Streptococco, scarlattina e dintorni
La scarlattina è una delle
principali malattie esantematiche (cioè con macchie sul corpo) del bambino. E’
causata da un particolare tipo di streptococchi piogeni che producono delle
tossine, dette eritrotossine, che determinano la comparsa delle macchie
cutanee, oltre al mal di gola o a infezione cutanea ed altri disturbi che
descriveremo.
NON ESISTE SCARLATTINA SENZA MACCHIE SUL CORPO. Anche se molti dicono così. Se un bambino ha mal di gola e ha
il tampone positivo ha un mal di gola da streptococco.
Lo streptococco piogene può causare
varie infezioni di tipo otorino, dermatologico e delle vie respiratorie ma è il
germe che più frequentemente causa un “mal di gola” (faringite,
faringontonsillite, tonsillite).
Circa 3 mal di gola su 10 sono causati dallo streptococco ed è
importante identificarlo in quanto la presenza dello stesso richiede una
terapia antibiotica al fine di prevenire alcune complicazioni a breve e a lunga
distanza di tempo (quale il “reumatismo articolare acuto”).
Non solo la terapia antibiotica
determina, nell’arco da poche a 12-24 ore, un drammatico miglioramento del
quadro clinico e un arresto della contagiosità (già dopo la prima dose di
antibiotico).
Comunque su 10 mal di gola le
statistiche ci dicono che solo 3 su 10 richiedono una terapia antibiotica, 7 su
10 sono causati da virus per cui la terapia antibiotica a nulla serve…anzi
espone a rischi di complicazioni da effetti secondari da farmaci.
Come fare a sapere quali sono i casi che richiedono terapia
antibiotica?
Esistono dei criteri clinici:
Appare più probabile una infezione
da streptococco in presenza di
- Età da 4 a 14 anni
- Febbre
- Ghiandole aumentate sotto al collo
- Episodi in famiglia o in comunità
- “Petecchie” (piccole macchie rosse di pochi mm sul palato: vedi foto sotto)
- Assenza di raffreddore e tosse
Appare meno probabile una infezione
da streptococco se sono presenti segni di infezione delle vie respiratorie
quali: raffreddore, tosse, congiuntivite (frequentemente associati a infezioni
virali)
La presenza di "placche" non richiede necessariamente una terapia antibiotica (vedi foto)
ESISTE UN ESAME PER DETERMINARE SE E’ PRESENTE LO STREPTOCOCCO?
L’ESAME DI RIFERIMENTO è il tampone faringeo “classico” eseguito
presso un laboratorio. Richiede però recarsi in un laboratorio e un tempo di
attesa di giorni per cui al giorno d’oggi (anzi da decine di anni) si ricorre
al tampone faringeo con “test rapido” che consente al pediatra di avere un
risultato in pochi minuti e così decidere se somministrare o meno antibiotico.
Sono necessarie alcune considerazioni.
La prima è che l’esecuzione del
tampone, come di qualsiasi esame, richiede un inquadramento della situazione
perché ogni esame presenta dei falsi negativi (persona ammalata e esame
normale) e dei falsi positivi (persona sana e esame alterato).
PER QUESTI MOTIVI IL TAMPONE NON VA
FATTO, SALVO CASI PARTICOLARI, A TAPPETO in asili e scuole in bambini senza
alcuna sintomatologia.
L’esame va sempre correlato con i
sintomi del bambino. Positività sono descritte dal 5 al 15% dei bambini
(cosìdetti portatori sani): trattarli vorrebbe dire dare antibiotici a sani.
Alcuni dati clinici delle infezioni da streptococco:
Il contagio avviene attraverso il
contatto diretto con il muco o la saliva del malato, oppure con le goccioline
respiratorie emesse con la tosse, gli starnuti o anche semplicemente parlando.
E’ più frequente nel tardo autunno, in inverno ed in primavera anche se
dobbiamo segnalare che l’andamento stagionale delle malattie infettive è molto
cambiato in questi ultimi anni. Sono rare sotto i 2 anni di vita ed è più
frequente in età scolare.
Il periodo di incubazione,
contrariamente alle malattie esantematiche virali (rosolia, morbillo,
varicella, quinta e sesta malattia) in cui generalmente è di 1-2 settimane, è
breve e in genere di 2-5 giorni.
La malattia inizia in modo
improvviso con febbre variabile da poche linee a temperature sui 39°-40° C,
possono comparire brividi, cefalea, vomito. Il mal di gola può essere intenso
ma, talora, è leggero.
La gola può apparire da
modestamente ad intensamente arrossata e, nelle forme tipiche, è presente un
intenso arrossamento con tonsille ipertrofiche e con “placche” oltre alla
presenza di macchie rosse (petecchie) che possono estendersi sul palato. La
lingua si ricopre dapprima di una patina bianca e poi, desquamandosi, diventa
di colore rosso fragola o lampone.
NELLA SCARLATTINA: Entro 12-48 ore
compare la tipica eruzione cutanea che inizia prima all'inguine, alle ascelle e
al collo, e in 24 ore ricopre tutto il corpo. Il viso appare di colore rosso
acceso tranne la zona del naso, della bocca e del mento che, con il loro
pallore, contrastano con l'arrossamento del restante volto dando un aspetto
caratteristico: la "maschera scarlattinosa".
Le manifestazioni cutanee hanno
l’aspetto di macule-papule, sono delle macchioline di colore rosso, lievemente
rilevate al tatto e che si scolorano alla pressione, di aspetto puntiforme,
senza tendenza a confluire tra loro. La pelle assume al tatto un particolare
aspetto ruvido, a carta vetrata. L’esantema, se non si effettua terapia
antibiotica, si attenua in 3-4 giorni lasciando il posto ad una desquamazione
che inizia al volto e prosegue al tronco, alle mani e ai piedi. Oltre a questa
forma classica si vedono sempre più spesso forme attenuate con una
sintomatologia molto più leggera.
Le complicazioni sono le stesse del
“banale” mal di gola da streptococco piogene: se non riconosciuta e trattata
c’è la possibilità dell’insorgenza del reumatismo articolare acuto.
CONTAGIOSITA’:
Il bambino non è più contagioso
dopo 24-48 ore dall’inizio di adeguata terapia antibiotica. (In era preantibiotica
veniva sottoposto alla “quarantena).
Studi
recenti confermano cose già note da tempo: dopo 1 (UNA ) SINGOLA DOSE DI
ANTIBIOTICO NON SI E’ PIU’ CONTAGIOSI. Le attuali linee guida americane
(Accademia Americana di Pediatria, AAP, e i Center for Disease Control)
suggeriscono il rientro dopo 24 ore. Ma lo streptococco non si trova più in
gola facendo un tampone faringeo il mattino successivo alla somministrazione
nel tardo pomeriggio (entro le 17) di una dose di antibiotico…che va poi
proseguito per 10 giorni.
Il
lavoro ha analizzato 111 bambini affetti da faringo tonsillite
streptococcica (positività del tampone faringeo al test rapido o all’analisi
colturale) e dimostra come un’unica dose di amoxicillina (50 mg/kg), anche se
somministrata nel tardo pomeriggio (entro le 17), comporti la negativizzazione
del tampone faringeo già il mattino successivo in oltre il 90% dei pazienti*.
Contrariamente ad altre malattie
“esantematiche” non dà immunità permanente. Può pertanto recidivare.
Petecchie sul palato da infezione da streptococco |
Faringotonsillite virale da Mononucleosi infettiva (NON STREPTOCOCCO) |
Nessun commento:
Posta un commento