giovedì 16 ottobre 2025

🌍 Giornata mondiale dell’alimentazione Crescere bene: tutto comincia nei primi 1000 giorni di vita

🌍 Giornata mondiale dell’alimentazione

Crescere bene: tutto comincia nei primi 1000 giorni di vita


Oggi, in occasione della Giornata mondiale dell’alimentazione, ricordiamo che nutrire un bambino non significa solo sfamarlo, ma educarlo, accompagnarlo e costruire le basi della sua salute futura.

Come pediatra, mi rivolgo a genitori, nonni ed educatori: la buona alimentazione è una forma d’amore quotidiano, che inizia molto prima dello svezzamento e continua ogni giorno a tavola.


🍼 Le basi si mettono già in gravidanza

L’educazione alimentare inizia quando il bambino è ancora nella pancia della mamma.
Ciò che la mamma mangia — frutta, verdura, legumi, spezie, sapori diversi — arriva in qualche modo anche al bambino, che attraverso il liquido amniotico comincia a conoscere gusti e aromi.

Se poi la mamma allatta al seno, questa “educazione sensoriale” continua: i sapori del latte cambiano a seconda di ciò che mangia la madre, abituando il piccolo alla varietà e riducendo il rischio di rifiuti in seguito.

👉 Oggi sappiamo che non serve evitare gusti forti o alimenti particolari (come si diceva un tempo): al contrario, una dieta varia è la chiave per abituare il bambino ai sapori della nostra cucina mediterranea.


👶 Svezzamento: un’occasione per imparare a conoscere il cibo

Il primo anno di vita è un periodo prezioso per educare il gusto.
L’obiettivo non è “far mangiare tanto”, ma far conoscere tutto: colori, consistenze, profumi.
In questo modo si costruiscono le basi di un rapporto sereno con il cibo.

🍽️ Alcuni punti chiave:

  • Iniziare lo svezzamento al 6° mese, seguendo il ritmo del bambino.
  • Offrire da subito una grande varietà di alimenti (frutta, verdure, legumi, pesce, uova, carne, cereali).
  • Non preoccuparsi se un cibo viene rifiutato: riprovare più volte con calma e senza pressioni.
  • Evitare zuccheri aggiunti, bevande dolci, snack industriali.
  • Preferire pasti preparati in casa, semplici e genuini.

Durante questa fase, è utile ricordare che il cibo è un linguaggio: attraverso il cibo, il bambino comunica, esplora, cresce. Forzarlo o punirlo con il cibo rischia di creare un rapporto sbagliato che può durare negli anni.


🍎 Le vere preoccupazioni: non quanto mangia, ma come mangia

Molti genitori e nonni si preoccupano perché “il bambino mangia poco”.
In realtà, il problema principale è mangiare male: troppo zucchero, troppi snack, troppe proteine animali.

Due situazioni meritano davvero attenzione:

  1. Sovrappeso e obesità, che oggi riguardano sempre più bambini e che spesso iniziano proprio nei primi anni di vita.
  2. Disturbi del comportamento alimentare, come selettività, rifiuto o ansia da peso, che possono nascere da un rapporto poco sereno col cibo.

👉 Meglio un bambino che mangia poco ma bene, che uno che mangia tanto e male.


👨‍👩‍👧‍👦 Mangiare insieme: la prima educazione alimentare

Il momento del pasto deve tornare ad essere un momento di relazione.
Quando genitori e nonni mangiano insieme al bambino, con calma e senza televisione, lo aiutano a:

  • osservare e imitare comportamenti corretti,
  • assaggiare nuovi cibi per curiosità,
  • associare il cibo a un momento piacevole e condiviso.

💬 Una frase da ricordare

“Siamo quello che mangiamo.” — Ludwig Feuerbach

Il cibo non è solo nutrimento biologico, ma cultura, identità, affetto.
Insegnare ai bambini a mangiare bene significa insegnare loro a volersi bene.


 Cosa possiamo fare da lunedì mattina

(Immagine suggerita: calendario con piatti colorati disegnati nei giorni della settimana)

  1. Coinvolgere tutta la famiglia: anche i nonni devono conoscere le regole del mangiare sano.
  2. Proporre ogni giorno qualcosa di nuovo (un colore, un sapore, una consistenza).
  3. Mangiare insieme e spegnere la TV.
  4. Limitare snack e bevande zuccherate.
  5. Controllare la crescita con il pediatra, senza ossessioni per la bilancia.
  6. Dare il buon esempio: i bambini imparano guardando noi.

⚠️ Rischi e limiti

  • Ogni bambino è diverso: non esiste un unico modello di alimentazione.
  • Alcune condizioni (allergie, intolleranze, malattie metaboliche) richiedono indicazioni personalizzate.
  • La pressione dell’ambiente (pubblicità, merendine, cibo “comodo”) è forte: serve coerenza familiare e sostegno educativo.

👨‍⚕️ In conclusione

L’alimentazione dei bambini è una responsabilità condivisa.
Nei primi 1000 giorni si costruiscono le abitudini che dureranno per tutta la vita.
Una mamma o un papà che cucina con amore, un nonno che offre un piatto di verdure colorate, un educatore che parla di cibo sano: tutti contribuiscono a far crescere bambini più forti, curiosi e felici.


📚 Per approfondire:



 

 

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