martedì 21 luglio 2015

EDUCARE I NOSTRI FIGLI: LE FRUSTRAZIONI AIUTANO A CRESCERE E MATURARE: LA RESILIENZA

EDUCARE I NOSTRI FIGLI: LE FRUSTRAZIONI AIUTANO A CRESCERE E MATURARE: LA RESILIENZA
Non vorremmo mai veder soffrire i nostri figli. Capita così che a volte si cerca di tutelarli di prevenire disagi, di evitare sofferenze e dolori. Quante volte ci siamo detti o abbiamo sentito dire: "preferirei star male io che far stare male mio figlio"...ma... affrontare difficoltà ed ostacoli aiutano a maturare e a crescere e a comportassi nella vita. Difendiamo i nostri figli ma non sostituiamoci a loro che cresceranno e matureranno anche e soprattutto affrontando esperienze negative. Possiamo così aumentare una caratteristica importante nella vita: LA RESILIENZA

LA RESILIENZA NEI BAMBINI
Quante volte abbiamo sentito dire  che le difficoltà rafforzano e quante volte lo abbiamo sperimentato direttamente sulla nostra pelle.
Spesso capita che  molte persone quando si calano nel ruolo di genitore cercano di  evitare al proprio figlio esperienze negative o traumatiche convinti che possa nuocere alla sua crescita. In questi casi cosa possono fare i genitori per aiutare i propri figli a reagire di fronte alle avversità della vita quotidiana?  Certa non esiste una formula magica per tutti ma  possono sicuramente pensare di dotarli di un’ armatura solida e flessibile, fatta di resilienza.
Cos’è la resilienza? Resilienza  è un termine con cui in psicologia si indica  la capacità da parte di ognuno di noi di fronteggiare eventi traumatici, psicologici o fisici, in maniera positiva  e di riorganizzare positivamente la propria vita dinanzi alle difficoltà.  Non tutte le persone, infatti, reagiscono alle stesso modo di fronte a una malattia,  un lutto,  una sconfitta o  una perdita: alcuni si abbandonano alla depressione, altri reagiscono con la rabbia, altri ancora riescono a trovare le risorse per affrontare il trauma e ad operare una sorta di “rinascita”.
In breve possiamo quindi dire che la resilienza è la capacità di reagire alle difficoltà e alle sfide della vita, trasformandole in opportunità e andando avanti nonostante le delusioni e le frustrazioni. Si tratta di una risorsa indispensabile, insieme all’autostima, per crescere affrontando la vita a testa alta.
Esiste  una via quotidiana per allenare i nostri piccoli alla resilienza, per insegnargli che il sorriso non dipende dagli eventi esterni ma è un atteggiamento tutto nostro nei confronti di ciò che ci circonda? Ecco un elenco di idee  per allenare i nostri bambini alla vita:

  1. Dare significato/Imparare dagli errori. Di fronte ad errori o insuccessi è importante aiutare il bambino a considerarli come occasione per imparare e non come giudizio su di lui. Per farlo, occorre avere attese realistiche. Accettare quindi gli errori come aspetti della crescita ed evitare i ricatti affettivi poiché spesso i bambini sono convinti di essere accettati solo se hanno successo.

2.     Avere delle regole di comportamento. Un ambiente strutturato e delle regole chiare favoriscono la resilienza perché le strutture esterne promuovono le strutture interne: un bambino impara l’autocontrollo da aspettative chiare, regole e rinforzi. Inoltre una struttura è essenziale anche per esplorare il mondo: avere delle persone che sappiano dire «si» e «no», con calma, fa sentire sicuri per prendere iniziative e imparare. Esigere che il bambino si prenda le sue responsabilità e svolga i suoi doveri, come rifare il letto, fare il bagno, dar da mangiare agli animali domestici, lavarsi i denti.

3.     Favorire l’autostima. E’ importante che i genitori trovino il giusto equilibrio tra protezione e autonomia, far sentire il bambino supportato e allo stesso tempo permettergli di confrontarsi con la realtà e le sue difficoltà.

4.     Insegnare l’altruismo. Rendersi utili per gli altri aiuta a sentirsi meglio con se stessi, ci si sente importanti e cresce la propria autostima. Si può cercare una attività di volontariato in base all’età o comunque aiutare il bambino ad identificare situazioni in cui possa aiutare qualcuno che ne ha bisogno: la nonna che deve portare una cosa pesante ad esempio, o aiutare a cucinare o ad apparecchiare la tavola, possono essere degli insegnamenti di altruismo anche per i più piccoli. Incoraggiare quindi il bambino  a rendersi utile agli altri e a “servirli”, per esempio dando ad altri bambini la precedenza quando c’è del cibo da condividere.  insegnandogli  ad essere grato per ciò che ha e a trarre il meglio da ogni situazione.

5.     Educare all’empatia. Aiutare un bambino ad empatizzare con il prossimo, gli permetterà di formare legami di amicizia importanti, che sono il primo passo per avere una rete di aiuti a cui rivolgersi per una sana risata liberatrice nei momenti difficili. Aiutiamo i bambini a costruirsi un’ampia rete di amici che lo accompagneranno nel suo cammino.

6.     Procere per tappe. Alcuni bambini vorrebbero tutto e subito, come ad esempio vorrebbero riuscire a disegnare bene, o a leggere in fretta. Per diminuire il senso di frustrazione si può insegnare ai bambini che per raggiungere degli obiettivi si deve procedere per piccole tappe. Aiutateli ad identificare degli obiettivi intermedi, e parlate insieme di che strategie potete adottare per arrivare alla meta.

7.     Prendersi cura di sé. Trovare il tempo per una pausa, per mangiare bene, per dormire bene, e per fare movimento. Insegnare ai bambini ad ascoltare il proprio corpo e le proprie esigenze è un processo lungo ma importantissimo che inizia con l’imparare ad usare le parole per descrivere le proprie emozioni e stati d’animo e con il descrivere cosa succede nel proprio corpo, ad esempio, quando ci arrabbiamo o quando ci sentiamo nervosi.

8.     Non sminuire mai le sue emozioni ma lasciare che il bambino viva in pieno i propri sentimenti, anche quando sono dolorosi o difficili da sopportare. Quando vivono un momento difficile o triste, cercare di fargli mantenere la giusta prospettiva sulle emozioni spiegandogli che sono proprio questi momenti che ci rendono forti e che dopo ogni tempesta torna sempre il sereno.

  1. Fargli capire l’importanza dei successi. Ciascun bambino dovrebbe poter sperimentare qualche successo e avere un’isola di competenza (riuscire in una materia scolastica, in una attività, in un gioco, sentirsi accettato, benvoluto…) da cui trarre energia vitale e ottimismo. Aiutare i bambini a scoprire i propri talenti e capacità è indispensabile per una sana crescita.


  1. Comunicare la speranza. Il particolare legame di attaccamento rende i messaggi dei genitori più significativi e d’impatto rispetto a tutti gli altri messaggi ai quali i bambini sono esposti. Comunicare (non solo a parole) i giusti messaggi può quindi contribuire alla strutturazione di una mente resiliente. Cerchiamo di trasmettere soprattutto messaggi di speranza e di fiducia nel cambiamento.

DA NON DIMENTICARE
Ogni bambino è unico e avrà bisogno di diversi strumenti, in tempi diversi, per imparare ad affrontare in modo efficace la vita e le sue sfide. Trovare un equilibrio tra il proteggerlo e il renderlo autonomo è un dovere di tutti i genitori, e un diritto per ogni bambino.




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