🌍 Giornata mondiale dell’alimentazione
Crescere bene: tutto comincia nei primi 1000 giorni di vita
Oggi, in occasione della Giornata mondiale dell’alimentazione, ricordiamo che nutrire un bambino non significa solo sfamarlo, ma educarlo, accompagnarlo e costruire le basi della sua salute futura.
Come pediatra, mi rivolgo a genitori, nonni ed educatori: la buona alimentazione è una forma d’amore quotidiano, che inizia molto prima dello svezzamento e continua ogni giorno a tavola.
🍼 Le basi si mettono già in gravidanza
L’educazione alimentare inizia quando il bambino è ancora nella pancia della mamma.
Ciò che la mamma mangia — frutta, verdura, legumi, spezie, sapori diversi — arriva in qualche modo anche al bambino, che attraverso il liquido amniotico comincia a conoscere gusti e aromi.
Se poi la mamma allatta al seno, questa “educazione sensoriale” continua: i sapori del latte cambiano a seconda di ciò che mangia la madre, abituando il piccolo alla varietà e riducendo il rischio di rifiuti in seguito.
👉 Oggi sappiamo che non serve evitare gusti forti o alimenti particolari (come si diceva un tempo): al contrario, una dieta varia è la chiave per abituare il bambino ai sapori della nostra cucina mediterranea.
👶 Svezzamento: un’occasione per imparare a conoscere il cibo
Il primo anno di vita è un periodo prezioso per educare il gusto.
L’obiettivo non è “far mangiare tanto”, ma far conoscere tutto: colori, consistenze, profumi.
In questo modo si costruiscono le basi di un rapporto sereno con il cibo.
🍽️ Alcuni punti chiave:
- Iniziare lo svezzamento al 6° mese, seguendo il ritmo del bambino.
- Offrire da subito una grande varietà di alimenti (frutta, verdure, legumi, pesce, uova, carne, cereali).
- Non preoccuparsi se un cibo viene rifiutato: riprovare più volte con calma e senza pressioni.
- Evitare zuccheri aggiunti, bevande dolci, snack industriali.
- Preferire pasti preparati in casa, semplici e genuini.
Durante questa fase, è utile ricordare che il cibo è un linguaggio: attraverso il cibo, il bambino comunica, esplora, cresce. Forzarlo o punirlo con il cibo rischia di creare un rapporto sbagliato che può durare negli anni.
🍎 Le vere preoccupazioni: non quanto mangia, ma come mangia
Molti genitori e nonni si preoccupano perché “il bambino mangia poco”.
In realtà, il problema principale è mangiare male: troppo zucchero, troppi snack, troppe proteine animali.
Due situazioni meritano davvero attenzione:
- Sovrappeso e obesità, che oggi riguardano sempre più bambini e che spesso iniziano proprio nei primi anni di vita.
- Disturbi del comportamento alimentare, come selettività, rifiuto o ansia da peso, che possono nascere da un rapporto poco sereno col cibo.
👉 Meglio un bambino che mangia poco ma bene, che uno che mangia tanto e male.
👨👩👧👦 Mangiare insieme: la prima educazione alimentare
Il momento del pasto deve tornare ad essere un momento di relazione.
Quando genitori e nonni mangiano insieme al bambino, con calma e senza televisione, lo aiutano a:
- osservare e imitare comportamenti corretti,
- assaggiare nuovi cibi per curiosità,
- associare il cibo a un momento piacevole e condiviso.
💬 Una frase da ricordare
“Siamo quello che mangiamo.” — Ludwig Feuerbach
Il cibo non è solo nutrimento biologico, ma cultura, identità, affetto.
Insegnare ai bambini a mangiare bene significa insegnare loro a volersi bene.
✅ Cosa possiamo fare da lunedì mattina
(Immagine suggerita: calendario con piatti colorati disegnati nei giorni della settimana)
- Coinvolgere tutta la famiglia: anche i nonni devono conoscere le regole del mangiare sano.
- Proporre ogni giorno qualcosa di nuovo (un colore, un sapore, una consistenza).
- Mangiare insieme e spegnere la TV.
- Limitare snack e bevande zuccherate.
- Controllare la crescita con il pediatra, senza ossessioni per la bilancia.
- Dare il buon esempio: i bambini imparano guardando noi.
⚠️ Rischi e limiti
- Ogni bambino è diverso: non esiste un unico modello di alimentazione.
- Alcune condizioni (allergie, intolleranze, malattie metaboliche) richiedono indicazioni personalizzate.
- La pressione dell’ambiente (pubblicità, merendine, cibo “comodo”) è forte: serve coerenza familiare e sostegno educativo.
👨⚕️ In conclusione
L’alimentazione dei bambini è una responsabilità condivisa.
Nei primi 1000 giorni si costruiscono le abitudini che dureranno per tutta la vita.
Una mamma o un papà che cucina con amore, un nonno che offre un piatto di verdure colorate, un educatore che parla di cibo sano: tutti contribuiscono a far crescere bambini più forti, curiosi e felici.
📚 Per approfondire:
- Ferrando A. Alimentazione e educazione – prima parte. ferrandoalberto.blogspot.com/2019/11/alimentazione-e-educazione-prima-parte.html
- Ferrando A. Come svezzare il bambino: chiedetelo a lui! ferrandoalberto.blogspot.com/2017/03/come-svezzare-il-bambino-chiedete-lui.html
- Ferrando A. Würstel e bambini: come gestire un amore pericoloso. ferrandoalberto.blogspot.com/2025/01/wurstel-e-bambini-come-gestire-un-amore.html
- OMS – Healthy diet for infants and young children, 2023
- SIP – Obesità infantile: linee guida di prevenzione, 2024

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