I Primi 1000 Giorni: Perché sono le fondamenta del futuro (e perché a volte dobbiamo spegnere il cellulare per accendere la relazione)
Sottotitolo: Dalla focaccia genovese alle neuroscienze: una chiacchierata su come "raddrizzare la piantina" finché è giovane, insieme a genitori e nonni.
Cari genitori, cari nonni e cari tutti voi che vi prendete cura dei bambini,
Chi mi conosce sa che sono un "gufo": la sera tardi sono bello sveglio, mentre al mattino... beh, ci metto un po' a carburare!. Per fortuna, qui a Genova abbiamo una medicina infallibile: la focaccia pucciata nel caffelatte (meglio ancora se è quella del giorno prima riscaldata, una vera delizia per noi genovesi!).
Ma oggi, dopo il caffè, voglio condividere con voi alcune riflessioni nate da una recente intervista radiofonica, perché riguardano il bene più prezioso che abbiamo: il futuro dei nostri bambini.
Non solo "Dottore del bambino", ma "Dottore della Famiglia"
Spesso mi sento chiedere: "Ma come fa a gestire solo i bambini?". La verità è che il mio lavoro è molto più complesso e affascinante. Io non curo solo il piccolo paziente; io interagisco con le mamme, i papà, i nonni, le tate. Per questo ci piace farci chiamare Pediatri di Famiglia.
Vi svelo un segreto che ripeto spesso in studio: un bambino non può stare bene se chi si prende cura di lui non sta bene. Quando vedo una coppia di neogenitori stanchi, magari "a pezzi", dico sempre che il primo gesto d'amore verso il figlio è avere cura di se stessi. Se la mamma e il papà sono sereni, quell'ambiente sereno passerà direttamente al bambino.
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