Osservo un preoccupante aumento del fumo tra gli adolescenti e i giovani adulti, soprattutto le ragazze hanno sempre più frequentemente in mano una sigaretta e nell'altra una birra :-(
La prevenzione e i corretti stili di vita si insegnano ai bambini già nei primi anni di vita a partire dall'esempio. Avere un bambino è una occasione per rivedere i nostri stili di vita di genitori. Questo per noi, per aumentare la qualità di vita e per i figli che apprendono da quello che vedono. E quello che fanno i genitori è probabile che venga fatto poi nella vita.
Oltre al costo (soldi in fumo), ai danni polmonari, al fatto che il fumo è un fattore di rischio (come l'alcol) per vari tumori e non solo quelli polmonari sono segnalate problematiche neurologiche. Segnalo questa pubblicazione recente:
Alberto Ferrando
La prevenzione e i corretti stili di vita si insegnano ai bambini già nei primi anni di vita a partire dall'esempio. Avere un bambino è una occasione per rivedere i nostri stili di vita di genitori. Questo per noi, per aumentare la qualità di vita e per i figli che apprendono da quello che vedono. E quello che fanno i genitori è probabile che venga fatto poi nella vita.
Oltre al costo (soldi in fumo), ai danni polmonari, al fatto che il fumo è un fattore di rischio (come l'alcol) per vari tumori e non solo quelli polmonari sono segnalate problematiche neurologiche. Segnalo questa pubblicazione recente:
Alberto Ferrando
Per i fumatori rischio triplo di emorragia sub-aracnoideaUno studio del dipartimento di Neurologia del Seoul National University Hospital, pubblicato sul Journal of Neurology Neurosurgery and Psychiatry, approfondisce l'aspettativa e la qualità di vita degli ex fumatori. La patologia presa in esame dalla ricerca coreana è l'emorragia sub-aracnoidea che generalmente è dovuta alla rottura di un aneurisma cerebrale o a eventi traumatici. La metà degli aneurismi risulta fatale e nel resto dei casi porta quasi sempre a disabilità permanenti. I ricercatori hanno raccolto i dati relativi a 426 casi di emorragia sub-aracnoidea provenienti da 33 ospedali, tra il 2002 e il 2004, e li hanno comparati a quelli di un gruppo di controllo, anch'esso composto da 426 persone analoghe per età e sesso, ma che non avevano sofferto di emorragia cerebrale.
Tutti i partecipanti, età media cinquant'anni, hanno fornito informazioni dettagliate sul proprio stile di vita. Nel gruppo che aveva sofferto di emorragia c'erano molti più fumatori e parenti di persone con ictus o ipertensione. Il 38% delle persone colpite da emorragia cerebrale era composto da fumatori (contro il 24% degli appartenenti al gruppo di controllo). Pur tenendo conto di altri fattori di rischio (assunzione di sale, orario lavorativo, peso corporeo e storia familiare di diabete), i fumatori hanno dunque, secondo le conclusioni dello studio, una percentuale tripla di andare incontro a un'emorragia sub-aracnoidea rispetto ai non fumatori.
L'impatto del fumo è cumulativo: più a lungo e in maggiore quantità si fuma più elevato sarà il rischio di andare incontro a un'emorragia cerebrale. Dire basta alle sigarette diminuisce il pericolo della rottura di un aneurisma cerebrale del 59%, dopo cinque o più anni dall'ultima boccata, riportando il fattore di rischio a livello dei non fumatori. Ma per coloro che per anni hanno fumato 20 o più sigarette al giorno permane un rischio doppio rispetto a chi non ha mai fumato.
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