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mercoledì 30 marzo 2022

CHE DISTURBO EMERGENTE LA SOLITUDINE. Notizia di oggi: trovara mummificata in casa. Lettera : La solitudine delle mamme

 CHE DISTURBO EMERGENTE LA SOLITUDINE. Notizia di oggi: trovara mummificata in casa. SEGUE Lettera : La solitudine delle mamme 

NOTIZIA DI OGGI 30 MARZO 2022: Trieste, 90enne trovata mummificata in casa dai funzionari INPS. “Deceduta da diversi anni. Sul tavolo prodotti scaduti nel 2018”: .....i sanitari e la polizia locale e sono entrati nell’appartamento della donna, dove hanno trovato il cadavere della donna insieme al suo gatto.

Fonte Non risponde al controllo dell'Inps, era morta in casa da anni ...https://www.ilgazzettino.it › Nordest › Trieste

La solitudine rappresenta una emergenza globale seconda soltanto a (e nemmeno del tutto separata) da quella della povertà. Una priorità sottostimata per le conseguenze devastanti che il sentimento di solitudine produce sulla salute fiica (malattie metaboliche e cardiovascolari in primo luogo) e sulla salute mentale (aumentato rischio di disturbi del sonno e del comportamento, di difetto cognitivo e di demenza, di dipendenze e di suicidio) e per gli insostenibili costi economici, individuali e sociali, che tutto questo comporta

Caro dottore

Sono la mamma di 2 bambini, di 1 e 3 anni, che ha scelto di smettere di lavorare per stare dietro ai ai figli. Sono soddisfatta della scelta e mio marito è sempre, compatibilmente con il lavoro, presente. Non abbiamo purtroppo nonni in grado di aiutarci e debbo dire che quello che mi è “pesato” di più è stata la solitudine oltre alla mancanza di spazi per i bambini, di punti di incontro per neo mamme ma anche per mamme con bambini più grandi.

Purtroppo non ho trovato posto al Nido per il più grande che avrebbe bisogno di frequentare altri bambini. Soprattutto nella stagione invernale, quando le giornate sono fredde e con brutte condizioni atmosferiche, arrivo alla sera veramente stanca e, se mio marito lavora di più, mi sento sola e un po' triste…Poi guardo i miei bambini e mi si riscalda il cuore.

Si può fare qualcosa per aiutare le famiglie? Anche per aiutare  le coppie invece di lamentarsi del calo della natalità..ma fare i genitori bello ma…molto impegnativo se non si hanno aiuti e sostegni famigliari o dalla società.  Vorremo avere altri figli ma temo che ci fermeremo

 

MAMME (E FAMIGLIE) SOLE

Cara mamma

Se non esiste una famiglia (nonni, zie, zii, ecc.) una mamma è sola a gestire la casa e i figli.

E LA SOLITUDINE e la mancanza di una rete sociale è un grande problema che una società civile deve saper affrontare.

Sono state istituite le figure del Garante dei diritti dell’infanzia e della adolescenza sia nel Comune di Genova che a livello regionale e la invito a contattarli per segnalare quanto lei, e tante mamme, segnalano a noi pediatri. Lei non ha aiti e ha fatto una scelta, con suo marito: sacrificare e lasciare  il lavoro per stare con i figli. Ma non tutti possono fare questa scelta. A volte uno stipendio non basta e si debbono fare i salti mortali per arrivare a fine giornata. 

Dice un proverbio africano “per allevare un bambino ci vuole un villaggio”: dobbiamo ricreare un villaggio e una rete sociale di aiuto per le neomamme, i neopapà. Ma non solo anche  per chi è solo e per gli anziani.

Viviamo in città e in palazzi (a volte case dormitorio) e non conosciamo neanche i nostri vicini.

Tanti trovano compagnia in un animale da compagnia mancando una umanità che gli faccia compagnia.

Un momento molto delicato in tanti casi è l’arrivo a casa dopo la nascita di un neonato: mamme sole, a volte “abbandonate” in casa, dimesse dall’ospedale con un neonato dopo un paio di giorni, senza alcun aiuto famigliare. Anzi. Quando nasce un bambino arrivano tanti consigli e, spesso, tante critiche. Fai così o non fare così, sbagli, sbagli, sbagli si sentono spesso dire. Critiche di cui nessuno, tanto meno una mamma, ha bisogno e che spesso fanno male. 

Ricordate che “le parole fanno male più delle botte” (Ultime parole lasciate da una adolescente, Carolina Picchio, suicidatasi dopo episodio di cyberbullismo). 

Oltre alle iniziative che una società civile deve mettere in atto segnalando, ripeto, ai Garanti dell’infanzia esiste anche una responsabilità civile e sociale di ognuno di noi: se vedete una mamma triste o in difficoltà provate a sorriderle e magari ad aiutarla e non a criticarla.

Da decenni ripeto, e scrivo che “La mamma ha sempre ragione”!!!! E’ lei che conosce di più il suo bebè ed è lei che “deve” stare bene e che “deve” essere aiutata.

Fare la mamma (e anche il papà) “è un mestiere” molto difficile. Viviamo in una società che non è a misura di madre (e neanche di bambini), dove ancora oggi succede di rischiare di perdere il lavoro quando si mette al mondo un figlio. Lei lo ha fatto per scelta ma in alcuni casi si viene “spinte” a lasciare.

“spinte” a lasciare il lavoro. 

Oggi le mamme sono, quasi sempre, sole, senza aiuti, stanche e spesso non hanno né il tempo né il diritto di lamentarsi. Per fortuna lei ha un marito presente ma in alcuni casi alle mamme che non lavorano fuori casa non viene riconosciuto il durissimo lavoro di gestire la casa e i figli. Mentre  e quelle che lavorano fanno due lavori: lasciate almeno il diritto di essere stanche

Le mamme che lavorano finiscono per avere sulle loro spalle il peso di ogni cosa: la cura dei figli, la gestione e l’organizzazione del loro tempo, la casa, l’alimentazione della famiglia. 

Per quanto un padre possa essere presente, il ruolo principale continua a essere quello della madre.

Una mamma non ha quasi mai tempo per se. Tutte le sue attenzioni sono assorbite dagli impegni dei figli, dalla loro cura. Le loro esigenze di donna vengono trascurate o dimenticate.

RICORDATE CHE PER DARE AI PROPRI FIGLI E’ IMPORTANTE AVER CURA DI SE STESSI E AL RAPPORTO DI COPPIA: AVERE DEGLI SPAZI PER LA MAMMA E PER IL PAPA’ E SPAZI PER LA COPPIA.

LO RACCOMANDO PROPRIO PER IL BENE DEI FIGLI!!!!!! UN BAMBINO STA BENE SE STANNO BENE MAMMA E PAPA. E quando dedichiamo tenpo a noi stessi cerchiamo di evitare di nutrire sensi di colpa nei confronti dei figli (che quando crescono potrebbero farcelo pesare).

Non dobbiamo vergognarci dii essere stanchi (mamma e papà): fare i genitori è impegnativo ma anche ricco di soddisfazioni.

Cerchiamo di frequentare altre mamme, altre coppie, di conoscere i nostri vicini e a parlare anche dei nostri sentimenti, di eventuali malesseri. Parlare, e avere qualcuno che ci ascolta, aiuta a sfogarci e a scaricare ansie e stress.

“A volte basta poco: un pasto pronto, un aiuto in più in casa, una bella dormita o una serata con le amiche. Serve anche meno: un’ora dedicata a noi, a leggere un libro sul divano o ad assaporare il silenzio, una passeggiata a fare la spesa, riprendere attività fisica.

Per la vicenda descritta sopra vedremo. Da piccolo io andavo a  scuola da solo già nelle elementari, come tutti (da Via Francesco Sivori al Convitto C. Colombo e nei pomeriggi giocavamo incustoditi tutto il giorno nella campagna dove hanno costruito poi  le case sotto al Righi). 

Erano altri tempi sicuramente ora i bambini sono accompagnati in auto dappertutto da genitori o nonni maggiordomi spesso attaccati al cellulare. Altri tempi…..



 

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