Genitali maschili: è normale? È piccolo? Devo fare qualcosa? Si è "gonfiato" un testicolo....
Cari Genitori,
Sui genitali maschili vengono poste molte più domande rispetto a quelli femminili. Le più frequenti riguardano:
- Dimensioni;
- Fimosi e parafimosi;
- Testicoli (criptorchidismo, testicolo in ascensore, idrocele).
Qui una piccola sintesi di quanto trovate più dettagliato nel libro “Come crescere mio figlio anche con illustrazioni”: linkal libro.
Pene piccolo
Una domanda posta frequentemente al pediatra è: “Lì è tutto a posto?” riferendosi ai genitali. Spesso i pediatri rassicurano i genitori (e a volte anche i bambini più grandicelli) sulla normalità delle dimensioni del pene. In molti casi, soprattutto nei bambini con un po’ di sovrappeso, il pene può apparire più piccolo a causa del grasso pubico.
Va ricordato che esiste una grande varietà nelle dimensioni del pene, a qualsiasi età, soprattutto nel periodo dello sviluppo, quando i genitali subiscono i cambiamenti tipici della pubertà.
Fimosi
Alcuni genitori di maschietti appena nati spesso chiedono al pediatra: “Dottore, devo fare la ginnastica al pisellino?”
Nel neonato e nel lattante, il prepuzio è normalmente non retrattile e aderisce al glande per motivi fisiologici. Questa condizione protegge il glande da irritazioni e infezioni. Non è necessario né raccomandato forzare la retrazione del prepuzio, pratica che può causare dolore, lacerazioni e cicatrici che potrebbero rendere necessario un intervento chirurgico in futuro.
La fimosi patologica si distingue da quella fisiologica. La prima è un restringimento dell’orifizio prepuziale che, dopo una certa età, non permette la retrazione del prepuzio. Questo può richiedere interventi medici o chirurgici.
Parafimosi
La parafimosi si verifica quando il prepuzio, non completamente retrattile, viene forzato dietro il glande e non può essere riportato alla posizione originale. Questo provoca gonfiore (edema) e dolore.
Cosa fare?
Se il prepuzio rimane bloccato, è necessario cercare delicatamente di riportarlo in posizione con le dita. Se non ci si riesce, bisogna contattare il pediatra o recarsi al Pronto Soccorso.
Idrocele
L'idrocele è una condizione caratterizzata dall’accumulo di liquido nella sacca che avvolge il testicolo. È abbastanza comune nei neonati e nei lattanti ed è generalmente innocuo.
Cause e caratteristiche:
- L'idrocele congenito è spesso dovuto alla mancata chiusura del dotto peritoneo-vaginale, che permette al liquido addominale di passare nello scroto.
- Si presenta come un rigonfiamento morbido e indolore nello scroto, che può variare di dimensione durante la giornata.
Quando preoccuparsi?
Nella maggior parte dei casi, l'idrocele si risolve spontaneamente entro il primo anno di vita, man mano che il dotto si chiude. Tuttavia, se persiste dopo i 12-18 mesi, potrebbe essere necessario consultare un chirurgo pediatrico per valutare un intervento.
Cosa fare?
- Monitorare la situazione e segnalare eventuali cambiamenti al pediatra.
- Rivolgersi al medico se il rigonfiamento diventa doloroso o se aumenta rapidamente di dimensioni.
Conclusione
I genitali maschili, come ogni altra parte del corpo, seguono un percorso di sviluppo naturale che varia da bambino a bambino. È importante evitare interventi inutili e consultare il pediatra in caso di dubbi o preoccupazioni.
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