Parliamo di affettività e sessualità ai nostri figli: un atto d’amore, non un tabù ❤️
Negli ultimi anni i centri sanitari e i consultori italiani stanno segnalando un dato che deve far riflettere:
📈 aumentano le infezioni sessualmente trasmesse (IST) tra adolescenti e giovani.
Secondo l’Istituto Superiore di Sanità (ISS), nel 2023 in Italia sono state registrate 2.349 nuove diagnosi di HIV e 532 nuovi casi di AIDS — un aumento rispetto agli anni precedenti, dopo la flessione durante la pandemia (ISS, Notiziario COA 2024).
L’ECDC (Centro Europeo per la Prevenzione e il Controllo delle Malattie) conferma una crescita costante in Europa di sifilide, gonorrea e clamidia, soprattutto nella fascia 15–24 anni (ECDC, STI Surveillance 2025).
L’indagine internazionale HBSC – Health Behaviour in School-aged Children (OMS/ISS, 2022) mostra che solo 6 ragazzi su 10 tra i 15enni italiani usano il preservativo durante i rapporti, e la tendenza è in calo rispetto al passato.
Un 20% circa dei 15enni ha già avuto almeno un rapporto sessuale, spesso senza protezioni (HBSC Italia 2022).
Dietro i numeri ci sono ragazzi e ragazze soli, disorientati, curiosi ma senza parole e senza guida.
Molti iniziano presto, spesso senza protezione o sotto l’effetto di alcol e sostanze, e senza sapere davvero cosa stanno vivendo.
Non è mancanza di valori: è mancanza di adulti che parlino con loro — con rispetto, chiarezza e ascolto.
💔 Il silenzio degli adulti è un rischio
Viviamo in un mondo dove i ragazzi imparano, se così si può dire, più da un video su TikTok che da un dialogo in famiglia.
Ma se non siamo noi genitori a dare parole e significato a corpo, emozioni e sessualità, lo farà qualcun altro.
E non sempre con rispetto o verità.
Parlare di sessualità non spinge a “fare prima”, ma aiuta a capire meglio, scegliere e proteggersi.
L’educazione affettiva e sessuale è una forma di prevenzione: riduce IST, abusi, gravidanze indesiderate e rafforza autostima e rispetto reciproco.
👉 Messaggio chiave:
Parlare di affettività e sessualità non è anticipare, ma accompagnare. È un modo per dire: “Il tuo corpo è importante. Tu sei importante. E puoi fidarti di me.”
💡Cosa possono fare i genitori oggi
- Ascoltare più che interrogare.
- Usare parole semplici e serene, senza imbarazzo.
- Parlare di emozioni prima che di sesso.
- Collaborare con pediatra, scuola e consultorio.
- Promuovere protezione e rispetto come atti d’amore, non di paura.
📞 Dove informarsi e chiedere aiuto
- Telefono Verde AIDS e IST (ISS): 800 861061
- Mappa dei centri test e consulenza: www.iss.it/aids
- UNESCO (2018): International Technical Guidance on Sexuality Education
- OMS – HBSC Italia 2022: Rapporto nazionale salute e comportamenti dei 15enni
📚 Letture consigliate
- Alberto Pellai, Tutto troppo presto. L’educazione sessuale dei nostri figli nell’era del web (DeA, 2020)
- Roberta Giommi, Ragazzi e ragazze tra emozioni, sentimenti e sessualità (Giunti EDU, 2024)
- Roberta Giommi, La stanza degli affetti (Giunti Scuola, 2018)
- Giuseppe Maiolo, L’occhio del genitore (Erickson, 2022)
- UNESCO & OMS, Educazione sessuale completa e basata su evidenze (ed. italiana, 2018)
❤️ Conclusione
Parlare di corpo, emozioni e amore non è mai troppo presto, ma può diventare troppo tardi.
Le parole dei genitori sono la prima forma di protezione, la più semplice e la più forte.
Proteggere non è proibire, è educare con amore e verità.


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