Carissimi
Invio, anonimizzata in quanto ho chiesto il permesso di pubblicare con nome ma, finora, non ho ricevuto risposta una lettera di un papà che ha fatto delle osservazioni che vanno sicuramente prese in considerazione. Non sono entrato in altre discussioni in quanto è mio costume guardare in avanti (ovviamente analizzando il passato). Ho ringraziato il papà in quanto la democrazia ha bisogno di discussione e i pareri "fuori dal coro" aiutano a capire altri punti di vista di cui bisogna sempre tenere conto. Scusate la lungaggine e qui sotto la mail e poi la risposta.
Buona giornata a tutti
LETTERA
Date: Sun, 14 Aug 2011 19:20:58 +0200
Subject: Re: [Il dottor Ferrando] Garante: lettera ai quotidiani
Caro dott. Ferrando,
vorrei solo dire da semplice cittadino che in questo momento di tagli l'introduzione della figura del garante, senza nulla togliere al dott. Ferrando che non conosco è quantomeno inopportuna. Ho seguito solo per averne letto la cronaca, le vicissitudini della Dott.ssa Isabella De Martini (che preciso non conosco e mi è completamente indifferente) e ricordo per certo che anche questa aveva dichiarato da subito di prestare la sua opera a titolo gratuito ma nonostante ciò è sempre stata e pure malamente boiccotata. Viene da pensare che il ritorno da qualche parte ci sarà
RISPOSTA
da alberto.ferrando1@gmail.com
data 15 agosto 2011 00:36
oggetto Grazie della risposta
Gent.imo Genitore
La ringrazio della mail di risposta e le chiedo se posso diffonderla con la risposta , a preferenza Sua con il Suo nome o anonima, sul blog e alla mailing list.
Provo sinteticamente a risponderLe: il costo del garante dell'infanzia è uscito dopo che la pediatria, e non io, ha posto la mia candidatura e sicuramente esistono dei servizi inutili e che costano. A questo punto, visto gli sforzi tesi al risparmio, potrebbe apparire fuori luogo creare una nuova figura. Per questo motivo ho proposto di farlo gratis (come avevano suggerito altri) anche se da quanto ho capito la costituzione di questa figura doveva servire più in una ..diciamo "ampia ottica politica" e non necessariamente per il motivo per cui era stato costituito.
Probabilmente verrà nominato qualcuno in una ottica partitico-politica o verrà abrogata. E entrambe le scelte sarebbero un peccato in quanto infanzia e famiglia necessitano, a mio modo di vedere, di considerazione soprattutto in una regione, come la nostra, a bassa natalità e con poca attenzione all'infanzia.
Sui possibili secondi fini ammetto di avere dei fortissimi interessi che, però, non confliggono assolutamente con il ruolo di Garante: la maggior parte della mia attività professionale che occupa anche festivi e ferie (come vede le scrivo dopo mezzanotte e dalle ferie) e oltre 12 ore al giorno la dedico alle problematiche dell'infanzia e delle famiglie. I problemi di salute (definita secondo la definizione dell'Organizzazione Mondiale della Sanità come "non una assenza di malattia ma uno stato di benessere fisico psichico e sociale") dei bambini, e delle famiglie, non sono solo la febbre, otiti, malattie in genere ma inserimento nella comunità, diagnosi precoci e corrette, assistenza qualificata, integrazione tra le varie figure mediche e non mediche, analisi di mode, tendenze, costumi ecc.
Un bambino sano deve avere il diritto di vedere sviluppate al meglio le sue qualità e capacità, un bambino malato va seguito, aiutato, guarito se possibile con un approccio globale sul bambino stesso e sulla famiglia e non ha bisogno, come spesso succede del classico gioco dello "scaricabarile". Una figura che cerchi di coordinare le iniziative sanitarie e sociali serve e chiunque sia deve essere un conoscitore dell'universo pediatrico e dei problemi delle famiglie.
Come ho scritto sul blog (ferrandoalberto.blogspot.com e su facebook) deve interpretare il ruolo di "advocacy" che vuol dire avvocato difensore del bambino e della famiglia.
Un caro saluto
Alberto Ferrando
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