SALUTE E FELICITA' CON I VACCINI
Cari Genitori e nonni e ragazzi,
insegnanti, educatori e tutti
Riprendo sul blog quanto scritto
dal Collega Roberto Burioni su FB, (medico, specialista in immunologia clinica,
dottore di ricerca in virologia molecolare), che studia a tempo pieno questi
argomenti da oltre 30 anni. Ripropongo
per i mei lettori i miei 40 anni di esperienza di pediatra che trovate , almeno
in parte, nel libro, ove si tratta anche di vaccini “Come Crescere mio figlio”
(http://www.amazon.it/crescere-figlio-genitori-risposte-pediatra/dp/886895107X/ref=zg_bs_5329313031_8)
e dico “anche” perché gli impegni che abbiamo come genitori e come pediatri
sono su tanti fronti: alimentazione, educazione , prevenzione ecc. ed appare
molto limitativo parlare tanto di un singolo, seppur importante, problema
Dice Burioni:
“1) i vaccini (mi riferisco a
quelli comunemente usati per l'infanzia) non sono pericolosi. Non hanno
sostanzialmente effetti collaterali di rilievo, per cui vaccinate in assoluta
tranquillità. Il vaccino più gravato da effetti collaterali è quello contro il
morbillo, che causa problemi seri in un caso su due-tre milioni; il morbillo
"vero" crea problemi seri in un caso su mille. Il vaccino esavalente
causa problemi gravi in un caso su cinquanta milioni. I vaccini non sovraccaricano il sistema immune: chi dice questo non
sa cosa sia il sistema immune, perché i vaccini lo rinforzano nel modo più
naturale possibile.I vostri bimbi hanno un sistema immune perfettamente in
grado di essere stimolato in tutta sicurezza dai vaccini. Ritardarli serve solo a lasciarli senza protezione più a lungo. I
vaccini non sono quasi mai controindicati: in ogni caso il vostro pediatra sa
se il vaccino si può fare, o si deve ritardare e potete seguire le sue
indicazioni nel caso specifico. Infine, i programmi di vaccinazione sono stati
messi a punto da esperti e validati da decenni di esperienza e osservazione,
così come i freni della vostra automobile. Modificarli sulla base di vostre
personali convinzioni non è mai una buona idea.
2) Le malattie dalle quali proteggono i vaccini sono molto pericolose,
anche se pensate che non lo siano (tipicamente con la frase "io l'ho presa
e non mi è successo niente"). Vi basterebbe vedere un caso di morbillo
complicato per togliervi dalla testa questa convinzione. E nessuna di queste
malattie è scomparsa, anche se non la vedete più. Per cui non vaccinando i vostri figli li esponete ad un rischio grave ed
ingiustificato (vedi sopra). Non solo: circolando di meno i virus, i vostri
figli potranno contrarre le malattie da adulti, con maggiore gravità. Per ultimo,
non vaccinando fate circolare i virus, per cui con il vostro comportamento
metterete a rischio anche la salute di chi, come per esempio un bimbo malato di
leucemia, non si può vaccinare.
3) sui vaccini non esistono due campane da ascoltare, come non esistono
due campane da ascoltare sul fatto che la terra sia tonda o che la benzina sia
infiammabile. Esiste l'intera comunità scientifica mondiale che afferma la
sicurezza e l'utilità dei vaccini ed una schiera piccola ma rumorosa di
persone (che evito di qualificare) senza alcuna autorevolezza scientifica, che
per motivi che non voglio indagare sostengono che i vaccini sono inutili e/o
pericolosi.
4) il fatto che alcuni giudici
abbiano accordato indennizzi dopo vaccinazioni in mancanza di un nesso causale
dimostrato scientificamente tra il danno ed il vaccino non dimostra nulla
contro i vaccini, ma pone invece un interrogativo sul funzionamento della
giustizia italiana.
5) le case farmaceutiche guadagnano molto più dalle malattie che dai
vaccini. Per cui se non vaccinate i vostri figli avranno per voi una sincera
gratitudine.
A questo non c'è nulla da aggiungere: a questo punto, i figli sono
vostri, fate come vi pare. Io la mia bimba l'ho vaccinata e come stanno le cose
ve l'ho detto; per questo ho la coscienza a posto. (ANCHE IO HO VACCINATO I
MIEI FIGLI E ME STESSO”
La legge italiana vi consente, in
alcuni casi, di non vaccinare i figli ed è quindi giusto che voi facciate
liberamente questa scelta, pagandone infine le conseguenze”.
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