AGGIORNAMENTO:
Care e cari genitori
Ogni anno tanti bambini piccoli, di età inferiore a un anno, si ammalano per un’infezione bronchiale che si chiama bronchiolite causata soprattutto prevalentemente da un virus (virus respiratorio sinciziale o RSV) per cui è stata trovata una terapia efficace (anticorpo monoclonali nirsemivab) e preventiva che può evitare tante ospedalizzazioni e tanti accessi in rianimazione.
Per questa malattia NON ESISTE TERAPIA: inefficaci antibiotici, antivirali, cortisone, broncodilatatori, adrenalina ecc. ecc.: se il bambino è piccolo o va in insufficienza respiratoria unica cosa da fare è il ricovero per somministrazione di ossigeno.
Se grave finisce in rianimazione.
Il virus respiratorio sinciziale (RSV) rappresenta una delle principali cause di bronchiolite e polmonite nei neonati e nei bambini piccoli.
Questa infezione virale è particolarmente pericolosa nei primi mesi di vita, causando gravi complicazioni che spesso richiedono il ricovero in terapia intensiva.
E’ importante una decisione tempestiva sull'uso del nirsevimab.
Non decidere in questo momento è già una decisione. Che pagheranno i bambini e le loro famiglie. Perché la bronchiolite è una malattia terribile che colpisce soprattutto entro i primi mesi di vita fino a 1 anno e non c’è terapia se non la somministrazione di ossigeno.
Che vuol dire ricovero ospedaliero in terapia intensiva, i pronto soccorso invasi, rischio di morte.
E i casi più gravi hanno strascichi anche da adulti..
L'infezione da RSV rappresenta una minaccia significativa durante i mesi invernali, quando il virus è più attivo.
La somministrazione del nirsevimab a tutti i neonati entro la fine di settembre, inizi di ottobre, potrebbe ridurre drasticamente l'incidenza di casi gravi durante questo periodo critico.
Il farmaco è disponibile e va acquistato a livello regionale (il singolo cittadino non lo può comprare) e finora solo otto regioni (Lombardia, Piemonte, Veneto, Toscana, Campania, Puglia, Sicilia e Lazio) hanno deliberato l’acquisto e la somministrazione del farmaco, ovviamente, dopo aver spiegato ai genitori e ho ottenuto il consenso.
Esistono dati di un favorevole rapporto tra beneficio e rischio e anche di beneficio/costo. Cosa di cui si deve tenere conto: costa di più in termini economici (a parte i benefici di salute ed evitare un ricovero) NON dare questo farmaco che acquistarlo.
In Regione Liguria si sta valutando presso l’Agenzia Regionale ALISA. La decisione quindi non è politica ma tecnico scientifica!!!! I pediatri lo hanno richiesto. Il farmaco in questione è un anticorpo monoclonale, il nirsevimab, che può prevenire l'80% dei ricoveri e delle malattie gravi causate dal RSV.
Nel Lazio l’anno scorso sono stati ricoverati 1100 bambini. Soltanto di costi diretti la somministrazione dell’anticorpo nirsevimab farebbe risparmiare nel Lazio un milione di euro.
In sintesi: la somministrazione del nirsevimab non solo ridurrebbe i casi gravi e i ricoveri, ma rappresenterebbe anche un risparmio significativo per il sistema sanitario.
Cosa fare intanto? Cercate di evitare luoghi affollati e contatti con estranei nel periodo che va da novembre a marzo se avete un neonato in questo periodo...ma di questo ho già scritto tanto.
Bibliografia
- Villani, A., et al. (2024). Intervista e dichiarazioni rilasciate presso l'Ospedale Bambino Gesù di Roma.
- Ministero della Salute, Italia. (2023). Linee guida per la prevenzione e il trattamento del virus respiratorio sinciziale.
- Società Italiana di Pediatria. (2023). Raccomandazioni sull'uso di anticorpi monoclonali per la prevenzione del virus respiratorio sinciziale nei neonati.
- Organizzazione Mondiale della Sanità. (2022). Report globale sulle infezioni respiratorie nei bambini.
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