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sabato 19 gennaio 2019

E se mio figlio si drogasse come faccio a capirlo?

E se mio figlio si drogasse come faccio a capirlo?
Le droghe inducono dei cambiamenti fisiologici (occhi arrossati, pupille dilatate o a "capocchia di spillo", variazione nella sensibilità alla luce, etc.) e comportamentali (difficoltà di ragionamento, eloquio lento oppure eccitazione fisica e tendenza alla ipertattività) che costituiscono dei segnali da non sottovalutare.
Alcuni indicatori, presenti anche a distanza di qualche ora, possono rilevare l'assunzione di sostanze psicotrope. Va valutato il quadro globale perché alcuni sintomi e segni isolati si osservano anche in situazioni di stanchezza o in caso di forti emozioni negative:
  • sonnolenza;
  • lentezza nel ragionamento;
  • torpore e annebbiamento mentale;
  • senso di euforia, "ridarella";
  • estrema sensibilità per l'ambiente circostante;
  • senso del tempo dilatato, linguaggio "pasticciato" con numerosi lapsus e difficoltà a trovare le parole;
  • grande difficoltà di memoria e concentrazione con facilità a distrarsi;
  • pupille molto strette o molto dilatate secondo il tipo di sostanza assunta;
  • senso di eccitazione generale con ostentata sicurezza e buonumore, incapacità a stare fermo;
  • bisogno di parlare senza avere niente da dire e senza ascoltare ciò che dicono gli altri;
  • difficoltà ad addormentarsi;
  • inclinazione alla violenza, prepotenza e sopraffazione.

Secondo il tipo di sostanza assunta, si hanno effetti immediati:
  • oppio: alterazione dello stato di coscienza unita ad euforia e, dopo qualche ora, depressione, sonnolenza e possibili disturbi all'apparato digerente e alla circolazione;
  • morfina  a minime dosi causa euforia, piacevole ebbrezza ed alterazione dello stato di coscienza.  A dosi più elevate, produce annullamento della percezione del dolore e sonno profondo;
  • eroina  effetti variabili da persona a persona. Alternanza di stati euforici e depressivi, forte eccitazione e passività, annullamento del dolore, sensazioni di calore e bradicardia e depressione respiratoria;
  • metadone: sonnolenza, stordimento, sudore, vertigini, pruriti, vomito, etc.;
  • cocaina: grande sensazione di forza ed energia con riduzione della fatica, eccitazione, si tende a parlare molto, anoressia, euforia, minore sensibilità alla fatica e al dolore. Le pupille sono dilatate ed è presente fotofobia (ipersensibilità alla luce). Dopo qualche ora subentra stanchezza, sonnolenza e depressione;
  • amfetamine: eccitazione, potenziamento delle capacità intellettive e della memoria, euforia, inappetenza e insonnia;
  • crack euforia, perdurante da due a venti minuti, con alternanti sensazioni di depressione e delusione. Tachicardia e ipertensine, allucinazioni, comportamenti aggressivi e violenti, tendenze suicidarie;
  • barbiturici e tranquillanti: gli effetti variano da un preparato all'altro. Sempre presente rilassamento, torpore, attenuazione del dolore fisico e diminuzione delle inibizioni;
  • L.S.D. ilarità e modificazione delle percezioni visive ed uditive "Viaggio psichedelico" è chiamata l'impressionante esperienza che deriva dall'assunzione della sostanza. Il "viaggio" che può durare sino ad 8h, si articola generalmente in tre fasi distinte: quella della partenza o "previaggio", quella propriamente "allucinatoria", quella "depressiva" o del ritorno:
    • nella prima ora si possono registrare fugaci allucinazioni e stati d'animo mutevoli;
    • durante il "previaggio" si determina spesso una fortissima ansia ed angoscia che può sfociare anche in tentativi di suicidio;
    • la fase "allucinatoria" è caratterizzata da distorsioni sensoriali, da alterazioni nella percezione delle forme, dei colori e dei suoni e da depersonalizzazione. Tipiche sono le false sensazioni di leggerezza del proprio corpo e di estrema forza per cui il soggetto ha l'impressione di volare o la convinzione di poter fermare, ad esempio, con la sola forza fisica una autovettura in corsa;
    • nell'ultima fase "del ritorno" si ha una diminuzione improvvisa dei fenomeni del periodo precedente con stordimento, sonnolenza, disorientamento e forte depressione;
  • marijuana:gli effetti variano da un individuo all'altro e sono caratterizzati da euforia, aumento della sensibilità visiva ed uditiva, diminuzione delle inibizioni, sensazioni di benessere, rilassamento e talvolta sonnolenza, distorsioni spazio-temporali, possibili allucinazioni, stati di eccitazione seguiti poi da rilassamento e sonnolenza. A dosaggi elevati si possono manifestare depersonalizzazione, disorientamento, allucinazioni visive e uditive, confusione mentale e delirio;
  • olio di hashish sono simili a quelli provocati dall'hashish ma molto più forti e intensi.

Se vi confessa di aver iniziato a fare uso di sostanze stupefacenti: 
  • fatevi dire nel dettaglio il tipo o i tipi di sostanza, la modalità e il numero di assunzioni. Analizzate insieme a lui l'esperienza vissuta e le sensazioni percepite;
  • rivolgetevi a qualche professionista esperto (medico di famiglia, psicologo, etc.) che abbia la necessaria esperienza per potervi dare il primo aiuto e indirizzarvi verso centri specializzati;
  • riorganizzate con lui la sua giornata, gli impegni, le attività e pretendete una maggiore partecipazione alla vita della famiglia;
  • cambiate la vita del nucleo familiare, tendendo a mantenerla più unita sia nel quotidiano sia nelle occasioni di svago, avendo cura di programmare con attenzione le cose senza mai lasciare a disposizione momenti vuoti;
  • in altre parole, fate in modo che non avverta il peso della solitudine;
  • verificate costantemente le sue dichiarazioni e affermazioni senza aver paura di sembrare oppressivi o invadenti;
  • riducete al minimo il suo denaro personale con un attento controllo delle spese;
  • informatevi sulle compagnie che frequenta, soprattutto sui coetanei che sono stati coinvolti nelle prime assunzioni di droga;
  • entrate in contatto con i genitori degli altri ragazzi coinvolti nel giro, informateli su cosa siete venuti a conoscenza;
  • non chiudetevi nell'isolamento di una "vergogna inconfessabile" ma coinvolgete il maggior numero possibile di persone nel recupero di vostro figlio, creandogli attorno una rete sociale;
  • approfondite la conoscenza del problema, partecipando ad incontri o dibattiti e cercando di far tesoro di esperienze simili di altri genitori;
  • mostrate pazienza e fermezza di fronte alle rimostranze di vostro figlio, anche se giudicherà tutto questo assurdo e limitante per la sua libertà personale, senza imporre nulla in modo autoritario, ma spiegando il perché di ogni decisione presa.
Quando si è stabilita una condizione di tossicodipendenza, il tipo di sostanza assunta dà luogo ad indicatori comportamentali e fisiologici specifici:
  • oppio provoca tossicomania con forte deperimento (apatia e sonnolenza) ed elevata dipendenza fisica;
  • morfina: indicatori evidenti sono: pupille contratte, sonnolenza, inappetenza, nausea, cicatrizzazioni e/o indurimenti dovuti alle iniezioni. L'abuso produce assuefazione e grave dipendenza fisica e psichica. Il morfinomane, in crisi di astinenza, si presenta pallido, inespressivo, con abbondante sudorazione, respirazione affannosa, tremori, disturbi della parola, grave forma di stitichezza, attacchi di febbre, etc.;
  • eroina: stessi disturbi ma più rapidi. Il fenomeno della assuefazione è rapido e la dipendenza fisica e psichica è fortissima. La sindrome da astinenza, particolarmente dolorosa, predispone il tossicomane ad atti inconsulti e violenti;
  • metadone: vertigini, pupille contratte, polso e respirazione rallentati;
  • cocaina aspetto allucinato, tachicardia. lesioni cutanee. L'eccitazione del cocainomane è talvolta così elevata che l'assuntore è costretto ad ingerire o ad iniettarsi un "deprimente-antagonista" per ridurre gli effetti della sostanza;
  • amfetamine danno luogo ad effetti simili all'abuso di cocaina: eccitazione, potenziamento delle capacità intellettive e della memoria, annullamento delle sensazioni di fame, di dolore e sforzo fisico e quali sintomi secondari, tremori, irritabilità, loquacità ed ansietà. La tolleranza è elevata e obbliga il tossicomane ad un costante aumento delle dosi. La dipendenza psichica è fortissima e quella fisica è atipica in quanto il consumatore deve sospenderne periodicamente l'assunzione per qualche giorno. Durante l'astinenza si manifestano disturbi (apatia, insonnia, depressione e dolori muscolari) che cessano o si attenuano con l'assunzione di sostanze ad effetti "antagonisti" (oppiacei o depressivi) rispetto alle amfetamine;
  • crack: tachicardia e manie suicide. A differenza della cocaina da cui deriva, il crack ha la pericolosa caratteristica di provocare in tempi brevi grave dipendenza fisica e psichica, lesioni cutanee;
  • barbiturici e tranquillanticomportamento da ubriaco, polso e respirazione rallentati e disturbi della coordinazione sono gli indicatori di assuefazione. La "sindrome da astinenza", simile a quella da oppiacei, è caratterizzata da ansia, tremori, contrazioni muscolari involontarie, vertigini, nausea e vomito. L'intossicazione cronica, che ha effetti poco evidenti, comporta nel tempo lesioni epatiche e renali; quella acuta può sfociare in uno stato di coma con possibili esiti letali per arresto respiratorio e/o insufficienza renale. L'abuso di tranquillanti produce dipendenza fisica e psichica, quest'ultima particolarmente accentuata. L'intossicazione cronica si manifesta con ricorrente sonnolenza, minore lucidità mentale e difficoltà di concentrazione; quella acuta determina gravi alterazioni della personalità, profonda depressione, difficoltà respiratorie ed anche coma e morte;
  • L.S.D.:depersonalizzazione, aggressività, incoerenza linguistica e dilatazione pupillare;
  • marijuana, l'hashish e l'olio di hashish  non danno dipendenza fisica e quindi non provocano neanche una sintomatologia da "sindrome di astinenza" ma causano effetti acuti e favoriscono insorgenza di patologia psichiatrica negli anni successivi se assunti sotto ai 21 anni di età (causano loesioni delle connessioni nervose del cervello irreversibili e variabili da soggetto a soggetto)




1 commento:

  1. Grazie ancora dr Ferrando. ARGOMENTO DI ESTREMA IMPORTANZA PER NOI GENITORI DI RAGAZZI DI 14/21 ANNI

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