sabato 7 febbraio 2015

AIUTO!!! MIO FIGLIO HA MALE ALLE ORECCHIE

AIUTO!!! MIO FIGLIO HA MALE ALLE ORECCHIE

Caro dottore
Mio figlio di 3 anni ha raffreddore tossse e ora piange dal male alle orecchie. Mio marito vuole dare subito l’antibiotico che finora mio figlio non ha mai preso. Non trovo il mio pediatra. Cosa posso fare?
           
Cara Il raffreddore può causare male alle orecchie anche senza otite (si formadel catarro dietro al naso e il timpano viene tirato come quando si sale in alta montagna o si va sott’acqua)...ma anche se fosse otite acuta, in un bambino senza fattori di rischio per patologia (pregressi otiti o immunodeficienza ad esempio) o per età (sotto ai 6 mesi) le linee guida internazionali e confermate prevedono la cosiddetta "vigile attesa": vuol dire antidolorifico: paracetamolo o ibuprofene 3 volte al dì per 24-72 ore (1-3 giorni): dal 50 al 75% delle otiti si risolvono senza antibiotico (studi confermati). Quindi che fare? Paracetamolo o ibuprofene + lavaggi nasali.
SEMPRE E COMUNQUE?? NO I CRITERI SONO : 
"La vigile attesa è l’astensione dalla prescrizione dell’antibiotico per le prime 48-72 ore dalla diagnosi di otite media acuta. Essa può essere applicata a bambini di età superiore a 2 anni con otite media acuta mono o bilaterale, senza sintomatologia grave o a quelli di età compresa fra 6 mesi e 2 anni, con forma monolaterale e non grave.
La vigile attesa deve essere valutata nel singolo caso e condivisa con i genitori e può essere applicata solo nel caso in cui sia garantita la possibilità di follow-up (telefonico e/o clinico) entro 48-72 ore. In assenza di dati di evidenza, la scelta della modalità di contatto entro 48-72 ore e dell’utilizzo di una prescrizione antibiotica posticipata è lasciata al giudizio del medico, sulla base del contesto clinico.
TRADOTTO: Ogni situazione va valutata caso per caso, bambino per bambino e in base a fattori di rischio di affidabilità della assistenza (sia famiglia che reperibilità del pediatra. In caso di  urgenza un medico che non conosce la famiglia potrà fare quello che ritiene più opportuno che può essere dare subito antibiotico )









 e qui ‪



PROTOCOLLI FATTI CON IL GASLINI E SOCIETA' SCIENTIFICHE DI PEDIATRIA http://www.apel-pediatri.org/attachments/734_pieghevoli%20otodinia_v3%20(1).pdf        
LINEE GUIDA OTITE DEL BAMBINO:    http://www.sipps.it/pdf/lineeguida/otite.pdf
Ovviamente dipende da come sta il bambino, se il dolore si calma, se non lo vedete mogio ecc. Nel dubbio contattate un medico. E QUANDO AL PS?:

venerdì 6 febbraio 2015

TANTI FARMACI INUTILI O DANNOSI: TUTTI ANCHE I NATURALI

CARI GENITORI
Qualche articolo del passato del BLOG ove Vi invito a dare pochi farmaci ai bambini. Tenete conto che le reazioni avverse ai farmaci rappresentano , nel mondo, così detto civilizzato, la terza causa di malattia !!!
Nei bambini? Solo, se il caso antipiretici e altri solo su indicazione del pediatra. Esempi? Diarrea: non si blocca ma di dà da bere con sali minerali. Vomito? Niente farmaci : non si dà da bere né da mangiare. Tosse? Bere e miele dopo 1 anno. Mucolitici proibiti sotto i 2 anni
Alberto Ferrando

18 gennaio 2012
FARMACI??? A volte sono un alibi IL FARMACO indispensabile sono i liquidi (acqua) e i sali minerali che servono a ristabilire il "mare interno" e ad evitare disidratazioni che possono richiedere un ricovero.

DIRETE MA QUALCOSA POSSO DARE? Si antipiretico per bocca se diarrea o per supposta se vomito (Paracetamolo come Tachipirina o Efferalgan o Ibuprofene come Nurofen p Antalfebal o analoghi).

Se diarrea acquosa NON date farmaci per adulti. si può dare un farmaco dal nome chimico impossibile (racecadotril, nome commerciale Tiorfix) o una specie di argilla, diosmectite (nome commerciale Diosmectale e altri) ASSOLUTAMENTE INUTILI SE NON DATE DA BERE E SALI MINERALI.

FERMENTI LATTICI? Non mi oppongo, sempre inutili se non date i sali minerali ma ridurrebbero la diarrea di qualche ora (diarrea media di 4 giorni e mezzo invece di 5 giorni) per cui rappresentano una terapia accessoria alle fondamentali: bere e sali minerali e pesare il bambino.

6) Se vomita non dare da bere per mezz'ora e poi dare da bere poco per volta (inutile dare anitivomito e poi dare un biccchierone di liquidi che vomiterebbe subito). PROIBITO IL PLASIL (METOCLOPRAMIDE) SOTTO AI 14 ANNI DI ETA'


5 Novembre 2012
DATE POCHI FARMACI AI BAMBINI
Cari genitori
L’articolo parte dai dati di uno studio (Arno) ove risuta che troppi sono i farmaci che si danno ai bambini. Il mio consiglio è sintetico e già dato: eccetto antipiretici /antidolorifici (paracetamolo o ibuprofene) consutate il pediatra prima di dare farmaci.
Qualche esempio? Mucolitici servono a poco e sotto i 2 anni danno più problemi che benefici, antidiarroici e antivomito: solo in casi eccezionali - da non usare subito ai bambini.
Antibiotici solo dopo avere sentito il pediatra. Per es. nel mal di gola vanno dati soo se il tampone faringeo è positivo (fatto in amb. dal pediatra in5 minuti avete la risposta). Stesso discorso per otite (lleggete qui:http://www.educazioneallasalute.net/OTITE.pdf e sul sito www.gravidanzaonline.it).

19 giugno 2013
NON DATE FARMACI AI BAMBINI. ORA E' OZOPULMIN MA NEL PASSATO, E NEL FUTURO?, PARLEREMO DI ALTRI FARMACI

È l'appello che arriva dal vicecomandante dei NasAntonio Diomeda, durante la conferenza stampa sull'operazione che ha portato all'arresto di tre dirigenti della casa farmaceutica Geymonatper avere messo in commercio tre lotti, pari a 35 mila confezioni, di questo prodotto con un principio attivo falso ed inefficace.

Che non dovessimo usarlo lo sapevamo da anni ma che ora venga anche contraffatto un farmaco (è un farmaco??) di uso dubbio, se non controindicato COME TUTI I MUCOLITICI sotto i 2 anni (AIFA) o sotto i 4 (Francia), è paradossale.

Primo pensiero: è un farmaco che non si sarebbe mai dovuto dare in quanto di efficacia dubbia, solo documentati possibili effetti collaterali sotto i 2 anni (comunicazione della Agenzia del farmaco).

Secondo pensiero: in questa società di aumento dei controlli, di controlli di controllori e controllori dei controlli ne succedono sempre di più (in campo economico Parmalat e Monte dei Paschi), nel campo della salute vari scandali, dal Vioxx all'ozopulmin: MORALE?? NON DATE FARMACI AI BAMBINI!!!

Per la tosse??? Acqua e latte e miele, e piantatela con gli sciroppini di saliva di lumaca e di sostanze di efficacia dubbia.

Efficacia dubbia che poi rischia di trasformarsi in danno. Vedremo poi quanto sono dannosi, perchè certe notizie servono... per fare notizia nei blog!

25 Dicembre 2013
INNAZITUTTO VI SEGNALO COSA NON FARE QUANDO UN BAMBINO HA LA TOSSE:
MAI, MAI DARE MUCOLITICI PER SCIROPPO O SUPPOSTE (grande tradizione italiana la suppostomania priva di qualsiasi valore). Per spiegazioni vedete qui: http://www.asl.ri.it/cittadino/farmacovigilanza/files/note-importanti/Mucolitici-FAQ-30.11.2010.pdf
Non fumare in casa, anche al di fuori della camera dove il bambino dorme.
Non usate prodotti tipo il vecchio “Vicks Vaporoub” o cataplasmi
Non fate fumenti all’antica: l’umido aiuta ma c’è il rischio di ustioni

NON TENETE IL BAMBINO CHIUSO IN CASA: FATELO USCIRE  (se il tempo lo consente). Si chiama “ariaterapia”

Influenza, vaccini , Morbillo. Articoli su quotidiani di oggi

Articoli di oggi sulla Stampa con interviste a me e altri medici su influenza e morbillo.
Due articoli del Corriere Mercantile e de Il Giornale
Alberto Ferrando









giovedì 5 febbraio 2015

DIRITTI DEI BAMBINI PER LO SPORT: E VOI SAPETE COSA FARE SE UNO STA MALE? SAPATE FARE RIANIMAZIONE E USARE UN DEFIBRILLATORE?? E DOVE VOSTRO FIGLIO FA SPORT LO SANNO FARE???


Cari Genitori
Qui sotto trovate il decalogo dei Diritti dei Bambini per lo sport. Sport che deve essere un divertimento fatto in sicurezza che spesso diventa una fonte di stress psicologico e di rischio per la vita.
Consiglio a genitori, educatori, nonni, insegnanti, allenatori di leggerlo e focalizzo l'attenzione su due punti
1) DIRITTO DI DIVERTIRSI E GIOCARE
2) DIRITTO DI BENEFICIARE DI UN AMBIENTE SANO
IL PUNTO1 è OVVIO. IL 2??? 
SAPATE CHE DA QUEST'ANNO OGNI SOCIETA' SPORTIVA AFFILIATA CONI  (non capisco perché le altre no) deve avere un defibrillatore??? Cosa che implica che chi fa sport deve essere in grado di saper fare una rianimazione cardiopolmonare ed aver quindi fatto un Corso di Rianimazione???
A NULLA SERVE FARE ESAMI PRIMA (VEDETE IL "CASO MOROSININI" E TANTI ALTRI.
E' obbligatorio per legge ma....l'obbligo morale lo dovremmo avere da prima. Come si fanno questi Corsi?? Vengono fatti da varie società e Associazioni e trovate qui quelli che organizziamo noi: www.preveniamoinsieme.blogspot.it
INTANTO IL 11, IL 18, IL 28 febbraioPER CHI VUOLE FACCIAMO CORSI GRATUITI DI MANOVRA ANTISOFFOCAMENTO. IN QUESTE OCCASIONI FORNIREMO DETTAGLI. DETTAGLI SUI BLOG:
www.preveniamoinsieme.blogspot.it
www.ferrandoalberto.blogspot.it





  1. Diritto di fare sport: significa che qualunque siano le condizioni fisiche e caratteriali dei bambini, questi non devono essere in alcun modo emarginati dal loro diritto di praticare una qualsiasi disciplina sportiva; l’adulto non può assolutamente negargli questa possibilità, anzi deve potergli offrire tutte le condizioni adattabili a livelli e bisogni.
  2. 􏰀􏰀Diritto di divertirsi e di giocare: la nozione di divertimento sovente passa in secondo piano quando la pressione agonistica prende quota, inventarsi alcune personali regole non giova al bambino praticante in un’attività sportiva considerata ludica se non scolastica; rispettare l’età del bambino potrebbe essere un primo passo per ricordare agli adulti che egli pratica sport per giocare e divertirsi. Esagerare con le aspettative nell’ambiente sportivo potrebbe provocare il potenziale abbandono precoce all’attività sportiva causa del mancato divertimento.
  3. Diritto di beneficiare di un ambiente sano: l’esagerato business nello sport corredato al doping, al calcio scommesse e, come già sottolineato, ad un precoce stress da risultato provocano alterazione in linea generale; le condizioni ambientali rischiano l’inquinamento. Grazie alle federazioni e agli enti che si prodigano alla valorizzazione del fair play, ci si augura che tali comportamenti negativi evitino di intaccare l’interpretazione dello sport da parte dei nostri bambini, poiché la tendenza ad imitare è sempre in agguato.
  4. Diritto di essere trattato con dignità: ai giorni d’oggi sembra essere arduo il compito degli adulti, questi per quei motivi sopra citati si mostrano con autorità, minacce, urla e quant’altro sovente dimenticando che esistono mezzi e metodi di comunicazione nei riguardi dei bambini tali da ottenere identici se non maggiori risultati al proprio operato evitando così che il ragazzo si senta frustrato e deluso se non addirittura un essere inferiore. Spetta dunque all'adulto creare le condizioni favorevoli all'ottenimento di questi obiettivi e soprattutto per comprendere questi aspetti non bisogna essere laureati in psico-pedagogia, basta il buon senso.
  5. Diritto di essere accompagnato e allenato da persone competenti a seguire allenamenti adatti alle proprie possibilità: Purtroppo dati ufficiali fanno notare una carenza di allenatori ed istruttori adulti competenti e formati adeguatamente al far bisogno di atleti particolarmente giovani; uomini o donne che si offrono magari investendo solo il loro tempo e la loro buona volontà. Sovente la scarsa competenza provoca altrettanto scarsi risultati riguardanti l’aspetto fisiologico e psicologico del bambino; è ovvio quindi impegnarsi per accrescere la preparazione degli operatori sportivi.
  6. Diritto di misurarsi con giovani con le stesse opportunità di successo: Confrontarsi con avversari di non pari livello non può che dare riscontro al bambino di sentirsi imbattibile se non al contrario impotente. Ciò nel tempo non offre al soggetto la possibilità di misurarsi con le proprie potenzialità, provocando in molti casi l’insuccesso personale nello sport. Tali situazioni non giovano e non mostrano utilità sotto l’aspetto educativo.
  7. Diritto di partecipare a competizioni adatte: Le competizioni sportive in molti sport si devono adattare ai bambini in rapporto allo spazio ed al tempo. Le stesse dovrebbero essere intraprese con uno spirito di aggregazione ed accostamento alla scelta dello stesso sport, lasciando possibilmente sgombra la mente del bambino alla pressione psicologica trasmessa dagli adulti, evitando così di esasperare lo sport praticato dal bambino in imitazione dello stesso svolto dagli adulti.
  8. Diritto di praticare il proprio sport nella massima sicurezza: troppo spesso incidenti evitabili accadono durante le sedute di allenamento, questi aggiunti ad inadeguate e fatiscenti strutture, sono pericoli in agguato per i bimbi. Con questo si ritiene necessario ricordare ulteriormente che una delle problematiche più importanti da tenere in considerazione è la tutela medico sportiva e la capacità dell’adulto istruttore a vigilare sui rischi di traumi talvolta riconosciuti irreversibili.
  9. Diritto di disporre del sufficiente tempo di riposo: tema rivolto non solo ai genitori quali ago della bilancia della quotidianità e delle attività svolte dal bambino (scuola, casa, studio, ecc.), ma anche rivolto al tecnico che deve saper conciliare un programma di allenamento equilibrato e che offra al bambino i giusti tempi di recupero sia fisici sia mentali, questo significa non eccedere con carichi di lavoro inadatti all’età del bambino.
  10. Diritto di non essere un campione: Non dissipare il sogno di diventarlo, ma non trattarlo come se già lo fosse...è solo un bambino, non dimentichiamolo!!! 

ALIMENTAZIONE DEI BAMBINI: EDUCAZIONE DEI GENITORI, DELLE SCUOLE E ..adultescenza...amortalità disturbi del comportamento alimentare

ALIMENTAZIONE DEI BAMBINI: EDUCAZIONE DEI GENITORI, DELLE SCUOLE E ..adultescenza...amortalità disturbi del comportamento alimentare
Birichini :-) Ieri siete venuti in pochi a sentire una interessantissima relazione (non la mia) all'acquario di Genova. Grazie a chi è venuto e come promesso pubblico la relazione che vi potete vedere a casa ove spiego del cambiamento della società, della necessità di educare noiadulti ad educare i bambini, del rischio della obesità, di quanto sono belli i bambini magri (il bambino NON MI MANGIA).
Ne parleremo in altre occasioni? Intanto per far stare bene i bambini dobbiamo stare bene noi...non è facile in questa società. Chi ha tempo e voglia può guardare qui:
http://www.slideshare.net/aferrand/alimentazione-ferrando-obesit-acquario-2015


BRONCHIOLITE

Influenza e Bronchiolite

Cari genitori
I dati liguri dell'influenza  indicano una aumento in questa settimana dell'influenza e delle infezioni simili all'influenza (ILI): Influenza like illness)
Per l'età pediatrica desta qualche preoccupazione l'isolamento di campioni del Virus Respiratorio Sinciziale (VRS) che è il principale responsabile di una particolare bronchite del bambino piccolo (sotto ai due anni) chiamata BRONCHIOLITE. Si manifesta con difficoltà respiratoria (affanno e frequenza respiratoria superiore ai 40-50 atti al minuto), con respirazione difficoltosa (rientramenti al giugulo e movimenti dell'addome) che richiede spesso ricovero in quanto l'unica terapia, in caso di difficoltà respiratoria, è la somministrazione di ossigeno e una abbondante idratazione. A poco, o nulla, servono antibiotico e cortisone anche se vengono utilizzati , soprattutto in situazioni di rischio.
Come si diagnostica???? Difficoltà respiratoria (affanno), febbre  spesso assente, tosse variabile (potrebbe essere anche assente), condizioni generali scadenti. Il criterio principale per il ricovero è la saturazione di ossigeno ottenuta con il saturimetro da parte del pediatra. Altro dato fondamentale la frequenza respiratoria  e le condizioni generali
Come si cura?? Come detto sopra: idratazione generale( bere) e locale( aerosol). Su indicazione del pediatra broncodilatatori e/o adrenalina. Se saturazione bassa: ossigeno (in ospedale)
E SOPRATTUTTO COME SI PREVIENE??? Soprattutto nei bambini sotto l'anno di età e in particolate sotto ai 3-4 mesi di vita evitando contatti con tante persone. Una delle cause principali di ricovero è il passaggio del virus dal fratellino o sorellina che vanno all'asilo al lattante. In questo caso da valutare se la situazione familiare consente di tenere il bambino grande che va all'asilo nido o all'asilo a casa nei primi mesi di vita del lattantino.
SEGNO DI ALLARME LA DIFFICOLTA' RESPIRATORIA E SEGNO DI PREOCCUPAZIONE L'ETA' DEL BAMBINO: SOTTTO AI 3 MESI QUASI SEMPRE NEESSARIO IL RICOVERO
Buona Giornata
Alberto Ferrando

mercoledì 4 febbraio 2015

INFLUENZA E BRONCHIOLITI: SIAMO MAL MESSI

INFLUENZA E BRONCHIOLITI: SIAMO MAL MESSI
Cari Genitori Vi invio il report dei casi in influenza e sindrome influenzale di questa settimana inviata dal dipartimento di salute dell'Università di Genova. Siamo in piena epidemia influenzale..ma forse il peggio deve ancora avvenire con le prossime settimane.
Se vedete nelle diapositive una gran parte di infezioni è causata dal VRS (virus respiratorio sinciziale) responsabile nel bambino piccolo di BROCHIOLITI. Tanti ricoveri necessari in quanto, soprattutto se il bambino ha pochi mesi ha bisogno di terapie di sostegno (ossigeno e flebo). Da qui la solita raccomandazione: EITATE CONTATT DI ESTRANEI (O ANCHE DI NOTI) CON I BAMBINI PICCOLI. PERMETTEVI UNAPASSEGGIATA ALL'ARIA APERTA MA EVITATE DI FARE "REMENARE" I BAMBINI DA ADULTI E ANCORA MENO DA BAMBINI PIU' GRANDI CHE FREQUENTANO L'ASILO (OVE CHI STA BENE HA TOSSE E RAFFREDDORE).
Ricordo che sono forme virali e non esiste una terapia e che l'antibiotico a nulla serve.
Qui sotto le tabelle




martedì 3 febbraio 2015

BAMBINI STOCCAFISSO!!! FATE FARE GINNASTICA AI BAMBINI A CASA.

APPELLO A GENITORI E INSEGNANTI: I RAGAZZI SI STANNO ANCHILOSANDO. IN FUTURO RIGIDI COME STOCCAFISSI? fate fare ginnastica libera

Cari genitori e personale scolastico
VISTOCHE A SCUOLA FANNO POCA GINNASTICA, NELLE ATTIVITA' SPORTIVE POCA...DEDICATE  UN PO' DI TEMPO A CASA A FARE GINNASTICA DEL CORPO AI BAMBINI CHE FA BENE ANCHE A VOI: Flessioni, toccare le punte dei piedi ecc... Magari qualche insegnate ci manda qualche esercizio da fare a casa??
Da anni sto osservando un fenomeno preoccupante: la maggior parte di ragazzi e ragazze (eccetto coloro che fanno danza, ginnastica artistica, alcune arti marziali) non riescono più a toccarsi la punta dei piedi con la punta delle dita tenero le ginocchia estese. Genitori e nonni dai 30 -40 anni su, attoniti e stupiti, fanno vedere che loro riescono a farlo e i figli dai 5-6 anni in su no!!! Magari fanno sport a livello agonistico, o 3 sport ma le sta dei lidi..le vedono e non le toccano. La soluzione è semplice: un po' di ginnastica a case, senza o con WII (utilizzata con la pedana) e magari a scuola invece di studiare storia dello sport fare un poco di ginnastica a corpo libero?? Siamo il paese ove viene fatta meno attività fisica :-(. Pensiamoci un pochino tutti: entrano a scuola alle 8 ed escono alle 16,30-17. Un tutte queste ore un po' di moto??? Oppure a casa?? Non costa nulla fare ginnastica e farla insieme agli amici o ai genitori non sarebbe carino? Non è una forma di abuso per omissione non fare in modo che facciamo movimento??? Guardate i post precedenti ove risultiamo il secondo paese più cicciotto e il primo per meno attività fisica :-(
Qui sotto alcuni filmati e foto

lunedì 2 febbraio 2015

ALIMENTAZIONE, DISTURBI DEL COMPORTAMENTO ALIMENTARE: SOFFOCAMENTO

INCONTRO ALLA SALA DELL'ACQUARIO IL GIORNO 4  FEBBRAIO sulla alimentazione.


Sono segnalati in aumento i disturbi del comportamento alimentare. I più frequenti sono ANORESSIA E BULIMIA. Ma non sono si soli.
Frequenti tra i giovani la ortoressia, la drunkoressia e la vigoressia (o bigoressia).
Ma la vera epidemia è l'alcolo, il fumo e le droghe.
Una mia idea è che questi disturbi siano facilitati, anche o soprattuttoi, da disturbi relazionali nei primi periodi di vita con accentramento di tutte le preoccupazioni sul "mi mangia" poco o troppo o solo poche cose. Non angosciate i vostri figli con il mangiare e poi..parliamone
NE PARLERO' IL 4 FEBBRAIO: LOCANDINA QUI SOTTO CON ALTR EVENTI. IN UNO STUDIO DI un paio di anni fa "....Dai questionari anonimi è emerso che gli studenti con un profilo di rischio per i disturbi sono 11,7%, con una maggior vulnerabilità delle ragazze che, nel 16,9% dei casi riportano punteggi elevati al test, mentre tra i coetanei il tasso è del 6,1%.
Inoltre, mentre per le femmine i punteggi di rischio tendono a concentrarsi tra i 15 e i 17 anni (circa 18%), per i maschi una maggiore problematicità è rilevabile tra i quindicenni (8,1%). Secondo i dati raccolti il fenomeno è in sensibile e graduale aumento: dal 10,3% del 2009 si passa 11,2% del 2010 e all’11,4% del 2011..."

ALIMENTAZIONE DEI BAMBINI,  e nON  SOLO: NATI PER LEGGERE E MANOVRA SALVAVITA

  • Mercoledì 4 febbraio ore 17,30 Acquario di Genova: Alimentazione dei bambini
  • Giovedì 5 febbraio: Biblioteca De Amicis, ore 17: Nati per Leggere
  • Mercoledì 11 Associazione Cara, ore 18: Manovra antisoffocamento
  • Domenica 15 : Villa Stalder ore 14,30: Manovra antisoffocamento
  • Mercoledì 18 Bibloteca De Amicis Manovra antisoffocamento
  • Sabato 28 pre 15 Sportiva Colle Degli Ometti: Manovra antisoffocamento








domenica 1 febbraio 2015

Svezzamento, divezzamento e desbelinamento del bambino

Svezzamento, divezzamento e desbelinamento del bambino
SVEZZAMENTO: SUBITO TUTTO. GRADUALMENTE...E.....LA MAMMA HA SEMPRE RAGIONE
Ne abbiamo già parlato qui: http://ferrandoalberto.blogspot.it/search?q=SVEZZAMENTO. Ogni anno su una rivista pediatrica importante si fa il punto su quanto apparso di rilevante e significativo nella letteratura internazionale.  La Rivista è “Medico e Bambino” (www.medicoebambino.it). Inizio con un articolo che “sfata” alcuni miti sull’alimentazione per cui il consiglio è di introdurre precocemente gli alimenti nello svezzamento e di evitare diete di eliminazione di alimenti per ritardare o evitare allergie nelle età future. 
Quando svezzare? Se latte materno dal 6 mese, se artificiale anche prima in base alle caratteristiche del bambino (c’è chi assaggia tutto e chi no) e ai consigli del pediatra e “a quanto Vi dice il Vostro cuore”: vedi “la mamma ha sempre ragione”: http://ferrandoalberto.blogspot.it/2013/10/la-mamma-ha-sempre-ragione-speciale.html
Egidio Barbi, Giorgio Longo e Irene Berti sono gli Autori della review sull’allergia alimentare IgE mediata pubblicata sulla prestigiosa Rivista  (Longo G, et al. IgE-mediated food allergy in children. Lancet 2013;382:1656-64). Un aggiornamento da non perdere, per la sua completezza e perché pone in risalto alcuni concetti rivoluzionari rispetto al pensiero e all’agire che ancora ci circonda sullo svezzamento e sulla aimentazione del bambino. I più importanti dei quali sono
“... è la dermatite atopica (eczema) che favorisce l’allergia alimentare e non il contrario...” 
“... la dieta di eliminazione sfavorisce il fisiologico processo di acquisizione della tolleranza e mette il bambino a rischio di reazioni gravi...” (introdurre presto gli alimenti)
L’articolo (i cui contenuti e la cui stesura sono stati condivisi con due esperti americani, fatto questo che ancora di più contribuisce a rendere universale la rivoluzione concettuale che propone) va “de- gustato” dall’inizio alla fine: per rendersi conto attraverso i dati epidemiologici che è effettivamente dall’epoca in cui si esagera con le diete di esclusione che c’è stata l’esplosione del problema sia in termini di incidenza che in termini di gravità (e anche di mortalità!) e di persistenza oltre l’età pediatrica; ……… per riflettere sui rischi ineludibili della dieta di esclusione, in particolare per ciò che concerne l’esposizione accidentale all’antigene escluso. 
L’articolo sfata anche  alcuni miti dai piedi di argilla come:
l’efficacia (NON DIMOSTRATA) preventiva delle diete di esclusione e dell’allattamento al seno esclusivo e prolungato; 
l’utilità di ritardare l’introduzione dei cibi solidi; 
l’opportunità di fare una dieta sulla base dei prick test positivi in assenza di sintomi. 
E, infine, per porre in risalto le evidenzesull’efficacia della desensibilizzazione orale nei bambini con allergia alimentare grave e sull’opportunità di eseguirla “tutto di un fiato” dopo un test di scatenamento positivo per non dare tempo al bambino allergico di “superallergizzarsi”. 
La documentazione scientifica dei benefici dell’allattamento precoce è ormai numerosa: 
Un importante studio prospettico finlandese, pubblicato su una prestigiosa rivista di allergologia pediatrica  (Allergy Clin Immunol 2013), ha dimostrato che la precoce introduzione di cibi solidi (precoce vuol dire dai 4-5 mesi di vita) anche fortemente allergenici come i cereali, uova e pesce, riduce significativamente il rischio di sviluppare malattie allergiche (come asma, eczema e rinite) a cinque anni di età. (anche a breve usciranno articoli che dicono il contrario..a volte certezze in medicina non ce ne sono),

Una ricerca statunitense dell’Università di Denver, in Colorado, ha dimostrato che uno svezzamento tardivo o troppo precoce dei bimbi, li espone al rischio di sviluppare diabete di tipo 1.

Per i lattanti la "finestra sicura" è tra i 4 e i 5 mesi. Nella ricerca, pubblicata sulla rivista Jama Pediatrics, si spiega anche che uno svezzamento precoce, prima dei 4 mesi, raddoppia il rischio di sviluppare la malattia autoimmune, mentre quello tardivo triplica questa possibilità.

Che fare? Sentite il Vostro pediatra, documentatevi, ma non troppo su Internet, seguite le attitudini di vostro figlio e, soprattutto, iniziate a mangiare voi perché dopo lo svezzamento intorno, all'ano di vita, partirà  il cosìdetto "DESBELINAMENTO" (TERMINE GENOVESE che significa tutto e in pratica vuol dire che mangerà di tutto cosa mangerà? quello che mangiate voi...e come lo mangerà? Come lo mangiate VOI. Quindi cari mamma e papà iniziata e mangiare seduti dritti a tavola, senza TV in cucina, masticate adeguatamente, e mangiate di tutto. Non vi piace la fritta e la verdura??? Siete grandi e vaccinati (spero): mangiatela :-) 
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BUONA DOMENICA