GUIDA GENITORI: capitolo VII: La pubertà
Trovate il volume intero
“Guida ai Genitori” sui siti
Buona lettura. Alberto Ferrando
La pubertà: (NON E’
UNA MALATTIA ma una fase delicata dell’accrescimento che si affronterà meglio,
sia per il ragazzo/a che per i famigliari, se fin dai primi anni di vita si è costruito un rapporto positivo
con il figlio/a. Seguendo quanto è stato detto nelle puntate precedenti. Nota
di Ferrando)
Verso la fine dell’età
prescolare i bambini entrano nella pubertà: una fase di profondi cambiamenti
fisici ed emotivi. Gli ormoni trasformano i loro corpi. Cominciano ad avere l’aspetto
di un adulto, ma sono ancora bambini. Gli ormoni provocano anche sbalzi
d’umore. Vogliono essere sempre più indipendenti dai genitori, ma non sempre
hanno le capacità necessarie per prendere decisioni da soli. Cominciano a
rendersi conto che le loro opinioni possono essere diverse da quelle dei
genitori e a capire che sono individui distinti dai genitori.
Tutti questi cambiamenti possono
portare a molte situazioni conflittuali. Proprio come quando hanno iniziato a
camminare, anche ora i figli vogliono prendere le proprie decisioni, ma questa
volta si tratta di decisioni molto più importanti, con conseguenze più serie.
Così i genitori si preoccupano per i propri figli: temono che si possano
mettere nei guai o che vadano male a scuola e hanno paura che gli amici abbiano
una cattiva influenza su di loro.
Se i genitori hanno sostenuto i
figli nel loro desiderio di indipendenza quando avevano due, quattro o sei
anni, fornendo loro le informazioni necessarie in un ambiente sicuro e protetto,
allora i figli avranno una maggiore probabilità di riuscire a vivere
serenamente questa fase della loro vita. Il ruolo dei genitori in questa fase
è quello di proteggere i figli rispettando il loro crescente desiderio di
indipendenza.
Per svolgere questo ruolo i
genitori possono:
- cercare di avere un
dialogo con i propri figli, senza forzarli;
- essere disponibili ad ascoltare, a parlare e a consigliare;
- cercare di capire i sentimenti che sono alla base di certi loro comportamenti;
- dimostrare di essere sempre presenti e pronti ad aiutarli;
- aiutarli a scoprire i propri punti di forza e la propria unicità;
- interessarsi alle loro attività scolastiche e sostenerli nei loro impegni di studio;
- conoscere i loro insegnanti;
- essere disponibili ad ascoltare, a parlare e a consigliare;
- cercare di capire i sentimenti che sono alla base di certi loro comportamenti;
- dimostrare di essere sempre presenti e pronti ad aiutarli;
- aiutarli a scoprire i propri punti di forza e la propria unicità;
- interessarsi alle loro attività scolastiche e sostenerli nei loro impegni di studio;
- conoscere i loro insegnanti;
- invitare i loro amici a casa;
- sapere dove sono e con chi sono, rispettando sempre la loro crescente necessità di privacy;
- sapere dove sono e con chi sono, rispettando sempre la loro crescente necessità di privacy;
- dimostrare che hanno
fiducia in loro;
- aiutarli a sviluppare un proprio senso di ciò che è giusto e sbagliato;
- aiutarli a trovare un modo adatto a loro per resistere al condizionamento dei coetanei;
- aiutarli a sviluppare il senso di responsabilità;
- coinvolgerli nelle decisioni familiari e rispettare la loro opinione;
- invitarli ad aiutare gli altri;
- parlare con loro del futuro e di tutte le possibilità che questo offre;
-incoraggiarli a coltivare dei sogni per la loro vita;
- aiutarli a trovare la strada per raggiungere i loro obiettivi.
- aiutarli a sviluppare un proprio senso di ciò che è giusto e sbagliato;
- aiutarli a trovare un modo adatto a loro per resistere al condizionamento dei coetanei;
- aiutarli a sviluppare il senso di responsabilità;
- coinvolgerli nelle decisioni familiari e rispettare la loro opinione;
- invitarli ad aiutare gli altri;
- parlare con loro del futuro e di tutte le possibilità che questo offre;
-incoraggiarli a coltivare dei sogni per la loro vita;
- aiutarli a trovare la strada per raggiungere i loro obiettivi.
Ricordatevi che ormai sono anni
che state lavorando sull’educazione dei vostri figli. Tutti gli strumenti che
avete dato loro negli anni precedenti ora diventano molto importanti.
Nei primi mesi di vita avete
instaurato un attaccamento emotivo e un rapporto di fiducia molto profondi. I
bambini che nel primo anno di vita hanno imparato a fidarsi dei loro genitori
hanno poi una maggiore probabilità di ascoltare i loro consigli quando
diventano più grandi.
Successivamente avete dimostrato
di rispettare il modo in cui vostro figlio comunicava con voi. I bambini che in
questa fase sono stati ascoltati e rispettati, quando diventano più grandi si
trovano maggiormente a proprio agio a parlare con i genitori.
Quando hanno cominciato a
camminare, avete incoraggiato il desiderio di indipendenza di vostro figlio
dandogli tutte le informazioni necessarie per proteggerlo. I bambini che hanno potuto
esprimere la loro indipendenza quando erano più piccoli hanno una maggiore probabilità
di sviluppare la capacità di prendere decisioni in modo autonomo e prudente
allo stesso tempo.
Avete anche mostrato a vostro figlio come risolvere le
situazioni conflittuali senza ricorrere alla violenza.
I bambini che hanno osservato
l’esempio di genitori che risolvono il conflitto in modo costruttivo hanno una
maggiore probabilità di trovare una soluzione non violenta alle proprie
situazioni conflittuali.
Durante l’età prescolare avete
rispettato i sentimenti di vostro figlio. I bambini che hanno imparato che i
loro sentimenti sono importanti hanno una maggiore probabilità di esprimere le
proprie ansie e timori ai genitori ogni qual volta si trovano di fronte a delle
difficoltà.
Avete risposto alle domande di
vostro figlio. I bambini che sanno che i loro genitori li aiuteranno a trovare
delle risposte alle loro domande hanno una maggiore tendenza a rivolgersi ai genitori
per chiedere informazioni prima che una situazione difficile possa
degenerare.
Avete rispettato
l’individualità di vostro figlio. I bambini che hanno acquisito il rispetto di
sé hanno maggiori probabilità di essere se stessi e di resistere al condizionamento
dei coetanei.
Avete aiutato vostro figlio ad
avere fiducia in se stesso. I bambini che si sentono sicuri di sé hanno
maggiori probabilità di credere in se stessi, far valere il proprio punto di
vista e fare la cosa giusta.
Il rapporto di affetto, rispetto
e fiducia reciproca che avete costruito sin dalla sua nascita sarà il sostegno
che permetterà a vostro di figlio di affrontare l’adolescenza.
Nessun commento:
Posta un commento