NANNA DEL BEBE': consigli da subito
ALCUNE REGOLE FONDAMENTALI: SI DEVE ADDORMENTARE CON I "SUOI MEZZI"
NANNA DEI BAMBINI: Quante ore, quali regole seguire, cosa fare e cosa non fare
- Risvegli brevi fanno parte dei normali cicli di sonno.
- il bambino che di notte piange può non avere bisogni particolari quali fame, sete, ecc. che vanno comunque esclusi ma spesso ha solo necessità di capire come fare per riaddormentarsi.
ALCUNE REGOLE FONDAMENTALI: SI DEVE ADDORMENTARE CON I "SUOI MEZZI"
- Creare delle abitudini (routine vedi dopo)
- Se il bambino prende il latte o il biberon o il ciuccio e si addormenta finisce per associare il dormire al succhiare. Per evitare questa associazione è necessario che il bambino ciucci fino a quando sta per addormentarsi ma non è ancora del tutto addormentato. (deve addormentarsi senza nulla in bocca). Se il bambino protesta ridateglielo e poi riallontanatelo dopo qualche minuto. Ricominciate da capo.
- Mettere a dormire il bambino nel suo letto quando si sta addormentando e non quando si è addormentato. Di solito il bambino accetta di venire adagiato nella sua culla. Se protesta potete provare a cullarlo, accarezzarlo oppure riprendere da capo e offrirgli il seno, o biberon o ciuccio e ripetere l’operazione dopo qualche minuto.
- Importante è anche imparare a distinguere fra i rumori del sonno (sospiri, gemiti, “grugniti”, mugolii, piagnucolii, brevi crisi pianto e a volte anche vere e proprie urla che il bambino emette anche da semiaddormentato o durante il sonno) e quelli della veglia e della fame ( se il bambino è semisveglio o sveglio bisogna accudirlo rapidamente rispondendo con prontezza alle sue esigenze come la fame o la necessità di essere cambiato per evitare che si svegli del tutto e non si riaddormenti più).
- Non far piangere il bambino ma rispondere subito ai suoi bisogni solo dopo aver appurato che non si tratti di rumori del sonno.
- A volte il bambino si sveglia e fa rumori ma se non si avverte la necessità di un intervento (per esempio per fame) la migliore strategia è quella di attendere: il piccolo potrebbe riaddormentarsi da solo.
ABITUDINI DA ADOTTARE PRIMA DELLA NANNA (ROUTINE)
Creare una serie di segnali notturni per indicare l’avvicinarsi del sonno notturno: delle abitudini che si ripetono ogni sera ed iniziano almeno 30 minuti prima del momento della nanna (serve per fargli distinguere il sonno notturno dal diurno): bagnetto, pigiamino, lettura, giochi tranquilli.
Compilate una routine e seguitela ogni sera ANCHE NEI GIORNI PREFESTIVI E FESTIVI
Esempio di routine
1) ore 19 bagnetto
2) massaggio con olio x bambini
3) leggere , dal 6 mese di vita, e/o cantare una ninna nanna
4) spegnere la luce
5) allattare al seno o al biberon
Stabilite voi la vostra routine.
MADRI CHE ALLATTANO E DORMONO CON IL BAMBINO (cosleeping) (vedi foto ultima pagina)
PRO: basta un semplice movimento per consentire al neonato di allattarsi
CONTRO:
i bambini si svegliano più frequentemente e hanno un sonno più leggero rispetto ai bambini che dormono separati.
Risvegli frequenti possono impedire un sonno ristoratore alla mamma, e al bambino, e logorare a lungo andare anche la mamma più felice.
DISTINZIONE TRA IL GIORNO E LA NOTTE
Un neonato dorme Circa 16- 18 ore per giorno e ci sono sei o sette intervalli.
Per far distinguere il giorno dalla notte
· Durante la giornata farlo dormire in una stanza illuminata dove il bambino può sentire i normali rumori della casa e non facendolo dormire nel lettino in camera.
· Durante la notte metterlo in un ambiente buio e silenzioso dove non ci sono persone che parlano o luci forti.
· Per il sonno notturno seguire della “abitudini” (routine): fare il bagnetto, mettere il pigiama, leggere una storia.
· Se mangia di notte, sia al seno che con il biberon, mantenere il silenzio e evitare ninne nanne: nel silenzio non è necessario parlare o cantare nel cuore della notte.
ORGANIZZAZIONE
Avere tutto a portata di mano per evitare che il bambino si svegli del tutto:
- Materiale necessario per la preparazione del seno
- Se allattato con biberon avere il biberon già pronto e solo da scaldare
- Se è necessario il cambio del pannolino avere tutto il materiale pronto (salviette, cream ecc.) e agire in maniera rapida e silenziosa senza accendere la luce e utilizzando una lucina notturna.
PISOLINI DIURNI
Possibilmente non fategli fare pisolini troppo lunghi di giorno in quanto se dorme per varie ore (oltre tre ore) di seguito è più probabile che si svegli di notte.
SEGNALI CHE FANNO CAPIRE CHE IL BAMBINO HA SONNO:
Sono molto variabili da bambino a bambino
· Rallenta i movimenti e le attività
· Diventa più silenzioso o irritabile (alcuni bambini piangono)
· Si strofina gli occhi
· Sbadiglia
CONSIGLI PER FAR STARE COMODO IL BEBÈ PER DORMIRE
1) Alcuni bambini dormono più agevolmente se avvolti in una fascia,
2) dormire in una culla più piccola o una cesta rispetto al lettino che per un neonato potrebbe essere troppo grande.
3) Fargli ascoltare uno CD che riproduce il battito cardiaco che bambini ascoltano per nove mesi nel ventre materno oppure una musica dolce o i cos’detti “rumori bianchi”
4) Fargli odorare una vostra maglietta E mettergliela oppure mettermi vicino un piccolo peluche sicuro o una copertina da culla
5) Fategli sentire il lettino caldo. Mentre lo allattate potreste scaldargli il letto con una borsa dell’acqua calda o utilizzare lenzuoli di flanella.
CONSIGLI PER LA MAMMA
1) Accettare i risvegli notturni come evento fisiologico soprattutto nei primi mesi (4-5 ore di sonno continuo sono già un successo).
2) Rendete piacevole e accogliente il luogo dove allattare di notte. State sedute comode e con le gambe appoggiate su un sostegno (pouff) e un tavolino vicino ove appoggiare le cose necessarie, in particolare se allattate con il biberon.
3) Se allattate al biberon tenete a portata di mano tutto l’occorrente
4) Nei primi mesi organizzate le vostre giornate in base alle esigenze di vostro figlio.
QUANTO DEVE DORMIRE UN BAMBINO?
ETA’
|
N° dei pisolini diurni
|
Ore dei pisolini diurni
|
Ore di sonno notturno (anche non di seguito)
|
Ore totali di sonno (notte e giorno)
|
1 mese
|
3
|
6-7
|
8-10
|
15-16
|
3 mesi
|
3
|
5-6
|
10-11
|
15
|
6 mesi
|
2
|
3-4
|
10-11
|
14-15
|
9 mesi
|
2
|
2 ½-4
|
11-12
|
14
|
12 mesi
|
1-2
|
2-3
|
11 ½- 12
|
13-14
|
2 anni
|
1
|
1-2
|
11-12
|
13
|
3 anni
|
1
|
1- 1 ½
|
11
|
12
|
4 anni
|
0
|
0
|
11 ½
|
11 ½
|
5 anni
|
0
|
0
|
11
|
11
|
CONSIGLI PER I BAMBINI DAI QUATTRO MESI AI DUE ANNI
1) Evitare che si addormenti mangiando e allattare, se si sveglia, solo se si è certi che abbia effettivamente fame (alcuni bambini si abituano a usare il seno o il biberon come ciuccio).
2) controllare la temperatura della stanza e l’abbigliamento del bambino che deve essere comodo.
3) Cercare di far dormire il bambino (sia di giorno che di notte) sempre alla stessa ora.
4) Valutare ogni sera se è il caso o meno di fargli il bagnetto o leggergli un libro (evitare se il bambino è infastidito o sbadiglia)
5) Mettere a letto i bambini tardi solo quando sono esausti è controproducente perchè si trovano in carenza di sonno e hanno maggiore difficoltà ad addormentarsi (la maggiore parte dei bambini che vanno a letto presto dorme meglio e più a lungo).
6) Mettere nel lettino un giocattolo sicuro.
7) I genitori che lavorano sino a tardi dovrebbero cercare di far andare a letto presto il loro bambino. (se volete giocare con il bambino fatelo al mattino)
8) Mai farlo addormentare con il biberon in bocca.
SINTESI FINALE PER UN BUON SONNO
1. Adottare delle abitudini (routine) e saper cogliere i primi segni di stanchezza
2. Non fatelo addormentare mangiando
3. Fatelo addormentare con “i suoi mezzi” (non in braccio ad es.) nel lettino
4. Distinguere tra i rumori del sonno (sospiri, gemiti, “grugniti”, mugolii, piagnucolii, brevi crisi pianto e a volte anche vere e proprie urla che il bambino emette anche da semiaddormentato o durante il sonno) e quelli della veglia
5. Se si risveglia di notte provate a consolarlo senza prenderlo in braccia, circondatelo con le braccia come se l’aveste in braccio, accarezzatelo, toccatelo.
6. Se si risveglia e piange interpretate la causa: fame o cambio di pannolino o bisogno di contatto. In questo caso
7. accarezzatelo, toccatelo ma non prendetelo in braccio, fategli sentire la musica e rimanete accanto alla culla.
8. Parlategli dolcemente e rimanete vicino ma se piange e si dispera tornate alla fasi precedenti ma fatele durare poco
9. Queste fasi non sono rigide e immutabili, osservate la reazione del bambino e quello che vi dice il cuore
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