ABBANDONO SCOLASTICO E SMARTPHONE: cosa è il "brainrot" (putrefazione del cervello):
Brainrot e abbandono scolastico: un messaggio ai genitori INTERVENITE!!
🌟 Care mamme e cari papà,
vorrei parlarvi di un fenomeno che sta preoccupando sempre più esperti e famiglie: il brainrot (“putrefazione” del cervello)*. Questo termine, che la Oxford Dictionary ha recentemente scelto come parola dell’anno, descrive una condizione di deterioramento cognitivo e sociale legata all’uso compulsivo di smartphone, videogiochi e altre attività digitali.
Questo fenomeno è preoccupante, è diffuso e crea un circolo vizioso con l’abbandono scolastico e riduce le potenzialità cognitive mentali e intellettive dei nostri figli.
Il brainrot non è solo un problema di “troppo tempo online”: è una vera e propria trappola che isola i ragazzi, li distoglie dalla realtà e li intrappola in una routine dannosa per la mente e per il corpo. È importante riconoscerlo, capirlo e, soprattutto, agire per prevenirlo e combatterlo.
🔍 ABBANDONO SCOLASTICO: Quando il disagio si nasconde dietro ai sintomi fisici
Spesso, il problema inizia con disturbi fisici: molte ragazze e ragazzi iniziano a lamentare dolori addominali, cefalee, vertigini, stanchezza o nausea.
Questi sintomi, sebbene reali per loro, non trovano spiegazioni mediche chiare.
Vengono interpellati più medici, vengono eseguiti vari esami e non esce niente di significativo. La ragazza ho il ragazzo, sta veramente male, ma il male che viene riferito a livello fisico è all’interno e nella mente è rappresentato da un disagio psicologico profondo che non riescono a esprimere a parole.
Questo disagio può essere causato da episodi di bullismo, senso di inadeguatezza, o difficoltà a socializzare. Difficile capire, impossibile per i genitori giustamente coinvolti emotivamente e che spesso dopo una fase iniziale di preoccupazione spesso tendono a minimizzare o negare il problema. Spesso, i ragazzi e le agazze , interrogati, non raccontano nulla: per paura, vergogna o semplicemente perché non sanno come farlo o anche perché inconsciamente hanno rimosso quanto avvenuto. E in questi casi, l’isolamento cresce, aggravato dall’uso di strumenti digitali, arrivando a manifestarsi in forme più gravi, come il fenomeno degli hikikomori, giovani che si chiudono in casa, interrompono ogni rapporto sociale e rifiutano qualsiasi contatto con il mondo esterno.
📱 L’ombra dello smartphone e della rete
A complicare la situazione c’è il ruolo pervasivo degli smartphone e dei dispositivi digitali. Questi, inizialmente, possono sembrare un rifugio per i ragazzi: un modo per evadere da una realtà che li fa soffrire. Ma, alla lunga, diventano una dipendenza vera e propria.
Il brainrot si manifesta come un circolo vizioso: più tempo i ragazzi trascorrono online, più si isolano; più si isolano, più cercano conforto nella rete. Questo uso compulsivo crea sintomi simili a quelli di una dipendenza da sostanze, incluso il craving, ovvero la difficoltà di interrompere o limitare l’utilizzo, con crisi di astinenza quando vengono separati dal dispositivo.
❤️ Un messaggio ai genitori: non è colpa vostra, ma avete un ruolo chiave
📌 È importante chiarire una cosa: quanto avviene non deve essere vissuto come una colpa dei genitori. Tuttavia, ignorare il problema o aspettare che passi da solo può trasformarsi in un errore.
Alcune famiglie, per paura di affrontare la realtà, cadono nella trappola del doctor shopping: cambiano continuamente medico, sperando che qualcuno dica loro ciò che vogliono sentire, ovvero che “va tutto bene”. Questo atteggiamento, però, non aiuta il ragazzo o la ragazza, e spesso aggrava la situazione.
🌱 Prevenire è fondamentale. Non aspettate che il disagio diventi cronico. Osservate i vostri figli, date loro regole chiare sull’uso dello smartphone e del computer, e create un dialogo aperto e sincero. Se vedete segnali di ritiro sociale o sintomi persistenti, non esitate a coinvolgere uno specialista, come uno psicologo o un neuropsichiatra infantile. Sono figure competenti che possono aiutarvi a comprendere il problema e a trovare una soluzione.
Ancora prima prevenite, dando regole per l'uso dello smartphone (e non solo le regole debbono essere date dai genitori e nell’età dell’adolescenza discusse e spiegate alle ragazze e ragazze) e consigliato fare un contratto per l’uso dello smartphone condiviso tra genitori e figli. Trovate una bozza sul mio blog
🎯 Il dovere di agire presto
Cari genitori, non dimenticate che prevenire è più facile che curare. È vostro dovere stabilire regole prima che il problema si presenti, per proteggere i vostri figli e il loro futuro. Le loro potenzialità non possono essere sacrificate a causa di una dipendenza digitale o di un disagio ignorato.
💡 Ricordate: intervenire non significa fallire, ma amare.
È un atto di responsabilità verso i vostri figli e verso voi stessi.
Chiedere aiuto e l’intervento di una persona preparata come uno psicologo o un neuropsichiatra infantile non è un fallimento ma un grande atto di amore.
Soprattutto fate i genitori, dovete essere voi la guida dei vostri figli e non complici, inconsapevolmente, di quanto avviene.
Insieme, possiamo costruire un futuro più sano, felice e pieno di opportunità per i nostri ragazzi. 🌟
*https://www.focus.it/tecnologia/digital-life/brain-rot-parola-dell-anno-2024-secondo-Oxford-putrefazione-cervello-causata-dai-social
BIBLIOGRAFIA:
- Definizione e contesto del "brainrot": Questo termine, che è stato scelto come parola dell'anno 2024 dall'Oxford Dictionary, si riferisce a una forma di decadimento cognitivo associata a un uso eccessivo dello smartphone e del digitale. I suoi effetti includono riduzione della capacità di concentrazione, affaticamento mentale, memoria limitata, e dipendenza da contenuti digitali immediati e frammentati. Questo fenomeno non è una condizione medica ufficiale, ma i sintomi che descrive sono supportati da studi che collegano l'uso prolungato dei dispositivi digitali a una diminuzione della materia grigia nel cervello e alla disfunzione del sistema di ricompensa. Mental Floss, The ParentZ
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- Effetti psicologici e comportamentali: Il "brainrot" si manifesta con sintomi come ansia, diminuzione della creatività, irritabilità, e dipendenza da stimoli digitali. La ricerca suggerisce che l'eccessiva esposizione ai media digitali durante l'infanzia e l'adolescenza può influire negativamente sullo sviluppo cognitivo e sociale, portando anche a comportamenti di isolamento, come osservato nei casi di hikikomori. Mental Floss The ParentZ
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Bibliografia scientifica sul fenomeno del brainrot e i suoi effetti, basata sulle fonti più recenti e pertinenti:
- López-López, C., et al. (2023). "Impact of excessive screen time on adolescent neurodevelopment: A review of structural brain changes."
- Questo studio esamina gli effetti dell'eccessivo tempo trascorso davanti agli schermi sull'architettura cerebrale degli adolescenti, con una particolare attenzione alla riduzione della materia grigia e alle aree coinvolte nel controllo degli impulsi. Pubblicato in World Psychiatry Journal.
- Twenge, J. M., & Campbell, W. K. (2018). "Associations between screen time and psychological well-being: Evidence from a population-based study."
- Analisi longitudinale del legame tra utilizzo dei dispositivi digitali e problemi di benessere psicologico, tra cui ansia, depressione e isolamento sociale. Pubblicato su Clinical Psychological Science.
- Przybylski, A. K., & Weinstein, N. (2022). "Digital media consumption and cognitive performance: Understanding the trade-offs."
- Lo studio indaga gli impatti dell'utilizzo intensivo di media digitali su attenzione e memoria, con implicazioni dirette per il fenomeno del brainrot. Pubblicato su Journal of Cognitive Neuroscience.
- Huang, C., & Wang, W. (2021). "Digital addiction in adolescence: The interplay of screen exposure, neural activity, and mental health outcomes."
- Esplorazione delle alterazioni neurologiche legate alla dipendenza digitale e delle loro conseguenze psicologiche. Pubblicato su Neuroscience & Biobehavioral Reviews.
- Shao, R., et al. (2023). "The role of parental mediation in mitigating digital addiction in children and adolescents."
- Studio su come l'intervento dei genitori possa prevenire gli effetti negativi del brainrot, con raccomandazioni pratiche per ridurre l'uso dello smartphone. Pubblicato in Journal of Adolescent Health.
- Richtel, M. (2022). "Screen-induced isolation and the rise of social withdrawal in youth: A sociological and psychological perspective."
- Approfondimento sul fenomeno degli hikikomori e sulle correlazioni con il brainrot nei contesti digitali. Pubblicato in American Journal of Sociology.
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