Tatuaggi
negli under 17, è allarme
In questo articolo la situazione in età pediatrica (grazie
anche ai modelli forniti dai media e da persone di “cosìdetto” spicco che fanno
da esempio (se così si può dire nel senso letterale del termine: esiste l’esempio
positivo e quello negativo L ).
Iniziare presto inevitabilmente aumenta il rischio di entrare nel grande gruppo dei ”pentiti”: di chi cambia idea e si rivolge al un medico per cancellare un disegno che non si vuole più portare sul proprio corpo. Il 17,2% dei tatuati italiani ha dichiarato di voler rimuovere il proprio tatuaggio e di questi il 4,3% l’ha già fatto. I costi per l’intervento con il laser – unico sistema a disposizione dopo che alcune creme cancella-tattoo sono state ritirate dal mercato per pericolosità – sono elevati. “Servono non meno di 4 sedute per fare sparire un tatuaggio, ma a seconda delle dimensioni ne possono servire anche 10, un anno circa di lavoro con costi che variano dal mille ai 5 mila euro”.Crescono i baby tatuati che ormai sono il 7,7% di quelli
fra i 12 e i 17 anni.
In alcune regioni come la Sicilia tatuarsi è
completamente vietato per gli under 18, in altre come la Toscana è vietato
sotto i 14 anni e il consenso informato deve essere firmato dai genitori. Una
recente ricerca dell’Università romana di Tor Vergata dice che un quarto dei
liceali che si sono sottoposti a tatuaggi e piercing ha avuto problemi di
infezioni.
L’attenzione da parte di mamma e papà sul fenomeno sembra
in alcuni casi lacunosa: il 22% di chi si è rivolto a un centro per tatuarsi
non ha firmato il consenso informato. I minori che possono farlo solo con il
consenso dei genitori.
Fonte: Tatuaggi con
permesso genitori, crescono baby-tattoo. ANSA Salute & Benessere
Bambini, 9 settembre 2015.
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