domenica 19 gennaio 2025

Videogiochi in 3D a 3 anni?

Videogiochi in 3D a 3 anni?

DOMANDA DI GENITORE: caro dott, posso fra giocare, ogni tanto,  mia figlia di 3 anni e mezzo alla play station 3D, cosa consiglia?

RISPOSTA: Cara mamma la ringrazio per avermi scritto e per la fiducia che ripone nel mio parere. 

La sua domanda è importante e sono felice di affrontare questo tema, che riguarda non solo la sua famiglia ma tante altre. Preparo una risposta per tutti i genitori e che anche lei potrà condividere con altri genitori, perché creare una “rete educativa” è fondamentale per il benessere dei nostri bambini. 😊

Videogiochi e bambini: regole e buon senso

I videogiochi, se scelti con attenzione e usati in modo moderato, possono essere un’occasione di svago, ma è essenziale rispettare alcune regole d’oro per proteggere la crescita fisica e psicologica dei nostri figli:

1.     Attenzione all’età e ai contenuti
Ogni videogioco è classificato secondo il sistema PEGI, che indica l’età minima consigliata e la tipologia di contenuti (violenza, linguaggio inappropriato, ecc.). Per i bambini di 3-4 anni, i giochi adatti sono pochissimi e non devono mai includere elementi troppo stimolanti o complessi. La PlayStation, soprattutto in versione 3D, non è pensata per loro. È come dare a un bimbo piccolo un’enciclopedia: non la leggerà, ma potrebbe strapparne le pagine! 📚🚫

2.     Niente videogiochi prima di dormire
Per preparare i bambini al sonno, è fondamentale ridurre al minimo l’esposizione agli schermi, che possono interferire con il rilassamento del cervello e la produzione di melatonina (l’ormone del sonno). I giochi tranquilli, come puzzle o letture, aiutano a creare un’atmosfera serena. Diciamo addio alla PlayStation la sera e accogliamo una bella favola o un gioco con mamma e papà! 🛏️✨

3.     Limitare il tempo di gioco
Anche per i bambini più grandi, il tempo davanti a uno schermo dovrebbe essere ridotto. Meglio giocare all’aria aperta, disegnare o costruire insieme: attività che nutrono la fantasia e migliorano le capacità motorie. 🌳🎨

4.     Dare il buon esempio
I bambini imparano soprattutto osservando noi adulti. Se ci vedono incollati agli schermi, sarà difficile convincerli che “il gioco è meglio altrove”! Facciamo uno sforzo per dare l’esempio, dedicando del tempo di qualità alla famiglia. 💡👨‍👩‍👧

Il ruolo di noi genitori: imparare a dire di no
È normale che i bambini insistano: sono curiosi, vogliono esplorare e cercano di ottenere ciò che desiderano. Ma il nostro compito di genitori è essere una guida, anche quando dire “no” non è facile. Spieghiamo loro il perché delle nostre decisioni e proponiamo alternative divertenti: spesso basta poco per distrarli e trasformare un momento di conflitto in un’opportunità di condivisione. 🎲👫

Conclusione
La PlayStation è come una torta al cioccolato: buona, ma non sempre adatta ai più piccoli. Meglio aspettare l’età giusta e scegliere “gli ingredienti” con cura, evitando che giochi e schermi prendano il posto di ciò che conta davvero: le esperienze reali, la fantasia e il tempo passato insieme.

La saluto con affetto e resto a disposizione per qualsiasi altra domanda.

Allego i consigli di una iniziativa a cui hanno aderito molti pediatri con i consigli per i genitori dei bambini tra i 3 e i 6 anni






sabato 18 gennaio 2025

Wurstel e bambini: come gestire un amore "pericoloso" in cucina 🌭👶. IMPORTANZA DI SAPER DIRE DI NO🙂‍↔️

Wurstel e bambini: come gestire un amore "pericoloso" in cucina 🌭👶

IMPORTANZA DI SAPER DIRE DI NO🙂‍↔️

I wurstel sono un alimento che, purtroppo, conquista facilmente i bambini: morbidi, gustosi e sempre pronti a salvare un pasto dell’ultimo minuto. Ma non sono adatti all’alimentazione dei più piccoli e, sebbene ogni tanto p(ma proprio ogni tanto) possano essere inseriti nella dieta, è importante conoscerne i rischi e imparare a gestirne il consumo. 

Vediamo insieme i pro e i contro e le strategie per non trasformare un piacere occasionale in un’abitudine poco salutare.


Perché i bambini amano i wurstel? ❤️

I motivi sono chiari: i wurstel sono saporiti, facili da mangiare e piacciono anche ai più schizzinosi. Per i genitori, sono una soluzione veloce e pratica. Ma la domanda che dobbiamo farci è: il loro sapore irresistibile è davvero innocente? 🤔


I vantaggi dei wurstel (ad andarli a cercare) 

  • Praticità: Basta scaldarli e sono pronti! Ideali per un pasto "al volo".
  • Gradimento: Anche i bambini più selettivi difficilmente li rifiutano. 🍴
  • Fonte proteica: Contengono proteine, ma di qualità spesso discutibile. 🥩

Ma i contro superano i pro... 🚫

Ecco perché i wurstel non sono l’alimento ideale per i bambini:

  1. Carne di bassa qualità 🥩❓
    Molti wurstel contengono carne di scarto o derivati animali poco pregiati. La percentuale di carne vera può essere bassa, spesso tra il 40% e il 70%.
  2. Conservanti sospetti 🧪
    Contengono nitriti e nitrati, utilizzati per prolungarne la conservazione e mantenere un bel colore. Tuttavia, queste sostanze sono associate a potenziali rischi per la salute se consumate regolarmente.
  3. Grassi e sale in eccesso 🧂
    I wurstel sono ricchi di grassi saturi e sodio, nemici della salute cardiovascolare e di un corretto sviluppo.
  4. Rischio di soffocamento 🚨
    La forma cilindrica e la consistenza li rendono uno degli alimenti più pericolosi per i bambini sotto i 5 anni. È fondamentale tagliarli in pezzi piccoli e longitudinali.
  5. Poco nutrienti 🥗🚫
    Un wurstel non può sostituire un pasto completo: è povero di vitamine, fibre e altri nutrienti essenziali.

Quindi meglio proprio non darli…ma se proprio volete darli  quando e come proporli? 🕒 

Se i bambini vogliono i wurstel, è possibile concederli con moderazione e seguendo alcune regole:

  1. Non prima dei 3 anni: Prima di questa età, i wurstel sono assolutamente sconsigliati.
  2. Una volta ogni tanto: Non più di una volta al mese. Non devono diventare un'abitudine.
  3. Tagli sicuri: Per evitare soffocamenti, tagliateli in pezzi piccoli e lunghi, mai a rondelle.
  4. Scegliere i migliori: Preferite wurstel con alta percentuale di carne (almeno 70%), senza nitriti e con poco sale e grassi.
  5. Accompagnateli bene: Serviteli con verdure fresche o cotte per bilanciare il pasto.

Un’idea alternativa: wurstel fatti in casa! 🍴

Per chi vuole stare tranquillo, è possibile preparare wurstel casalinghi utilizzando carne fresca, aromi naturali e senza conservanti. Così i bambini potranno gustarli senza compromessi per la loro salute!


Il nostro messaggio ai genitori 💡

I wurstel possono essere un piacere occasionale, ma mai un’abitudine. 🍏 È importante abituare i bambini a una dieta varia e bilanciata, dove frutta, verdura, cereali integrali e proteine di qualità sono i veri protagonisti. Con un po’ di creatività, possiamo offrire ai nostri figli alternative gustose e molto più salutari. 


Bibliografia 📚

  1. Ministero della Salute. (2022). Linee guida per una sana alimentazionewww.salute.gov.it
  2. WHO/IARC. (2015). Carcinogenicity of consumption of red and processed meatThe Lancet Oncology.
  3. American Academy of Pediatrics. (2010). Prevention of choking among childrenPediatrics.
  4. Istituto Superiore di Sanità. (2021). Nitriti e nitrati negli alimenti: rischi e raccomandazioniwww.iss.it
  5. European Food Safety Authority (EFSA). (2022). Re-evaluation of nitrates and nitrites in food


 

PER IL MAL DI GOLA NON SERVE L'ANTIBIOTICO? 😩

Articolo pubblicato ieri su "Il Secolo XIX" a mio nome:
PER IL MAL DI GOLA NON SERVE L'ANTIBIOTICO? 😩
Domanda: "Quando ero piccola lo davano sempre. Ora a mio figlio hanno fatto un tampone e hanno detto che non serve".
ettera firmata e-mail📭.
RISPOSTA: Capisco la sua perplessità.
Una volta si pensava che bastasse un po’ di mal di gola per tirare fuori l’antibiotico, quasi fosse una pozione magica 🧙‍♀️ . Oggi, però, sappiamo che l’antibiotico non è sempre necessario, anzi, usarlo senza motivo in infezioni virali non è solo inutile, ma potenzialmente dannoso!
Nel 70% dei casi, il mal di gola nei bambini è causato da virus 🤢, su cui l’antibiotico non ha alcun effetto.
I virus più comuni sono quelli del raffreddore, dell’influenza o i famosi Rhinovirus ma anche il VRS, il virus della mononucleosi e tanti altri.
L’antibiotico serve contro le infezioni batteriche, in particolare quelle causate dallo streptococco beta-emolitico di gruppo A (SBEGA).
Questo germe può provocare un mal di gola più fastidioso e, se no trattato, portare a complicanze, anche serie, come il reumatismo articolare acuto che può compromettere il cuore 🫀.
Come distinguere tra virus e batteri?
Salvo casi particolari in cui il pediatra può andare a colpo sicuro per le caratteristiche cliniche è molto difficile!
I sintomi sono spesso simili: gola dolorante, febbre🥶, tonsille gonfie, magari qualche placca.
Nelle forme virali il bambino può avere anche tosse, raffreddore 🤧e occhi arrossati🥺, mentre in quelle batteriche questi sintomi sono rari.
Ma per avere certezze, se la clinica, cioè la visita, non è certa serve il test rapido per lo streptococco, che si può fare dal pediatra o in laboratorio o in farmacia.
Se il test è positivo, ecco che l’antibiotico entra in scena.
Ma se è negativo, possiamo stare tranquilli: il nostro piccolo paziente non ha bisogno di farmaci. In caso di virus, invece, l’unica cosa da fare è gestire i sintomi: paracetamolo per la febbre o il dolore o, in alternativa ibuprofene, tante coccole🥰 e magari e spirito positivo: la cosiddetta terapia non farmacologica.
Perché non usare l’antibiotico “per sicurezza”? Perché gli antibiotici non sono caramelle 🍬.
Usarli inutilmente può causare effetti collaterali, come diarrea o reazioni allergiche, e soprattutto favorisce lo sviluppo di batteri resistenti.In altre parole, se abusiamo degli antibiotici oggi, rischiamo di non averli più efficaci quando serviranno davvero. In conclusione.
Capisco che "ai suoi tempi" si usasse un approccio diverso, ma oggi siamo più attenti e sappiamo che non tutti i mali di gola sono uguali. Il suo pediatra non le ha dato l’antibiotico perché probabilmente non serve, e questo è un bene! Quindi, respiriamo profondamente, armiamoci di pazienza e lasciamo al nostro piccolo il tempo di guarire. E se il dubbio persiste, il pediatra è lì per accompagnarci, non per regalarci ricette inutili.



🌟 Mamma salvata dal figlio: l'importanza della manovra antisoffocamento 🌟

 🌟 Mamma salvata dal figlio: l'importanza della manovra antisoffocamento 🌟: bella notizia segnalata stamane!

Stamane, una testimonianza toccante ha messo in luce quanto sia fondamentale conoscere la manovra antisoffocamento per salvare vite umane. 

Una mamma, Nadia, è ancora viva grazie alla prontezza del figlio Leonardo, di 15  anni. 

In una situazione drammatica, mentre Nadia stava soffocando a causa di un pezzo di carne che era andato “di traverso”; il figlio Leonardo è intervenuto con determinazione, applicando la manovra antisoffocamento che aveva imparato dal proprio pediatra e seguendo indicazioni trovate online. Questo gesto tempestivo le ha salvato la vita. ❤️✨

Questa vicenda è un potente promemoria di quanto la conoscenza delle manovre salvavita possa fare la differenza tra la vita e la morte. ⚡️

Ricordo che ogni fase della vita richiede un approccio specifico:

1.     🍵 Durante lo svezzamento, è essenziale che i genitori apprendano la manovra antisoffocamento specifica per i bambini sotto l'anno di età. In questa fase, i lattanti sono particolarmente vulnerabili a episodi di soffocamento da cibo o piccoli oggetti.

2.     🍼 Dopo il primo anno di vita, è necessario insegnare ai genitori la manovra appropriata per i bambini più grandi e per gli adulti. Questo tipo di formazione può prevenire tragedie come quella che ha rischiato di colpire Nadia.

Un aspetto chiave è che queste nozioni vengano ripetute e aggiornate man mano che i bambini crescono. 

👨‍🎓 L'esempio di Leonardo dimostra come anche ragazzi e adolescenti possano diventare eroi salvavita, capaci di agire in modo efficace e decisivo. ❤️✨

🙏 Un appello alla diffusione delle manovre salvavita

Faccio un appello a tutte le famiglie, alle scuole e alle istituzioni: investiamo nella formazione salvavita. 

⚡️ Ogni genitore, insegnante e bambino dovrebbe frequentare un corso per imparare la manovra antisoffocamento. Questo tipo di conoscenza dovrebbe essere parte integrante del curriculum scolastico, iniziando dalla scuola primaria di primo grado, specialmente nel quarto e quinto anno. 🎓❤️

Oltre alla manovra antisoffocamento, sarebbe utile insegnare altre tecniche salvavita, come la rianimazione cardiopolmonare (RCP), che richiede più impegno ma è altrettanto cruciale in situazioni di emergenza. In una società civile, queste competenze dovrebbero diventare patrimonio comune di tutti. ✨⚡️

🌍 Dove iniziare

Per chi desidera cominciare subito, è possibile visionare filmati informativi sul blog https://ferrandoalberto.blogspot.com/p/filmati.html. Questo è un ottimo punto di partenza in attesa di partecipare a un corso pratico. 📝❤️

🌟 La prevenzione è vita 🌟

Ogni giorno, episodi di soffocamento possono trasformarsi in tragedie evitabili. Conoscere e saper applicare le manovre salvavita non solo protegge i nostri cari, ma può rendere ognuno di noi un potenziale eroe. Grazie a Leonardo, Nadia è ancora qui per raccontare la sua storia. ❤️ Facciamo in modo che questa consapevolezza diventi una realtà diffusa per tutte le famiglie e le comunità. 🙏✨






 

sabato 11 gennaio 2025

Che virus girano??

"Cari genitori, parliamo dei virus di stagione! 🦠🤧"
Buongiorno a tutti! 👋 Oggi voglio parlarvi di un argomento che ci riguarda tutti, specialmente in inverno: i virus che girano e come proteggere i nostri bambini. 👶👦👧
Che succede quest’anno?
In questo periodo, i virus respiratori 🦠 stanno girando come se avessero un abbonamento illimitato ai mezzi pubblici! 🚎 Tra i principali, troviamo:
Influenza A e B: I "classiconi" di stagione. 🎯 Quest’anno sono particolarmente attivi e rappresentano quasi 1/3 delle infezioni.
Rhinovirus: Li conosciamo tutti, sono i colpevoli del classico raffreddore. 🤧
VRS (Virus Respiratorio Sinciziale): Questo è un po’ più insidioso, soprattutto per i bimbi più piccoli. 👶
Altri virus: Tra cui adenovirus e metapneumovirus, che non stanno certo a guardare. 👀
Perché è importante sapere queste cose?
Sapere quali virus stanno circolando ci aiuta a essere più attenti e a proteggere i nostri piccoli. 💪❤️ Non è per spaventarvi, ma per darvi gli strumenti giusti per affrontare l’inverno senza troppi pensieri.
Cosa possiamo fare per difenderci?
Ecco i miei consigli semplici e pratici:
1. Vaccinazioni: Il vaccino antinfluenzale è un super alleato! 💉 Protegge i vostri bambini e anche chi gli sta vicino, come i nonni. 👵👴
2. Lavarsi le mani: Semplice ma efficace! 🖐️💦 Lavarsi spesso le mani tiene lontani i germi.
3. Evitare i contagi: Se qualcuno in casa ha febbre o raffreddore, meglio tenere un po’ di distanza (lo so, non è sempre facile!). 🛌😷
4. Aria fresca: Aprite le finestre ogni tanto, anche se fa freddo. Una casa ben arieggiata è meno "amica" dei virus. 🌬️🏠
5. Uscire all'aria aperta
Quando preoccuparsi?
La maggior parte dei bambini guarisce con un po’ di riposo e cure amorevoli. 💕 Però, chiamate il pediatra se notate:
Febbre alta che non scende (più di 3 giorni). 🌡️
Difficoltà a respirare o tosse insistente. 😮‍💨
Bambini molto stanchi o che non vogliono bere. 🥤🚫
Non aspettate, meglio una chiamata in più al medico che troppi dubbi. 📞👩‍⚕️
In conclusione…
I virus ci sono e fanno il loro lavoro, ma noi possiamo fare il nostro! 💪 Con un po’ di attenzione e seguendo questi consigli, possiamo affrontare l’inverno senza troppi problemi. E ricordate: se dubbi consultate il pediatra ! 🤝👨‍⚕️👩‍⚕️






lunedì 6 gennaio 2025

È meglio somministrare i farmaci per bocca o per supposta? 🤔

È meglio somministrare i farmaci per bocca o per supposta? 🤔

Anticipo: meglio per bocca!! Vediamo comunque insieme i pro e i contro di entrambe le opzioni, con qualche consiglio utile per i genitori! 💡

Perché scegliere la somministrazione per bocca? 🍼

La via orale è la scelta migliore per somministrare i farmaci, perché permette un dosaggio preciso in base al peso corporeo del bambino. Questo è fondamentale per garantire sicurezza ed efficacia.

·       Dosaggio su misura: Con sciroppi o gocce è possibile calcolare la dose esatta in milligrammi per chilogrammo di peso. Le supposte, invece, hanno dosaggi standardizzati: una supposta adatta a un neonato di un mese potrebbe essere troppo forte per lui ma insufficiente per un bambino di un anno! 😱

·       Assorbimento prevedibile: I farmaci somministrati per bocca vengono assorbiti in modo più uniforme e garantiscono un effetto rapido e costante. 

Quando usare le supposte? 💊

Le supposte possono essere utili in alcune situazioni particolari, come quando il bambino vomita o rifiuta categoricamente il farmaco. Ma ci sono alcune limitazioni da considerare:

·       Dosaggi rigidi: Le supposte non permettono un dosaggio personalizzato come i farmaci orali.

·       Assorbimento variabile: La mucosa rettale potrebbe non assorbire il farmaco in modo uniforme, rendendo difficile prevederne l’effetto. 🤷

Come convincere il bambino a prendere i farmaci per bocca? 😅

Se il piccolo fa resistenza, non disperate! Con un po’ di creatività e pazienza, potete aiutarlo ad accettare i farmaci. Ecco alcune strategie:

1.Rendere tutto un gioco: Usate una siringa dosatrice e fate finta che sia una "magia" o un "super succo" che lo trasformerà in un supereroe. 🦸‍♂️

2.     Freddo è meglio: Provate a refrigerare il farmaco, seguendo sempre le indicazioni del pediatra. Il gusto potrebbe risultare meno intenso! 🥶

3.     Ghiaccioli o succhi: Offrite un ghiacciolo prima del farmaco per intorpidire le papille gustative, oppure mescolate il farmaco con un po' di succo o yogurt. Consultate il pediatra per essere sicuri che il farmaco lo permetta. 🍧🍹

4.     Parole positive: Evitate frasi come "So che è cattivo, ma devi prenderlo". Invece, dite: "Questo ti farà sentire meglio e potrai tornare a giocare!" 🥳

5.     Piccole ricompense: Premiate il bambino con un adesivo o un piccolo gioco dopo aver preso il farmaco. Un rinforzo positivo fa miracoli! 🌟

Conclusione 🎯

La via elettiva per somministrare i farmaci è quella orale: precisa, efficace e prevedibile. Tuttavia, le supposte possono essere una buona alternativa in casi particolari, come vomito o rifiuto ostinato. Con un po’ di impegno e fantasia, è possibile aiutare anche i bambini più recalcitranti a prendere i farmaci per bocca. Per qualsiasi dubbio, rivolgetevi al vostro pediatra: è sempre la scelta migliore! 👨‍⚕️👩‍⚕️