martedì 29 marzo 2016

Streptococco, scarlattina e dintorni

Streptococco, scarlattina e dintorni
La scarlattina è una delle principali malattie esantematiche (cioè con macchie sul corpo) del bambino. E’ causata da un particolare tipo di streptococchi piogeni che producono delle tossine, dette eritrotossine, che determinano la comparsa delle macchie cutanee, oltre al mal di gola o a infezione cutanea ed altri disturbi che descriveremo.
NON ESISTE SCARLATTINA SENZA MACCHIE SUL CORPO. Anche se molti dicono così. Se un bambino ha mal di gola e ha il tampone positivo ha un mal di gola da streptococco.
Lo streptococco piogene può causare varie infezioni di tipo otorino, dermatologico e delle vie respiratorie ma è il germe che più frequentemente causa un “mal di gola” (faringite, faringontonsillite, tonsillite).
Circa 3 mal di gola su 10  sono causati dallo streptococco ed è importante identificarlo in quanto la presenza dello stesso richiede una terapia antibiotica al fine di prevenire alcune complicazioni a breve e a lunga distanza di tempo (quale il “reumatismo articolare acuto”).
Non solo la terapia antibiotica determina, nell’arco da poche a 12-24 ore, un drammatico miglioramento del quadro clinico e un arresto della contagiosità (già dopo la prima dose di antibiotico).
Comunque su 10 mal di gola le statistiche ci dicono che solo 3 su 10 richiedono una terapia antibiotica, 7 su 10 sono causati da virus per cui la terapia antibiotica a nulla serve…anzi espone a rischi di complicazioni da effetti secondari da farmaci.
Come fare a sapere quali sono i casi che richiedono terapia antibiotica?
Esistono dei criteri clinici:
Appare più probabile una infezione da streptococco in presenza di
-      Età da 4 a 14 anni
-      Febbre
-      Ghiandole aumentate sotto al collo
-      Episodi in famiglia o in comunità
-      “Petecchie” (piccole macchie rosse di pochi mm sul palato: vedi foto sotto)
-      Assenza di raffreddore e tosse
Appare meno probabile una infezione da streptococco se sono presenti segni di infezione delle vie respiratorie quali: raffreddore, tosse, congiuntivite (frequentemente associati a infezioni virali)
La presenza di "placche" non richiede necessariamente una terapia antibiotica (vedi foto)
ESISTE UN ESAME PER DETERMINARE SE E’ PRESENTE LO STREPTOCOCCO?
L’ESAME DI RIFERIMENTO  è il tampone faringeo “classico” eseguito presso un laboratorio. Richiede però recarsi in un laboratorio e un tempo di attesa di giorni per cui al giorno d’oggi (anzi da decine di anni) si ricorre al tampone faringeo con “test rapido” che consente al pediatra di avere un risultato in pochi minuti e così decidere se somministrare o meno antibiotico.
Sono necessarie alcune considerazioni.
La prima è che l’esecuzione del tampone, come di qualsiasi esame, richiede un inquadramento della situazione perché ogni esame presenta dei falsi negativi (persona ammalata e esame normale) e dei falsi positivi (persona sana e esame alterato).
PER QUESTI MOTIVI IL TAMPONE NON VA FATTO, SALVO CASI PARTICOLARI, A TAPPETO in asili e scuole in bambini senza alcuna sintomatologia.
L’esame va sempre correlato con i sintomi del bambino. Positività sono descritte dal 5 al 15% dei bambini (cosìdetti portatori sani): trattarli vorrebbe dire dare antibiotici a sani.

Alcuni dati clinici delle infezioni da streptococco:
Il contagio avviene attraverso il contatto diretto con il muco o la saliva del malato, oppure con le goccioline respiratorie emesse con la tosse, gli starnuti o anche semplicemente parlando. E’ più frequente nel tardo autunno, in inverno ed in primavera anche se dobbiamo segnalare che l’andamento stagionale delle malattie infettive è molto cambiato in questi ultimi anni. Sono rare sotto i 2 anni di vita ed è più frequente in età scolare.
Il periodo di incubazione, contrariamente alle malattie esantematiche virali (rosolia, morbillo, varicella, quinta e sesta malattia) in cui generalmente è di 1-2 settimane, è breve e in genere di 2-5 giorni.
La malattia inizia in modo improvviso con febbre variabile da poche linee a temperature sui 39°-40° C, possono comparire brividi, cefalea, vomito. Il mal di gola può essere intenso ma, talora, è leggero.
La gola può apparire da modestamente ad intensamente arrossata e, nelle forme tipiche, è presente un intenso arrossamento con tonsille ipertrofiche e con “placche” oltre alla presenza di macchie rosse (petecchie) che possono estendersi sul palato. La lingua si ricopre dapprima di una patina bianca e poi, desquamandosi, diventa di colore rosso fragola o lampone.


NELLA SCARLATTINA: Entro 12-48 ore compare la tipica eruzione cutanea che inizia prima all'inguine, alle ascelle e al collo, e in 24 ore ricopre tutto il corpo. Il viso appare di colore rosso acceso tranne la zona del naso, della bocca e del mento che, con il loro pallore, contrastano con l'arrossamento del restante volto dando un aspetto caratteristico: la "maschera scarlattinosa".
Le manifestazioni cutanee hanno l’aspetto di macule-papule, sono delle macchioline di colore rosso, lievemente rilevate al tatto e che si scolorano alla pressione, di aspetto puntiforme, senza tendenza a confluire tra loro. La pelle assume al tatto un particolare aspetto ruvido, a carta vetrata. L’esantema, se non si effettua terapia antibiotica, si attenua in 3-4 giorni lasciando il posto ad una desquamazione che inizia al volto e prosegue al tronco, alle mani e ai piedi. Oltre a questa forma classica si vedono sempre più spesso forme attenuate con una sintomatologia molto più leggera.
Le complicazioni sono le stesse del “banale” mal di gola da streptococco piogene: se non riconosciuta e trattata c’è la possibilità dell’insorgenza del reumatismo articolare acuto.
CONTAGIOSITA’:
Il bambino non è più contagioso dopo 24-48 ore dall’inizio di adeguata terapia antibiotica. (In era preantibiotica veniva sottoposto alla “quarantena).
Studi recenti confermano cose già note da tempo: dopo 1 (UNA ) SINGOLA DOSE DI ANTIBIOTICO NON SI E’ PIU’ CONTAGIOSI. Le attuali linee guida americane (Accademia Americana di Pediatria, AAP, e i Center for Disease Control) suggeriscono il rientro dopo 24 ore. Ma lo streptococco non si trova più in gola facendo un tampone faringeo il mattino successivo alla somministrazione nel tardo pomeriggio (entro le 17) di una dose di antibiotico…che va poi proseguito per 10 giorni.
Il lavoro  ha analizzato 111 bambini affetti da faringo­ tonsillite streptococcica (positività del tampone faringeo al test rapido o all’analisi colturale) e dimostra come un’unica dose di amoxicillina (50 mg/kg), anche se somministrata nel tardo pomeriggio (entro le 17), comporti la negativizzazione del tampone faringeo già il mattino successivo in oltre il 90% dei pazienti*.
Contrariamente ad altre malattie “esantematiche” non dà immunità permanente. Può pertanto recidivare.



 
Faringotonsillite streptococcica

Petecchie sul palato da infezione da streptococco

Faringotonsillite virale da Mononucleosi infettiva (NON STREPTOCOCCO)



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