venerdì 14 marzo 2025

🧒 Dolori addominali nei bambini: quando preoccuparsi?

🧒 Dolori addominali nei bambini: quando preoccuparsi?

I dolori alla pancia sono frequenti nei bambini: quasi tutti ne soffrono, prima o poi. Ma quando serve preoccuparsi davvero?
⚠️ Spesso si pensa subito all’appendicite, ma nella maggior parte dei casi le cause sono altre, come:

  • Linfoadenite mesenterica (una infiammazione dei linfonodi dell’addome, spesso dopo una banale infezione virale)
  • Dolori addominali ricorrenti (DAR): colpiscono il 10-15% dei bambini, in genere tra i 5 e i 12 anni
  • Sindrome del colon irritabile: più frequente negli adolescenti
  • Sindrome somatoforme: ansia, disagio, problemi relazionali, problemi famigliari, sclastici, bullismo o altro

📊 Frequenza dei dolori addominali nei bambini

Fascia d'età

Frequenza dolore addominale

Cause comuni

2-4 anni

Occasionale

Virus, stipsi, emozioni forti

5-8 anni

Abbastanza frequente

DAR, ansia, virus, stipsi

9-12 anni

Frequente

DAR, colon irritabile, stress scolastico, ansia

13+ (adolescenti)

Molto frequente

Colon irritabile, ansia, problemi relazionali


🧠 La pancia e le emozioni

In molti casi, il dolore alla pancia è un modo del corpo per esprimere un disagio:

  • Ansia, tensioni a scuola o in famiglia o allo sport
  • Bullismo
  • Conflitti interiori o emozioni non espresse
SINTOMI SPESSO ASSOCIATI:  stanchezza, mal di testa, disturbi del sonno, assenze scolastiche, demotivazione a fare attività sportive

🔎 NOTA BENE: In questi casi il dolore è reale, anche se non ha una causa “fisica” visibile.


 Cosa NON dire a un bambino con mal di pancia:

  • “Dai che non è niente!”
  • “Ma sei tu che fai le scene!”
  • “È solo perché sei ansioso!”

👉 Anche se il dolore è legato alle emozioni, è un dolore vero. Non sentirsi creduti o accolti peggiora la sofferenza.


 Cosa dire e fare invece:

💬 “Capisco che ti fa male, vediamo insieme cosa possiamo fare.”
💬 “Lo so che non è facile, ma ci sono e ti ascolto.”

❤️ Un bambino che si sente ascoltato e considerato sta meglio: è il primo passo per risolvere il problema.



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