Videogiochi in 3D a 3 anni?
DOMANDA DI GENITORE: caro dott, posso fra giocare, ogni tanto, mia figlia di 3 anni e mezzo alla play station 3D, cosa consiglia?
RISPOSTA: Cara mamma la ringrazio per avermi scritto e per la fiducia che ripone nel mio parere.
La sua domanda è importante e sono felice di affrontare questo tema, che riguarda non solo la sua famiglia ma tante altre. Preparo una risposta per tutti i genitori e che anche lei potrà condividere con altri genitori, perché creare una “rete educativa” è fondamentale per il benessere dei nostri bambini. 😊
Videogiochi e bambini: regole e buon senso
I videogiochi, se scelti con attenzione e usati in modo moderato, possono essere un’occasione di svago, ma è essenziale rispettare alcune regole d’oro per proteggere la crescita fisica e psicologica dei nostri figli:
1. Attenzione all’età e ai contenuti
Ogni videogioco è classificato secondo il sistema PEGI, che indica l’età minima consigliata e la tipologia di contenuti (violenza, linguaggio inappropriato, ecc.). Per i bambini di 3-4 anni, i giochi adatti sono pochissimi e non devono mai includere elementi troppo stimolanti o complessi. La PlayStation, soprattutto in versione 3D, non è pensata per loro. È come dare a un bimbo piccolo un’enciclopedia: non la leggerà, ma potrebbe strapparne le pagine! 📚🚫
2. Niente videogiochi prima di dormire
Per preparare i bambini al sonno, è fondamentale ridurre al minimo l’esposizione agli schermi, che possono interferire con il rilassamento del cervello e la produzione di melatonina (l’ormone del sonno). I giochi tranquilli, come puzzle o letture, aiutano a creare un’atmosfera serena. Diciamo addio alla PlayStation la sera e accogliamo una bella favola o un gioco con mamma e papà! 🛏️✨
3. Limitare il tempo di gioco
Anche per i bambini più grandi, il tempo davanti a uno schermo dovrebbe essere ridotto. Meglio giocare all’aria aperta, disegnare o costruire insieme: attività che nutrono la fantasia e migliorano le capacità motorie. 🌳🎨
4. Dare il buon esempio
I bambini imparano soprattutto osservando noi adulti. Se ci vedono incollati agli schermi, sarà difficile convincerli che “il gioco è meglio altrove”! Facciamo uno sforzo per dare l’esempio, dedicando del tempo di qualità alla famiglia. 💡👨👩👧
Il ruolo di noi genitori: imparare a dire di no
È normale che i bambini insistano: sono curiosi, vogliono esplorare e cercano di ottenere ciò che desiderano. Ma il nostro compito di genitori è essere una guida, anche quando dire “no” non è facile. Spieghiamo loro il perché delle nostre decisioni e proponiamo alternative divertenti: spesso basta poco per distrarli e trasformare un momento di conflitto in un’opportunità di condivisione. 🎲👫
Conclusione
La PlayStation è come una torta al cioccolato: buona, ma non sempre adatta ai più piccoli. Meglio aspettare l’età giusta e scegliere “gli ingredienti” con cura, evitando che giochi e schermi prendano il posto di ciò che conta davvero: le esperienze reali, la fantasia e il tempo passato insieme.
La saluto con affetto e resto a disposizione per qualsiasi altra domanda.
Allego i consigli di una iniziativa a cui hanno aderito molti pediatri con i consigli per i genitori dei bambini tra i 3 e i 6 anni
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