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sabato 5 giugno 2021

VACCINARE DAI 12 AI 15 ANNI? ALCUNE COSE DA SAPERE. RISPOSTE A POSSIBILI DOMANDE (al 6 giugno 2021)

VACCINARE DAI 12 AI 15 ANNI? ALCUNE COSE DA SAPERE. RISPOSTE A POSSIBILI DOMANDE
Il comitato per i medicinali per uso umano (CHMP) dell’EMA ha raccomandato di concedere un'estensione di indicazione per Comirnaty, vaccino anti-COVID-19, in modo da includere l’uso nei bambini di età compresa tra 12 e 15 anni. 
Il vaccino è già approvato per gli adulti e gli adolescenti a partire dai 16 anni di età.
L'uso di Comirnaty nei bambini dai 12 ai 15 anni sarà lo stesso di quello autorizzato per gli adulti e gli adolescenti di età pari o superiore a 16 anni. 
Il vaccino è somministrato in due iniezioni nel muscolo della parte superiore del braccio, a distanza di al- meno tre settimane l’una dall’altra.
Il Comitato europeo ha ritenuto che i benefici di Comirnaty nei bambini di età compresa tra 12 e 15 anni siano superiori ai rischi, in particolare in quelli che presentano condizioni che aumentano il rischio di COVID-19 grave.

L’AIFA ha autorizzato l’uso anche in Italia e gli organismi istituzionali (nelle parole del Ministro Speranza) di-chiarano che “ora sarà possibile estendere la campagna di vaccinazione anche ai più giovani. È una novità importante, pensando anche alla riapertura delle scuole a settembre”.
La prima Nazione ad avere iniziato la vaccinazione in questa fascia di età è stata il Canada, seguita dagli USA, e in Europa la Germania si è mossa tra le prime così come l’Inghilterra.
Con riferimento alla nuova fase del piano“le Regioni e le Province autonome dovranno garantire, prima dell'inizio dell'anno scolastico, la massima copertura possibile di tutta la popolazione studentesca, nelle fasce di età per le quali la vaccinazione sarà possibile, dunque dai 12 anni in poi”. 






DOTTORE HO ALCUNE DOMANDE DA FARE
1- Ma questa infezione se la dovessi prendere mi può fare stare male?
La risposta è no, nella strangrande maggioranza dei casi. Ma non in tutti E' una infezione a volte molto grave nelle persone di una certa età (i tuoi nonni) e in quelle che hanno malattie,nei giovani questo accade molto raramente.
2- E allora perché dovrei farla?
La risposta è che per quello che è successo e che potrà succedere e per tutti i sacrifici che hai dovuto accettare (no scuola, no sport, no feste, pochi rapporti con amici) la vaccinazione è importante perché potrà darti l’opportunità di far tornare e mantenere una vita sociale.  Bisogna sapere che tanti casi sono asintomatici: hanno e diffondono il virus senza saperlo. 
Dunque una scelta per se stessi e non (solo) per gli altri. 
 3. “Potrei essere anche convinto, ma non so se questa vaccinazione mi possa fare stare male”.
Nel corso degli anni ogni bambino e poi adolescente ha fatto tante vaccinazioni e senza problemi. Tu non lo ricordi bene ma è così. Chiedilo ai tuoi genitori. Queste vaccinazioni sono state importanti per i bambini e i futuri adulti perché ti hanno evitato infezioni che un tempo erano pericolose per se stessi (e anche per gli altri) anche di più del Coronavirus. E quello che stai vedendo e sentendo con i milioni di casi di adulti che si stanno vaccinando nel mondo, ti deve rendere tranquillo perché le cose andranno bene. Il vaccino che devi fare è stato studiato, si continuerà a farlo, e al momento ragazzi della tua età che sono stati vaccinati non hanno avuto l’infezione da Coronavirus, nella totalità dei casi. Poi, come in tutte le cose, al pari dei rischi che posso esserci prendendo una medicina o andando in motorino, per quanto ci sia la massima accortezza ed attenzione, può esserci qualche evento non previsto, raro, rarissimo, ma quello che più comunemente potrà accadere è di avere un pò di dolore nel punto dell’infezione, magari un pò di febbre, stanchezza o dolore alle ossa che per un giorno non ti farà andare a scuola, ma questa volta non dovrai fare la didattica a distanza (!), che sarà un ricordo di quelli che ti saranno stati utili per capire quanto sia importante “la presenza”, quella vissuta di ogni singola esperienza di vita.

4. Ci penso, dovrò decidere con i miei genitori; c’è qualche altra cosa che dovrei sapere per fare la scelta migliore?
Le dosi del vaccino saranno due, come per gli adulti. La seconda la farai dopo 21 giorni dalla prima. Vorrei dirti un ultima cosa e te la dico più come padre o come persona che ha conosciuto tanti ragazzi/e come te. In questo lungo anno in tanti abbiamo pensato (e non siamo stati capaci di dirlo con le parole giuste), che voi ragazzi (e i bambini) siete la cosa più importante per noi, siete costantemente nei nostri pensieri. Il tuo futuro, e il vostro futuro, più di quello di altri è quello che ci interessa di più. Sono sicuro che il vaccino che potrai fare sarà una parte piccola, ma magari importante, per la tua serenità e felicità.
Da "Medico e Bambino" - Federico Marchetti

Altre possibili domande:
ELEMENTI A FAVORE DELLA VACCINAZIONE IN ETÀ PEDIATRICA Aggiornato al 04/06/2021 
1. RIDUZIONE DELLA COMPARSA DI VARIANTI
È ormai assodato che più il Coronavirus si trasmette più ha possibilità di replicarsi e di mutare. Non vaccinando rapidamente i bambini rimarrà sempre la possibilità che il virus continui a diffondersi e a mutare in varianti più pericolose, comprese quelle che potrebbero risultare più pericolose proprio per i più piccoli. 
2. PROTEZIONE DI COLORO CHE HANNO UNA SCARSA RISPOSTA AL VACCINO
Il vaccino evita che il virus circoli e protegge le persone su cui il vaccino funziona poco, come i trapiantati d’organo, i malati oncologici o coloro che hanno risposte immunitarie compromesse. Tutti gli interventi medici, compresi i vaccini non funzionano al 100%. Allo stato attuale i più efficaci hanno un’efficacia del 94-95%. Di conseguenza una parte di popolazione potrà comunque infettarsi nonostante abbia fatto il vaccino: limitare la circolazione del virus riduce al minimo questi rischi. 
3. LA VACCINAZIONE RIDUCE IL CONTAGIO
Dagli studi israeliani, inglesi e americani si è visto che i vaccini in uso proteggono non solo dalle forme gravi di COVID-19 ma, almeno in parte, anche dal contagio riducendo in tal modo la trasmissione del Coronavirus. 
4. ANCHE IN ETÀ PEDIATRICA CI POSSONO ESSERE CASI GRAVI, ANCHE SE RARAMENTE
Sebbene il COVID-19 passi quasi inosservata nella maggior parte della popolazione pediatrica, il tasso di ricovero ospedaliero nei bambini risulta, a seconda degli studi, dal 13 al 65% elevato. Nei bambini, inoltre, è descritta una sindrome infiammatoria multisistemica  (MISC). 
5. ESISTE IL LONG-COVID PEDIATRICO
Il long-Covid (cioè la situazione per cui alcuni pazienti, che hanno avuto una forma di malattia Covid- 19 da severa a moderata o lieve, possono soffrire di sintomi variabili e debilitanti per molti mesi dopo l'infezione iniziale) esiste anche in età pediatrica: sono stati pubblicati alcuni dati da cui emerge che, in età pediatrica, viene riportato almeno un sintomo, dopo 5 settimane dall’infezione da Covid-19, nel 13% dei bambini di età inferiore a 11 anni e nel 15% dei ragazzi di età compresa tra i 12 e i 16 anni. Almeno il 20% degli adolescenti che si sono contagiati si porta dietro problemi di tipo psicologico come ansia, depressione, paura di quello che è successo o che potrà capitare in futuro. 
7. SI TEME CHE I BAMBINI POSSANO DIVENTARE LA PIÙ IMPORTANTE FONTE DI CONTAGIO
I bambini non sono superdiffusori di SARS-CoV-2 come lo sono per altri virus, tra cui quello dell’influenza. Ma l’insorgere di varianti che si diffondono più rapidamente, abbinato all’aumento dei tassi di vaccinazione tra gli adulti, significa che presto bambini e adolescenti potrebbero diventare più rilevanti per la diffusione del contagio. Ricordiamo che il Italia ci sono più di 10milioni di individui sotto i 18 anni (il 19% della popolazione). 
8. VACCINAZIONE CRUCIALE PER LA RIPRESA DELLA SCUOLA IN PRESENZA
Se vogliamo che le lezioni scolastiche riprendano in presenza è da valutare, considerando che la maggior parte degli insegnanti si sono già vaccinati, la vaccinazione anche degli studenti: non possiamo permetterci un altro anno scolastico come quello che sta terminando. 

Alcune possibili obiezioni:
1. I BAMBINI HANNO MOLTO SPESSO FORME ASINTOMATICHE O LIEVI: 
SPESSO NON VUOL DIRE SEMPRE!!!
2. I BAMBINI CONTAGIANO MOLTO POCO: MA contagiano.Personalmente ho seguito famiglie ammalate contagiate dai figli
3. NON SI HANNO STUDI A  LUNGO TERMINE 
INEVITABILE: STIAMO SCRIVENDO LA STORIA o come casa De Gregori: "La storia siamo noi"
4. VACCINO PFIZER SPERIMENTATO SU POCHI BAMBINI: 
ALMENO PER ORA:destinata a modificarsi rapidamente con l’autorizzazione alla immissione in commercio.





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