VACANZE: QUANDO FARE QUARANTENA O ISOLAMENTO E QUANTO DURA
Ricordo che dopo un contatto stretto è inutile fare un tampone subito in quanto si potrebbe positivizzare dopo vari giorni.
Inutile e dannoso, per le proprie tasche, fare un prelievo per valutare gli anticorpi: aumentano dopo settimane e non hanno valore, anche se alti, per decidere le strategie vaccinali.
Vedi comunque qui:
Quarantena e isolamento
Quarantena: quando una persona sana è un contatto stretto (per rientrare in questa categoria basta essere stati per più di 15 minuti a meno di due metri di distanza da un positivo) di qualcuno che ha contratto il virus.
Isolamento: periodo che le persone colpite dal virus Sars-Cov-2 devono trascorrere separate dal resto della comunità.
Quanto dura la quarantena
I contatti stretti di un positivo devono allertare il proprio medico, che avviserà o fornirà le indicazioni per contattare il dipartimento di prevenzione della Asl o Ats competente, che disporrà la quarantena e la sorveglianza.
Si può rientrare in comunità dopo almeno 10 giorni dall’ultima esposizione al caso, al termine del quale risulti eseguito un tampone (rapido o molecolare) con esito negativo o dopo quattordici giorni senza aver sviluppato sintomi.
Quanto dura l'isolamento
Persone asintomatiche risultate positive possono rientrare in comunità dopo un periodo di isolamento di almeno 10 giorni dalla comparsa della positività (di cui, se sintomatiche, almeno gli ultimi 3 giorni senza sintomi). Prima di tornare alla vita normale va comunque effettuato un tampone (rapido o molecolare) che deve dare esito negativo.
· Chi continuasse a risultare positivo potrà interrompere l’isolamento dopo ventuno giorni, se non hanno avuto sintomi negli ultimi sette.
· Chi ha contratto una variante diversa da quella inglese potrà interrompere l’isolamento solo dopo l’avvenuta negativizzazione al test molecolare.
La quarantena per i vaccinati
Al momento si applicano le stesse regole in vigore per i non vaccinati e per chi ha ricevuto soltanto la prima iniezione o il siero monodose da meno di 14 giorni. Secondo le ultime indicazioni, il governo accorcerà il periodo di quarantena da dieci a sette giorni.
La quarantena in vacanza
Se, ad esempio, si prende un aereo e a bordo c’è una persona che ha contratto il Coronavirus, una volta ricevuta la notifica si dovrà restare chiusi in casa o in albergo per almeno dieci giorni dall’ultima esposizione. Non si può rientrare nella propria casa, anche se si effettuasse il viaggio con la propria auto. I lavoratori dipendenti possono trasformare il periodo di ferie in malattia.
L’isolamento in vacanza
Per gli asintomatici scatta l’isolamento domiciliare: bisogna evitare il contatto con gli altri familiari e rimanere, se possibile, in una stanza singola, senza ricevere visite. In teoria si potrebbe anche rimanere nel proprio albergo, ma è più facile che le autorità sanitarie predispongano il trasferimento in uno dei cosiddetti Covid hotel. In nessun caso si può rientrare nella propria casa, anche se si effettuasse il viaggio con la propria auto. I lavoratori dipendenti possono trasformare il periodo di ferie in malattia.
ALL’ESTERO
Scatta immediatamente la revoca del Green pass.
BISOGNERà seguire le regole anti contagio specifiche del Paese in cui vi trovate. Nella maggioranza dei casi si viene sistemati in un Covid hotel o in una struttura simile quasi (le spese sono a carico dello stato ospitante o a vostro carico a seconda dei paesi).
Consigliata la stipula di una assicurazione sanitaria.
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