CASI DI EPATITE A - GENOVA: LAVATEVI LE MANI ACCURATAMENTE!!
Cari Genitori
Segnalati (alcuni giorni fa su “IL SECOLO XIX) casi “di Epatite A a Genova. presso un Istituto scolastico.
Alcuni genitori di ragazzi che frequentano la scuola mi hanno telefonato preoccupati.
La ASL è intervenuta prontamente e ha offerto ai contatti stretti la vaccinazione.
La maggior parte di casi che avvengono sono importati da gente che va in zone ove l'epatite A è frequente e poi la malattia si manifesta al ritorno a casa.
LA PREVENZIONE PRINCIPALE E’ COMUNQUE IL LAVAGGIO ACCURATO DELLE MANI E L’IGIENE ALIMENTARE
Da qui l'utilità di vaccinare se stessi e i figli se si va in zone a rischio.
La vaccinazione si fa al sevizio Igiene in due dosi per via intramuscolare.
Cosa è la malattia e come si manifesta:
L'epatite A è una malattia virale del fegato che si trasmette attraverso gli alimenti e le bevande contaminate o il contatto diretto con persone infette
L'epatite virale A è una malattia infettiva acuta causata da un virus a che aggredisce le cellule del fegato.
E' presente in tutto il mondo, sia in forma sporadica che epidemica, ma con una maggior frequenza nei Paesi del sud del mondo, dove l’infezione colpisce generalmente l’infanzia e presenta un decorso asintomatico nel 70% dei casi o sintomi lievi.
In Italia la malattia è endemica soprattutto nelle Regioni meridionali, dove più diffusa è la pratica di consumare frutti di mare crudi.
Tuttavia, possono verificarsi epidemie o casi sporadici su tutto il territorio nazionale, legati non solamente al consumo di frutti di mare ma anche di altri alimenti (vegetali e frutta) o acqua (per es. di pozzo) contaminati.
L’epatite A si distingue dalle epatiti virali B e C per le modalità di trasmissione (prevalente trasmissione fecale-orale) e per il fatto che non cronicizza mai.
L’epatite A decorre spesso in maniera del tutto asintomatica, soprattutto nel corso di epidemie e nei bambini.
I sintomi, quando presenti, sono caratterizzati da stanchezza, perdita di appetito, nausea e vomito intermittenti, febbre, dolori addominali e ittero (colorito giallognolo della pelle e delle sclere, la parte bianca dell'occhio), dovuto all'aumentata concentrazione di bilirubina nel sangue, a causa della diminuita funzionalità del fegato.
I sintomi si manifestano prevalentemente dopo 15-45 giorni dal contatto con il virus.
Con il proseguire della malattia possono comparire altri sintomi, quali il prurito, una colorazione molto scura delle urine (color marsala), una colorazione molto chiara delle feci.
La malattia ha generalmente un’evoluzione benigna, dura dalle 2 alle 10 settimane, e dopo la guarigione conferisce un’immunità permanente.Leggete (dal sito del Ministero della Salute):
le domande e risposte più frequenti sull' epatite A
la Circolare 23 maggio 2013 sulla sorveglianza dell’epatite A .
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