martedì 25 settembre 2012

Dal sito www.cismai.org:

mercoledì 19 settembre 2012


Il Senato ratifica la Convenzione di LanzaroteOggi il Senato ha approvato all’unanimità, con 262 sì, la ratifica della Convenzione di Lanzarote per la protezione dei minori contro lo sfruttamento e l'abuso sessuale.

Dopo ben sei letture da parte di entrambi i rami del Parlamento, può dirsi concluso il complesso iter di ratifica del disegno di legge che consente al nostro ordinamento di arricchirsi ulteriormente di previsioni specifiche a tutela dei minori vittime di abuso e sfruttamento sessuale. Il testo prevede infatti un inasprimento delle pene per gli abusanti, un potenziamento delle tecniche investigative e, soprattutto, introduce nel nostro codice penale la parola “pedofilia”. La prof.ssa Elsa Fornero, Ministro delegato per le pari opportunità, manifesta grande soddisfazione per l’importante traguardo di civiltà che l’ordinamento giuridico italiano consegue oggi con l’approvazione di questo nuovo strumento.

La Convenzione di Lanzarote risponde alla necessità riscontrata dal Consiglio d'Europa (COE) di elaborare nuovi strumenti vincolanti per gli Stati parte del COE per il contrasto allo sfruttamento e all'abuso sessuale dei minori. La Convenzione e' stata adottata dal Comitato dei Ministri del Consiglio d'Europa il 12 luglio 2007 ed aperta alla firma il 25 ottobre 2007 a Lanzarote. Allo stato attuale, il testo e' stato sottoscritto da 44 Stati, tutti membri del COE, dei quali 21 hanno già ratificato.  Si tratta di uno strumento fondamentale, frutto di un intenso negoziato che ha visto tra i suoi protagonisti anche l’Osservatorio per il contrasto della pedofilia e della pornografia minorile, organismo che opera presso il Dipartimento per le pari opportunità.

L’Italia è tra i Paesi al mondo con la normativa più completa nel contrasto contro la pedofilia e la pedopornografia, sia per numero di fattispecie di reato, sia per severità delle pene. Tra le novità più importanti previste dalla Convenzione, l'introduzione di due nuovi delitti:  l'istigazione a pratiche di pedofilia e di pedopornografia e l'adescamento dei minori anche per via telematica, il cosiddetto “grooming”. Previste pene più severe per tutta una serie di reati, dai delitti di maltrattamenti in famiglia a danno di minori ai reati di associazione a delinquere finalizzata alla commissione dei reati a sfondo sessuale a danno di minori.

E' inoltre previsto un inasprimento delle pene anche per i reati di prostituzione minorile e di pornografia minorile. Infine, non si potrà più dichiarare di non essere a conoscenza della minore età della persona offesa nel caso di commissione di uno dei delitti contro i minori, grazie al principio dell’inescusabilità dell’ignoranza dell’età della persona offesa, introdotto nel codice penale italiano.

19 settembre 2012

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