sabato 16 novembre 2013

CELLULARI, RETI WI FI E BAMBINI

Un amico (ex mio paziente..) mi ha inviato un  articolo sui danni da campi elettromagnetici e chiesto un parere. (INCOLLATO QUI IN FONDO ALL'ARTICOLO)
Sono andato a vedere bibliografia (ovviamente connesso wi fi e rispondendo al telefono :-( ) controllata a livello internazionale e ho trovato un numero intero  della Rivista Electromagnetic Biology and Medicine che parlava dei danni dei campi elettromagnetici e un articolo sui wi-fi e cellulari.
Cosa concludono? Che non dovremmo dire che le radiazioni sono prive di pericoli, soprattutto che i bambini sono più a rischio degli adulti. 
Direte che ci possiamo fare? Anche se uno non ha il wi fi in casa altri lo hanno. Basta vedere quante reti ci sono quando si cerca una connessione. Per questo l'azione del singolo non serve ma....non comprare il cellulare al figlio a 3-4-6-7 anni dipende da noi (scusate a che gli serve??).  E RIDURRE L'ESPOSIZIONE. Trovate un articolo qui in italiano: http://www.key4biz.it/News/2013/10/15/Tecnologie/cellulari_salute_onde_elettromagnetiche_anses_220508.html
Uno studio in Inghilterra  riportato dal Corriere della Sera: http://www.corriere.it/salute/10_aprile_23/telefonino-no-sotto-12-anni_aa768b42-4ec8-11df-83f9-00144f02aabe.shtml
 RUOLO DEI GENITORI - «Penso sia meglio che gli under 12 non usino i telefonini  perché il loro sistema immunitario è ancora in via di formazione e sappiamo che a quell’età si è più sensibili e recettivi, basti pensare ai raggi ultravioletti: se un bambino viene esposto troppo al sole, ha più probabilità di ammalarsi di tumore alla pelle rispetto ad una adulto. Logico che tocchi ai genitori essere più duri su questo punto, ovvero non dare ai figli il cellulare, a meno che non vi siano specifiche ragioni di sicurezza che obblighino a comportarsi diversamente>. Stando all’ultima ricerca Eurispes-Telefono Azzurro 2009, il 53,7% dei bambini italiani fra i 7 e gli 11 anni possiede un cellulare, il 5,4% un videofonino e l’1,8 uno smartphone e se l’88,2% sostiene di usarlo solo per essere chiamati dai genitori, il 72,6 lo utilizza anche per fotografare, mentre il 69,6% lo vede come un mezzo per tenersi in contatto con gli amici.

Attacco le conclusioni originali del lavoro del 2013:
Electromagnetic Biology and Medicine, June 2013; 32(2): 121–122 Q Informa UK Ltd ISSN 1536-8378 print/ISSN 1536-8386 online DOI: 10.3109/15368378.2013.776333
EDITORIAL
Effects of electromagnetic fields on biological systems
Marko S. Markov
Research International, Williamsville, NY, USA

In conclusion, we would like to point out the following:
1. For a number of reasons, the evaluation and prevention of hazard from ionizing radiation have been developed during the last 60 years.
2. The problem of potential hazard of nonionizing radiation is studied for significantly shorter period of time and significant differences in standards in different countries can be seen. It is due to the fact that in North America the standards are based on engineering computation, while in former Soviet Union and Easter Europe the standards are biologically based. Despite all efforts of the WHO for harmonization of standards, today standards do not consider the real pollution of the environment with nonionizing radiation.
3. The comparison of both sources of radiation leads to conclusion that the continuous noncontrolled exposure of the entire civilization to low-intensity EMFs represents now more serious problem for the mankind than ionizing radiation where the sources of radiation are under strict control and are well localized.
4. For the first time in the history of mankind, because of aggressive use of mobile phones children are exposed to harmful nonionizing radiation and potentially are subject of larger risk than adults. Even if the dose received by the children’s brain is the same as for adults, due to the specificity of the body size and physiological development, children are in greater danger. It might be compared to the hazard of EMF for professional groups.
5. In early 2012, the European Parliament voted by 512 to 16 to urge member countries to impose stricter limits for exposure to radiation from mobile phone and Wi-Fi technologies, especially taking care for the most sensitive population of children.
6. The scientific and medical communities are obliged to ring the bell – the health and standardization institutions must urgently develop recommendations and actions for protection of the civilization and especially children.
7. We should stop telling the science, politicians and general population that Wi-Fi is harmless.
8. We should better be honest and say that “we do not know what long-term effects might be.”
Who else if not we? When if not now?

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