I nostri sondaggi

 

Il primogenito è considerato tradizionalista, organizzato; il mediano accomodante e poco incline alle regole; l'ultimogenito meno complicato, più affettuoso: ma veramente l'ordine di nascita può influenzare la vita delle persone?

 

Commento al sondaggio: Primogeniti, mediani e terzogeniti, quanto l'ordine di nascita influenza la nostra vita

Cari amici,
questo sondaggio ci ha permesso di riflettere su noi stessi, di porci qualche domanda su come siamo e perchè siamo così. Da sempre si considera l'ambiente esterno un fattore vincolante per lo sviluppo del carattere, ma difficilmente si prende in considerazione l'ordine stesso di nascita.
L'ambiente influenza, in alcuni casi, la sopravvivenza stessa dell'individuo, pensiamo ai paesi del trezo mondo con un tasso di mortalità altissimo, oltrechè lo sviluppo psichico ( maggiori o minori
possibilità di istruzione incidono sulla crescita della persona). Tuttavia se noi osservassimo gli animali in natura e trasportassimo i criteri di osservazione all'interno della nostra famiglia potremmo comprendere meglio l'influenza dell'ordine di nascita, e le sfacettaturee del nostro
carattere sarebbe legate alla nostra posizione nella famiglia, alla maturità dei nostri genitori. Quando una coppia alleva un cucciolo solo, riserva per lui tutte le attenzioni, ma perchè? Perchè in natura un solo cucciolo costituisce una minore possibilità di successo riproduttivo per la
specie, per cui lo sforzo degli adulti per fargli raggiungere l'età riproduttiva deve essere massimo, aumentando il numero di cuccioli le percentuali variano per cui le forze devon essere distribuite per garantire che un maggior numero possibile di cuccioli arrivi all'età adulta. L'uomo, oltre alle leggi della natura , segue le leggi della società civile per cui la priorità è educare i figli per renderli adulti validi, capaci e a loro volta genitori maturi. Il principio della distribuzione delle forze, tuttavia, rimane inalterato, per cui all'arrivo del primo figlio concentreranno tutte le
>>>> attenzioni, le ansie ed i timori e riverseranno tutte le loro aspettative, favorendo quindi la crescita di un bimbo molto determinato, poco incline ad adattarsi ai cambiamenti, molto competitivo con un grosso senso di responsabilità. Il secondogenito dovrà sgomitare in pochino per catturare l'attenzione di mamma e papà occupati a gestire la gelosia del primo, per cui facilmente crescerà un pochino più libero dai condizionamenti.
Queste dinamiche a cui, se non in casi particolari, non diamo troppo peso, in realtà formano il nostro carattere, influenzano il nostro modo di rapportarci agli altri, di vivere il nostro rapporto di coppia, ed infine di essere genitori.
Ringraziandovi per aver partecipato al sondaggio, invito quanti vorranno ad esprimere i loro commenti, qui di seguito, o partecipando alla discussione sul forum.
Alberto Ferrando, con la partecipazione di Paola Santagata 
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La casa è considerata, nell'immaginario comune, un luogo sicuro. Cosa ne pensate? Il vostro bimbo ha mai utilizzato il girello? (Sono consentite risposte multiple).


 
Commento:

Cari amici,
il tema della sicurezza domestica ci accomuna tutti quanti. La casa non è , di per se, un luogo sicuro, soprattutto per i bambini. Ogni anno 12 bambini, di età inferiore a 4 anni, su 1000 fanno "esperienza con un incidente domestico: l'organizzazione mondiale della sanità ha decretato che in casa avvengono la maggior parte degli incidenti in età pediatrica.
Alcuni accorgimenti, tuttavia, ci aiutano a rendere l'ambiente domestico più sicuro. Partiamo dai pavimenti che devono essere piani, puliti e privi di ogni possibilità di inciampo e devono essere lavati con detersivi antisdrucciolo; il soggiorno e la cucina devono essere sempre sgombri da giocattoli, le sedie non devono stare sotto finestre, coltelli e fiammiferi devono essere sempre al di fuori della portate dei bambini, i fornelli devono avere le barriere per impedire il contatto con la fiamma viva ed i manici delle pentole non devono mai sporgere dal piano cottura, i forni posizionati in alto. Gli impianti elettrici, lettori cd, dvd, computer, ecc devono essere posti in modo da non poter essere manipolati dai più piccoli.
Le scale interne, poi, oltre ad essere sempre sgombre e ben illuminate, devono essere dotate di ringhiere alte e resistenti con montanti verticali abbastanza ravvicinati per impediare il passaggio della testa di un bimbo, ed essere munite di portelli di sicurezza alle estramità.
In bagno si insidiano altrettanti pericoli: farmaci, detersivi, forbicine, pinzette per non parlare poi della vasca da bagno e delle prese elettriche, soggette a spruzzi d'acqua. Box e cantine devono essere vietati ai bambini senza la presenza di un adulto.
Termino augurandomi che quanti di voi hanno espresso il desiderio di argomentare la risposta lo facciano inserendo un pcommento al post o se preferiscono aprendo una discussione sul forum. Ricordo che il confronto di esperienze è uno dei mezzi più utili per crescere.
Alberto Ferrando, con la collaborazione di Paola Santagata

La Repubblica
Sette mesi, ustionato dall' olio bollente
03 agosto 2008 —   pagina 5   sezione: BARI
VIESTE - E' in gravissime condizioni un bambino napoletano di sette mesi, in vacanza a Vieste con la famiglia: il piccolo s' è procurato ustioni sul corpo per circa il 70% dopo la caduta accidentale di una padella d' olio bollente. E' avvenuto in una casa presa in affitto dalla famiglia partenopea: il piccolo è ora ricoverato a Brindisi, in rianimazione. Il bimbo sgambettava nel girello mentre la nonna preparava il pranzo. Spingendosi verso la cucina, avrebbe urtato contro i fornelli provocando il rovesciamento della padella con l' olio per la frittura.
La Repubblica
 Cade dal sesto piano
bimbo muore a Ivrea

sondaggio chiuso il 30/04/2011

La donna ora rischia una denuncia per abbandono di minore

TORINO - E' morto dopo il ricovero in ospedale, un bambino di 5 anni, caduto dalla finestra del suo appartamento al sesto piano di una palazzina a Ivrea. Gabriele Maneia, era solo in casa, la mamma era andata a comprare il pane e il piccolo si è affacciato dal terrazzo al sesto piano.

Sul posto sono intervenuti i carabinieri che stanno accertando la dinamica dell'accaduto. Secondo le prime ricostruzioni - spiegano i militari - il bambino dormiva nella sua camera; il padre, italiano, 38 anni, era andato a lavorare la mattina presto, la madre, brasiliana, 30 anni, intorno alle 11 è uscita per andare a comperare del pane, lasciando il figlio nella sua camera a dormire.

Ma il bambino si è svegliato prima che la madre rientrasse. Sarebbe uscito sul balcone della sua camera protetta da una balaustra molto alta; probabilmente il piccolo si è arrampicato su una delle sedie presenti sul balcone, si è affacciato e ha perso l'equilibrio precipitando per sei piani.

A dare l'allarme una vicina di casa, che ha chiamato la madre e anche i carabinieri. Il bambino è stato soccorso ma è morto durante il trasporto in ospedale. Ora la madre rischia una denuncia per abbandono di minore.
(8 luglio 2009) Tutti gli articoli di cronaca

Cade dal balcone e muore a soli 4 anni
26 aprile 2011 —   pagina 07   sezione: Attualità
 ROMA. A quattro anni da solo in casa, la tv accesa sui cartoni animati in cinese, il suo lettino proprio sotto la finestra. Il bimbo si è arrampicato sul davanzale e ha perso l’equilibro, facendo un volo dal terzo piano all’ora del pranzo del giorno di Pasqua. Le sue condizioni sono apparse subito disperate: fratture in tutto il corpo e alla testa, dove si è sviluppato un grande edema e un vasto ematoma. L’altra notte, alle 3, al Policlinico Umberto I il suo cuore ha cessato di battere.
 Il bambino, che a luglio avrebbe compiuto 5 anni, era l’unico figlio, almeno in Italia, di una coppia di cinesi, di 36 e 37 anni, titolari di un negozio di prodotti realizzati in Cina, a Civita Castellana, nel Viterbese. La famiglia vive in affitto in via Eratostene, nella zona periferica di Tor Pignattara a Roma, dov’è avvenuta la tragedia.
 I genitori erano usciti per fare acquisti e andare a trovare degli amici, affidando il figlio al nipote di 27 anni che convive con loro. Ma anche il giovane a un certo punto della mattinata si è allontanato: ai carabinieri ha detto che era uscito per fare la spesa nei negozi di immigrati della zona, ma quando è tornato i militari non hanno notato buste con gli acquisti. Genitori e nipote, per ora, sono stati denunciati a piede libero per abbandono di minore, ora aggravato dalla morte del piccolo.

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Manovra antisoffocamento: Conoscete la manovra di disostruzione delle vie aeree da corpo estraneo? (sono consentite risposte multiple)

Commento


Commento al sondaggio: la manovra di disostruzione delle vie aeree

Cari amici,

la chiusura del sondaggio mi offre la possibilità di ringraziare quanti hanno voluto partecipare. Il tema è importantissimo e spesso è sottovalutato dalle istituzioni che non promuovono corsi nelle scuole di ogni grado, negli asili nidi, nei centri ricreativi e sportivi. L’87% di voi conosce la manovra di disostruzione delle vie aeree e questo mi incoraggia a sostenere questo progetto che, come pediatri liguri, abbiamo voluto con forza e sostenuto con forza nelle sedi della Regione Liguria. Va ricordato, tuttavia, che a livello nazionale il discorso è molto diverso perché solo la nostra regione ha inserito, tra i bilanci di salute dei pediatri, anche questo insegnamento per i bambini tra il quarto ed il sesto mese. Al controllo periodico il pediatra, o uno dei suoi collaboratori (nel nostro studio tale compito è riservato alle infermiere pediatriche) può mostrare ai genitori come comportarsi grazie a due manichini, che riflettono, rispettivamente, la situazione che si può creare prima dell’anno o dopo, a loro volta i genitori sono invitati a provare sui manichini. Grazie ad internet, i filmati della manovra sono accessibili a tutti, tuttavia credo che questa procedura salvavita dovrebbe, per gli operatori dell’infanzia, essere parte fondamentale del piano formativo e non lasciata alla singola coscienza civile. Nel mio studio consiglio alle mamme di mostrare quanto imparato ai nonni, alla babysitter, alla maestra , a tutte quelle persone, insomma, che stanno a contatto con i loro figli. Basta una monetina, un acino d’uva, un boccone di prosciutto o un biscotto per ostruire le vie aeree e basta una manovra scorretta per far precipitare la situazione (ad esempio provare con le mani a togliere il pezzetto, rischiando così di farlo scendere ulteriormente). Concludendo, invito le persone che hanno manifestato interesse a vedere la manovra a contattarmi tramite e-mail, a chi ha espresso il desiderio di motivare la risposta al sondaggio a farlo tramite commento sul blog o spostandosi sul forum. Tutti i commenti saranno utilissimi per noi per organizzare il lavoro futuro, per segnalare altri siti utili ecc..

Nella sezione commenti troverete una lettera inviatami alcuni anni fa da una mamma, è una bellissima testimonianza

Un caro saluto Alberto Ferrando, con la collaborazione di Paola Santagata

Bimbo di 2 anni muore soffocato per un confetto nella trachea

28 maggio 2010 — pagina 04 sezione: Attualità

ROMA. Soffocato da un confetto a 19 mesi: così è morto, la scorsa notte, il piccolo Enrico Prili, di Serrone, un centro in Provincia di Frosinone. Inutili i primi soccorsi da parte della madre e la corsa disperata di ospedale in ospedale: il bimbo è arrivato in gravissime condizioni al Gemelli di Roma, dove è deceduto. Mercoledì, poco dopo le 19. Enrico, a casa sua, mette in bocca un confetto. Ma qualcosa non va: il dolcetto si blocca lì, nella trachea. La mamma, Caterina, originaria di Roma, si accorge subito che il piccolo non respira. È un’infermiera, agisce d’istinto: lo afferra e gli preme forte l’addome. Si chiama manovra di Heimlich, serve a liberare le vie aeree. Tutto inutile. I vicini la vedono scendere in strada, disperata, con il figlio già cianotico. Grida. Un passante si ferma, chiama il 118. Arriva l’elicottero dell’Ares. I sanitari provano a soccorrerlo, lo intubano: lo devono portare al Gemelli di Roma, uno dei due ospedali laziali attrezzati per la rianimazione neonatale. Ma Enrico ha un arresto cardiaco, per cui l’elicottero deve fermarsi al S. Maria Goretti di Latina. Qui si riprende, ma è gravissimo. Finalmente arriva al Gemelli. Sono le 23,30 circa, ed è già in coma irreversibile. Muore alle 5 del mattino, per scompenso cardiaco. Sul suo corpo sarà praticata l’autopsia. Una tragedia che ha scosso la comunità di Serrone, e una famiglia, i Prili, già colpita duramente dalla sorte. Franco, il papà di Enrico, geometra comunale, «è un uomo sfortunato - raccontano gli zii del bambino - anni fa perse la moglie, per un aneurisma. Qualche anno dopo la giovane sorella, per una grave forma di leucemia». Aveva reagito, si era risposato con Caterina. Avevano avuto due figli: una bimba che oggi ha cinque anni, e poi il maschietto, Enrico


Bimbo muore soffocato da un boccone di pizza

Un bambino egiziano di un anno e mezzo è morto soffocato da un boccone di pizza che stava consumando in casa con la madre, nella zona di corso Sempione, a Milano. La donna, una volta visto il bambino diventare cianotico, ha subito avvertito il padre, imprenditore che si trovava al lavoro, un amico di famiglia e il 118. I soccorritori sono intervenuti qualche minuto dopo e hanno cercato di rianimarlo, ma quando il bimbo è giunto all'ospedale Buzzi di Milano non c'era più nulla da fare, è morto durante il tragitto.



(12 maggio 2010

Sondaggio chiuso il 31/03/2011

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Sicurezza in auto: come viaggia il vostro bimbo in auto?

Commento 

Cari amici,
la chiusura del sondaggio mi offre lo spunto per riflettere sulla sicurezza in auto, argomento per me di grandissima importanza e, non a caso, scelto come primo tema su cui confrontarci. Dalle vostre risposte emerge che trasportate correttamente i vostri bimbi in auto, ma se questo sondaggio lo avessi proposto a livello nazionale credo che il risultato sarebbe stato ben diverso. Eccovi alcuni dati:
il 62,6% dei bambini viaggia in auto senza alcun sistema di sicurezza e il 32%circa dei conducenti non indossa la cintura di sicurezza. Da una ricerca di Bimbisicuramente emerge, poi, un altro dato desolante: la quasi totale assenza di una vigilanza da parte della Polizia stradale, dalle cui fonti risulta che le infrazioni di tedeschi e francesi in Italia sono identiche a quelle degli italiani, dimostrando che a fronte di scarsi controlli non c’è coscienza civile che regga.
Le statistiche nazionali (fonte Aci - Istat 2009) ci raccontano che gli incidenti stradali sono la prima causa di morte per i bambini dai cinque ai quattordici anni, con oltre diecimila bambini feriti, praticamente trenta al giorno e ogni tre giorni muore un bambino in auto. Questi dati ci colpiscono come pugni nello stomaco se si pensa che l’Organizzazione Mondiale della Sanità afferma che i sistemi di ritenuta dei bambini possono ridurre del 70% la probabilità di decesso in caso d’incidente (OMS 2008) e dell’80% il rischio di lesioni gravi.
Sperando di leggere fra i commenti le vostre esperienze personali vi lascio alcuni titoli di giornale dell’ultimo anno per riflettere.
Dr. Alberto Ferrando, con la collaborazione di Paola Santagata
Scoppia l'airbag, muore un neonato
Il piccolo, di 4 mesi, era nel seggiolino quando l'auto guidata dalla madre ha avuto un incidente
LANCIANO (Chieti)

Bimbo di 6 anni morto in un incidente Lo zio guidava sotto l' effetto della droga

Era in auto senza seggiolino e cinture di sicurezza

Incidente stradale
nel Tarantino
muore un bambino

Sondaggio chiuso il 27/02/2011