CARI GENITORI
DA ANNI ormai assistiamo al boom di prodotti naturali. In studio ormai non ho quasi più farmaci in quanto le ditte farmaceutiche si sono lanciate a vendere prodotti per tutti, quasi sempre naturali: propoli, echinacea, coenzima Q, flavonoidi, resveratorolo ecc. ecc. Per non parlare del boom di vendite quintuplicate negli ultimi anni di integratori, di farmaci fantasiosi (bava di lumaca per la tosse) ecc. ecc.
Ed è vero che in natura abbiamo tutto...anche i principlai veleni. Stiamo assistendo ad una "ideologizzazio ne" e estremizzazione di tutto. Stanno creando i farmaci da dare ai soggetti sani: pensate al boom di probiotici, prebiotici e (come li chiamo) belindibiotic venduti per... tutto, in farmacia, negli yoghur e che servono per stipsi, diarrea , metorismo, colesterolo, immunità ecc. Stiamo arrivando a patologie quasi psichiatriche da "naturomania".
Come pediatra sono preoccupato di queste cose portate all'estremo e nelle problematiche dei disturbi dell'alimentazione ove, dietro al naturale e al biologico si arriva ai DCA (disturbi del comportamento alimentare) ove la fanno da padrone l'anoressia e la bulimia ma stanno arrivando anche la vigoressia e l'ortoressia.
Oggi Vi parlo di quest'ultima:
L’ortoressia è l’ossessione di mangiare soltanto cibi rigorosamente sani, assolutamente incapaci di nuocere in alcun modo a chi li ingerisce. Desiderio lecito e da ricercare per tutti ma che portato alle estreme conseguenze diventa una patologia psichiatrica. Il nome di questa patologia, infatti, deriva dal greco orthos (giusto) e orexis(appetito). Rispetto alle più conosciute e diffuse anoressia e bulimia, l’ortoressia differisce nei comportamenti che induce: nell’anoressia e nella bulimia chi ne soffre concentra la propria attenzione sulla quantità del cibo; nell’ortoressia sulla sua qualità: quello che mangio è sano o è inquinato da sostanze tossiche? Quali probabilità ho di danneggiare il mio fisico ingerendo sostanze dannose all’organismo? E per chi soffre di questa patologia le assicurazioni che il cibo sia biologico, biodinamico, sterile, igienicamente impeccabile paiono essere del tutto insufficienti. Questo dato è suffragato dal fatto che è altissimo il numero di sofferenti di ortoressia fra i vegetariani, i vegani (i cosiddetti “vegetariani integralisti”, che non consumano né latte né uova né altri prodotti animali), le classi sociali a più alto tasso di istruzione quindi più informate, i consumatori abituali di prodotti biologici e biodinamici.
Dall'altro estremo abbiamo i consumatori abituali di cibo "spazzatura" (junk food) o cibo rumenta, Tra i due estremi si trova, ovviamente, il giusto
Alberto Ferrando
http://it.wikipedia.org/wiki/Ortoressia
DA ANNI ormai assistiamo al boom di prodotti naturali. In studio ormai non ho quasi più farmaci in quanto le ditte farmaceutiche si sono lanciate a vendere prodotti per tutti, quasi sempre naturali: propoli, echinacea, coenzima Q, flavonoidi, resveratorolo ecc. ecc. Per non parlare del boom di vendite quintuplicate negli ultimi anni di integratori, di farmaci fantasiosi (bava di lumaca per la tosse) ecc. ecc.
Ed è vero che in natura abbiamo tutto...anche i principlai veleni. Stiamo assistendo ad una "ideologizzazio ne" e estremizzazione di tutto. Stanno creando i farmaci da dare ai soggetti sani: pensate al boom di probiotici, prebiotici e (come li chiamo) belindibiotic venduti per... tutto, in farmacia, negli yoghur e che servono per stipsi, diarrea , metorismo, colesterolo, immunità ecc. Stiamo arrivando a patologie quasi psichiatriche da "naturomania".
Come pediatra sono preoccupato di queste cose portate all'estremo e nelle problematiche dei disturbi dell'alimentazione ove, dietro al naturale e al biologico si arriva ai DCA (disturbi del comportamento alimentare) ove la fanno da padrone l'anoressia e la bulimia ma stanno arrivando anche la vigoressia e l'ortoressia.
Oggi Vi parlo di quest'ultima:
L’ortoressia è l’ossessione di mangiare soltanto cibi rigorosamente sani, assolutamente incapaci di nuocere in alcun modo a chi li ingerisce. Desiderio lecito e da ricercare per tutti ma che portato alle estreme conseguenze diventa una patologia psichiatrica. Il nome di questa patologia, infatti, deriva dal greco orthos (giusto) e orexis(appetito). Rispetto alle più conosciute e diffuse anoressia e bulimia, l’ortoressia differisce nei comportamenti che induce: nell’anoressia e nella bulimia chi ne soffre concentra la propria attenzione sulla quantità del cibo; nell’ortoressia sulla sua qualità: quello che mangio è sano o è inquinato da sostanze tossiche? Quali probabilità ho di danneggiare il mio fisico ingerendo sostanze dannose all’organismo? E per chi soffre di questa patologia le assicurazioni che il cibo sia biologico, biodinamico, sterile, igienicamente impeccabile paiono essere del tutto insufficienti. Questo dato è suffragato dal fatto che è altissimo il numero di sofferenti di ortoressia fra i vegetariani, i vegani (i cosiddetti “vegetariani integralisti”, che non consumano né latte né uova né altri prodotti animali), le classi sociali a più alto tasso di istruzione quindi più informate, i consumatori abituali di prodotti biologici e biodinamici.
Dall'altro estremo abbiamo i consumatori abituali di cibo "spazzatura" (junk food) o cibo rumenta, Tra i due estremi si trova, ovviamente, il giusto
Alberto Ferrando
http://it.wikipedia.org/wiki/Ortoressia
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