domenica 17 dicembre 2023

NELLE FESTE PANETTONE A TUTTI: DALLO SVEZZAMENTO!!!

NELLE FESTE PANETTONE A TUTTI: DALLO SVEZZAMENTO!!!

Caro dottore

Sono una nonna scandalizzata. Mia figlia sta svezzando il bambino e invece di fare quanto si faceva una volta con l’introduzione di pappine con crema di riso, omogeneizzato di carne, carote e patate sta offrendo da mangiare di tutto al bambino, che peraltro sembra gradire tutto quanto gli viene offerto. 

Ma la cosa che mi ha preoccupato di più è che il pediatra avrebbe consigliato di introdurre tutti gli alimenti!!!! Anche uovo, pesce e agrumi, addirittura il pesto che contiene i pinoli e l’aglio!!!  mentre io sapevo che si doveva aspettare almeno fino a 9-12 mesi e per alcuni alimenti anche dopo 1-2 anni. Il mondo è così cambiato??? La prego mi aiuta a capire?

Cara nonna 

Preferibile utilizzare il termine di “alimentazione complementare”  (AC) e non svezzamento perché il termine svezzare significa togliere un vizio e il latte non è un vizio. 

Quando si inizia l’alimentazione complementare (d’ora in poi AC) si raccomanda che i nuovi alimenti vengano proposti, mai imposti, a “complemento” del latte che rimane nel primo anno di vita l’alimento principale. Ovviamente se il bambino lo gradisce.

In questi ultimi anni  (10 e oltre) si insiste molto su nuove modalità di AC  con un approccio che pone al centro le esigenze, uniche, di ogni  bambino, e si insiste anche molto sull'importanza di introdurre precocemente una vasta gamma di alimenti, inclusi quelli potenzialmente allergizzanti. Esattamente il contrario in quanto si era abituati a fare decenni fa. Contrariamente alle vecchie credenze, introdurre precocemente alimenti allergizzanti , anche a bambini con familiarità allergica, si è dimostrato un passo importante nella prevenzione delle allergie. 

Studi recenti hanno dimostrato che ritardare l'introduzione di uova, latte e altri alimenti oltre il sesto mese può aumentare il rischio di allergie alimentari, e non diminuirlo.

Ritardare l'introduzione degli alimenti oltre il sesto mese non offre alcun vantaggio in questo senso e inoltre, oltre a non prevenire le allergie può privare il vostro piccolo di esperienze sensoriali importanti per lo sviluppo del gusto e perdere l’occasione per abituarlo a mangiare proprio di tutto. 

Il momento giusto per iniziare l’offerta di alimenti solidi è  intorno al sesto mese di vita quando il bambino è pronto: mostra segnali di interesse e capacità motorie orali oltre a stare seduto da solo o con minimo appoggio e, soprattutto, manifesta interesse per il cibo.

L'AC detta anche responsiva perché basata sulla relazione con i genitori (e anche i nonni) (da taluni chiamata anche autosvezzamento) è come un viaggio culinario guidato dal vostro bambino. Ascoltarne i segnali e rispondere alle sue curiosità alimentari è la chiave per instaurare una relazione positiva con il cibo. 

Invece di seguire rigide regole temporali, ci concentriamo sulla prontezza individuale del bambino.

Anche i nonni possono svolgere un ruolo fondamentale nel supportare questo viaggio culinario. Condividete con loro la gioia di scoprire nuovi sapori e superate i timori che vi sono stati indotti nel passato. 

L’AC non consiste solo in quanto e cosa mangia il bambino ma va vista come un momento di relazione, di amore e, anche, di pazienza.  A volte tanta pazienza. 

Preparate pasti colorati, sperimentate con varie consistenze, offrite gusti differenti e assaporate anche voi ogni momento. I piccoli passi fatti oggi costruiranno la base di una relazione sana con il cibo per il futuro.  

Ovviamente si debbono dare alimenti tagliati in modo sicuro per l’età del bambino per prevenire la possibilità che un alimento “vada di traverso” e possa essere causa di soffocamento. 

Quando iniziate l’alimentazione complementare il pediatra vi spiegherà comunque, per sicurezza, come intervenire in caso di soffocamento da corpo estraneo (cosa che tutti, tutti, dovrebbero imparare e saper fare in quanto causa di morte a tutte le età).  

Non usate mai smartphone, cartoni animati o distrazioni varie quando si mangia e ricordate che “se ha fame mangia, se non mangia non ha fame”: non fate teatrini o giochi né tantomeno, come appena detto, uso di strumenti digitali che non vanno mai usati con i bambini di età inferiore ai 2 anni di vita.

In conclusione cara nonna  si faccia spiegare (a volte consiglio di parlare voi stessi nonni con il pediatra in occasione di una visita di controllo del bebè) da sua figlia il cambiamento e si ricordi che la frase “abbiamo sempre fatto così” è una delle frasi più “tossiche “ che conosca: le cose cambiano e in medicina il cambiamento segue i risultati di studi scientifici seri e confermati. L'alimentazione complementare responsiva va vista come una danza affascinante con il cibo, guidata dalla curiosità del bambino. 

Introdurre precocemente alimenti, compresi quelli potenzialmente allergizzanti, è un modo positivo per plasmare la salute alimentare del vostro piccolo. 

Ascoltate il vostro cuore e il vostro bambino mentre esplorate insieme il meraviglioso mondo del cibo.

 

ALCUNE PRECISAZIONI PIU’ “SCIENTIFICHE”

E’ stato dimostrato da vari studi scientifici che l’induzione precoce della tolleranza orale è il modo più efficace per prevenire le reazioni allergiche gravi da alimenti (anafilassi,).  Si raccomanda  di non ritardare oltre i sei mesi l’introduzione precoce di alimenti allergizzanti. 

Un esempio ci giunge da un recente studio americano con cui è stata documentata la fattibilità e l’efficacia di inserire la raccomandazione della introduzione precoce delle arachidi (sono americani, e viene molto usata) nel bilancio di salute addirittura ai 4 e 6 mesi, verificando poi ai 9 mesi che questo sia effettivamente avvenuto secondo modalità corrette  (Herlihy LE, et al. Pediatrics 2023;152(5):e2023062371.). Ulteriori indicazioni vengono da altre pubblicazioni (https://publications- aap-org.units.idm.oclc. org/pedia-

trics/article/152/5/e2023062836/194 356/Updates-in-Food-Allergy-Preven- tion-in-Childre ) sull’importanza di introdurre precocemente (ai 6 mesi) gli allergeni maggiori (uovo, latte e arachidi) nella dieta, soprattutto nei bambini a maggior rischio di sviluppare allergia (familiarità, dermatite atopica). 

La raccomandazione è quella di introdurre gli alimenti con continuità, giorno dopo giorno e a lungo; spiegando molto bene alle famiglie che spesso possono essere diffidenti  (come la nonna che scrive). Viene  raccomandato di iniziare con l’alimento cotto nel caso dell’uovo (si tratti della frittatina o dell’uovo sodo).

A raccomandare la precoce introduzione di proteine del latte, uovo e arachidi per la prevenzione dell’anafilassi, specie nei bambini a rischio e secondo queste regole, sono ora (con un voltafaccia stupefacente rispetto a quanto veniva detto solo pochi anni fa, ma anche ammirevole e coerente con le evidenze scientifiche) tutte le Società internazionali più quotate di Pediatria e Allergologia. 

(tratto dalla Rivista Medico e Bambino: Anafilassi e lattanti al bivio... nel mondo; PPI e infezioni; RSV: raccomandazioni da oltreoceano; Medico e Bambino 2023;42(9):553-554 DOI: https://doi.org/10.53126/MEB42553 9.

 

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