sabato 16 febbraio 2013

ALIMENTAZIONE DEI BAMBINI - PESCE

Cari genitori
A maggio si svolgerà a Genova la manifestazione "slow fish". Pur essendo come carattere un ipercinetico mi rendo conto che certe cose vengono bene se fatte nei tempi e nei modi adeguati in modo slow...Slow che non vuol dire lento. Si contrappone al frenetico ma vuol dire soprattutto "rispettoso" della persona, "sobrio" e giusto" come trovate in "slow medicine" (www.slowmedicine.it) ma che vale per iniziative come "slow food, slow fisse e altro (atro slow potrebbe essere anche la guida: ne abbiamo parlato per la bici e ci torneremo).
Qui sotto un articolo su alimentazione infantile e nella parte finale sul pesce. Articolo che trovate oltre che sul blog www.ferrandoalberto.blogspot.it anche qui: http://www.de-ma.it/news/11-consigli-contro-l-obesita-infantile.html. E' un po' lunghetto


CONSIGLI CONTRO L’OBESITÀ INFANTILE
Consigli sull’alimentazione del bambino e introduzione al consumo del pesce

Il profondo cambiamento dei ritmi di vita quotidiani in questi ultimi decenni, soprattutto la riduzione della attività fisica fin dall’età pediatrica associato ad un aumento dell’ offerta di cibi di vario tipo tra cui il cosìdetto cibo spazzatura (“junk food) o alimenti ad alto valore calorico e da mangiare rapidamente, ha determinato un pericoloso aumento dell’incidenza di obesità e sovrappeso e di tutte le conseguenze sullo stato di salute ad essi legate (ipertensione, diabete, malattie cardiovascolari, problemi endocrinologici, ortopedici, estetici ecc.).
Questo riguarda purtroppo anche i bambini, e anzi esistono dati che indicano come diete scorrette nei primi periodi della vita possano determinare o contribuire a determinare un eccesso di peso o una obesità in età adulta, che effettuano spesso un’alimentazione scorretta caratterizzata da un apporto calorico giornaliero eccessivo rispetto alle reali necessità nutrizionali, oppure una dieta monotona con un elevato introito di proteine di origine animale e grassi saturi a fronte di una carenza di carboidrati complessi, vitamine, fibre e sali minerali cui va ad aggiungersi uno stile di vita sempre più sedentario.
Le nostre menti sono portate a sorridere e a giudicare un “bel vedere”, se non una situazione di salute, un lattante o bambino “cicciottello” in sovrappeso, il classico bambino “Michelin” con tante pliche di grasso sottocutaneo. Ma crescendo il pensiero cambia e un adolescente in sovrappeso spesso è oggetto di ilarità da parte dei compagni per cui alle conseguenze fisiche si associano spesso conseguenze negative anche psicologiche che possono incidere sul comportamento e sul modo di essere nelle età successive. Appare dunque evidente quanto sia necessario educare i bambini a mangiare sano sin dalla più tenera infanzia, sia per promuovere un corretto sviluppo, che per prevenire l’insorgenza di patologie, come quelle su indicate, in età adulta. Compito questo che spetta senza ombra di dubbio alla famiglia prima e in secondo alle istituzioni scolastiche. L’aiuto e i consigli del pediatra curante sono sempre utili.
Ma quali accorgimenti occorre mettere in atto per raggiungere lo scopo?
Intanto fondamentale è il buon esempio. Tutti devono impegnarsi per una corretta educazione alimentare. I genitori è bene che imparino ad assumere precisi comportamenti volti all’instaurarsi di un corretto stile di vita alimentare che permanga nel tempo e accompagni i loro figli durante tutto l’arco della vita.
Da un punto di vista pratico iniziare la giornata con una buona prima colazione, variare le fonti alimentari di proteine (alternare quindi pesce, carni, legumi, uova e formaggi) e mangiare tutti i giorni frutta e verdura (5 porzioni al giorno). Allo stesso modo, quanto ai nutrienti fondamentali, la loro dieta quotidiana dovrà essere costituita al 10-15% da proteine, al 30% da grassi e al 55-60% da carboidrati. Questi ultimi in particolare non devono mai mancare nella dieta quotidiana del bambino, soprattutto quelli complessi quali pasta, pane e riso, mentre è meglio limitare al minimo (non abolire) il consumo di zuccheri semplici e di alimenti come miele e marmellata. Fondamentale anche ridurre la quantità di sale aggiunto (anche attraverso l’impiego di dadi per brodo) alle loro pietanze.
La tipica “famiglia della fattoria” che vediamo nelle pubblicità alla TV sarebbe l’ideale, tutti a tavola a chiacchierare e a condividere le proprie emozioni. E’ bellissimo ma nella vita reale e nella quotidianità è quasi un’utopia...Si può fare nei week end. Però poche buone regole già sono molto.
Oggi si è persa l’abitudine delle buone torte genuine, sostituite da snack dolci e salati veloci e pratici all’uso, patatine, merendine accompagnate da bibite gassate, (in altre parole tutto ciò che rientra nella categoria “cibo spazzatura”) preferendoli a frutta, pane o dolci fatti in casa. Molti alimenti sono spesso pubblicizzati sui media (giornali e TV) per catturare proprio l’attenzione dei bambini, talvolta non è nemmeno il gusto a piacere ma soltanto l’immagine che ci viene offerta o la sorpresa che si trova dentro... Tutte... io le definirei “trappole infantili”. Meglio consumare un frutto o semplicemente o, se non c’è sovrappeso, dolci fatti in casa....oppure nella bella stagione un gelato o dello yoghurt.
Oltre alla merenda però è di fondamentale importanza prestare molta attenzione ai pasti, è necessario preparare menu che non solo appaghino il gusto del bambino ma che soprattutto abbiano importanza dal punto di vista nutrizionale. Inserire sani alimenti non è semplice perché talora proprio gli alimenti più sani sono anche i meno gustosi.... Non è semplice... ma proviamoci....
Intanto curiamo l’aspetto visivo presentiamo le porzioni in modo tale da soddisfare gratificare l’attenzione visiva del bambino... e cerchiamo di preparare un menu settimanale equilibrato dal punto di vista nutrizionale....
Uno degli alimenti più completi e più indicati è il pesce.
Innanzitutto apporta proteine nobili che per qualità sono alla pari con quelle della carne e per quantità solo di poco inferiori rispetto al vitello o al pollo.
In secondo luogo, questo alimento rappresenta una buona fonte di sali minerali (come ferro, fosforo, selenio e calcio) e di vitamine (A, D, PP, B1 e B2).
Ma il pregio nutrizionale che ha fatto riscoprire il pesce (e rivalutarlo a tutte le età) è la qualità dei suoi grassi polinsaturi: in particolare gli acidi grassi denominati Omega 3 aiutano lo sviluppo del sistema nervoso centrale e della funzionalità visiva.
Le acciughe, le sardine, le ricciole e gli sgombri, così come il tonno e il pesce spada, sono solo alcuni dei cosiddetti “pesci azzurri” che, nonostante non appartengano a una specie scientificamente definita, sono tutti caratterizzati dalla colorazione blu-argentea del dorso, si trovano numerosi nei nostri mari e fanno parte della tradizione gastronomica italiana.
I pesci azzurri sono buoni ed economici, ma non solo: molti nutrizionisti, infatti, sostengono che il pesce azzurro sia un’ottima risorsa alimentare, ricca di sostanze nutritive preziose soprattutto per la crescita e in grado di far funzionare a regime il metabolismo evitando, in futuro, il rischio di sovrappeso. Ideale dunque per bambini e adolescenti, il pesce azzurro è fonte primaria di proteine ad alto valore biologico: basti pensare che un etto di acciughe e di sardine contiene rispettivamente 16,8 e 20,8 g a di proteine, una
quantità decisamente elevata e paragonabile a quella presente nella carne bovina.
Altre caratteristiche del pesce azzurro sono la straordinaria ricchezza da un punto di vista nutrizionale e la sua estrema digeribilità. Ecco altre qualità che lo rendono particolarmente adatto a conservare in linea bambini e ragazzi. La presenza di vitamine del gruppo B lo rende un alimento molto saziante e tonificante, visto che proprio le vitamine del gruppo B nutrono pelle, muscoli e sistema nervoso. Il pesce azzurro è una miniera di sali minerali, fra cui spiccano il calcio (utile per la salute delle ossa ma anche per tenere sotto controllo il senso di fame), il fluoro (che protegge la dentatura), il ferro (anti anemico) e il fosforo (un autentico «carburante” per il sistema nervoso).
Ma il pesce azzurro è anche e soprattutto una fonte privilegiata di iodio, un sale fondamentale per regolare il funzionamento della tiroide. Oltre a tutti i nutrienti che abbiamo appena elencato, il pesce azzurro è soprattutto ricco di proteine di facile digeribilità e di acidi grassi polinsaturi (i famosi “Omega 3»): questi grassi sono definiti “essenziali” perché non vengono prodotti dal nostro organismo, ma devono essere assunti tramite l’alimentazione. Soprattutto in un organismo in fase di crescita, gli Omega 3 sono indispensabili perché:
regolano e stimolano il metabolismo, per esempio, temperatura corporea e pressione del sangue; proteggono il sistema circolatorio evitando gonfiori e stasi linfatica già in giovane età; mantengono attivo ed efficiente l’intestino.
Gli omega 3, infine, non dovrebbero mai mancare dall’alimentazione della mamma in attesa e dei bimbi sin dallo svezzamento sono proprio questi acidi grassi, infatti, a contribuire allo sviluppo e alla salute del sistema nervoso del feto prima e del bambino poi.
Il pesce può essere impiegato già dal sesto mese (salvo diversa indicazione del Pediatra). Se il bambino è a rischio di allergia chiedere comunque sempre consiglio al proprio medico di fiducia.
Una raccomandazione... alcuni alimenti come muscoli, cozze, non vanno dati prima dei 6 anni. L’alimentazione non è una competizione è un aspetto della vita dei nostri figli importantissimo, selezionare i cibi e scegliere gli alimenti solo basandoci sulle proprietà nutritive mai sulla stranezza non è un vanto far consumare alimenti non indicati all’età di nostro figlio ma soltanto una cattiva azione nei suoi confronti, una forma di maltrattamento.
In ultimo, assicuratevi della freschezza del pesce andandolo a comprare in zone sicure e controllate o affidandovi a persone di fiducia che operino seriamente nel settore. 

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