CROLLO DEL PONTE MORANDI: CONSIGLI PER CHI HA DEI BAMBINI
Cari Genitori
Sono come penso tutti voi angosciato e shoccato da quanto avvenuto a Genova. Sono incollato alla TV e mi aumenta la tensione, l'ansia, il magone e la rabbia.
Alcuni di noi avranno amici o parenti interessati e dovranno elaborare forti sentimenti di perdita e di lutto e poi, (anzi prima) abbiamo i bambini che dobbiamo difendere e tutelare.
Mi permetto di consigliarvi di chiudere TV e di parlare di altro perchè le comunicazioni di tragedie creano degli stati di ansia che nei bambini possono lasciare degli esiti e delle tracce. (leggete dopo*)
Questo non vuol dire che non si debba parlare ai bambini e spiegare, senza enfasi come avviene giornalisticamente, cosa è avvenuto. Per chi deve comunicare cattive notizie (purtroppo abbiamo segnalazione di vari morti e feriti) trovate a questo link alcuni consigli.
Il primo è quello di parlare chiaramente ai bambini, dopo che avete superato il primo shock, in quanto viene la tentazione, per tutelarli di nascondere la verità. Verità che prima o poi esce e che è meglio, con le dovute cautele, comunicare ai vostri bambini:
https://ferrandoalberto.blogspot.com/search?q=angoscia
*MAMMA LA TV MI FA STAR MALE!!! perché urlano o sono tutti arrabbiati o molto tristi?
Cari genitori
Già in passato ho parlato dei rischi psicofisici a cui vanno incontro i nostri bambini esposti a informazioni, soprattutto alla TV, tragiche. Non mi riferisco, ovviamente, ai programmi per l’infanzia che, seguiti in maniera limitata, sono anche rilassanti per il bambino ma a tutti i tg, o ai vari talkshow dove le notizie vengono date in toni allarmistici, urlate, sopratono e dove qualsiasi cosa fa spettacolo, comprese la sofferenza e il dolore della gente.
Situazioni tristi e dolorose fanno parte della vita di ogni essere umano e anche i bambini debbono purtroppo affrontarle, elaborarle e ..superarle. Affinchè i bambini possano farlo è necessario che le notizie non siano artatamente esagerate, amplificate e reiteratamente ripetute per evitare di creare ed alimentare ansie, timori e paure.
Questo vale per le informazioni che tra Tv, Internet, social network e le varie tecnologie piovono addosso a noi e, inevitabilmente, ai nostri bambini.
Purtroppo le notizie tragiche sono molte e i vari TG, anziché utilizzare modalità di comunicazione pacate, “aggrediscono” il telespettatore con toni fatti apposta per coinvolgere emotivamente e creare “emozioni” (non certo positive) in tutti coloro che sono davanti ai teleschermi.
Cosa succede a noi e ai bambini? Si hanno reazioni, quali ansia, paura, depressione, precarietà, instabilità, insicurezza, angoscia dovute più alla modalità comunicativa che alla notizia in se stessa.
Cosa fare?? Usare il telecomando che permette di chiudere l’intrusione casalinga :-) . Informarsi sui fatti e spiegare ai bambini cosa accade con pacatezza. Informarli su notizie anche dolorose ma senza enfatizzazioni. Bisogna spiegar loro, con parole semplici, quanto avviene.
Bisogna cercare, inoltre, di evitare di riguardare gli stessi servizi perché i più piccoli potrebbero capire che le stesse tragedie continuano a ripetersi.
Chiedere consigli al pediatra se il bambino presentasse comportamenti anomali quali reazioni di paura, rifiuto, irritabilità o patologie dette “somatoformi” equivalenti di stati d’ansia quali dolori addominali, cefalea, irritabilità, disturbi del sonno, enuresi ecc.
La TV, come tutti gli strumenti, va utilizzata con moderazione e non proibita completamente…ma i TG forse si, soprattutto quelli urlati, meglio evitarli.
Cari Genitori
Sono come penso tutti voi angosciato e shoccato da quanto avvenuto a Genova. Sono incollato alla TV e mi aumenta la tensione, l'ansia, il magone e la rabbia.
Alcuni di noi avranno amici o parenti interessati e dovranno elaborare forti sentimenti di perdita e di lutto e poi, (anzi prima) abbiamo i bambini che dobbiamo difendere e tutelare.
Mi permetto di consigliarvi di chiudere TV e di parlare di altro perchè le comunicazioni di tragedie creano degli stati di ansia che nei bambini possono lasciare degli esiti e delle tracce. (leggete dopo*)
Questo non vuol dire che non si debba parlare ai bambini e spiegare, senza enfasi come avviene giornalisticamente, cosa è avvenuto. Per chi deve comunicare cattive notizie (purtroppo abbiamo segnalazione di vari morti e feriti) trovate a questo link alcuni consigli.
Il primo è quello di parlare chiaramente ai bambini, dopo che avete superato il primo shock, in quanto viene la tentazione, per tutelarli di nascondere la verità. Verità che prima o poi esce e che è meglio, con le dovute cautele, comunicare ai vostri bambini:
https://ferrandoalberto.blogspot.com/search?q=angoscia
*MAMMA LA TV MI FA STAR MALE!!! perché urlano o sono tutti arrabbiati o molto tristi?
Cari genitori
Già in passato ho parlato dei rischi psicofisici a cui vanno incontro i nostri bambini esposti a informazioni, soprattutto alla TV, tragiche. Non mi riferisco, ovviamente, ai programmi per l’infanzia che, seguiti in maniera limitata, sono anche rilassanti per il bambino ma a tutti i tg, o ai vari talkshow dove le notizie vengono date in toni allarmistici, urlate, sopratono e dove qualsiasi cosa fa spettacolo, comprese la sofferenza e il dolore della gente.
Situazioni tristi e dolorose fanno parte della vita di ogni essere umano e anche i bambini debbono purtroppo affrontarle, elaborarle e ..superarle. Affinchè i bambini possano farlo è necessario che le notizie non siano artatamente esagerate, amplificate e reiteratamente ripetute per evitare di creare ed alimentare ansie, timori e paure.
Questo vale per le informazioni che tra Tv, Internet, social network e le varie tecnologie piovono addosso a noi e, inevitabilmente, ai nostri bambini.
Purtroppo le notizie tragiche sono molte e i vari TG, anziché utilizzare modalità di comunicazione pacate, “aggrediscono” il telespettatore con toni fatti apposta per coinvolgere emotivamente e creare “emozioni” (non certo positive) in tutti coloro che sono davanti ai teleschermi.
Cosa succede a noi e ai bambini? Si hanno reazioni, quali ansia, paura, depressione, precarietà, instabilità, insicurezza, angoscia dovute più alla modalità comunicativa che alla notizia in se stessa.
Cosa fare?? Usare il telecomando che permette di chiudere l’intrusione casalinga :-) . Informarsi sui fatti e spiegare ai bambini cosa accade con pacatezza. Informarli su notizie anche dolorose ma senza enfatizzazioni. Bisogna spiegar loro, con parole semplici, quanto avviene.
Bisogna cercare, inoltre, di evitare di riguardare gli stessi servizi perché i più piccoli potrebbero capire che le stesse tragedie continuano a ripetersi.
Chiedere consigli al pediatra se il bambino presentasse comportamenti anomali quali reazioni di paura, rifiuto, irritabilità o patologie dette “somatoformi” equivalenti di stati d’ansia quali dolori addominali, cefalea, irritabilità, disturbi del sonno, enuresi ecc.
La TV, come tutti gli strumenti, va utilizzata con moderazione e non proibita completamente…ma i TG forse si, soprattutto quelli urlati, meglio evitarli.
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