mercoledì 12 agosto 2020

Violenza sulle mamme e sui bambini: MAI SUBIRE

 Violenza sulle mamme e sui bambini: MAI SUBIRE

Questa sera ho visto questo film che consiglio di vedere: "Lamore sbagliato" Tratta di un fatto vero avvenuto in Francia: 14 anni di maltrattamenti di una donna e dei figli culminato con la morte del maltrattante:

DONNE NON SUBITE E SEGNALATE SUBITO. Forse, forse, in alcuni casi il maltrattante può essere messo in cura. Aspettare e subire è sbagliato. Non accettare e subite violenza fisica e psicologica. le cose non miglioreranno mai...anzi peggioreranno. I numeri di femminicidio parlano da  soli. Recensione del film in fondo all'articolo*

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MA IN ASSOLUTO QUALSIASI ATTO DI VIOLENZA HA CONSEGUENZE SUL BAMBINO. PIU’ GRAVE SE RIPETUTA E A CARICO DI PARENTI O CARI MA ANCHE ASSISTERE A VIOLENZA , ANCHE SOLO VERBALE, NEI CONFRONTI DI ESTRANEI. I BAMBINI POI IMPARANO DA QUELLO CHE VEDONO.

UNA MADRE MALTRATTATA è  POI ANCHE UNA MADRE TRAUMATIZZATA
Il maltrattamento alle madri produce sintomi assimilabili al disturbo post-traumatico da stress
Danneggiano fortemente le competenze genitoriali di queste donne, influenzando fortemente la relazione con i figli e le capacità di accudimento e di attenzioni verso i loro bisogni.

I BAMBINI POSSONO ANCHE SUBIRE UN Maltrattamento diretto.  In casi di violenza intrafamiliare dal 30% al 66% dei bambini subisce un maltrattamento diretto, dal 39% al 55% associato  a abuso sessuale.

Ingiuriare la madre di fronte al bambino indebolisce il rispetto dei figli per la madre.
Ne può ridurre le disponibilità, causare depressione, sentirsi a rischio di non riscire a difendere i figli  e di  proteggerlo da episodi di abuso infantile

I BAMBINI CHE ASSISTONO ALLA VIOLENZA DOMESTICA SOFFRONO PERCHE’:
Non possono affidarsi ai genitori per essere protetti e accuditi.
Hanno relazioni di attaccamento disorganizzate
Vi è una compromissione delle funzioni alimentari e del sonno
Provano paura-angoscia-impotenza
Possono venire accidentalmente feriti/colpiti durante i litigi
Vi è un’inversione di ruoli e i bambini cercano di proteggere la madre e/o i fratelli durante o dopo gli attacchi

CONSEGUENZE SUI BAMBINI
Più alta incidenza di disturbo post-traumatico da stress complesso ( Herman):
Instabilità affettiva
Impulsività
Difficoltà nella modulazione della rabbia
Preoccupazioni suicide
Autolesionismo
Amnesia
Ricordi intrusivi degli episodi traumatici
Impotenza-vergogna-colpa
Accettazione della violenza quale regola delle relazioni
affettive
Somatizzazione
Impotenza-vergogna-colpa
Accettazione della violenza quale regola delle relazioni affettive

Altre informazioni qui: https://ferrandoalberto.blogspot.com/2017/02/la-violenza-di-un-genitore-e-anche.html

L’amore sbagliato: la storia vera raccontata nel film di Jean-Claude Romer; storia vera

Ogni giorno nel mondo vengono uccise troppe donne da mariti, fidanzati o ex troppo possessivi, che sentono il bisogno di controllare le proprie compagne, spacciando per amore la loro ossessione. La giustizia molto spesso non tutela le vittime di queste violenze e femminicidi e – anche se può sembrare sbagliato – spesso sono proprio le donne a farsi giustizia da sole. Questo è ciò che è successo ad Alexandra Lange, che nel 2009 uccise suo marito, Marcelo Guillemin.

L’amore Sbagliato: e la storia vera di Alexandra Lange raccontata da Jean-Claude Romer

La storia è stata raccontata proprio dalla vittima, diventata carnefice, nel libro Acquittée (Assolta) e nel film di Jean-Claude Romer del 2015, L’amore Sbagliato. A interpretare Alexandra nella pellicola è Odile Vuillemin, mentre Marc Lavoine veste i panni del marito. Nel film Alexandra sostiene un processo, dopo essere stata accusata dell’omicidio di suo marito, che per 12 anni di matrimonio non ha fatto altro che picchiarla e umiliarla.

Come detto, la storia di Alexandra è completamente vera. Parliamo di una donna che per anni ha subito violenze su violenze, che ha vissuto una vita al fianco di un uomo che la umiliava e picchiava, per poi supplicarla – quando questa decideva di lasciarlo – di tornare con lui, promettendo che sarebbe cambiato. Marcelo era il tipico marito fintamente amorevole, che scambiava la sua possessione come una forma di amore alternativo e Alexandra era la classica donna che sperava in un cambiamento da parte di quell’uomo che, per uno strano scherzo del destino, l’aveva completamente stregata e fatta innamorare.

Le percosse, la violenza, le umiliazioni sono però sempre state giustificate da Alexandra, che continuava a perdonare il suo carnefice, con la speranza di un suo impassibilissimo mutamento. La pazienza di Alexandra è arrivata al limite nel 2009, quando – così come rivela proprio la donna – uccide con un coltello suo marito che, nel frattempo, era intento a tenerle le mani al collo per strangolarla.

Durante il processo, la donna rivela tutte le percosse subite e le ribadisce anche nel suo libro, scrivendo: Mio padre, le persone care, erano dalla mia parte perché conoscevano Marcelo, sapevano che era violento e del resto lui non ha mai cercato di mostrarsi in modo diverso anche all’esterno della famiglia. Ma durante il processo, tante volte ho avuto l’impressione che non mi avrebbero mai creduta.



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