sabato 21 dicembre 2024

Musica Trap, videogiochi, Tony Effe e il caos educativo 🎤🤦‍♂️

Musica Trap, videogiochi, Tony Effe e il caos educativo 🎤🤦‍♂️

Genitori, questa è fresca: avete sentito del caso Tony Effe? Il trapper è stato escluso dal concerto di Capodanno a Roma per i testi delle sue canzoni, che dipingono la donna come un oggetto e glorificano modelli violenti 🛑. Mentre i colleghi cantanti gridano alla censura 🎙️🚨, noi, pediatri, insegnati, psicologi  e pedagogisti e genitori ci facciamo una domanda più importante: “Che messaggio stiamo dando ai nostri bambini?”


Libertà di espressione o buon senso? 🤔

Non si tratta di censurare a caso o di demonizzare un genere musicale. Però, davvero aveva senso invitare un trapper con testi così pesanti a un evento istituzionale, dove il pubblico include anche bambini? 👩‍👧👨‍👦 Non è forse meglio chiedersi che tipo di immaginario stiamo promuovendo, specie in un mondo già saturo di modelli tossici?

Perché, diciamolo: molti trapper cavalcano il successo con testi pieni di misoginia, violenza e ostentazione. E il problema non è solo nei concerti, ma nel fatto che queste canzoni arrivano dritte dritte nelle cuffiette dei bambini di 10 anni 🎧👶, diventando colonna sonora della loro infanzia.


Cosa ci insegna il caso Tony Effe? 📚

Il caos attorno a questo evento dovrebbe farci riflettere. Non è questione di vietare tutto (non vogliamo crescere dei piccoli ribelli frustrati 😤), ma di insegnare ai nostri figli a distinguere tra ciò che è divertimento e ciò che può avere un impatto negativo sul loro modo di pensare e agire.

Se lasciamo che crescano assorbendo testi che normalizzano violenza e disprezzo, come possiamo poi aspettarci che diventino adulti rispettosi e responsabili? 🤷‍♀️ E attenzione: questi messaggi non arrivano solo dalla musica trap, ma anche dai videogiochi violenti e dai social, che spesso li isolano in mondi virtuali poco sani.


Cosa possiamo fare come genitori? 💡

Il caso Tony Effe ci dà un’occasione per agire, invece di lamentarci:

  1. Monitorare ciò che ascoltano: Non per censurare tutto, ma per parlare con loro. Sapere cosa ascoltano ci aiuta a capire meglio il loro mondo. 🕵️‍♀️🎶
  2. Promuovere contenuti positivi: Proponiamo musica e attività che non siano solo “basic” e accattivanti, ma che abbiano anche messaggi costruttivi. 🎨⚽
  3. Educare al rispetto: Parliamo di affettività e rispetto, anche nelle piccole cose. Mostriamo che la violenza e il disprezzo non sono accettabili, né nei testi di una canzone né nella vita vera. 👫💬
  4. Unire le forze: Scuola, genitori, istituzioni, artisti e media devono collaborare per creare un ambiente educativo più sano. È un lavoro di squadra! 🤝🌟

Un appello a chi crea contenuti 🎙️✍️

Artisti come Tony Effe devono anche riflettere sulla responsabilità di chi parla a milioni di giovani. La libertà di espressione è fondamentale, certo, ma i messaggi che veicolano hanno un impatto enorme. Non possiamo ignorare il fatto che i bambini imitano ciò che ascoltano e vedono. 👀📢


Insomma, genitori, il caso Tony Effe non è solo un “drama” del momento, ma un’occasione per ripensare come proteggere i nostri figli da modelli sbagliati, senza togliergli il piacere di crescere con la musica. 🎵✨ E ricordiamoci sempre: educare non significa vietare, ma insegnare a scegliere con consapevolezza. 💪❤️




 

Nessun commento:

Posta un commento