lunedì 18 marzo 2024

No al "MOM-SHAMING": non maltrattate le mamme

No al "MOM-SHAMING": non maltrattate le mamme.

 "Non maltrattate le mamme, in particolare subito dopo la nascita di un bebè evitate consigli non richiesti che in un periodo bello ma anche delicato emotivamente possono diventare pietre lo dico in primis al personale socio-sanitario ma anche a tutti famigliari e non". Così Alberto Ferrando, presidente associazione pediatri extraospedalieri della Liguria, commenta a Primocanale il fenomeno del cosiddetto mom shaming ossia il bullismo nei confronti delle mamme (a volte anche dei papà) per le loro scelte genitoriali.

"Questa settimana nel mio studio sono arrivate due neo-mamme in lacrime - racconta Ferrando - in un caso un operatore sociosanitario le aveva detto che il suo comportamento avrebbe potuto causare la morte del figlio e allora io mi chiedo ma come si fa a essere così insensibili? Consigli non richiesti o consigli espressi in maniera aggressiva che normalmente possono essere superati non lo sono in una fase delicata e di fragilità come molte mamme vivono".

Il mom shaming può avere un forte impatto mentale su una neomamma, facendole mettere in discussione le decisioni che ha preso per il suo bambino. "Nella mission del pediatra al primo posto viene "in primis" la salute del nucleo familiare, a partire dalla neomamma e della coppia genitoriale, il/la bambino/a crescerà e starà bene se i genitori stanno bene. Per questo mi indignano comportamenti, purtroppo frequenti, di atteggiamenti di critica e di giudizio che rasentano, se non sono già, un maltrattamento, da parte di tante persone che non sanno tenere a freno la lingua e, purtroppo, anche da operatori sociosanitari".

"Quando alcune madri non riescono a soddisfare aspettative altrui possono rimanere deluse, sentirsi delle "fallite" o diventare insicure in relazione alle proprie capacità genitoriali - sottolinea Ferrando - questo accade per esempio quando arrivano consigli non richiesti sull'allattamento. La promozione dell'allattamento al seno è uno degli obiettivi principali del pediatra, come i vaccini e la prevenzione in generale ma abbiamo professionisti sanitari, non solo medici, che mettono al primo posto l'allattamento esclusivo a tutti i costi sacrificando, in alcuni casi, la salute mentale della mamma e di tutto il nucleo familiare".

"Alcune mamme non riescono ad allattare e già di per sè possono soffrirne quindi evitate di chiedere loro perchè non allattano, perchè hai scelto il latte in polvere oppure perchè scegli di spendere quando l'allattamento al seno è più sano ed economico perchè queste frasi feriscono le neo-mamme che non possono allattare".

Le mamme vanno sostenute nelle scelte e non "indirizzate" colpevolizzandole.

"Sono molte le frasi, i consigli, i commenti che in questi anni di lavoro mi sono stati raccontati - continua Ferrando - oltre a quelli sull'allattamento, al perchè non parla ancora o continua a gattonare oppure su quando la mamma decide di tornare a lavorare l'unica cosa che mi sento di dire alle mamme è cercate di non ascoltare ma seguite il vostro istinto e cercate non essere troppo dure con voi stesse".



venerdì 15 marzo 2024

Non maltrattate le mamme

Non maltrattate le mamme.

Nella  Mission del pediatra al primo posto viene "in primis" la salute del nucleo familiare, a partire dalla neomamma e della coppia genitoriale. (Il/la bambino/a crescerà e starà bene se i genitori stanno bene).

Per questo mi indignano comportamenti, purtroppo frequenti, di atteggiamenti di critica e di giudizio (che rasentano, se non sono già, un maltrattamento) da parte di tante persone che non sanno tenere a freno la lingua e, purtroppo, anche da operatori socio/ sanitari

La promozione dell'allattamento al seno è uno degli obiettivi principali del pediatra, come i vaccini e la prevenzione in generale ma  abbiamo professionisti sanitari, non solo medici, che mettono al primo posto l'allattamento esclusivo a tutti i costi sacrificando, in alcuni casi, la salute mentale della mamma e di tutto il nucleo familiare, 

Le mamme vanno sostenute nelle scelte e non "indirizzate" colpevolizzandole. 

Non vanno giudicate, criticate apertamente o indirettamente (come indurre dei sensi di colpa) soprattutto in un periodo così bello, ma anche delicato da un punto di vista emotivo e psicologico come quello che si attraversa dopo la nascita di un bebè.

Si è molto più vulnerabili, si vede il bicchiere sempre mezzo vuoto, vengono Moment di tristezza, spesso si hanno i cosiddetti "baby blues" e in alcuni casi si arriva alla depressione (anche nei papà e non solo nelle mamme).

L'educazione dei genitori dovrebbe iniziare molto prima, prima della gravidanza, prima del pensiero del figlio ideale. 

Dovremmo contribuire tutti alla diffusione del pensiero reale che i bambini sono allattati con latte di mamma, e se non e' possibile, esistono i latti per l’infanzia. 

Non solo, i genitori e soprattutto le mamme non debbono essere sottoposte a consigli non richiesti o a domande colpevolizzanti tipo il latte di mamma possa essere  poco, insufficiente, non nutriente, faccia male e le altre cento assurdità per cui le mamme vengono sottoposte.

O ancora peggio con frasi tipo “che peccato che non dai il tuo latte” o altre affermazioni che per una neomamma sono un veleno.

Ricordate che le “parole fanno più male delle botte”. 

(frase di che Carolina Picchio ha scritto nella lettera al papà prima di suicidarsi).  



venerdì 8 marzo 2024

Fate uscire i bambini all’aria aperta

Fate uscire i bambini all’aria aperta  

Cari genitori l’ho già scritto tante volte nel mio blog e ho fatto anche i filmati sulla utilità per il benessere dei bambini, e anche dalla famiglia, di farli uscire il più possibile all’aria aperta in qualsiasi stagione e con qualsiasi tempo. 

Le indicazioni a non uscire sono veramente poche e sono rappresentate dall’inquinamento atmosferico quando è elevato e nel periodo estivo quando c’è troppo troppo ozono  

Per fortuna viviamo in una città, Genova, ventilata per cui risentiamo meno dell’inquinamento Rispetto ad altre città. 

martedì 5 marzo 2024

Frutta si, succhi i frutta no, soprattutto nei primi anni di vita

Frutta si, succhi i frutta no, soprattutto nei primi anni di vita

Un importante articolo che ha analizzato 17 studi pediatrici con 45851 bambini con età mediana di 8 anni mette in evidenza che il consumo di succhi di frutta al 100%, anche se privi di aggiunte come conservanti o dolcificanti, non sostituisce il consumo di frutta intera. Soprattutto nei bambini sotto i 6-8 anni, il consumo regolare di succhi di frutta è associato a un aumento del rischio di sovrappeso e obesità, a causa dell'alto contenuto di zuccheri semplici e calorie, della mancanza di fibre e del basso potere saziante.

Si conferma un'associazione positiva tra il consumo di succhi di frutta al 100% e l'indice di massa corporea (BMI), soprattutto nei bambini più piccoli.

L'introduzione precoce di succhi di frutta può aumentare il rischio di sovrappeso e obesità a causa della preferenza per i cibi dolci. Inducendo anche una predilezione dal gusto dolce.

I genitori devono essere consapevoli che bere succhi di frutta al 100% non equivale al consumo di frutta fresca, a causa della mancanza di fibre e dell'assorbimento rapido degli zuccheri, specialmente del fruttosio, che può aumentare i trigliceridi e le lipoproteine a bassa densità, predisponendo al rischio di malattie cardiovascolari.

Una tabella della SINU (Società Italiana di Nutrizione Umana) confronta il contenuto di zuccheri in un frutto intero e nel suo succo al 100%, evidenziando che una porzione di frutta intera può fornire sazietà, mentre i succhi, spesso venduti in contenitori più grandi, sono considerati semplici bevande che non soddisfano la fame. Pertanto, si raccomanda di ritardare l'introduzione dei succhi di frutta nei bambini piccoli, moderarne il consumo e favorire invece il consumo di frutta intera.

 

Fonte: SICUPP.

Bibliografia: “Consumption of 100% Fruit Juice and Body Weight in Children and Adults. A Systematic Review and Meta-Analysis”. 



sabato 2 marzo 2024

Blocco la diarrea?? Noooo!!! Leggi perchè

 Blocco la diarrea?? Noooo!!! Leggi perchè

Cari genitori:

rispondo alla domanda molto requente in questi giorni:: "...ha tanta diarrea, come la blocco"?

Trovate spiegazioni in vari miei articoli e video.

Intanto ricordo che la diarrea è un meccanismo di difesa dell'organismo non va bloccata perchè consente di eliminare i germi che la causano (o altre cause di diarrea come le tossinfezioni alimentari).

Importante mangiare poco: NON forzate a mangiare

L'unica terapia indicata è quella di offrire da bere con sali minerali (buste o flaconcini che trovate in farmacia e si aggiungono all'acqua.

Quando preoccuparsi?

Quando il o la bambino/a è mogio o alterna periodi di irritabilità a momenti di torpore

Quando il bambino non urina

Quandomil bambino perde troppo peso: una perdita di peso del 5% non deve preoccupare, se supera il 10% si.

FILMATO BREVE SU TIK TOK: https://www.tiktok.com/@pediatraalberto/video/7341761322545057057?is_from_webapp=1&sender_device=pc&web_id=7200515771385906694 

FILMATO LUNGO SU YOUTUBE: https://www.youtube.com/watch?v=26iieHLcLug

Articoli vari qui: https://ferrandoalberto.blogspot.com/search?q=diarrea

Buon week end

Alberto Ferrando

venerdì 9 febbraio 2024

L'uso del cellulare nei bambini piccoli danneggia il cervello (e non solo)

L'uso del cellulare nei bambini piccoli danneggia il cervello (e non solo)

Cari genitori

Abbiamo ormai dati veramente preoccupanti di quanto l'uso dello smartphone danneggi il benessere del bambino nei primi anni di vita e di quanto l'abuso sia dannoso nelle età successive.

Nei primi due anni di vita i bambini non dovrebbero (meglio dire non debbono) utilizzare smartphone, tablet ecc. Hanno bisogno di relazione e questo dipende da noi adulti.

Usiamo di meno i telefonini, magari non usiamoli per niente quando siamo con i nostri bambini. I bambini, vedono e vogliono fare quello che fanno gli adulti.

Vi allego alcune schede relative al primo anno con consigli utili. Non proibizioni, ma consigli basati sulle evidenze dei danni a livello cognitivo, motorio, sensoriale (problemi alla vista) dell'uso dei telefonini nei primi anni di vita.

Cosa fare? Giocare, guardarsi negli occhi, parlare, cantare, leggere ad alta voce dei libri sono alcune delle più valide soluzioni.

Buona giornata 

Alberto Ferrando




domenica 4 febbraio 2024

NONNI GIOIE E DOLORI

 NONNI: gioie e dolori. 

Bell’articolo e tema importante. Nella mia pratica pediatrica osservo, purtroppo, abbastanza spesso crisi di coppia favorite/scatenate da certi comportamenti dei nonni. 

A volte succede con motivazioni a “fin di bene”.  

I nonni sono importanti e hanno un ruolo nella crescita dei bambini ma è necessario evitare critiche e comportamenti invadenti e parlare ediscutere. 

Quando nasce un bebè la priorità è la salute della coppia, se il bebè sta bene, e soprattutto della mamma che va aiutata e compresa e non tempestata da consigli, quasi sempre non richiesti, se non da critiche. 

Consiglio anche due colloqui con il pediatra:

- prima della nascita del bebè 

- dopo la nascita anche con i nonni perché noi pediatri decenni fa dicevamo cose completamente diverse da quanto diciamo ora. 

Poi sempre gradita, alle visite, la presenza del papà. 

Come scritto nell’articolo qui sotto cercate di avviare un dialogo

https://www.aiutofamiglia.org/crisi-coppia/distanti-da-genitori-e-suoceri-invadenti?fbclid=IwAR3mtUJsh8KhSOACkcHM3qSHWDm-wBDXFgg8NT_rYw0s6Y4o608ntBTXehI_aem_AcYDsCqSPVoSGa6IH49h8DjxocU0yzeijY90F2MbvsQ8oe0IFTrEMNgLjtehqftt89s



sabato 3 febbraio 2024

PLACCHE IN GOLA/TAMPONE POSITIVO PER STREPTOCOCCO

PLACCHE IN GOLA/TAMPONE POSITIVO PER STREPTOCOCCO

Sono due situazioni in cui scatta  quasi sempre l’indicazione di somministrare l’antibiotico…ma è sempre vero? Va sempre dato? 

In estrema sintesi: NO!!!!! 

Se volete sapere qualcosa di più leggete qui sotto:

Ancora oggi mi hanno chiamato per chiedere consigli per un bambino che sta facendo antibiotico per la positività di tampone positivo per streptococco. 

La prima domanda che ho fatto è stata: “perché avete fatto il tampone”?? 

Perché esistono i portatori sani, cioè hanno lo streptococco in gola ma non hanno disturbi e non debbono fare terapie antibiotiche. 

La percentuale di portatori sani varia dal  10 al 30%  dei bambini (da 1 a 3 su 10).

Stesso discorso vale per le “famigerate” placche in gola per cui scatta subito da parte di parenti e vicini (e a volte ance da parte di medici) l’indicazione di somministrare l’antibiotico.

Ricordate bene che oltre il 70% di “mal di gola” sono causate da virus. 

E in questi casi l’antibiotico è inutile.

Cosa sono le placche? 

Sono costituite da un essudato bianco/giallastro che ricopre le tonsille. 

E frequentemente sono causate da virus quali adenovirus, virus di Epstein Barr (si quello che può causare la mononucleosi infettiva) e altri.

Insomma le “placche” in gola da sole non significano niente e vanno inquadrate nel contesto generale del/della bambino/a e non si deve dare l’antibiotico.

Il tampone faringeo per streptococco è utile per distinguere se la causa di una mal di gola, con o senza placche, è un virus o lo streptococco (che richiede terapia antibiotica se rilevato in un mal di gola, altrimenti potrebbe essere un portatore sano).

In sintesi tante infezioni diverse possono manifestarsi anche con essudato tonsillare.

L’unica che merita attenzione è quella provocata dallo Streptococco Beta emolitico gruppo A 

ma non sempre questa si manifesta con essudato tonsillare!

E allora cosa fare? Prima di fare tamponi o dare antibiotico sentite sempre il vostro pediatra.




















giovedì 18 gennaio 2024

Manovra antisoffocamento al Contubernio d'Abertis sabato 20 gennaio

Manovra antisoffocamento al Contubernio d'Abertis sabato 20 gennaio

A partire dalle 10.30 risponderò alle domande e

ai dubbi dei genitori e spiegherò e farò vedere  la manovra anti-soffocamento da corpo estraneo.





domenica 14 gennaio 2024

sabato 13 gennaio 2024

Sculacciare i bambini?? Inutile e dannoso

Perché le sculacciate ai bambini sono dannose e inefficaci

Le sculacciate ai bambini sono ancora una pratica diffusa in molte famiglie, spesso giustificata come un metodo educativo per correggere i comportamenti indesiderati. 

Ancora attuata da alcuni genitori ed auspicata da tanti come strumento educativo  Tuttavia, numerosi studi scientifici hanno dimostrato che le sculacciate hanno effetti negativi sullo sviluppo fisico, psicologico e sociale dei bambini, e non sono efficaci nel promuovere una disciplina positiva. In questo articolo, vedremo quali sono le conseguenze delle sculacciate sui bambini e quali sono le alternative più rispettose e costruttive per educarli.

Quindi no alla violenza fisica (e anche psicologica) ma bisogna dare delle regole in modo chiaro e comprensibile dal bambino. Regole che vannsu cui non bisogna  mercanteggiare. Da evitare anche di promettere e di non mantenere. I bambini hanno bisogno di regole, di coerenza e di chiarezza. 

Vi elenco prima le alternative alle sculacciate e poi le conseguenze, potenziali, negative, delle stesse.

Quali sono le alternative alle sculacciate?

Le sculacciate non sono solo dannose, ma anche inefficaci. Infatti, le sculacciate non insegnano ai bambini il motivo per cui il loro comportamento è sbagliato, ma li spingono solo a evitare la punizione e a temere i genitori. Inoltre, le sculacciate non favoriscono lo sviluppo di una coscienza morale e di una responsabilità personale nei bambini, ma li rendono dipendenti dall’autorità esterna.

Esistono però delle alternative alle sculacciate, che sono più rispettose dei bisogni e dei diritti dei bambini, e che sono più efficaci nel promuovere una disciplina positiva. Tra queste alternative, possiamo citare:

  • Gestire le proprie emozioni. Prima di reagire impulsivamente e di sculacciare il bambino, i genitori dovrebbero calmarsi e riflettere sul motivo della loro frustrazione e della loro rabbia. In questo modo, potranno affrontare la situazione in modo più razionale e pacifico, e dare un esempio positivo al bambino di come gestire le emozioni difficili.
  • Comprendere le cause del comportamento del bambino. I genitori dovrebbero cercare di capire quali sono le ragioni che spingono il bambino a comportarsi in modo indesiderato, come ad esempio la stanchezza, la fame, la noia, la paura, la gelosia, la curiosità, il bisogno di attenzione, ecc. In questo modo, potranno intervenire sulle cause e non solo sui sintomi, e aiutare il bambino a soddisfare i suoi bisogni in modo adeguato.
  • Comunicare in modo chiaro e assertivo. I genitori dovrebbero esprimere le loro aspettative e le loro regole in modo chiaro e coerente, spiegando al bambino il perché e il per cosa delle loro richieste. Inoltre, i genitori dovrebbero ascoltare il punto di vista del bambino e rispettare i suoi sentimenti, senza minimizzarli o deriderli. Infine, i genitori dovrebbero usare un linguaggio positivo e incoraggiante, evitando le critiche e gli insulti.
  • Creare conseguenze naturali e logiche. I genitori dovrebbero far sperimentare al bambino le conseguenze naturali e logiche del suo comportamento, senza ricorrere alla violenza o alla coercizione. Le conseguenze naturali sono quelle che derivano direttamente dal comportamento del bambino, come ad esempio il freddo se non si mette il cappotto, o la fame se non si mangia. Le conseguenze logiche sono quelle che vengono stabilite dai genitori in relazione al comportamento del bambino, come ad esempio la perdita di un privilegio se non si rispetta una regola, o la riparazione di un danno se si rompe qualcosa.
  • Utilizzare un rinforzo positivo. I genitori dovrebbero riconoscere e apprezzare i comportamenti positivi del bambino, lodandolo e premiandolo con attenzioni, abbracci, sorrisi, ecc. In questo modo, potranno rinforzare l’autostima e la fiducia del bambino, e incoraggiarlo a ripetere i comportamenti desiderati. Il rinforzo positivo è più efficace della punizione nel modificare i comportamenti, perché si basa sul piacere e non sulla paura.

Quali sono le conseguenze delle sculacciate sui bambini?

Le sculacciate sono una forma di punizione fisica che consiste nel colpire il bambino sul sedere con la mano o con un oggetto. Si tratta di in ogni modo di una forma di violenza che viola i diritti dei bambini, sanciti dalla Convenzione sui diritti dell’infanzia, che proibisce ogni forma di maltrattamento e abuso nei confronti dei minori1.

Le sculacciate non solo sono una violazione dei diritti dei bambini, ma sono anche dannose per il loro benessere e per il loro apprendimento. Tra gli effetti negativi delle sculacciate sui bambini, possiamo citare:

  • Aggressività e comportamenti antisociali. I bambini che ricevono sculacciate tendono a imitare il modello violento dei genitori e a diventare più aggressivi e ribelli verso gli adulti e i coetanei (23). Inoltre, le sculacciate possono compromettere il legame di fiducia e di affetto tra genitori e figli, e rendere i bambini più insicuri e ansiosi 4.
  • Problemi di salute mentale5 6. .Le sculacciate possono causare traumi emotivi e psicologici nei bambini, che possono manifestarsi con sintomi come depressione, ansia, bassa autostima, disturbi dell’attenzione, dell’umore e del sonno. Alcuni studi hanno anche evidenziato un’associazione tra le sculacciate e il rischio di abuso di sostanze, di autolesionismo e di tentativi di suicidio nell’età adulta .
  • Ridotta capacità cognitiva. Le sculacciate possono influire negativamente sullo sviluppo cerebrale dei bambini, alterando la loro capacità di percepire e di reagire alle minacce, e di regolare le emozioni. Inoltre, le sculacciate possono ridurre la motivazione e la curiosità dei bambini, e ostacolare il loro rendimento scolastico e la loro creatività.

Conclusione

Le sculacciate ai bambini sono una pratica obsoleta e dannosa, che non ha alcun beneficio educativo, ma solo effetti negativi sullo sviluppo dei bambini. I genitori che vogliono educare i propri figli in modo positivo e rispettoso, dovrebbero abbandonare le sculacciate e adottare delle strategie alternative, basate sulla comprensione, sulla comunicazione, sulla responsabilizzazione e sul rinforzo positivo. In questo modo, potranno favorire la crescita armoniosa e felice dei loro bambini, e instaurare con loro un rapporto di amore e di fiducia.

Sperando che questo articolo sia stato utile si saluto e Se avete bisogno di ulteriore approfondimenti trovate nella bibliografia qui sotto o  potete contattarmi di nuovo. 😊

 

1Convenzione sui diritti dell’infanzia 

2Sculacciare il bambino: ecco quali sono gli effetti negativi

3Gli effetti negativi della sculacciata sui bambini - Psicologia 

4Sculacciate ai bambini: sì o no? Ecco quali sono gli effetti 

5Sculacciata sì o no? Risponde la scienza - Nostrofiglio.it 

6Educazione bambini: 15 valide alternative alle sculacciate 

: Physical Punishment and Mental Disorders: Results From a Nationally Representative US Sample : [Spanking and adult mental health impairment: The case for the designation of spanking as an adverse childhood experience](https://www.sciencedirect.com/science/article/abs/pii/S0145213417300145