Il 15 per cento degli adulti e il 30
per cento dei più giovani hanno un tatuaggio. Al ventiduesimo congresso della
società europea di Dermatologia e Venereologia ad Istanbul, un'intera
sessione è stata dedicata ai rischi legati ai tatuaggi.
Abbastanza frequenti infezioni e
reazioni croniche, allergi. Il 10 per cento degli inchiostri contiene
stafilococco, batteri dei coli e streptococchi che possono provocare infezioni a
volte gravi.
Se il tatuaggio non è fatto con
sicurezza si rischiano infezioni come epatiti, spesso gravi se non mortali. Il 30 per cento di chi
ha un tatuaggio sta meditando di eliminarlo. Ad esempio per fare un concorso
nelle forze dell'ordine o in una compagnia aerea non sono accettati. C'è chi ha fatto una carriera
inaspettata, manager o medici, e non vogliono mostrare il tatuaggio per evitare
pregiudizi, poi c'è chi l'ha fatto da giovane e invecchiando, con la pelle che
cede, lo vede slabbrato.
Eliminarli però non è così facile e
dipende da dimensione, profondità del pigmento e colore. Blu e nero vanno via
facilmente, altri colori sono quasi indelebili. Toglierli è un procedimento che
può essere doloroso e non si può mai cancellare del tutto un tatuaggio, può
restare un esisto cicatriziale La rimozione totale non esiste, la pelle non
torna mai come prima e non dimentica". Tratto http://www.repubblica.it/salute/2013/10/04/news/tatuaggi_tutti_i_rischi_secondo_i_dermatologi-67916924/?ref=twhr&utm_source=dlvr.it&utm_medium=twitter
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