domenica 27 luglio 2014

BAGNO IN MARE DOPO MANGIATO E MANOVRA ANTISOFFOCAMENTO ALL'ASILO

BAGNO IN MARE DOPO MANGIATO E MANOVRA ANTISOFFOCAMENTO ALL'ASILO:
CARI GENITORI
So di essere noioso ma, forse, forse, a ripetere le cose si arriva a qualcosa.
Dal 1995 parliamo, come pediatri,  della manovra antisoffocamento e finalmente se ne parla....non si fa ancora abbastanza ma se ne parla. Ogni anno tanti bambini (e adulti) muoiono annegati. L'ANNEGAMENTO E' LA SECONDA CAUSA DI MORTE PER INCIDENTI IN ETA' PEDIATRICA E si focalizza l'attenzione solo , o quasi, se fare il bagno dopo mangiato. Un po' riduttivo no? Un comune denominatore: sapete cosa fare se uno sta male? SU QUESTO DOVREMMO AVVIARE UN BEL DISCORSO E POI, ANZI PRIMA, VIENE LA PREVENZIONE.
Qui sotto due risposte apparse su "Il Secolo XIX" di oggi: una sul bagno dopo mangiato e una sulla Manovra antisoffocamento. Se mi chiedete un consiglio sulla scelta di un asilo o scuola ripeto quanto già detto: quelli che sanno fare (o hanno intenzione di imparare) fare la manovra antisoffocamento e Corsi di Primo Soccorso. Se vi dicono "Siamo a norma di legge"...diffidate. Il senso civico e i doveri morali sono oltre e sopra la legge e dovrebbero guidare i nostri comportamenti.
Alberto Ferrando

BAGNO IN MARE:
Vedete anche i seguenti link:
http://www.tgcom24.mediaset.it/salute/2014/notizia/l-esperto-si-al-bagno-dopo-mangiato-_2058957.shtml

Il consiglio che do, se andate al mare ( o piscina, fiume, lago),  evitando abbuffate, soprattutto gli adulti, è quello di non sottoporre Voi e i Vostri figli ad una attesa di 2-3 ore prima di fare il bagno: si rischia il colpo di calore o di sole. Quindi se uno non si abbuffa e (ovviamente parlo di adulti) non assume alcol e, soprattutto, entra gradualmente in acqua può fare il bagno subito dopo mangiato. Tenete conto che la digestione per alcuni cibi dura ben oltre le tre ore: se uno mangia le trippe non bastano 8 ore a digerirle). Cerchiamo di vedere i veri problemi e le cause di annegamento (prima causa di morte per incidenti da 1 a 4 anni!!!!).
Per stare 3 ore senza fare il bagno dopo un frutto...tanto vale andare in campagna e stressarvi di meno :-)
Le morti da annegamento vedono alcuni fattori predisponenti e rischi descritti in un articolo qui sotto che sono varie ma una domina su tutti: mancata supervisione degli adulti: 

1.La presenza di una piscina privata in una casa dove ci sono bambini fra 1 a 4 anni.
2.Non aver imparato a nuotare (si impara dopo i 4-5 anni)
3.La mancanza di barriere che impediscano ai bambini di accedere alla piscina
4.La mancanza di supervisione costante sui bambini nei luoghi a rischio
5.Per i ragazzi al di sopra dei 15 anni, invece, l’annegamento è più probabile in acque di fiume, mare o lago, a causa di comportamenti incauti (fare il bagno in condizioni climatiche avverse (coll’acqua agitata ec.), andare troppo al largo e stancarsi eccessivamente nuotando ecc.)
6.Il mancato uso di giubbotti di salvataggio sulle imbarcazioni
7.L’uso di alcol. A questo proposito, i ragazzi italiani cominciano ad essere sempre più consumatori problematici di questa sostanza!
8.La presenza di epilessia o disturbi neurologici analoghi.

MANOVRA ANTISOFFOCAMENTO ALL'ASILO (E SCUOLA E CENTRO COMMERCIALE ...E OVUNQUE)
esistono, in tutta Italia persone disponibili a spiegare e insegnare la manovra. Basta veramente poco. Le allego la lettera di pochi giorni fa di una dirigente di un asiloNido (trova la lettera completa suwww.ferrandoalberto.blogspot.it): “Ad aprile per mio scrupolo ho partecipato con la mia collega al corso sulla disostruzione pediatrica ed e' stato utilissimo.Non sapevo quanto utile fino al 10 luglio scorso
quando un bimbo di 20 mesi si e' ostruito con un minuscolo pezzetto di pesce.
Non so ancora bene oggi descriverle le mille sensazioni che ho provato, ma vedere quel bambino smettere di respirare e diventare blu mi ha dato una forza mai vista ed ho iniziato subito la manovra. Per fortuna alla terza pacca interscapolare il bimbo ha pianto ed io insieme a lui.
Sto cercando di riprendermi ed ho fatto una chiacchierata anche con una psicologa per superare il trauma.  So che passera' ed io riusciro' a lavorare con i miei bimbi con la stessa serenita' di sempre.
Questa esperienza terribile mi ha fatto riflettere e mi chiedo come mai non sia obbligatorio frequentare questi corsi per tutte le persone che lavorano con bambini ed in generale con pubblico.
Non me ne capacito. Basta davvero sapere cosa fare e farlo nel modo giusto per salvare una vita.



2 commenti:

  1. Buongiorno Dottore, purtroppo ho paura che abbia sottovalutato la velocità delle informazioni in rete e la superficialità con cui vengono trattate. Per quanto riguarda il fare il bagno dopo mangiato le sue considerazioni sono giustissime, ma non tengono conto di questi aspetti.
    La sua intervista a TGCOM24 è condivisa moltissimo sui social network. Il problema è che la stragrande maggioranza degli utenti si ferma al titolo ed a qualche commento iniziale senza approfondire nell'articolo. Il messaggio che è passato è stato quindi: "si può fare il bagno dopo un qualunque pranzo sempre". Proprio oggi leggo di un 15enne annegato per probabile congestione. Può essere che non sia stata congestione come può essere che prima di entrare in acqua il ragazzo abbia mangiato un intero bue. Non lo so. E' che, al solito, il messaggio è importante, ma più importante è come arriva ai destinatari....

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  2. Credo che sia sempre importante non travisare quello che si legge. Il dottore, chiaramente, spiega di non mangiare come fosse il pranzo della festa, e di entrare gradualmente in acqua. Si dovrebbe usare sempre il buonsenso, usare prudenza..

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