mercoledì 11 gennaio 2012

TRAFFICO E CICLOMOTORI

Aggiungo questo importante contributo di un genitore e assicuratore. leggete, e fate leggere. AGGIUNGO DI RICORDARE GLI EFFETTI DEVASTANTI, ALLA GUIDA, MA NON SOLO, DELL'ALCOL:
Alberto Ferrando

Subject: Re: [Il dottor Ferrando] LETTERA DI UNA MAMMA:ATTENTI AL TRAFFICO E ALLE AUTO E MOTO ECC.


Approfitto della visibilità per aggiungere , una raccomandazione ai genitori, frutto della mia personale esperienza (ahimè quasi trentennale) di assicuratore. Forse l'argomento è un pò "fuori tema" in considerazione del fatto che tratta di ragazzi over 14, tuttavia credo che il Dottor Ferrando non me ne vorra se utilizzando il suo blog, sconfino oltre l'età propriamente pediatrica.
Se proprio non potete fare a meno di comprare il ciclomotore ai vostri figli al raggiungimento dei 14 anni di età, cercate almeno di obbligarli all'uso del casco integrale e di giacche ed altri indumenti con protezione per la schiena e per le articolazioni più esposte a rischio (spalle, gomiti, ginocchia). Ne esistono molte in commercio anche a prezzi accessibili a tutti. Sorvegliate che poi vengano effetivamente utilizzate (non solo nei primi tempi) e vigilate sempre (anche chiedendo aiuto ad amici e parenti) sullo "stile di guida" dei vostri ragazzi e se del caso intervenite con punizioni esemplari (anche con la vendita del mezzo se utile ad educarli).
Si vedono in giro troppi ragazzini che scambiano il traffico caotico della città per un parco giochi (impennando e facendo slalom fra le auto ad elevata velocità). Responsabilizzateli poi sul fatto di non trasportare nessuno, neanche per brevi tragitti, in quanto, al di là delle sanzioni anche pesanti previste dal Codice della Strada, se il trasportato, a seguito di caduta od incidente, si fa male, rischiate di doverlo risarcire direttamente anche attraverso la vendita della casa come purtroppo mi è già capitato di assistere negli anni. Sò che è molto più facile cedere alle insistenti ed a volta esasperanti richieste dei ragazzi che negare loro con decione e ripetitività quanto richiesto, tuttavia ho visto negli anni troppi ragazzi reduci da incidenti stradali, restare invalidi , talvolta anche sulla sedia a rotelle, per non sentire la necessità di divulgare il più possibile gli elementari consigli sopra riportati.
Un caloroso saluto a tutti.
Silvano Perlati

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