Voglia di essere madre: libro consigliato.
Ho appena finito di leggere un libro con tanti spunti di riflessione e meditazione: sui rapporti di coppia e soprattutto sulla maternità. Sui rapporti tra persone, sulla fecondazione artificiale
Ne consiglio la lettura a tutti e soprattutto ai giovani che aspettano e rimandano la scelta di diventare genitori.
In questo libro la protagonista avverte il desiderio di maternità a 49 anni e si affida alla procreazione medica assistita (PMA). In particolare alla FIVET che risulta efficace nel 30-40% dei casi se l’età della mamma è inferiore si 40 anni e in meno del 10% dei casi se l’età è superiore ai 40 anni.
Ma il libro è tanto di più.
Un caro saluto
Alberto Ferrando
Alternando ironia e malinconia col suo stile inconfondibile, Federica Bosco ci trascina in un crescendo di emozioni e colpi di scena raccontando una storia in cui tutti possiamo riconoscerci, perché e non è mai troppo tardi per prendere una decisione folle, se è quella che ti può rendere felice.
«Nei libri di Federica Bosco si ride e si sorride con dialoghi impagabili» – Alessia Gazzola, TTL-La Stampa
«Federica Bosco è scrittrice d'amore sopraffina» – Maria Grazia Ligato, Io Donna
La mattina del suo quarantanovesimo compleanno Giulia è seduta sullo sgabello della cucina a bere un caffè e, mentre contempla la nebbia dell'inverno milanese, viene travolta da un attacco di panico in piena regola. Lei, giornalista di costume in una rivista di grido, con una vita scandita da mille impegni, avverte all'improvviso la consapevolezza che la sua esistenza così com'è sembra non avere più alcun senso. Un compagno da quattro anni, Massimo, anch'egli giornalista con una forte propensione all'indipendenza, una madre giocatrice incallita dalla personalità crudele e affascinante da cui ha imparato a guardarsi le spalle, qualche amica con cui condividere sfilate e pettegolezzi, un fratellastro amatissimo, un padre artista e sognatore, e questo è tutto. Ciò che la sconvolge, però, è l'impellente desiderio di maternità mai provato prima, giunto molto oltre i tempi supplementari, che adesso le sembra l'unica ragione di vita. Le reazioni delle persone vicino a lei non sono incoraggianti e, accompagnata da un coro di «ma tu non ne hai mai voluti», Giulia si accinge non senza difficoltà a convincere il compagno a imbarcarsi nel complicato mondo delle cure per la fertilità, ispirata da un'idea di famiglia in cui crede ancora nonostante la sua infanzia passata a giocare a Barbie sotto i tavoli verdi. Massimo però si rivela un partner imprevedibile, che la porta un giorno in un paradiso di mille premure e quello dopo nell'inferno dell'indifferenza, facendola sentire ancora più sola. Così Giulia, quasi senza alleati, decide di abbandonare per sempre la sua zona di confort e di spiccare un salto nel vuoto.
Ps ho anche letto l’ultimo libro di Korman McCarthy il passeggero che non mi sento proprio di consigliare.
Ora mi rilasso con un libro di John Connolly
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