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giovedì 21 novembre 2024

La pertosse: una malattia da non sottovalutare! 🦠🤧

La pertosse: una malattia da non sottovalutare! ðŸ¦ ðŸ¤§

La pertosse è una malattia infettiva e contagiosa che può preoccupare molto genitori e pediatri, soprattutto perché è particolarmente pericolosa nei bambini piccoli. 

Nonostante esista un vaccino efficace, la malattia è ancora presente e può colpire persone di tutte le età, con gravi conseguenze per i neonati e i più fragili.

Anche aver fatto la malattia non fornisce una immunità permanente.

E’ contagiosa anche nelle fasi iniziali!!


Cos’è la pertosse? ðŸ¦ 

La pertosse è un’infezione batterica causata dal batterio Bordetella pertussis, che colpisce principalmente l’apparato respiratorio. È altamente contagiosa e si trasmette per via aerea, attraverso le goccioline emesse da una persona malata mentre tossisce o starnutisce.


Chi è a rischio? ðŸ‘¶ðŸ‘¦ðŸ‘©‍🦳

  • Neonati nei primi mesi di vita: troppo piccoli per essere vaccinati e quindi più vulnerabili.
  • Adolescenti e adulti: se non vaccinati o senza richiami, possono contrarre la malattia e trasmetterla ai bambini.
  • Donne in gravidanza non vaccinate: rischiano di infettarsi e trasmettere il batterio al neonato.

Come si manifesta? ðŸ¤”

La pertosse si sviluppa in tre fasi:

  1. Fase iniziale (1-2 settimane):
    Tosse secca e persistente che peggiora gradualmente.
  2. Fase acuta (2-6 settimane):
    Crisi di tosse intensa che possono causare:
    • Cianosi (il viso diventa blu per la mancanza di ossigeno).
    • Rantolo caratteristico quando il bambino riprende fiato (simile a un raglio d’asino).
    • Vomito dopo gli accessi di tosse.
  3. Convalescenza (2-3 settimane):
    I sintomi migliorano gradualmente, ma la tosse può persistere.

Nei neonati, la pertosse può manifestarsi senza tosse evidente ma con sintomi gravi come apnee o perdita di coscienza.


Diagnosi ðŸ©º

La diagnosi è spesso clinica, ma si possono utilizzare:

  • Tampone nasofaringeo: per rilevare il batterio.
  • Esami del sangue: per individuare anticorpi specifici.

Terapia ðŸ’Š

  • Antibiotici: efficaci soprattutto se somministrati nelle fasi iniziali.
  • Farmaci sintomatici: broncodilatatori o sedativi possono alleviare i sintomi.
  • Monitoraggio ospedaliero: nei casi gravi, soprattutto nei neonati.

Quanto dura il contagio? ðŸ•’

  • Senza terapia: fino a 4 settimane dall'inizio della malattia.
  • Con antibiotici: il contagio si riduce a 5 giorni dall'inizio del trattamento.

Complicazioni ðŸ˜Ÿ

La pertosse può provocare gravi conseguenze, soprattutto nei neonati:

  • Polmoniti
  • Otiti
  • Convulsioni
  • Danni neurologici
    Nei casi più gravi, può essere fatale.

Prevenzione: il vaccino è fondamentale ðŸ’‰✅

Per i bambini:

  • Prima dose: a partire dal 3° mese di vita.
  • Richiami: entro il primo anno, a 6 anni e a 14 anni.

Per le mamme in gravidanza:

  • Vaccinarsi tra la 28ª e la 36ª settimana di gestazione protegge il neonato grazie agli anticorpi trasmessi dalla madre.

Per gli adulti:

  • Richiamo ogni 10 anni per garantire una protezione efficace e proteggere i più piccoli.

Altri accorgimenti utili ðŸ§¼ðŸ¤²

  • Igiene delle mani: lavarle spesso per ridurre il rischio di trasmissione.
  • Starnuti e tosse “responsabili”: insegnare ai bambini a tossire o starnutire nell’incavo del braccio o in un fazzoletto monouso.
  • Evitare luoghi affollati: soprattutto con neonati non ancora vaccinati.
  • Vaccinare chi è a stretto contatto con neonati: genitori, nonni e baby-sitter.

Un messaggio ai genitori ðŸ’›

Proteggere i nostri bambini dalla pertosse è possibile grazie alla vaccinazione e a piccole attenzioni quotidiane. Non sottovalutiamo questa malattia: i vaccini non solo proteggono i più piccoli, ma anche tutta la comunità. Se avete dubbi, parlatene con il pediatra: insieme possiamo fare la differenza! ðŸ˜Š



 

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