mercoledì 11 dicembre 2024

ABBANDONO SCOLASTICO E SMARTPHONE: cosa è il "brainrot" (putrefazione del cervello)

ABBANDONO SCOLASTICO E SMARTPHONE: cosa è il "brainrot" (putrefazione del cervello):


Brainrot e abbandono scolastico: un messaggio ai genitori INTERVENITE!!

🌟 Care mamme e cari papà,
vorrei parlarvi di un fenomeno che sta preoccupando sempre più esperti e famiglie: il brainrot (“putrefazione” del cervello)*. Questo termine, che la Oxford Dictionary ha recentemente scelto come parola dell’anno, descrive una condizione di deterioramento cognitivo e sociale legata all’uso compulsivo di smartphone, videogiochi e altre attività digitali.

Questo fenomeno è preoccupante, è diffuso e crea un circolo vizioso con l’abbandono scolastico e riduce le potenzialità cognitive mentali e intellettive dei nostri figli.

Il brainrot non è solo un problema di “troppo tempo online”: è una vera e propria trappola che isola i ragazzi, li distoglie dalla realtà e li intrappola in una routine dannosa per la mente e per il corpo. È importante riconoscerlo, capirlo e, soprattutto, agire per prevenirlo e combatterlo.


🔍 ABBANDONO SCOLASTICO: Quando il disagio si nasconde dietro ai sintomi fisici

Spesso, il problema inizia con disturbi fisici: molte ragazze e ragazzi iniziano a lamentare dolori addominali, cefalee, vertigini, stanchezza o nausea. 

Questi sintomi, sebbene reali per loro, non trovano spiegazioni mediche chiare. 

Vengono interpellati più medici, vengono eseguiti vari esami e non esce niente di significativo. La ragazza ho il ragazzo, sta veramente male, ma il male che viene riferito a livello fisico è all’interno e nella mente è rappresentato da un disagio psicologico profondo che non riescono a esprimere a parole.

Questo disagio può essere causato da episodi di bullismo, senso di inadeguatezza, o difficoltà a socializzare. Difficile capire, impossibile per i genitori giustamente coinvolti emotivamente  e che spesso dopo una fase iniziale di preoccupazione spesso tendono a minimizzare o negare il problema. Spesso, i ragazzi e le agazze , interrogati,  non raccontano nulla: per paura, vergogna o semplicemente perché non sanno come farlo o anche perché inconsciamente hanno rimosso quanto avvenuto. E in questi casi, l’isolamento cresce, aggravato dall’uso di strumenti digitali, arrivando a manifestarsi in forme più gravi, come il fenomeno degli hikikomori, giovani che si chiudono in casa, interrompono ogni rapporto sociale e rifiutano qualsiasi contatto con il mondo esterno.


📱 L’ombra dello smartphone e della rete

A complicare la situazione c’è il ruolo pervasivo degli smartphone e dei dispositivi digitali. Questi, inizialmente, possono sembrare un rifugio per i ragazzi: un modo per evadere da una realtà che li fa soffrire. Ma, alla lunga, diventano una dipendenza vera e propria.

Il brainrot si manifesta come un circolo vizioso: più tempo i ragazzi trascorrono online, più si isolano; più si isolano, più cercano conforto nella rete. Questo uso compulsivo crea sintomi simili a quelli di una dipendenza da sostanze, incluso il craving, ovvero la difficoltà di interrompere o limitare l’utilizzo, con crisi di astinenza quando vengono separati dal dispositivo.


❤️ Un messaggio ai genitori: non è colpa vostra, ma avete un ruolo chiave

📌 È importante chiarire una cosa: quanto avviene non deve essere vissuto come una colpa dei genitori. Tuttavia, ignorare il problema o aspettare che passi da solo può trasformarsi in un errore.

Alcune famiglie, per paura di affrontare la realtà, cadono nella trappola del doctor shopping: cambiano continuamente medico, sperando che qualcuno dica loro ciò che vogliono sentire, ovvero che “va tutto bene”. Questo atteggiamento, però, non aiuta il ragazzo o la ragazza, e spesso aggrava la situazione.

🌱 Prevenire è fondamentale. Non aspettate che il disagio diventi cronico. Osservate i vostri figli, date loro regole chiare sull’uso dello smartphone e del computer, e create un dialogo aperto e sincero. Se vedete segnali di ritiro sociale o sintomi persistenti, non esitate a coinvolgere uno specialista, come uno psicologo o un neuropsichiatra infantile. Sono figure competenti che possono aiutarvi a comprendere il problema e a trovare una soluzione.

Ancora prima prevenite, dando regole per l'uso dello smartphone (e non solo le regole debbono essere date dai genitori e nell’età dell’adolescenza discusse e spiegate alle ragazze e ragazze) e consigliato fare un contratto per l’uso dello smartphone condiviso tra genitori e figli. Trovate una bozza sul mio blog


🎯 Il dovere di agire presto

Cari genitori, non dimenticate che prevenire è più facile che curare. È vostro dovere stabilire regole prima che il problema si presenti, per proteggere i vostri figli e il loro futuro. Le loro potenzialità non possono essere sacrificate a causa di una dipendenza digitale o di un disagio ignorato.

💡 Ricordate: intervenire non significa fallire, ma amare. 

È un atto di responsabilità verso i vostri figli e verso voi stessi. 

Chiedere aiuto e l’intervento di una persona preparata come uno psicologo o un neuropsichiatra infantile non è un fallimento ma un grande atto di amore.

Soprattutto fate i genitori, dovete essere voi la guida dei vostri figli e non complici, inconsapevolmente, di quanto avviene.

Insieme, possiamo costruire un futuro più sano, felice e pieno di opportunità per i nostri ragazzi. 🌟

 

*https://www.focus.it/tecnologia/digital-life/brain-rot-parola-dell-anno-2024-secondo-Oxford-putrefazione-cervello-causata-dai-social

 

BIBLIOGRAFIA:

  1. Definizione e contesto del "brainrot": Questo termine, che è stato scelto come parola dell'anno 2024 dall'Oxford Dictionary, si riferisce a una forma di decadimento cognitivo associata a un uso eccessivo dello smartphone e del digitale. I suoi effetti includono riduzione della capacità di concentrazione, affaticamento mentale, memoria limitata, e dipendenza da contenuti digitali immediati e frammentati. Questo fenomeno non è una condizione medica ufficiale, ma i sintomi che descrive sono supportati da studi che collegano l'uso prolungato dei dispositivi digitali a una diminuzione della materia grigia nel cervello e alla disfunzione del sistema di ricompensa​. Mental FlossThe ParentZ

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  1. Effetti psicologici e comportamentali: Il "brainrot" si manifesta con sintomi come ansia, diminuzione della creatività, irritabilità, e dipendenza da stimoli digitali. La ricerca suggerisce che l'eccessiva esposizione ai media digitali durante l'infanzia e l'adolescenza può influire negativamente sullo sviluppo cognitivo e sociale, portando anche a comportamenti di isolamento, come osservato nei casi di hikikomori​. Mental Floss The ParentZ

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Bibliografia scientifica sul fenomeno del brainrot e i suoi effetti, basata sulle fonti più recenti e pertinenti:

  1. López-López, C., et al. (2023). "Impact of excessive screen time on adolescent neurodevelopment: A review of structural brain changes."
    • Questo studio esamina gli effetti dell'eccessivo tempo trascorso davanti agli schermi sull'architettura cerebrale degli adolescenti, con una particolare attenzione alla riduzione della materia grigia e alle aree coinvolte nel controllo degli impulsi. Pubblicato in World Psychiatry Journal.
  2. Twenge, J. M., & Campbell, W. K. (2018). "Associations between screen time and psychological well-being: Evidence from a population-based study."
    • Analisi longitudinale del legame tra utilizzo dei dispositivi digitali e problemi di benessere psicologico, tra cui ansia, depressione e isolamento sociale. Pubblicato su Clinical Psychological Science.
  3. Przybylski, A. K., & Weinstein, N. (2022). "Digital media consumption and cognitive performance: Understanding the trade-offs."
    • Lo studio indaga gli impatti dell'utilizzo intensivo di media digitali su attenzione e memoria, con implicazioni dirette per il fenomeno del brainrot. Pubblicato su Journal of Cognitive Neuroscience.
  4. Huang, C., & Wang, W. (2021). "Digital addiction in adolescence: The interplay of screen exposure, neural activity, and mental health outcomes."
    • Esplorazione delle alterazioni neurologiche legate alla dipendenza digitale e delle loro conseguenze psicologiche. Pubblicato su Neuroscience & Biobehavioral Reviews.
  5. Shao, R., et al. (2023). "The role of parental mediation in mitigating digital addiction in children and adolescents."
    • Studio su come l'intervento dei genitori possa prevenire gli effetti negativi del brainrot, con raccomandazioni pratiche per ridurre l'uso dello smartphone. Pubblicato in Journal of Adolescent Health.
  6. Richtel, M. (2022). "Screen-induced isolation and the rise of social withdrawal in youth: A sociological and psychological perspective."
    • Approfondimento sul fenomeno degli hikikomori e sulle correlazioni con il brainrot nei contesti digitali. Pubblicato in American Journal of Sociology.


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