giovedì 24 marzo 2011

Rischio radioattività dal Giappone

Cari amici,
molti di voi, spaventati dall'arrivo della nube radioattiva, stanno telefonando in studio e direttamente al dottor Ferrando per chiedere informazioni e avere chiarimenti su questa situazione in continua evoluzione. Incollo alcuni passi delle risposte che il dottor Ferrando ha sritto sul blog di repubblica.genova ( http://medico-bambini-genova.blogautore.repubblica.it/ )

"Arriverà oggi in Italia la nube radioattiva della centrale nucleare di Fukushima, in Giappone, distrutta dallo tsunami provocato dal terremoto di dieci giorni fa. La nube ha prima raggiunto l’Islanda e la Francia, e oggi sarà il turno del nostro Paese. A detta degli esperti dell’Ispra, l’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale, non ci sono pericoli per la popolazioni. 

Il responsabile del Servizio misure radiometriche del Dipartimento nucleare dell’Ispra, Giancarlo Torri, ha spiegato che «l’eventuale esposizione sarebbe molto rapida. Con i nostri strumenti misuriamo normalmente valori da 10 mila a 100 mila volte inferiori a quelli che potrebbero avere impatto sulla salute delle persone, quindi valori bassissimi e pari a 10mila volte meno le dosi di radiazione naturale».

La situazione in Giappone è sempre drammatica, con la paura delle radiazioni che si mischia ai continui terremoti che colpiscono il Paese. …….
dr. Alberto Ferrando "

Alcuni genitori chiedono anche informazioni sulla necissità o meno di somministrare pastiglie di iodio, incollo un altra riposta del dottor Ferrando:
" Dopo aver contattato la dottoressa Luisa Massimo (medaglia d’oro per la Pediatria), grande pilastro della pediatria ligure e nazionale che ha inviato tanto materiale, avendo personalmente lavorato molto per Chernobyl, essendo stata anche nel laboratorio di Kiew, per chiarezza allego solamente questo: “la contaminazione da iodio radioattivo dura in media una decina di giorni. Qui dal Giappone non arriva di sicuro”. L'allarmismo da noi non appare giustificato nè la somministrazione di iodio. Lo iodio radioattivo (due isotopi che si liberano sono Iodio 131 e Cesio 137) è responsabile di tumori della tiroide. Soprattutto lo iodio 131 è alla base dei tumori alla tiroide: con la somministrazione di iodio non radioattivo si cerca di indurre una inibizione a, nel senso che se la tiroide è già satura di iodio buono non ha bisogno di fissare quello cattivo. In questo senso la somministrazione di iodio potrebbe avere un senso, anche perchè non abbiamo altro da fare. Lo iodio non previene certamente altre patologie causate dalla radioattività quali le leucemie, ei tumori solidi, aberrazioni cromosomiche, ecc. Molte di queste trasmissibili dai genitori (non solo la madre) ai figli.Ma ritorno a dire siamo lontani 12000 Km circa e per ora …iniziamo a pensare un pò di più all’ambiente e a non crearci ansie, attualmente, ingiustificate
dr.Alberto Ferrando"

Per qualsiasi chiarimento potete scrivere al seguente indirizzo email: studio@iltuopediatra.eu, risponderà il dottor Ferrando o uno dei colleghi dello studio associato.
Cliccando su questo link trovate il documento dell'Associazione Medici Endocrinologi
http://www.iltuopediatra.eu/1%20AME%20news_MAR11%20radiaz%20Giapp.pdf

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