I pediatri dicono che...
“Vaccini, più li conosci più ti ci affidi”
tratto dalla Rivista "Mondo Gaslini" di dicembre 2012 consultabile online: http://www.gaslini.org/servizi/Menu/dinamica.aspx?idArea=16853&idCat=17115&ID=20940
Gli ultimi anni hanno portato a un significativo aumento dell’offerta vaccinale, passando dalle 4 clas- siche vaccinazioni (anti polio,teta- nica, difterica, antiepatite B) a un totale di 15 (antipertosse, mor- billo-parotite-rosolia-varicella, papilloma virus, rotavirus, antin-fluenzale e le 3 contro 3 forme di meningite).
tratto dalla Rivista "Mondo Gaslini" di dicembre 2012 consultabile online: http://www.gaslini.org/servizi/Menu/dinamica.aspx?idArea=16853&idCat=17115&ID=20940
Gli ultimi anni hanno portato a un significativo aumento dell’offerta vaccinale, passando dalle 4 clas- siche vaccinazioni (anti polio,teta- nica, difterica, antiepatite B) a un totale di 15 (antipertosse, mor- billo-parotite-rosolia-varicella, papilloma virus, rotavirus, antin-fluenzale e le 3 contro 3 forme di meningite).
Certo sono molte,
certo ne arriveranno altre molto
utili, certo non sono troppe stante
la consapevolezza che il nostro sistema immunitario è in grado di
rispondere attivamente e positivamente a centinaia di stimoli
“esterni” al nostro organismo
senza alcuna difficoltà: si pensi,
infatti, che solo bevendo il latte introduciamo decine di proteine
“non nostre” delle quali invece ci
serviamo come fonte alimentare.
Quindi sfatiamo luoghi comuni
sull’eccessivo numero (arriverà il
vaccino contro la malaria, spe-
riamo in quello contro l’AIDS e la
tubercolosi) come evitiamo il paradosso di limitarci a quelle “ob-
bligatorie”, di fatto assai meno
utili al nostro bambino rispetto a
quelle “raccomandate”, che possono far evitare rischi infettivi
molto più consistenti nel numero
e nella gravità.
Il genitore per orientarsi in questo fitto calendario di scadenze ravvicinate ha nel Pediatra di Fami- glia la fonte di informazione più affidabile preferendo una informazione aggiornata ma soprattutto personalizzata e tutte le statistiche dimostrano che questo è il percorso più seguito.
Infatti il Pediatra è coinvolto nel 75% dei colloqui pre vaccinali, cui segue l’Ufficio di Igiene della ASL, poi parenti e amici, il punto nascita e, buoni ultimi, i mass media e internet.
Quindi non va enfatizzata la rete come distributore,nel bene o nel male, di informazioni più o meno corrette anche se questo trend potrebbe aumentare. Purtroppo l’accesso a Internet non è modulabile da classifiche di affidabilità tanto che digitando la parola “vaccini” su un qualunque motore di ricerca, spuntano fra i primi della lista molti siti di antivaccinatori, gruppi di persone che fanno dello slogan “anti” il proprio vessillo. Anche qui in realtà i numeri dimostrano altro: in Liguria i bambini vaccinati nel primo anno di età superano il 98% prova che l’assistenza funziona egregiamente e la ricaduta sulla salute è molto valida causando la progressiva diminuzione, fino alla scomparsa, di malattie un tempo temute per le gravi conseguenze.
Per loro fortuna i genitori di oggi hanno meno conoscenza di cosa voglia dire un bambino affetto, ad esempio, da morbillo, malattia potenzialmente grave, che provoca una forma di meningite ogni 1000 casi e altre complica-zioni come polmoniti e otiti.
Oppure un caso di pertosse in un’età precoce, contagiato da un giovane adulto che non ha più effet- tuato richiami vaccinali o non più protetto dalla malattia stessa contratta precedentemente e che non dà immunità permanente; oppure ancora una rosolia contratta in gravidanza preludio a gravissimi rischi nel feto o ad una nascita che può accompagnarsi a gravi complicazioni come cardiopatie, cataratta o handicap neurosensoriali. Quindi chiedere sempre al proprio Pediatra di Famiglia per avere indicazioni e ricevere rassi- curazioni sui possibili effetti av- versi, nella consapevolezza che la miglior scelta è sempre a favore della prevenzione attiva.
Il genitore per orientarsi in questo fitto calendario di scadenze ravvicinate ha nel Pediatra di Fami- glia la fonte di informazione più affidabile preferendo una informazione aggiornata ma soprattutto personalizzata e tutte le statistiche dimostrano che questo è il percorso più seguito.
Infatti il Pediatra è coinvolto nel 75% dei colloqui pre vaccinali, cui segue l’Ufficio di Igiene della ASL, poi parenti e amici, il punto nascita e, buoni ultimi, i mass media e internet.
Quindi non va enfatizzata la rete come distributore,nel bene o nel male, di informazioni più o meno corrette anche se questo trend potrebbe aumentare. Purtroppo l’accesso a Internet non è modulabile da classifiche di affidabilità tanto che digitando la parola “vaccini” su un qualunque motore di ricerca, spuntano fra i primi della lista molti siti di antivaccinatori, gruppi di persone che fanno dello slogan “anti” il proprio vessillo. Anche qui in realtà i numeri dimostrano altro: in Liguria i bambini vaccinati nel primo anno di età superano il 98% prova che l’assistenza funziona egregiamente e la ricaduta sulla salute è molto valida causando la progressiva diminuzione, fino alla scomparsa, di malattie un tempo temute per le gravi conseguenze.
Per loro fortuna i genitori di oggi hanno meno conoscenza di cosa voglia dire un bambino affetto, ad esempio, da morbillo, malattia potenzialmente grave, che provoca una forma di meningite ogni 1000 casi e altre complica-zioni come polmoniti e otiti.
Oppure un caso di pertosse in un’età precoce, contagiato da un giovane adulto che non ha più effet- tuato richiami vaccinali o non più protetto dalla malattia stessa contratta precedentemente e che non dà immunità permanente; oppure ancora una rosolia contratta in gravidanza preludio a gravissimi rischi nel feto o ad una nascita che può accompagnarsi a gravi complicazioni come cardiopatie, cataratta o handicap neurosensoriali. Quindi chiedere sempre al proprio Pediatra di Famiglia per avere indicazioni e ricevere rassi- curazioni sui possibili effetti av- versi, nella consapevolezza che la miglior scelta è sempre a favore della prevenzione attiva.
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