SPORT E DOPING a
ragazzi e adolescenti. Ruolo dei genitori:
Notizia di
questi giorni: ragazzi del ciclismo dopati da Società e con genitori
consenzientiL.
Riportata partecipazione attiva: “Doping tra ciclisti dilettanti (anche
bambini): la nonna faceva la spesa di carne, frutta, insulina e ormoni”.
Lo sport deve
essere divertimento e attività fisica e relax. Leggi anche qui: https://ferrandoalberto.blogspot.it/search?q=doping
Alcuni decenni fa’
l’uso di sostanze dopanti era prerogativa degli atleti professionistici, poi
questa pratica si è progressivamente diffusa nel mondo sportivo dilettantistico
e amatoriale e, per motivi diversi anche in altri strati di popolazione, basti
pensare al doping cosmetico ovvero l’uso di farmaci per migliorare l’aspetto
fisico. Nel corso di questi anni si sono conosciuti i vari effetti collaterali
a breve e lungo termine legati all’assunzione di sostanze dopanti. La
letteratura scientifica di questi ultimi anni ha messo in evidenza che l’uso
abuso di sostanze dopanti comincia già in età adolescenziale con gravi
ripercussioni sulla salute costituendo così non solo un esempio di illecito
sportivo ma anche un problema di sanità pubblica e di educazione “malata”.
Lo sport viene
considerato importante perché rappresenta non solo un mezzo con cui
socializzare e divertirsi ma anche un momento educativo per i ragazzi. Infatti
esso dovrebbe insegnare il rispetto delle regole, a fronteggiare e superare gli
ostacoli, a mettersi in discussione con gli altri, a riconoscere i propri
limiti e in ultimo acquisire fiducia in se stessi. Un’altra analisi riguarda le
figure che accompagnano i ragazzi nelle
loro pratiche sportive: i compagni, l’allenatore e gli stessi genitori. I
compagni sono coloro con cui si segue un percorso e ci si confronta
agonisticamente. La socializzazione, soprattutto negli sport di squadra, è qui
un aspetto fondamentale. Nei giochi di squadra tutti danno il proprio
contributo per raggiungere un risultato, i compagni sono coloro con cui
condividere vittorie e sconfitte; si viene a creare uno spirito di gruppo e la
vittoria o la sconfitta è della squadra e non del singolo. Anche gli allenatori
vengono considerati importanti per il loro ruolo di aggregazione dei giovani ed
educatori della cultura sportiva. I genitori, pur sottolineando i vantaggi
della pratica sportiva, si considerano ovviamente importanti non tanto nel
ruolo di educatori ma per coloro che danno un sostegno economico, per
incoraggiare e aiutare nei momenti critici e infine per dare un giusto valore
allo sport. Qualche genitore ha però sottolineato come
sia radicalmente cambiato il mondo dello sport in questi ultimi anni diventando
molto competitivo ed evidenziando tutte le conseguenze negative, dai falsi miti
al doping. Dai dati ottenuti risulta che questo fenomeno è un tema poco
trattato in famiglia e tra i coetanei e solo superficialmente se ne parla a
scuola o con gli allenatori. Le maggiori informazioni sul fenomeno si hanno dai
mass media in occasione di scandali che coinvolgono personaggi famosi o per
fare audience sorvolando a volte sulla realtà del fenomeno. Gli stessi genitori
ammettono di saper poco o nulla del
doping e la loro conoscenza sul doping è soprattutto fonte di notizie riportate
dalla cronaca. Il timore che i ragazzi possano assumere sostanze è presente nei
genitori, d’altro canto li considerano troppo piccoli per doparsi. Unanime è
invece la convinzione che i farmaci devono essere usati solo per scopi
terapeutici e se prescritti dai medici.
Importante illustrare
e spiegare ai ragazzi il doping, i pericoli ad esso connessi e i danni
derivanti dal cattivo uso dei farmaci. Un
ruolo importante viene svolto dalla
scuola dove i ragazzi passano la maggior parte del tempo, ruolo privilegiato
per educare i ragazzi ad un sano stile di vita.
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