BAMBINO...SALVA IL MONDO INTERO.
Grazie a VOI che ci sostenete da sempre ed avete reso possibile salvare un altro bambino.


SI FA LA POPO' ADDOSSO (ENCOPRESI)


ENCOPRESI
Cosa è:
L'encopresi è un disturbo cronico caratterizzato dall'emissione involontaria ,e spesso inconsapevole, delle feci. Solitamente si manifesta in seguito ad una stipsi cronica o quando il bambino rifiuta consapevolmente di defecare e trattiene la popò. Se questo rifiuto si protrae nel tempo il bambino perde lo stimolo alla defecazione per cui può “perdere” le feci.
E' più frequente nei maschi (il rapporto femmine/maschio è di uno a tre-cinque). Normalmente un bambino impara a trattenere e rilasciare consapevolmente le feci entro i tre anni, se ciò non avviene, si parla di encopresi primaria e può essere dovuta a diversi fattori, dalla pigrizia alla necessità di un tempo più lungo per imparare a farlo. L'encopresi secondaria invece si manifesta quando il bambino inizia a non trattenere le feci pur essendo in grado di farlo. 
Cause:
L’encopresi può avere cause anatomiche, alimentari e/o psicologiche che si presentano in maniera diversa a seconda dell'età (vedi sotto scala di levine). I sintomi fisici sono i più evidenti ma non è da sottovalutare l'impatto psicologico, su tutto il nucleo familiare e non solo sul bambino, del problema. I bambini che soffrono di encopresi possono sviluppare ansia, senso di colpa e paura di essere scoperti e giudicati. Per questi motivi alcuni tendono  ad isolarsi dagli altri ed a rifiutare di recarsi nei luoghi comuni come la scuola e le attività sportive. Più raramente il bambino mostra un'apparente indifferenza al sintomo o sviluppa comportamenti di dissimulazione o accumulo (nasconde le mutande o conserva le feci).
 In alcuni rari casi il bambino sviluppa un approccio aggressivo mostrandosi indifferente ai propri sintomi o mostrando gli indumenti sporchi con aria di sfida. Il disturbo si manifesta generalmente nelle ore diurne
Le cause fisiche più frequenti sono quelle associate al dolore alla defecazione. Le più frequenti sono le ragadi o anomalie anali (per cui è necessaria la visita pediatrica e spesso del chirurgo pediatra) . Tra le cause fisiche da escludere possono esserci anche alcune anomalie dell’intestino come  morbo di Hirschsprung o il Megacolon angangliare.
Le cause alimentari derivano da una errata alimentazione di base: poche fibre, troppi latticini e proteine, troppi cibi raffinati e cibi spazzatura e pochi liquidi. Incide anche lo scarso movimento fisico e cattive abitudini alimentari Le cause psicologiche più frequenti (anche se in ogni caso si possono determinare conseguenze psicologiche, come scritto qui sopra , più frequenti sono rappresentate dai conflitti emotivi con i genitori, dalla paura della defecazione e da  atteggiamenti troppo rigidi o di disorganizzazione educativa, e a un bel “temperamento” del bambino).
Nella tabella di Levine (Levine: Pediatric clinic North America 29, (2), 1982 le cause sono riunite sulla base del tempo di comparsa:

1) prima infanzia: costipazione infantile semplice, eccessive preoccupazioni dei genitori, anomalie congenite ano-rettali o intestinali, problemi ano-rettali acquisiti (ad es. ragadi);

2) età dai 2-3 ai 5 anni: addestramento alla toilette eccessivamente aggressivo, o estremamente permissivo, defecazione dolorosa persistente, paura o idiosincrasia della toilette;

3) prima età scolare: paura del bambino della scuola, gastroenterite prolungata e grave, deficit dell’attenzione con scarsa aderenza ai compiti (ad es. defecazione incompleta), intolleranze alimentari o eccessiva nutrizione, stile di vita frenetico, stress psicosomatico.  (tratto da: http://www.ospedalebambinogesu.it/Portale2008/Default.aspx?IdItem=1228)
In ogni modo anche se i sintomi fisici sono i più evidenti non va mai  sottovalutato l'impatto psicologico del problema, sia per il bambino che per i genitori e i familiari.  
Questi fattori infatti  complicano la situazione soprattutto se da parte dei genitori e o del pediatra si adottano comportamenti errati, inquisitivi, repressori  e a volte sembrano non comprendere con chiarezza il senso di imbarazzo del bambino che tormentano con domande o consigli inopportuni.
 Diagnosi:
Una diagnosi precoce e tempestiva del problema è fondamentale per evitare che la componente psicologica del disturbo si radichi troppo a fondo nel bambino. Per avere una diagnosi occorre valutare entrambi gli aspetti del disturbo. Dal lato fisico si esegue un esame completo e se si ravvede la necessità una visita dallo specialista chirurgo pediatra ed eventuali esami. Per valutare una encopresi dal lato psicologico occorre osservare il bambino e prendere nota dei suoi comportamenti. Il bambino con encopresi è un bambino solitario perché si vergogna di non riuscire ad essere come gli altri. Una volta valutati entrambi gli aspetti del disturbo è possibile quindi procedere con la diagnosi e la relativa terapia.
Terapia:
Sui problemi prettamente fisici è sufficiente l'intervento del pediatra che prescriverà la terapia farmacologica necessaria (per esempio fissurazioni o ragadi anali). Per i disturbi legati all'alimentazione occorre mettere a punto una dieta specifica e corretti stili di alimentazione (tra cui bere molto) associati ad attività fisica per favorire una consistenza più morbida delle feci ed un miglioramento del transito intestinale.
Per quanto riguarda  l'aspetto psicologico del disturbo in caso di encopresi primaria occorre intervenire anche sui genitori. Il pediatra può richiedere la collaborazione di un pedagogista o di uno psicologo per educare tutto il nucleo familiare alla gestione del problema ed alla sua soluzione. Nell'encopresi secondaria invece occorre ricercare, insieme ad un esperto, le possibili cause scatenanti del disturbo come la nascita di un fratellino, un lutto, la separazione dei genitori o un traumatico inizio della scuola. I bambini sono in grado di seguire un percorso di terapia mirata che porta alla soluzione del problema in un tempo più o meno breve.
L’encopresi primaria richiede la collaborazione del pediatra, neuropsichiatria, psicologo volta a fornire interventi correttivi nell’ambito familiare e a volte una psicoterapia del bambino.
 Nell’encopresi secondaria che ha talora una valenza regressiva, reattiva ad un disagio correlato ad episodi che riguardano la vita del bambino (separazione coniugale, nascita di un fratellino, ingresso al mondo della scuola, lutti) è importante spiegare accuratamente il problema al bambino e ai suoi genitori che dovrebbero essere informati del fatto che molti altri coetanei hanno lo stesso problema; che non si tratta di una colpa e che seppure con sforzo si può ristabilire completamente la normale funzione intestinale.
Prevenzione:
Benché si tratti di un disturbo derivante da molteplici fattori è possibile tentare di prevenirlo. Occorre nutrire correttamente i bambini attraverso una alimentazione ricca di frutta e verdura e prevenire le ragadi con l'utilizzo di una crema emolliente tutte le sere. Dieta varia, bere tanto e favorire il movimento (c sono anche bambini piccoli pigri). Evitare di introdurre l'educazione al vasino prima dei due anni e lasciare che sia il bambino stesso a chiedere di poterla iniziare. Non forzare i bambini a togliere il pannolino prima del tempo per non generare ansia da competizione con gli altri. E' normale per un bambino piccolo non riuscire a trattenere le feci ed è altrettanto facile che, pur avendo imparato a farlo, possano esserci delle ricadute. Non bisogna mai umiliarli o punirli ma è importante aiutarli a raggiungere l'obiettivo con alcune semplici regole come il sedersi sul vasino tutti i giorni agli stessi orari (l'ideale è dopo i pasti).




domenica 5 maggio 2013

Salvato da soffocamento a scuola in mensa dal Prof


Salvato da soffocamento a scuola. Bravo Prof.
In tutte le scuole lo sanno fare ?    
http://www.lanazione.it/arezzo/cronaca/2013/04/04/868314-terrore_alla_mensa_scolastica.shtml
Arezzo, 3 aprile 2013 - Un pezzo di pollo lo stava per soffocare, se non fosse stato per il tempestivo intervento del professore di educazione fisica.

E' successo ieri a Pian di Scò, nella scuola media del paese. Erano le 13.20, ora del pranzo alla mensa della scuola. I ragazzi stavano mangiando il secondo, quando ad un tratto uno studente dell'ultimo anno ha rischiato di soffocare per un boccone di pollo conficcatosi in gola. A salvarlo è stato il suo professore di educazione fisica, Andrea Franchini (nella foto), coach da decenni di pallacanestro della Polisportiva Galli Basket di San Giovanni.

Il professor Franchini si è portato a fianco del ragazzo e ha fatto una manovra convenzionale per i casi di soffocamento. “L’ho abbracciato da dietro, circondandolo con le due braccia. Ho compresso la bocca dello stomaco con un forte movimento verso l’alto facendo varie compressioni, finché non è arrivata
l’espulsione del cibo che ostruiva la gola", racconta il professore.
45 lunghissimi secondi, 12 compressioni. Nella mensa era scoppiato il panico tra gli studenti, un centinaio in tutto. Una professoressa, Cecilia Pampaloni intanto, raccolto il coraggio, era corsa a chiamare il 118, arrivato immediatamente sul posto, quando fortunatamente però il ragazzo già respirava.
Avvertiti i genitori e il medico, lo studente è tornato a casa sano e salvo, tutto grazie al coraggio del prof eroe.

sabato 4 maggio 2013

DISTURBI DEL COMPORTAMENTO ALIMENTARE

Sul Secolo XIX ( http://www.ilsecoloxix.it/p/magazine/2013/05/04/APGPiNRF-disturbi_alimentari_aumento.shtml) segnalati in aumento i disrurbi del comportamento alimentare. I più frequenti sono ANORESSIA E BULIMIA. Ma non sono si soli.
Frequenti tra i giovani la ortoressia, la drunkoressia e la vigoressia (o bigoressia).
Ma la vera epidemia è l'alcolo, il fumo e le droghe.
Una mia idea è che questi disturbi siano facilitati, anche o soprattuttoi, da disturbi relazionali nei primi periodi di vita con accentramento di tutte le preoccupazioni sul "mi mangia" poco o troppo o solo poche cose. Non angosciate i vostri figli con il mangiare e poi..parliamone
"....Dai questionari anonimi è emerso che gli studenti con un profilo di rischio per i disturbi sono 11,7%, con una maggior vulnerabilità delle ragazze che, nel 16,9% dei casi riportano punteggi elevati al test, mentre tra i coetanei il tasso è del 6,1%.
Inoltre, mentre per le femmine i punteggi di rischio tendono a concentrarsi tra i 15 e i 17 anni (circa 18%), per i maschi una maggiore problematicità è rilevabile tra i quindicenni (8,1%). Secondo i dati raccolti il fenomeno è in sensibile e graduale aumento: dal 10,3% del 2009 si passa 11,2% del 2010 e all’11,4% del 2011..."



(COMPRIAMO UN CANE?? Piccole istruzioni


Animali, amici dei bimbi? bimbi amici degli animali??
            In tempi in cui si vede comparire “animali da compagnia” virtuali (ricordate il tamagouchi? o più recentemente “gli esserini”, ma ora abbiamo anche iphone, ipad e smartphone in generale), oggi vi parlo di animali veri. 
I genitori conoscono bene la gioia scatenata, nei loro figli, dalla vista di un animale, soprattutto alla vista di quelli meno comuni da incontrare (anche i semplici animali da cortile, o i pesci di un acquario).  Ma tenere un animale in casa fa bene o male?  Come per tutte le cose la risposta non è semplice (fa sicuramente bene o fa sicuramente male), e ci sono pro e contro.  La presenza di un animale domestico rappresenta uno stimolo importante per la crescita affettiva e psicologica di un bambino, soprattutto se il cucciolo è un gattino oppure un cagnolino. Si viene ad instaurare un rapporto emotivo molto particolare, poiché il bimbo impara a rapportarsi con un essere vivente diverso da sé, adattandosi alle sue esigenze e riversando il proprio amore verso qualcuno diverso dai genitori, che fino allora sono stati il suo punto di riferimento affettivo privilegiato. I genitori devono insegnare al bambino che il cucciolo non è un giocattolo, spiegandogli che va sempre rispettato anche quando si gioca, stando attenti a non tirare i peli o la coda o i baffi oppure a non abbracciarlo in modo troppo intenso perché anche l'animale più mansueto può reagire in modo inaspettato. Purtroppo spesso accade che più che proteggere il bambino da un animale domestico bisogna proteggere il piccolo animale dalla invadenza e dall'aggressività del bambino soprattutto se piccolo! L’aspetto ludico del rapporto bambino-animale è importantissimo, ma bisogna tenere presente un altro vantaggio, e cioè che avere un animale in casa è anche un modo per responsabilizzare il bambino, farlo sentire utile e farlo maturare attraverso l’insegnamento del rispetto e di come va accudito un essere vivente.  In generale, si consiglia di aspettare che il bambino abbia 3-4 anni almeno, prima di prendere un animale, in modo che possa prendersene cura in prima persona, almeno per alcuni piccoli compiti quali cambiare l'acqua nella ciotola o portare il cibo.  Come dicevamo ci sono però pro e contro.  Accudire un animale in casa può avere anche aspetti negativi (oltre alle allergie e alle malattie) in quanto richiede un grosso impegno da parte di tutta la famiglia per assicurare al piccolo animale, condizioni di vita e affettive ottimali.  Questo richiede non solo particolare attenzione alla cura del piccolo amico ma anche l’imposizione di alcune regole (sopratutto igieniche). L’animale va fatto visitare periodicamente dal veterinario, rispettando scrupolosamente il calendario delle vaccinazioni, e va tenuto ovviamente molto pulito. Non bisogna mai consentire all'animale di avvicinare il muso alla tavola apparecchiata.  E' importante pulire bene l’ambiente in cui vive l’animale e scegliere materiali facilmente lavabili per la cuccia o la branda del cane o del gatto.  La presenza di un animale domestico in casa non è incompatibile con quella di un bambino piccolo (cane pr eesistente all’arrrivo del bambino) a patto che l’animale non dorma nella stanza del piccolo o nel suo letto. Inoltre, va sottolineato che la presenza di un animale in casa non è indicato in caso di familiarità per allergie; infatti potrebbe facilitare l'instaurarsi di una allergia al pelo di cane/gatto o all'acaro della polvere che si nutre del pelo e della forfora degli animali.
E cosa fare se si frequentano amici che hanno animali in casa o che ve li vogliono portare in casa o con cui siete abituati ad andare in vacanza? Qui entriamo nelle scelte particolari di ogni famiglia ma è anche una occasione di fare frequentare un animale a vostro figlio e la conoscenza reciproca può essere positiva per il bambino che non ha il “suo” animale. Ovviamente  se l’animale è ben tenuto , di indole docile e con un minimo di attenzioni igieniche (non far dormire il cane in camera da letto con il bambino, controllare che il bambino non si cibi con il mangime del cane, o del gatto). A volte bisogna stare più attenti all’irruenza del bambino che a quella dell’animale. Ovviamente si deve avere attenzione all’incontro e soprattutto al temperamento dei due “esseri”. Tra un cane e un bambino, salvo eccezioni è più delicato e attento il cane nei confronti del bambino che viceversa.
Discorso a parte , e su cui torneremo, è quello della “pet Theraphy”. MA SOPRATTUTTO RICORDATE E RICORDATE AL BAMBINO E A VOI CHE UN ANIMALE  E’ UN ESSERE VIVENTE CHE NECESSITA DI COMPAGNIA, AFFETTO, ATTENZIONI, RISPETTO CHE SARANNO RICAMBIATE AMPIAMENTE MA CHE IMPONE SCELTE DI VITA, PER ES. PER LE VACANZE  E LO SVAGO. UN ANIMALE, SOPRATTUTTO IL CANE HA BISOGNO DI COMPAGNIA SOPRATTUTTO E NON D IMMENSI GIARDINI DA PERCORRERE DA SOLO. UN CANE (O UN GATTO, UN CRICETO, UN PESCE EC..., NON E' UN GIOCATTOLO !!!!! NON SI PUO' DISMETTERE)


venerdì 3 maggio 2013

NONNO SALVA IL NIPOTE DA SOFFOCAMENTO DA CIBO CON LE PACCHE SUL DORSO


CARI GENITORI : UNA BELLA NOTIZIA. UN NONNO HA SALVATO IL NIPOTE CONA LA MANOVRA (CHE TROVATE SPIEGATA SUL SITO www.apel-pediatri.org in filmato e su istruzione cartacea nell SCHEDE INCIDENTI: http://www.apel-pediatri.org/schede-incidenti.html

INVIO il carteggio intercorso tra me e il Collega Picollo della pediatria di gruppo ove operiamo in 4 pediatri (oltre a Picollo e il sottoscritto, il dott. SEmprini e il dott. Scalisi) insieme a due infermiere e a due segretarie. Alle infermiere demandiamo frequentemente l'insegnamento della manovra antisoffocamento ai genitori, nonni e tate.
Oltre a questo stiamo facendo un lavoro con le scuole come Vi abbiamo già segnalato (domani pomeriggio a Teglia). Almeno con le scuole che lo hanno richiesto. 
Ci stiamo organizzando per fare corsi serali gratuiti al Centro civico Levante (a breve saremo nella scuola Durazzo e Quaglia).
I nostri bambini passano tanto tempo e mangiano a scuola e all'asilo e il rischio che il cibo, o altro, possa andare di traverso e far soffocare è reale (come purtroppo documentato dal bambino morto a Napoli per una mozzarella andata di traverso: http://ferrandoalberto.blogspot.it/2013/03/napoli-soffoca-e-muore-4-anni-allasilo.htm )l  e  riteniamo nostro dovere parlare e diffondere la manovra antisoffocamento. Dovere da estendere anche ai genitori e al personale della scuola. Chidete se a scuola dei vostri figli la sanno fare.
QUI SOTTO LA NOTIZIA

Caro Alberto,
ti giro la testimonianza sulla manovra effettuata da un nonno.
Mi sembra interessante per due motivi; il fatto che sia stata praticata da un nonno invece che da un genitore e poi il suggerimento sulla proposta di legge di iniziativa popolare, fatta dai genitori che sono due avvocati.
Grazie e un caro saluto
Gianfranco Picollo
---------- Messaggio inoltrato ----------
..............
Data: 02/mag/2013 15:04
Oggetto: Re: sospensione visite sabato e festivi dott. Picollo
A: "gianpic75@gmail.com" <gianpic75@gmail.com>
Cc: 

Gent.mo Dott. Picollo,
Volevo ringraziare di cuore lei e le infermiere dell'ambulatorio per le informazioni e il corso sulla manovra di disostruzione che io e mio marito abbiamo svolto poco dopo la nascita della nostra secondogenita. Dopo il corso abbiamo ripetuto ció che avevamo appreso anche ai nonni e proprio pochi giorni fa, mentre la nostra bimba più grande era ricoverata per una broncopolmonite, mio padre ha applicato con successo la manovra alla più piccola, Giorgia, che ha appena compito un anno.
Si trovavano in cucina e Giorgia stava mangiando un pezzo di pane quando  mio padre ha notato che la bimba era in difficoltà, non riusciva a deglutire, così l'ha presa sulle ginocchia, e ha iniziato con le pacche. Già alla prima pacca si è liberata e ha ricominciato a respirare normalmente.
Come giuristi sia io che mio marito pensiamo che dovrebbe esistere una disposizione di legge che obblighi alla formazione in tal senso di tutti coloro che sono a contatto con i bambini: educatori, maestre, collaboratori scolastici, addetti alle mense, ai centri estivi etc..

Si potrebbe pensare anche ad una proposta di legge a iniziativa popolare.
Nel frattempo come genitori vi ringraziamo infinitamente per la vostra preziosa campagna d'informazione.
Qui sotto i filmati:

giovedì 2 maggio 2013

Corsi per manovra di disostruzione e altro (il volto umano della Medicina: Slow medicine)

Cari genitori
Occasioni di incontro tra pediatri e famiglie, per informazioni e patecipazioni tel. in studio (0103776394):
- 3 e 17 maggio (pomeriggio - zona Bolzaneto)
- 22 Maggio Quinto
- 23 maggio al mattino Scuola Italo d'Erasmo
- 29 Maggio Quinto
- 31 MAGGIO CONVEGNO: Il volto umano della medicina
venerdì 31 maggio ore 17 Auditorium Filarmonica
Largo Pessagno 1 Chiavari (Scuola "Slow Medicine). Programma qui sotto.
ALTRI EVENTI A GIUGNO