domenica 24 settembre 2023

SOFFOCAMENTO E Mostra fotografica in Piazza De Ferrari

 SOFFOCAMENTO E Mostra fotografica in Piazza De Ferrari. Segnalazione evento aperto a tutti

In occasione del Salone Nautico in Piazza De Ferrari c'è una mostra di pagine  di notizie "significative" de "Il secolo XIX". Una è stata come un pugno nello stomaco: soffocamento da corpo estraneo di una bambina avvenuto il 7 settembre 1993. 

Da allora, e anche da prima, molti corsi sono stati fatti ai genitori, negli asili e comunità ma tuttora  quanti non sanno fare la manovra antisoffocamento da corpo estraneo.😱🥲🥲

Vi prego imparatela chiedendo al vostro pediatra, alle varie Associazioni e anche negli asili e nelle scuole perchè TUTTi possono essere in grado di salvare una persona da una morte che può essere evitata, nella maggior parte dei casi. Innanzitutto con misure di prevenzione (taglio sicuro degli alimenti e masticazione adeguata e senza distrazioni) e eseguendo, nel caso avvenisse, la manovra antisoffocamento.

Trovate nel mio blog filmati esplicativi con le manovre da eseguire nel bambino di età inferiore a 1 anno e nel bambino più grande e nell'adulto. Per vedere la Manovra di persona segnalo un evento gratuito che si svolgerà a Forte Begato il 30 settmbre, il 28 Ottobre e il 25 Novembre.











venerdì 15 settembre 2023

Rientro a scuola e al lavoro: CONSIGLI PER LE RAGAZZE, I RAGAZZI E VALIDI ANCHE PER I GENITORI

Rientro a scuola e al lavoro: CONSIGLI PER LE RAGAZZE, I RAGAZZI E VALIDI ANCHE PER I GENITORI

- Fare una buona colazione, dormire abbastanza, fare attività fisicaregolamentare l’uso dei device. 

Sono questi i consigli principali per affrontare al meglio il nuovo anno scolastico. “L’inizio della scuola è un momento importante per le famiglie perché devono riorganizzare i ritmi della vita quotidiana rispetto ai mesi estivi e anche per i bambini: tornare in classe ha un forte impatto emotivo”.

1) Riprendere gradualmente i consueti ritmi della giornata. Durante l’estate l’organizzazione delle giornate cambia, si va a letto più tardi, si dorme meno. Una buona abitudine, già prima dell’inizio di scuola, sarebbe quella di dormire almeno otto ore a notte, ore che salgono a dieci per i bambini più piccoli.

2) Fare una buona colazione. “Purtroppo molti bambini non fanno colazione o fanno una colazione frettolosa anche perché non hanno fame essendosi alzati da pochi minuti; sarebbe necessaria invece un’abbondante colazione con il giusto mix tra molti carboidrati a lento assorbimento, visto che il cervello ha bisogno di zuccheri per funzionare durante le ore di lezione, e poche proteine. Questa la colazione tipo: alimenti sia solidi che liquidi; questi ultimi meglio 200-250 millilitri di latte (intero fino ai tre anni, poi va bene anche quello parzialmente scremato), accompagnati, fette biscottate integrali con la marmellata o cereali; se si usano biscotti anch’essi molti ricchi di fibre. Da non sottovalutare la merenda di metà mattina che deve essere più semplice possibile, quindi, va bene un frutto, cracker, una piccola barretta, da evitare merendine o focacce farcite troppo piene di grassi. Un consiglio per i genitori: nei pasti serali non proporre gli stessi cibi che i bambini hanno mangiato alla mensa scolastica.

3) Praticare una regolare attività fisica. praticare uno sport nel pomeriggio, ma senza riempire troppo la settimana, l’ideale sarebbe un paio di volte, così da lasciare degli spazi per il gioco libero in modo da stimolare la fantasia dei bambini. Un consiglio: non praticare un solo sport sin da piccolissimi ma possibilmente provare più discipline; cambiare lo sport da un anno all’altro è utile per stimolare e potenziare il fisico in maniera differente.

4) Aiutare i figli nei compiti ma non farli al posto loro. I bambini vanno seguiti ma devono sviluppare la propria autonomia. Vanno gratificati per i risultati raggiunti e sostenuti in caso di difficoltà ma è sbagliato fare i compiti per loro se il tempo è poco. Sarebbe opportuno, inoltre, lasciare senza compiti i bambini che frequentano il tempo pieno per dare la possibilità di praticare uno sport e stare con la famiglia.

5) Limitare l’uso dei device. L’uso eccessivo dei device, soprattutto nelle ore serali, può creare problemi al sonno e alla concentrazione. L’ideale, quindi, sarebbe di non portare  in camera da letto della rahaza/ragazzoi. I pediatri consigliano di utilizzare i device, TV compresa, al massimo due ore al giorno. Bisogna tuttavia rivalutare l’uso didattico di smartphone e tablet promuovendone però un uso guidato e consapevole.

6) Fare il vaccino per l’influenza e per tutte le malattie prevedibili. “Il covid non è scomparso, nei prossimi mesi ci sarà l’epidemia dell’influenza e anche il virus respiratorio sinciziale in questi anni ci ha dato problemi per questo, così come previsto dal Ministero della Salute, consigliabile il vaccino antinfluenzale ai bambini dai 6 mesi ai 6 anni di età e per tutti quelli con patologie importanti”.

7) Infine alcuni consigli pratici in caso di malattia. Quando i bambini si ammalano hanno bisogno di diversi giorni per recuperare le difese immunitarie; quindi se tornano subito a scuola rischiano di ammalarsi di nuovo. Sarebbe meglio aspettare tre, quattro giorni per i più piccoli e le classiche quarantotto ore per i più grandi dalla fine dei sintomi prima di tornare in classe. Per chiudere un consiglio utile quando si portano i bambini ammalati dal pediatra: sarebbe meglio utilizzare la mascherina per limitare la diffusione dei germi in sala d’aspetto.

Un cordiale saluto - Alberto Ferrando

(tratto da una intervista al Presidente della SICUPP Paolo Becherucci)



giovedì 7 settembre 2023

Violenza domestica e danni ai bambini: segnalate

Violenza domestica e danni ai bambini: segnalate

Care e cari

Mi arrivano richieste di aiuto per fenomeni di violenza domestica. Qui un filmato sul "segnale per aiuto" (pollice all'interno della mano che viene poi chiusa a pugno).

Ricordate che la violenza psicologica e fisica e le umiliazioni subite e, talora, anche giustificate dalle donne che subiscono e non segnalano, non si fermeranno da sole: riprendono e i figli subiscono  a loro volta una violenza, la “violenza assistita” che causa danni ai bambini pari a quella fisica. Non bisogna subire ma segnalare subito! Forse, forse, in alcuni casi il maltrattante può essere messo in cura. Aspettare e subire è sbagliato. Accettando e subendo una violenza fisica e/o psicologica le cose non miglioreranno mai...anzi peggioreranno. I numeri di femminicidi parlano da  soli. 

Ricordo il numero antiviolenza 1522 e, care mamme, se non volete farlo per voi fatelo per i figli perchè i bambini che assistono alla violenza domestica soffrono perche’ non possono affidarsi ai genitori per essere protetti e accuditi. Hanno relazioni di attaccamento disorganizzate e possono manifestarsi vari disturbi:   come instabilità affettiva, impulsività, difficoltà nella modulazione della rabbia, atti di autolesionismo, somatizzazione con disturbi di vario tipo (dolori addominali, cefalea , vertigini, disturbi del sonno, dell’appetito, isolamento sociale o fuga dalla famiglia, abbandono scolastico e altro).

Ricordo anche che la Polizia ha attivato il progetto “Eva” (esame delle violenze agite) che prevede l’utilizzo di un modello di intervento cui gli agenti chiamati per una lite familiare devono attenersi per assicurare alle vittime di violenza supporto non soltanto dal punto di vista morale, ma anche pratico e legale, raccogliendo quante più prove e testimonianze possibile. 




lunedì 4 settembre 2023

Funghi in sicurezza

 Funghi in sicurezza

Con l’approssimarsi della fine dell'estate, come ogni anno, le nostre tavole si arricchiscono di un gustoso ingrediente: i funghi. Per evitare problemi di salute è però importante consumarli in sicurezza. Ma quali sono le principali domande e dubbi sulla raccolta e sul consumo di funghi? Quali raccomandazioni per chi va nei boschi? Quali consigli per la pulizia e la conservazione?

Quando ai bambini? Link con approfondimento qui: https://ferrandoalberto.blogspot.com/search?q=funghi

Dal sito della ASL 3 genovese: 
Innanzitutto si raccomanda al raccoglitore il massimo rispetto della normativa vigente  al fine della salvaguardia del sottobosco. In particolare:
  • Devono essere raccolti soltanto esemplari interi e completi di tutte le parti necessarie alla determinazione della specie. Raccogliere soltanto esemplari giovani ed assolutamente sani;
  • Per consentire la diffusione delle spore, i funghi raccolti devono essere riposti e trasportati in contenitori rigidi ed aerati, realizzati in fibre naturali intrecciate;
  • Non si devono utilizzare sacchetti o contenitori in plastica;
  • Non devono essere utilizzati rastrelli, uncini o altri attrezzi che possano danneggiare lo strato umifero del suolo, il micelio e l’apparato radicale delle essenze arboree;
  • I funghi di qualsiasi specie, anche se velenosi o non commestibili, non devono in alcun modo essere volontariamente distrutti o danneggiati;
  • Non è consentita la raccolta della specie Amanita caesarea allo stato di ovolo chiuso;
    L’amanita caesarea (ovolo buono) e l’Amanita Phalloides (mortale) hanno uno sviluppo di crescita simile, che parte dallo stato di ovolo, per arrivare alla completa maturazione in forma di fungo aperto.
  • Si raccomanda di non raccogliere MAI esemplari allo stato di ovolo o non dischiusi, sia perché le spore non possono disperdersi nell'ambiente, ma soprattutto perché è più facile la confusione con la menzionata specie velenoso-mortale;
  • Valutare con attenzione l’habitat di raccolta ed il luogo di provenienza. Possono infatti risultare contaminati da agenti esterni quali: fitosanitari, metalli pesanti (piombo, mercurio, cadmio), metalli non pesanti (cromo, arsenico, rame), radionuclidi. Si sconsiglia la raccolta in prossimità di discariche, strade ad intenso traffico veicolare, industrie inquinanti, ecc.

Si raccomanda di fare particolare attenzione alla presenza di zecche.

Dove si possono far controllare in Asl3 i funghi raccolti?

E' possibile rivolgersi il lunedì dalle 11 alle 13 presso la sede dell'Igiene degli Alimenti e della Nutrizione di via Archimede 30 A, piano 2. Si raccomanda di portare a controllo le specie fungine in esemplari interi e in buone condizioni organolettiche. È obbligo portare a controllo l’intero quantitativo e non solo un elemento rappresentativo del raccolto. I funghi devono essere portati al controllo in contenitori aerati (cestini, cassette o scatole) evitando i sacchetti di plastica; gli esemplari da sottoporre al controllo, inoltre, dovranno essere integri e completi in ogni loro parte, poiché tutti i particolari di gambo e cappello sono utili per una corretta determinazione della specie. Si ricorda che i funghi non adatti all’alimentazione umana verranno scartati ed eliminati durante la fase del controllo, e quindi non verranno più restituiti all’interessato.

Nel caso ci si trovi a consumare un piatto a base di funghi, si può stare tranquilli?

I funghi rappresentano un alimento prelibato, ma occorre tenere sempre presente la loro insidiosità per evitare che un’identificazione frettolosa, superficiale o eseguita da persona non esperta in materia, trasformi una prelibatezza gastronomica in una causa di intossicazione o di avvelenamento dagli esiti anche letali. Si consiglia di far controllare anche i funghi regalati da amici e parenti, se questi non hanno conoscenze scientifiche in materia di micologia.
Il titolare di attività di ristorazione ha l’obbligo di somministrare funghi epigei spontanei regolarmente certificati da Micologo Esperto nonché essere in possesso di Attestato di Riconoscimento delle specie fungine. Quanto sopra  offre sufficiente sicurezza per un consumo in tranquillità. L’avventore può chiedere al titolare garanzie in merito al rispetto della normativa vigente.

Quali funghi possono essere consumati con facilità?

I funghi sono considerati un alimento a basso contenuto calorico ma di notevole impegno digestivo e presentano un lieve grado di tossicità intrinseca. Ne deriva quindi che tutti i funghi devono essere consumati sempre con moderazione.

Come si puliscono?

Con l’aiuto di un coltellino affilato dalla lama liscia si comincia ad eliminare la parte terrosa sul gambo, raschiandolo con delicatezza fino ad eliminare qualsiasi traccia di terra.
Successivamente si può sciacquare con un panno umido, avendo cura di privarli delle parti che presentano marciume e muffe e quindi non edibili.

Come si conservano?

La conservazione dei funghi prevede sempre un'accurata pulizia. Per il consumo a breve termine si può procedere alla conservazione a temperatura di frigorifero. I funghi possono essere anche congelati, privilegiando gli esemplari più belli e sani, per poi essere consumati nel termine di qualche mese. I funghi possono essere, altresì, conservati sott’olio, prediligendo anche in questo caso gli esemplari più giovani e sani, privi di parassitiLa conservazione sott’olio deve rispettare rigorosamente le procedure necessarie a  scongiurare il pericolo Botulino.

Il consumo di funghi è adatto a tutti o in alcuni casi ci sono controindicazioni?

Si sconsiglia il consumo di funghi ai bambini sotto i 12 anni, agli anziani, alle donne in gravidanza, nonché a qualsiasi adulto soggetto a patologie particolari a carico epato-renali o comunque debilitanti. In ogni caso il consumo deve essere, comunque, limitato anche nei soggetti sani e sempre previo accurata cottura.

Quando si acquistano i funghi, cosa è necessario controllare?

I funghi alla vendita devono essere posti in cassetta, o piano mono-strato, e corredati di cartellino di avvenuto controllo da parte di Micologo Esperto. È diritto esigere dal commerciante l’esibizione del predetto tagliando a garanzia di un consumo in tranquillità.

Ci sono dei falsi miti sui funghi?

Per quanto riguarda la loro commestibilità ancora oggi, purtroppo, i funghi sono oggetto di assurde credenze popolari molto pericolose. È falso asserire che siano sicuramente commestibili quelli rosicchiati dalle lumache o da altri animali del bosco. Non è vero che i funghi che presentano un viraggio di colore al taglio siano sicuramente velenosi. Non esiste un modo empirico per distinguere i funghi commestibili da quelli non commestibili o velenosi e solo lo studio attento dei caratteri morfocromatici ed un’accurata analisi dell’habitat di crescita, possono permetterci di determinare con esattezza se il fungo raccolto possa essere consumato senza mettere a repentaglio la nostra salute.

Tratto da https://www.asl3.liguria.it/funghi-in-sicurezza-la-parola-all-esperto.html?fbclid=IwAR0y_XtbPZrYwSVc-cIyn__yIlrvcoMQKPO2Mt7DRz8GnsJER5A3nqgv_fg











mercoledì 23 agosto 2023

Infezione delle vie urinarie

 INFEZIONI DELLE VIE URINARIE (IVU). 

Le infezioni delle vie urinarie (IVU) nei bambini possono manifestarsi con sintomi come dolore o bruciore durante la minzione, bisogno frequente di urinare, minzioni involontarie, febbre, dolore addominale o lombare, e cambiamenti nell'aspetto o nell'odore dell'urina.

 Nei neonati e nei bambini molto piccoli, i segni possono essere più difficili da individuare, come irritabilità, mancato aumento di peso o alimentazione inadeguata. 

QUALI ESAMI?

Nel sospetto di  un'IVU nel tuo bambino, è necessario consultare il pediatra che consiglierà esecuzione di esame urine. 

1. **Esame delle urine:** Un campione di urina verrà analizzato per la presenza di batteri, globuli bianchi e nitriti, la positività indica un'IVU. Si rileva spesso anche la presenza di proteine e di sangue.in alcuni casi ci sono altre alterazioni come un aumento del ph delle urine

2. **Cultura delle urine:** Questo test coltiverà il campione di urina per identificare i batteri specifici che causano l'infezione e per determinarne la sensibilità agli antibiotici.

3. **Esami delle immagini:** In alcuni casi, il medico potrebbe richiedere una radiografia o un'ecografia delle vie urinarie per individuare anomalie strutturali o ostacoli che possono favorire lo sviluppo delle infezioni.

4. **Esami ematici:** In caso di IVU grave o ricorrente, potrebbero essere effettuati esami del sangue per valutare la funzione renale e altri parametri.

L'approccio esatto dipenderà dalla situazione del bambino e dalle indicazioni del medico. 

 

TERAPIA:

Il trattamento delle infezioni delle vie urinarie (IVU) nei bambini prevede l'uso di antibiotici. La scelta dell'antibiotico dipenderà dall'età del bambino, dai sintomi, dalla gravità dell'infezione e dai risultati dei test.

Generalmente, appena i sintomi di un'IVU sono sospettati o confermati tramite test, il medico inizierà la terapia antibiotica il prima possibile per prevenire la diffusione dell'infezione e prevenire complicazioni. È importante seguire attentamente le istruzioni per la somministrazione degli antibiotici e completare l'intero corso di trattamento, anche se i sintomi migliorano prima della fine del trattamento.

In alcuni casi, specialmente se l'IVU è grave o ricorrente, potrebbe essere necessario fare ulteriori esami o valutazioni per identificare le cause sottostanti e prendere misure preventive a lungo termine.

QUAKE ANTIBIOTICO?

Affidatevi si consigli del pediatra curante. In genere  caso in cui sia necessario iniziare il trattamento antibiotico per un'infezione delle vie urinarie (IVU) nei bambini prima di ottenere i risultati dell'esame delle urine, spesso vengono prescritti antibiotici a spettro largo che sono efficaci contro una varietà di batteri comuni responsabili delle IVU. Alcuni esempi di antibiotici che potrebbero essere considerati includono:

1. **Amoxicillina o amoxicillina/clavulanato:** Questi sono spesso utilizzati in bambini poiché coprono molte delle principali batterie causanti IVU.

2. **Cefixime o cefpodoxime:** Questi antibiotici appartenenti alla classe delle cefalosporine possono essere utilizzati per le IVU.

È importante seguire attentamente le dosi e le istruzioni fornite dal medico. Una volta che saranno disponibili i risultati dell'esame delle urine e della coltura, il medico potrà eventualmente regolare il trattamento in base all'agente patogeno specifico e alla sua sensibilità agli antibiotici.

 

È necessario ripetere esami urine e urinocoltura dopo la terapia oppure fare esami dopo la guarigione

Dopo aver completato il corso di terapia antibiotica per un'infezione delle vie urinarie (IVU) nei bambini, è consigliabile effettuare esami delle urine di controllo e, se necessario, una nuova urinocoltura. Questi esami servono a verificare se l'infezione è stata completamente eliminata e a garantire che non vi siano batteri residui nell'urina.

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Le infezioni delle vie urinarie (IVU) nei bambini possono manifestarsi con sintomi come dolore o bruciore durante la minzione, bisogno frequente di urinare, minzioni involontarie, febbre, dolore addominale o lombare, e cambiamenti nell'aspetto o nell'odore dell'urina.

 Nei neonati e nei bambini molto piccoli, i segni possono essere più difficili da individuare, come irritabilità, mancato aumento di peso o alimentazione inadeguata. 

QUALI ESAMI?

Nel sospetto di  un'IVU nel tuo bambino, è necessario consultare il pediatra che consiglierà esecuzione di esame urine. 

1. **Esame delle urine:** Un campione di urina verrà analizzato per la presenza di batteri, globuli bianchi e nitriti, la positività indica un'IVU. Si rileva spesso anche la presenza di proteine e di sangue.in alcuni casi ci sono altre alterazioni come un aumento del ph delle urine

2. **Cultura delle urine:** Questo test coltiverà il campione di urina per identificare i batteri specifici che causano l'infezione e per determinarne la sensibilità agli antibiotici.

3. **Esami delle immagini:** In alcuni casi, il medico potrebbe richiedere una radiografia o un'ecografia delle vie urinarie per individuare anomalie strutturali o ostacoli che possono favorire lo sviluppo delle infezioni.

4. **Esami ematici:** In caso di IVU grave o ricorrente, potrebbero essere effettuati esami del sangue per valutare la funzione renale e altri parametri.

L'approccio esatto dipenderà dalla situazione del bambino e dalle indicazioni del medico. 

 

TERAPIA:

Il trattamento delle infezioni delle vie urinarie (IVU) nei bambini prevede l'uso di antibiotici. La scelta dell'antibiotico dipenderà dall'età del bambino, dai sintomi, dalla gravità dell'infezione e dai risultati dei test.

Generalmente, appena i sintomi di un'IVU sono sospettati o confermati tramite test, il medico inizierà la terapia antibiotica il prima possibile per prevenire la diffusione dell'infezione e prevenire complicazioni. È importante seguire attentamente le istruzioni per la somministrazione degli antibiotici e completare l'intero corso di trattamento, anche se i sintomi migliorano prima della fine del trattamento.

In alcuni casi, specialmente se l'IVU è grave o ricorrente, potrebbe essere necessario fare ulteriori esami o valutazioni per identificare le cause sottostanti e prendere misure preventive a lungo termine.

QUAKE ANTIBIOTICO?

Affidatevi si consigli del pediatra curante. In genere  caso in cui sia necessario iniziare il trattamento antibiotico per un'infezione delle vie urinarie (IVU) nei bambini prima di ottenere i risultati dell'esame delle urine, spesso vengono prescritti antibiotici a spettro largo che sono efficaci contro una varietà di batteri comuni responsabili delle IVU. Alcuni esempi di antibiotici che potrebbero essere considerati includono:

1. **Amoxicillina o amoxicillina/clavulanato:** Questi sono spesso utilizzati in bambini poiché coprono molte delle principali batterie causanti IVU.

2. **Cefixime o cefpodoxime:** Questi antibiotici appartenenti alla classe delle cefalosporine possono essere utilizzati per le IVU.

È importante seguire attentamente le dosi e le istruzioni fornite dal medico. Una volta che saranno disponibili i risultati dell'esame delle urine e della coltura, il medico potrà eventualmente regolare il trattamento in base all'agente patogeno specifico e alla sua sensibilità agli antibiotici.

 

È necessario ripetere esami urine e urinocoltura dopo la terapia oppure fare esami dopo la guarigione

Dopo aver completato il corso di terapia antibiotica per un'infezione delle vie urinarie (IVU) nei bambini, è consigliabile effettuare esami delle urine di controllo e, se necessario, una nuova urinocoltura. Questi esami servono a verificare se l'infezione è stata completamente eliminata e a garantire che non vi siano batteri residui nell'urina.



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giovedì 3 agosto 2023

Puntura di medusa

 Puntura di medusa

Sipegazioni: https://ferrandoalberto.blogspot.com/2019/08/meduse-ricordate-il-gel-al-cloruro-di.html?m=1

Filmato qui: https://vm.tiktok.com/ZGJb75xWG/

Trovate questo è tanti altri temi di primo soccorso anche mal mio libro: “Primo Soccorso Pediatrico” ed EDRA che trovate nelle librerie e on Line. In versione cartacea e in e-book

Alberto Ferrando


mercoledì 2 agosto 2023

Come stimolare il linguaggio nei primi mesi di vita

 Come stimolare il linguaggio nei primi mesi di vita  

E dopo i primi mesi iniziate a leggere ad alta voce  (vedi il sito Natiperleggere)  




















                 https://youtu.be/XWAsXF2DPL4


Smartphone e bambini fino a 2 anni

 Cari genitori e nonni

Breve quiz anonimo di autovalutazione delle conoscenze dell’uso di strumenti digitali nei bambini di età inferiore a 2 anni. 

Al termine risposte e spiegazioni  

Nei prossimi giorni seguirà questionario per bambini da 2 a 5 anni  

https://it.surveymonkey.com/r/0-2anniCD

Un caro saluto

Alberto Ferrando 

martedì 1 agosto 2023

Voglia di essere madre: libro consigliato



Voglia di essere madre: libro consigliato. 
Ho appena finito di leggere un libro con tanti spunti di riflessione e meditazione: sui rapporti di coppia e soprattutto sulla maternità. Sui rapporti tra persone, sulla fecondazione artificiale
Ne consiglio la lettura a tutti e soprattutto ai giovani che aspettano e rimandano la scelta di diventare genitori. 
In questo libro la protagonista avverte il desiderio di maternità a 49 anni e si affida alla procreazione medica assistita (PMA). In particolare alla FIVET che risulta efficace nel 30-40% dei casi se l’età della mamma è inferiore si 40 anni e in meno del 10% dei casi se l’età è superiore ai 40 anni. 
Ma il libro è tanto di più. 
Un caro saluto
Alberto Ferrando 


Alternando ironia e malinconia col suo stile inconfondibile, Federica Bosco ci trascina in un crescendo di emozioni e colpi di scena raccontando una storia in cui tutti possiamo riconoscerci, perché e non è mai troppo tardi per prendere una decisione folle, se è quella che ti può rendere felice.

«Nei libri di Federica Bosco si ride e si sorride con dialoghi impagabili» – Alessia Gazzola, TTL-La Stampa

«Federica Bosco è scrittrice d'amore sopraffina» – Maria Grazia Ligato, Io Donna

La mattina del suo quarantanovesimo compleanno Giulia è seduta sullo sgabello della cucina a bere un caffè e, mentre contempla la nebbia dell'inverno milanese, viene travolta da un attacco di panico in piena regola. Lei, giornalista di costume in una rivista di grido, con una vita scandita da mille impegni, avverte all'improvviso la consapevolezza che la sua esistenza così com'è sembra non avere più alcun senso. Un compagno da quattro anni, Massimo, anch'egli giornalista con una forte propensione all'indipendenza, una madre giocatrice incallita dalla personalità crudele e affascinante da cui ha imparato a guardarsi le spalle, qualche amica con cui condividere sfilate e pettegolezzi, un fratellastro amatissimo, un padre artista e sognatore, e questo è tutto. Ciò che la sconvolge, però, è l'impellente desiderio di maternità mai provato prima, giunto molto oltre i tempi supplementari, che adesso le sembra l'unica ragione di vita. Le reazioni delle persone vicino a lei non sono incoraggianti e, accompagnata da un coro di «ma tu non ne hai mai voluti», Giulia si accinge non senza difficoltà a convincere il compagno a imbarcarsi nel complicato mondo delle cure per la fertilità, ispirata da un'idea di famiglia in cui crede ancora nonostante la sua infanzia passata a giocare a Barbie sotto i tavoli verdi. Massimo però si rivela un partner imprevedibile, che la porta un giorno in un paradiso di mille premure e quello dopo nell'inferno dell'indifferenza, facendola sentire ancora più sola. Così Giulia, quasi senza alleati, decide di abbandonare per sempre la sua zona di confort e di spiccare un salto nel vuoto.


Ps ho anche letto l’ultimo libro di Korman McCarthy il passeggero che non mi sento proprio di consigliare. 
Ora mi rilasso con un libro di  John Connolly




domenica 30 luglio 2023

Una tragedia silenziosa

Una tragedia silenziosa: investiamo sull’educazione   

Invio questa lettera che “sposta” l’asse da interventi da riparativi (intervenire quando il problema è insorto ad esempio alcolismo o dipendenza da droga o altri tipi di dipendenze ) a interventi preventivi. Filmato sintetico qui: https://vm.tiktok.com/ZGJbYHYM4/

L’aumento di problematiche psicologiche  e neuropsichiatriche dell’infanzia e della adolescenzA non si risolve  potenziando solamente interventi neuropsichiatrici o psicologici ma intervenendo prima: sull’educazione e investendo nelle famiglie a partire dai primi periodi di vita (vedi i “primi 1000 giorni di vita”. 

Esistono progetti dell’ Organizzazione Mkndiale della Sanità che aspettano che Giverni, Regione e Comuni li mettano in atto. 

Una tragedia silenziosa

C' è una tragedia silenziosa che si sta sviluppando oggi per oggi nelle nostre case, e riguarda i nostri più preziosi gioielli: i nostri figli. I nostri figli sono in uno stato emotivo devastante! Negli ultimi 15 anni, i ricercatori ci hanno regalato statistiche sempre più allarmanti su un aumento acuto e costante di malattia mentale infantile che ora sta raggiungendo proporzioni epidemiche:

Le statistiche non mentono:

• 1 SU 5 bambini ha problemi di salute mentale

• Si è notato un aumento del 43 % SULL' ADHD

• Si è notato un aumento del 37 % nella depressione adolescente

• Si è notato un aumento del 200 % sul tasso di suicidi nei bambini tra i 10 e i 14 anni

Cosa sta succedendo e cosa stiamo facendo di sbagliato?

I bambini di oggi sono su-Stimolati e su-regalati di oggetti materiali, ma sono privati dei fondamentali di un'infanzia sana, come:

• Genitori emotivamente disponibili

• limiti chiaramente definiti

• Responsabilità

• Nutrizione equilibrata e un sogno adatto

• Movimento in generale ma soprattutto all'aria aperta

• Gioco creativo, interazione sociale, opportunità di gioco non strutturati e spazi per la noia

Invece, questi ultimi anni li abbiamo riempiti di:

• Genitori distratti digitalmente

• Genitori indulgenti e permissivi che lasciano che i bambini "Governino il mondo" e siano quelli che mettono le regole

• Un senso di diritto, di immeritatamente tutto senza guadagnarselo o essere responsabile di ottenerlo

• sonno inadeguato e nutrizione squilibrata

• Uno stile di vita sedentario

• Stimolazione senza fine, babysitter tecnologiche, gratificazione istantanea e assenza di momenti noiosi

Cosa fare?

Se vogliamo che i nostri figli siano individui felici e sani, dobbiamo svegliarci e tornare alle basi. È ancora possibile! Molte famiglie vedono miglioramenti immediati dopo settimane di implementare le seguenti raccomandazioni:

• Imposta i limiti e ricorda che sei il capitano della nave. I vostri figli si sentiranno più sicuri sapendo che avete il controllo del timone.

• Offri ai bambini uno stile di vita equilibrato pieno di ciò che i bambini hanno bisogno, non solo di quello che vogliono. Non aver paura di dire "no" ai tuoi figli se quello che vogliono non è quello di cui hanno bisogno.

• Fornisci alimenti nutritivi e limita il cibo spazzatura.

• Passa  almeno un'ora al giorno all'aperto facendo attività come: ciclismo, camminata, pesca, osservazione degli uccelli / insetti

• Godetevi una cena familiare quotidiana senza telefoni intelligenti o tecnologia che li distragga.

• Giocate giochi da tavolo come famiglia o se i bambini sono molto piccoli per giochi da tavolo, lasciatevi trasportare dai vostri interessi e permettete che siano loro a condurre in gioco

• Coinvolgi i tuoi figli in qualche compito o lavoro della casa secondo la loro età (piegare i vestiti, ordinare i giocattoli, appendere i vestiti, sistemare i viveri, mettere il tavolo, dare da mangiare al cane ecc. )

• Implementare una routine di sonno coerente per garantire che il tuo bambino dorma abbastanza. Gli orari saranno ancora più importanti per i bambini di età scolastica.

• Insegnare responsabilità e indipendenza. Non li proteggere  in eccesso contro ogni frustrazione o ogni errore. Sbagliare li aiuterà a sviluppare resilienza e impareranno a superare le sfide della vita,

• Non caricare lo zaino dei vostri figli, non portate i loro  zaini, non portategli il compito che si  sono dimenticati, non gli sbucciate le banane ne le arance se lo possono  fare da soli (4-5 anni). Invece di dare loro i pesci, educateli a pescare.

• Educateli ad aspettare e a ritardare la gratificazione.

• Fornisci  opportunità per la "noia", visto che la noia è il momento in cui la creatività si sveglia. Non vi sentite  responsabili di tenere sempre i bambini divertiti.

• Non usare la tecnologia come una cura per la noia, né la offrite al primo secondo di inattività.

• evitare l'uso della tecnologia durante i pasti, nelle automobili, nei ristoranti, nei centri commerciali. Usa questi momenti come opportunità per socializzare allenando così i cervelli a saper funzionare quando saranno in modalità: "noia"

• aiutarli a creare un "vasetto della noia" con idee di attività per quando sono annoiati.

• è emotivamente importante per connettersi con i bambini  insegnare loro auto-regolazione e abilità sociali:

• Spegnere i telefoni di notte quando i bambini devono andare a letto per evitare la distrazione digitale.

• diventa un regolatore o un allenatore emotivo dei suoi figli. Educateli a riconoscere e a gestire le proprie frustrazioni e rabbia.

• Educateli a salutare, a prendere turni, a condividere senza rimanere senza nulla, a dire grazie e per favore, a riconoscere l'errore e scusarsi (non li obbligate ), siate  modello di tutti quei valori che inculcate loro.

• collegati emotivamente - sorrisi, abbracci, baci, solletichi, lettura, danza, salti, giocate  con loro.

Ti ringrazio se lo condividi.

Fonte: https://www.nostrofiglio.it/amp/bambino/psicologia/la-tragedia-silenziosa-che-sta-compromettendo-la-salute-mentale-dei-nostri-bambini



martedì 25 luglio 2023

il primo vaccino contro le bronchioliti

 Una buona notizia per i neonati, lattanti e famiglie. 

Ricordo l’importanza di evitare contatti di troppe persone, soprattutto in luoghi chiusi, ai bambini piccoli soprattutto nei primi mesi di  vita. 

Trovate qui il perché https://ferrandoalberto.blogspot.com/2022/11/non-toccate-e-non-fate-toccare-i.html?m=1

Ma questo è impossibile se hanno fratellini ho sorelline che frequentano quella comunità e che sono fonte di ingresso di tante infezioni.

Quest’anno la bronchiolite ha picchiato duro e finalmente, speriamo a breve, avremo un valido strumento di prevenzione.

Ema approva il primo vaccino contro le bronchioliti

Potrebbe arrivare presto in Italia il primo vaccino in grado di proteggere neonati e anziani dalla bronchiolite, infezione respiratoria che costituisce una delle piu’ frequenti cause di ricovero nei primi mesi di vita e nella terza eta’ . L’Agenzia europea del farmaco ha infatti raccomandato l’autorizzazione all’immissione in commercio di un vaccino contro il virus respiratorio sinciziale, che ogni anno nel mondo colpisce circa 33 milioni di bambini, provocandone il ricovero di 3,2 milioni e la morte di 111.800.

A ottenere il via libera e’ il vaccino Abrysvo di Pfizer, il primo anti-Rsv per proteggere neonati fino a 6 mesi e gli over 60enni, stimolando una risposta anticorpale duratura. Abrysvo istruisce l’organismo a produrre anticorpi specifici contro la proteina F del virus, quella che gli permette di fondersi con le nostre cellule per infettarle. Per proteggere i neonati, viene somministrato alla mamma nel terzo trimestre di gravidanza – come accade per il vaccino per pertosse e influenza – e conferisce una protezione di sei mesi. Il virus respiratorio sinciziale, o Rsv, e’ molto diffuso da novembre ad aprile e di solito provoca sintomi lievi, simili a quelli del raffreddore. Quando pero’ colpisce persone vulnerabili, causa un’infiammazione dei bronchioli, ovvero le parti terminali delle vie respiratorie. Questi sintomi colpiscono piu’ spesso gli anziani e le persone affette da malattie polmonari o cardiache. Le prime vittime sono, pero’ , i bambini. In Italia non si hanno stime certe perche’ la patologia non ha obbligo di notifica e solo chi arriva in ospedale e fa un tampone ha una diagnosi precisa.

“Secondo le stime l’Rsv porta in ospedale 2 bimbi su 10 che ne sono colpiti nel primo anno di vita. Quasi tutti i bimbi ricoverati hanno bisogno di ossigeno e di quelli ricoverati il 5% finisce in terapia intensiva”, spiega Andrea Lo Vecchio, presidente della Societa’ Italiana di Infettivologia Pediatrica (Sitip). Ancora negli anni Sessanta del secolo scorso, la malattia che provocava nei neonati insufficienza respiratoria, polmoniti e molti decessi veniva chiamato il ‘male oscuro’. “Tra i bimbi sotto i 2 anni che si ammalano di bronchiolite – prosegue Lo Vecchio, professore di pediatria all’Universita’ Federico II di Napoli – circa il 10% necessita di ossigeno e viene ricoverato. Di questi il 5% viene intubato. Purtroppo non c’e’ una terapia specifica e questo provoca, in genere tra dicembre e gennaio, una forte pressione nei reparti di pediatria e nelle terapie intensive neonatali”.

L’inverno passato l’epidemia da virus sinciziale e’ stata particolarmente aggressiva: “ha provocato molti casi di insufficienza respiratoria grave nei neonati e ha riguardato anche bambini tra due e quattro anni, per via del cosiddetto Immunity Gap, ovvero il deficit immunitario legato alla minor esposizione ai patogeni dovuto alle misure protettive contro il Covid”, prosegue Lo Vecchio, membro del Tavolo malattie infettive della Societa’ Italiana di Pediatria. Da circa un decennio, in Italia, e’ autorizzato per i prematuri e per bimbi con alcune malattie specifiche, il monoclonale palivizumab, una profilassi somministrabile in diverse dosi e che, diversamente dal vaccino non stimola produzione di anticorpi propri. L’Ema pochi mesi fa ha autorizzato anche un secondo monoclonale, che con una singola somministrazione copre per 5 mesi ed e’ indicato per tutti i neonati, sia sani che a rischio: “una scelta dettata dal fatto che il virus sinciziale porta spesso al ricovero anche bimbi nati a termine e senza altre patologie”, precisa Lo Vecchio.

Un caro saluto

Alberto Ferrando




domenica 23 luglio 2023

Mamma, papà: voglio la MOTO!!

Mamma, papà: voglio la MOTO!!

Giovani (e meno giovani) in moto- istruzioni per evitare incidenti

Uno dei momenti temuti da tutti i genitori si realizza quando i figli, arrivati all’età di avere un ciclomotore o altro tipo di velocipede, ne fanno esplicita, o quasi, richiesta.

Molti genitori reagiscono negando, rimandando, trovando scuse ma la negazione ottiene quasi sempre il risultato di desiderare ancora di più l’oggetto del desiderio che più è negato è sempre più desiderato.

I genitori non lo comprano e negano moto e patentino ma…gli amici vanno in moto e magari qualche giretto glielo fanno fare. 

E basta un solo giro per causare danni e incidenti. 

Soprattutto se il ragazzo o ragazza non ha i minimi rudimenti di conoscenza della guida di una “dueruote”.

Forse l’approccio più costruttivo non è quello di negare ma di dare delle regole (base dell’educazione fin dai primi periodi della vita).

La prima regola, assoluta è quella di fare un corso guida e, se il papà o la mamma, vanno in moto abituarlo/a seguirvi per abituarli alla giungla, ferocissima, del traffico e anche al piacere di girare per strade poco trafficate, all’inizio, e poi sempre più trafficate. 

Se i genitori non dispongono di un motociclo possono far fare dei giretti facendosi seguire mentre guidano la propria auto.

(Ricordo ancora, quando mio figlio aveva compiuto 14 anni e poi a 16 anni quanti giri in notturna abbiamo fatto sulle alture di Genova tra campagne e anche sterrati).

In poche righe cercherò di illustrare i pericoli del traffico su automezzi: che siano bici, motorini, scooter, auto sono sempre valide ma un conto è un incidente in auto un altro averlo in moto.

RICORDARE CHE:

-       Le conseguenze di un incidente in moto, anche a bassa, velocità possono essere gravi

-       Le due ruote, causa le loro dimensioni, sono più difficili da vedere soprattutto nei cosidetti “punti ciechi” che ogni vettura ha.

-       Bisogna mantenere la concentrazione a essere in buone condizioni psico fisiche (riposo adeguato evitare uso di alcol o cannabis che può alterare l’attenzione anche per varie ore) 

CONSIGLI:

1)    Insegnare a conoscere il proprio mezzo e averne un controllo perfetto (vedi consigli iniziali: scuola guida e pratica con voi) conoscenza perfetta del codice della strada: è una occasione per ripeterlo anche voi genitori.

2)    Ricordare e ripetere, come un mantra, che la maggior parte degli incidenti con una due ruote dipendono da eccesso di velocità, da scarsa conoscenza del mezzo che si guida, da distrazione (si vede gente con il cellulare in mano anche in moto ) MA DIPENDONO SOPRATTUTTO DAGLI ALTRI UTENTI DELLA STRADA (* elenco provvisorio di situazioni a rischio).

3)    Insegnare e ripetere che in moto (come in auto e..nella vita) si deve guidare guardando avanti (la moto va nella direzione in cui si guarda) e cercando di valutare la visibilità anche oltre il veicolo che ci precede e si deve essere concentrati sulla guida.

4)    Soprattutto all’inizio, ma anche si diventa “esperti” mantenere la distanza di sicurezza ed evitare gimcane tra le auto. Se il ragazzo/ragazza vuole la velocità cercate una pista per appagarlo/a ma le strade non sono piste o circuiti di gara: si usano i mezzi per spostarsi non per fare le gare..

5)    Prevedere possibili situazioni pericolose e lasciare sempre un po' di spazio per “vie di fuga”:

-       Svolte (la più pericolosa è la svolta a sinistra) soprattutto negli incroci;

-       Incroci: rallentare prima e guardare bene da entrambe le parti;

-       Non fidarsi al 100% degli specchietti retrovisori;

-       Mettere sempre la freccia prima di svoltare e controllare nello specchietto o girando il capo;

-       Se l’incrocio è regolato da un semaforo (pensate a via Tolemaide) spesso qualcuno passerà con il giallo mentre diventa rosso: prima di passare quando avete il semaforo verde controllate che non ci sia qualche kamikaze in arrivo. (In certi incroci, come quello di Via Tolemaide io rallento sempre quando è verde, verificando di non avere qualcuno attaccato dietro alla moto. Se diventa giallo mi fermo subito (verificando sempre di non avere qualcuno attaccato dietro irrispettoso della sua e mia sicurezza).

6)    Non tagliare mai la curva e invadere la corsia opposta

 

* ELENCO PROVVISORIO DI SITUAZIONI A RISCHIO CAUSATE DA ALTRI:

- Gente che guida usando il cellulare o altre fonti di distrazione;

- Gente che svolta all’improvviso senza mettere le frecce;

- Gente che apre la portiera senza guardare se sopraggiunge qualcuno;

- Gente che guida pensando a tutto mentre guida;

- Gente che è sotto effetto di alcol, droghe (a partire dalla “canna”), o psicofarmaci;

- Gente con problemi di salute mentale;

- Pedoni che si “buttano” in mezzo alla strada senza guardare (o guardando dal lato opposto) fuori dalle righe o anche sulle righe pedonali;

- Pedoni che passano in mezzo alle auto in coda;

- Pedoni che non sono visibili perché “coperti” da altri mezzi e si materializzano all’improvviso.

- Ecc. ecc. ecc.