Pagine

lunedì 5 agosto 2024

LEGGETE AI BAMBINI FIN DAI PRIMI MESI DI VITA. In ricordo di Francesco Langella. FAVOLA DI ELENA ARCUDI

Cari genitori e nonni

Scrivo queste righe con un po' di tristezza perché ho appena appreso che è mancato l’amico Francesco Langella responsabile scientifico della Biblioteca De Amicis dal 1992 al 2020. Da sempre attivo nel diffondere la lettura e con cui noi pediatri abbiamo avuto varie occasioni di collaborazione.

LO saluto con questa frase, che vi dedico tratta da un libro di Favole per bambini di Elena Arcudi:  “ecco cosa devi fare: leggere! Leggere ti farà imparare tantissime cose, ti farà conoscere tutte le parole più belle ed utili del mondo, ………”. 

Incollo qui sotto tutta la Favola.

Un abbraccio a tutti e a Francesco

Alberto Ferrando

 

 

Il libro regala parole 

C'era una volta un libro grande quanto una casa ma leggero come una foglia. Aveva così tante pagine da poter avvolgere il cielo, il mare e la terra. Le sue pagine erano un po' bianche ed un po' gialle, alcune erano impolverate, altre così pulite da sembrare nuove. Il libro sapeva quasi tutto, infatti, tutti i bambini del mondo andavano a chiedergli tutto quello che non sapevano. «Quanto è profondo l'oceano?» «Come fanno le api a fare il miele?» «Quanti abitanti ha l'Africa?» ed il libro sapeva sempre rispondere, rassicurando ed accontentando tutti i bambini. Solo uno di loro non chiedeva mai nulla al libro: Goffredo. Era molto timido, e quando qualcuno gli faceva una domanda le guance gli diventavano tutte rosse e non gli venivano mai in mente le parole con cui rispondere. Quando qualcuno voleva giocare con lui, Goffredo faceva finta di non sentire per non dover rispondere, visto che non sapeva mai cosa dire. Un giorno dopo scuola, Goffredo stava mangiando il suo panino con il pomodoro sotto l'albero di albicocche del suo giardino di casa, quando una folata di vento gli fece cadere addosso una pagina un po stropicciata. «Mi piacerebbe molto giocare a palla con voi» recitava il foglio. «Che bella bicicletta che hai! Un giorno potremmo pedalare insieme per andare a scuola» E ancora «Ti andrebbe un po' della mia crostata di albicocche? La mia mamma l'ha preparata con le albicocche del nostro albero». Goffredo non capì cosa fossero tutte quelle frasi che gli sembravano così familiari fino a quando da dietro l'albero fece capolino una grandissima copertina fatta di cuoio. Avanzò ancora un po' verso di lui rivelando la sua forma rettangolare ed il suo interno fatto di un milione di pagine di carta. Goffredo finalmente lo riconobbe: era il libro più grande del mondo, lì, nel suo giardino. «Ciao Goffredo, sono venuto da te perché sei l'unico bambino a non avermi mai chiesto nulla, ma credo che tu possa aver bisogno del mio aiuto. So che sei molto timido e non ti vengono mai le parole da dire ai tuoi amici e allora ecco cosa devi fare: leggere! Leggere ti farà imparare tantissime cose, ti farà conoscere tutte le parole più belle ed utili del mondo, così da non rimanere mai senza. Tieni, prendi questo foglio». «Grazie per questo tuo regalo caro libro, ora sento che posso farcela» diceva il foglio. E piano piano, Goffredo prese a ripetere quella frase «Grazie per questo tuo regalo caro libro, ora sento che posso farcela». Lesse e ripetè quella frase, poi un'altra, ed un'altra ancora, raccogliendo tutti i fogli di parole che il libro gli regalava. Al libro non servivano più tutte quelle pagine, mentre per Goffredo erano un dono prezioso. Goffredo imparò ad usare tantissime parole, sempre di più, conoscendo tanti amici nuovi e giocando tutto il giorno. Ma non si dimenticò mai che il suo primo grande amico fu il Libro grande come una casa, che gli aveva regalato tutte le parole del mondo.

Elena Arcudi




Nessun commento:

Posta un commento